Mesagne. Indagini serrate per individuare la banda della fiamma ossidrica
Ha fruttato diverse migliaia di euro un furto perpetrato da alcuni individui in un’abitazione di Mesagne. I malviventi per aprire la cassaforte hanno utilizzato la fiamma ossidrica con il rischio di incendiare i mobili presenti. Mentre fuggivano sono stati visti dai proprietari che hanno lanciato l’allarme. Sul posto sono giunte alcune gazzelle dei carabinieri che si sono messi, inutilmente, alla ricerca dei delinquenti. Febbrili le indagini degli uomini dell’Arma per cercare di individuare i ladri che hanno agito a colpo sicuro.
Da come si sono mossi, infatti, si pensa che i malviventi conoscessero bene le abitudini della famiglia, l’abitazione e i valori presenti. In aiuto alle indagini potrebbero giungere alcune immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in zona. Anche se i ladri le hanno bypassate scegliendo un percorso sicuro. Dunque, altro episodio di criminalità a Mesagne compiuto con estrema spavalderia da due individui incappucciati. Scenario dei fatti è, ancora una volta, il rione Materdomini. Precisamente un’abitazione a primo piano dove vive una famiglia con figli piccoli. Come spesso accade la signora, intorno alle ore 18,30, ha deciso, insieme ai suoi figlioli, di scendere al pian terreno, nell’abitazione dei nonni. Una gioia per i bimbi poter giocare con loro.
Così, mentre la famigliola si trovava presso i nonni al piano superiore sono arrivati, dal giardino, due individui. Hanno forzato l’ingresso e sono entrati in casa. Una volta dentro si sono diretti nella camera da letto, hanno spostato due quadri che occultavano la cassaforte di famiglia. Con loro avevano una fiamma ossidrica. Hanno acceso il cannello e iniziato a lavorare sul forziere. Le scintille hanno raggiunto il copriletto e hanno rischiato che lo stesso si incendiasse. Sono bastati solo pochi minuti e la serratura è saltata, i ladri hanno aperto il portello. A quel punto hanno tolto la federa a un cuscino e hanno iniziato a razziare tutto il contenuto. Dentro al sacchetto improvvisato sono finiti dei candelabri, diversi monili e valori che la famiglia custodiva gelosamente nella cassaforte. Tuttavia, questo lavoro non lo hanno fatto in silenzio tanto che i bimbi che si trovavano al pian terreno hanno detto alla mamma che sentivano dei passi in casa loro. Rumori che anche il resto della famiglia ha udito. Si sono affacciati alla finestra, che dà sul giardino, e hanno notato due uomini incappucciati che fuggivano con il sacco tra le mani. I ladri, giunti davanti al cancello, lo hanno aperto e sono scappati. È stato lanciato l’allarme e sul posto sono giunti i carabinieri. I militari hanno effettuato un sopralluogo e ascoltato la testimonianza della signora particolarmente colpita dall’evento criminale.
I militari si sono messi alla ricerca di questi individui, probabilmente un terzo fungeva da palo all’esterno, senza riuscire a trovare nulla. Sono state avviate le indagini che sembrano essere piuttosto articolate, anche se partono da un dato certo: i malfattori conoscevano bene la famiglia. Se non personalmente attraverso un basista. Forse lo stesso fantomatico uomo che da anni segnala ai ladri le abitazioni del rione Materdomini in cui perpetrare furti remunerativi.
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