Tap: misure di contenimento dei costi energetici attraverso le compensazioni territoriali
Le Commissioni I e IV della Regione Puglia in seduta congiunta, presieduta da Francesco Paolicelli, hanno esaminato ed approvato all’unanimità i provvedimenti legislativi d’iniziativa consiliare e di governo, contenenti le misure di contenimento dei costi energetici attraverso le compensazioni territoriali.
In particolare, con la proposta di legge, di cui è primo firmatario il capogruppo della Lega Davide Bellomo, facendo leva sulla disponibilità manifestata dai vertici delle multinazionali TAP e SNAM, di ristorare il territorio pugliese, a riparazione del danno paesaggistico inferto, mediante interventi risarcitori, si intende procedere alla stipula di accordi di compensazione ambientale con le compagnie energetiche operanti nella Regione Puglia, al fine di riconoscere ai residenti del territorio regionale, agevolazioni per il consumo di gas e/o energia, mediante misure che regolamentino la concessione del rimborso.
La proposta legislativa a firma Fabiano Amati (Pd) ha invece l’obiettivo di accogliere la possibilità offerta dalla legge statale n. 239 del 2004 (Legge Marzano), di disporre compensazioni territoriali derivanti dal gasdotto Tap e trasferirli in natura di sconto sulle bollette del gas delle famiglie pugliesi. E per questi motivi, tenuto conto della mancata corresponsione di qualsiasi forma d’indennizzo anche a titolo di riequilibrio per concentrazione d’attività, impianto e infrastruttura a elevato impatto territoriale, di contenere il costo del gas sostenuto dalle famiglie pugliesi, mettendo a carico della società proprietaria o gestrice del gasdotto Trans-Adriatic Pipeline-TAP e delle società proprietarie o gestrici delle reti di trasporto nazionale in esercizio, le misure di compensazione e riequilibrio territoriale previste dalla legge nazionale. Poi, circa i beneficiari e le modalità di distribuzione delle compensazioni, si prevede lo sconto diretto nelle fatture delle utenze domestiche, attraverso una modalità concordata dagli stessi protagonisti della catena di approvvigionamento e distribuzione del gas.
In ultimo, il disegno di legge in materia di incentivazione alla transizione energetica, prevede che, qualora ricorrano i presupposti previsti dalla normativa vigente, ossia la sussistenza di concentrazioni di attività in grado di determinare un impatto territoriale, siano dovute misure di compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale a carico dei proponenti, dei produttori e dei gestori di impianti e infrastrutture energetiche presenti sul territorio pugliese. La tipologia e l’entità delle misure è poi definita in appositi accordi con tali soggetti, a seguito degli opportuni negoziati che la Giunta regionale è delegata a effettuare, sentiti gli enti pubblici territoriali e gli enti locali territorialmente interessati, perseguendo l’obiettivo fondamentale di ridurre le ripercussioni negative delle infrastrutture e degli impianti sul territorio, di garantire il miglioramento della sostenibilità ambientale di immobili e infrastrutture pubbliche, di promuovere il risparmio energetico e la riconversione verso l’impiego diffuso di fonti energetiche rinnovabili. Per la migliore riuscita dei negoziati, si prevede inoltre, che i proponenti, i produttori e i gestori di impianti e infrastrutture energetiche presenti sul territorio pugliese rendano accessibili alla Regione i dati annuali sui volumi di produzione e sui costi commerciali applicati.
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