Mesagne. Ppit senza medico, pazienti al "Perrino" di Brindisi In evidenza
Mesagne. Ppit senza medico, pazienti al "Perrino" di Brindisi. Iniziano a farsi sentire i primi disagi per l’utenza dei Ppit di Mesagne, San Pietro Vernotico, Ceglie Messapico e Cisternino. La mancanza di medici e la soppressione dei servizi di emergenza creano disagi in un periodo in cui c’è l’allerta per la ripresa dei focolai da Covid e per le patologie invernali. Il tutto nel silenzio totale della politica locale e regionale che, evidentemente, ha abdicato al suo ruolo di difesa della salute dei propri concittadini.
Evidentemente le alleanze politiche valgono più della salute pubblica. Il disagio lo vogliamo raccontare con la tristezza e le parole degli stessi utenti. “Buongiorno, in questi giorni mi sono recato presso il Ppit, ex Pronto soccorso, di Mesagne per motivi di salute. Una volta arrivato sul posto è uscito un infermiere di turno e mi ha detto che non c'era il medico. Mi ha spiegato che c'è carenza di medici e, quindi, se volevo mi potevano trasferire in ambulanza presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi oppure se ero nelle condizioni potevo recarmi direttamente in ospedale con la mia auto”.
A questo punto il cittadino si è chiesto: “Come mai la popolazione non è stata avvisata da parte degli organi sanitari competenti di questa nuova riorganizzazione sanitaria, e il nostro sindaco che fa? Spero che si stia facendo qualcosa affinché questa situazione possa tornare alla normalità perché è davvero una vergogna”. Fin qui la nota di disagio di un utente che è pari a quella di tanta altra gente che in queste ore si sta recando nei vari Ppit della provincia non riuscendo a risolvere i suoi problemi sanitari mentre il “Perrino”, già congestionato, ha un ulteriore carico di lavoro.
Pur avendo assorbito i medici dei vari Ppit chiusi. La decisone della soppressione dei servizi è stata comunicata ai Ppit con una circolare datata 29 ottobre 2022 nella quale c’è, tra le altre cose, scritto: “Nelle more dell’imminente programmazione regionale in tema di “riorganizzazione del sistema di urgenza territoriale e tenuto conto della gravissima carenza di personale medico territoriale, 40 medici in servizio a fronte di una dotazione organica prevista di 85, e di garantire la medicalizzazione H24 della centrale operativa del 118 e delle 5 postazioni di automedica di Brindisi centro, Mesagne, Francavilla, Ostuni e Fasano, con un fabbisogno complessivo di 30 medici, si rende necessaria la rimodulazione organizzativa delle postazioni 118 e Ppit di San Pietro Vernotico, Mesagne, Ceglie e Cisternino”. La nota poi spiega le varie ipotesi comportamentali in caso di richiesta di un medico da parte degli utenti e termina chiarendo che “eventuali richieste concomitanti di interventi territoriali, in assenza di postazione del 118 mobile di San Pietro, Mesagne, Ceglie e Cisternino, saranno gestite con tutte le postazioni 118 mobile disponibili della provincia di Brindisi”.
Nei giorni scorsi l’allarme per questa situazione era stato lanciato dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli che aveva denunciato “una penalizzazione che appare persecutoria da parte dell’assessorato regionale alla Sanità nei confronti dei brindisini che nel tempo hanno visto chiudere prima il Ppit di San Pietro Vernotico, poi di Cisternino e ora fortemente ridimensionati quello di Ceglie e Mesagne, oggetto di una organizzazione caotica”.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Ultimi da Redazione
- Mesagne. Si è svolta la partita solidale per il pranzo natalizio agli indigenti
- E' IN EDICOLA IL NUMERO, NATALIZIO E DOPPIO, DI MEMORIE MESAGNESI
- Operatori sociosanitari, avviso per 15 incarichi a tempo determinato
- Ostuni si veste a festa: “La Villa Incantata” illumina il Natale
- Lotto: in Puglia vinti oltre 69mila euro