Mesagne. Dopo i furti, o i tentativi, bisogna alzare la guardia In evidenza
“Brutta sensazione quella di non poter uscire per paura e sentirsi prigionieri in casa propria”. È lo sfogo amaro e timoroso di alcuni cittadini di Mesagne dopo aver appreso dell’ennesimo tentativo di furto verificatesi in una villetta lungo la via per San Pancrazio Salentino. I fatti si sono verificati venerdì intorno alle ore 19 nell’estrema periferia della città, lungo la strada per San Pancrazio. Qui ci sono una serie di residenze tra cui quella di un medico. Tre malviventi con il volto travisato da passamontagna hanno scavalcato con estrema disinvoltura il muro di recinzione e si sono portati verso l’abitazione. L’intento era chiaro, portare a segno un furto, nonostante che all’interno ci fossero i proprietari. Il loro raid è saltato grazie alla presenza di un cane che ha iniziato ad abbaiare e a inseguirli.
I malviventi, colti impreparati, hanno voltato i tacchi e sono fuggiti facendo perdere le tracce. Sul posto sono giunti gli agenti del locale commissariato, chiamati dai proprietari dell’abitazione, che hanno perlustrato la zona e avviato le indagini. Indagini che, per la verità, ancora non hanno dato un volto a questi malviventi che, ormai da tanto tempo, stanno mettendo a ferro e fuoco l’intera provincia di Brindisi. Banditi che saccheggiano le abitazioni depredandole di soldi e preziosi. Fin qui la cronaca dei fatti. Tuttavia, alla luce anche dei precedenti episodi predatori portati a segno, e non, a Mesagne resta nei cittadini la paura per questi episodi di criminalità diffusa che hanno fatto alzare il livello di allarme sociale, anche alla luce di ciò che sta accadendo in altre realtà limitrofe. Secondo gli investigatori si tratterebbe di bande di malviventi che giungono da fuori provincia, colpiscono a “batteria” e ritornano nei loro ambienti facendo perdere le tracce. Insomma, non sarebbe criminalità locale a compiere questi atti delinquenziali.
Giustificazione che, per la verità, interessa poco sia alle vittime sia ai cittadini. Il tutto a pochi giorni dal Natale, periodo caldo che le forze dell’ordine conoscono bene poiché, secondo le casistiche, aumentano questi episodi predatori. “Vogliamo essere tutelati poiché non è possibile sentirsi dei detenuti in casa propria – hanno protestato ieri mattina alcuni cittadini – abbiamo paura sia a uscire da casa che restarne dentro poiché questi banditi hanno dimostrato con i fatti la loro capacità predatoria incuranti di chi è presente nelle abitazioni”. Così, se i banditi non sono sodali della criminalità locale bisognerebbe cercarli altrove, magari con operazioni di intelligence, indagini certosine, tradizionali e a largo raggio. Intanto, il sindaco di Mesagne e presidente della Provincia di Brindisi, Toni Matarrelli, ha assicurato il proprio impegno per tranquillizzare le comunità locali e già nelle prossime ore è pronto a incontrare i vertici delle forze dell’ordine provinciali per chiedere un loro maggiore impegno, in termini di uomini e mezzi, sull’intero territorio della provincia di Brindisi. Il Natale è alle porte ed è bene trascorrerlo nella massina serenità e, soprattutto, libertà individuale.
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