Mesagne. L'appello dell'Auser: aiutateci ad aiutarli In evidenza
L’Auser in questi giorni ha lanciato un appello per essere aiutata poiché non riesce più a far fronte alla richiesta di alimenti che giunge dalle famiglie bisognose. Manca principalmente la pasta, il latte e la passata di pomodoro.
Cresce la richiesta di aiuti alimentari a Mesagne, dove la fascia degli indigenti continua ad allargarsi. Per far fronte a questa criticità c’è un fronte di solidarietà composto da alcune associazioni di volontariato, tra cui l’Auser, acronimo di Autogestione dei servizi per la solidarietà, una costola della Cgil. Ed è proprio l’Auser che in questi giorni ha lanciato un appello per essere aiutata poiché non riesce più a far fronte alla richiesta di alimenti che giunge dalle famiglie bisognose. Manca principalmente la pasta, il latte e la passata di pomodoro. Elementi necessari di vita. L’Auser a Mesagne prepara un pacco di alimenti ogni settimana per le circa 150 famiglie che ne fanno richiesta. Dentro al pacco ci mette la pasta, il latte, le conserve, i biscotti per i bambini e altri alimenti necessari ai nuclei familiari. Tuttavia, da alcuni mesi le donazioni a favore dell’Auser di Mesagne, la cui distribuzione di alimenti avviene il lunedì, sono drasticamente diminuite. In particolar modo quelle che giungono dall’Agea, l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura, che è incaricata dal governo italiano per la distribuzione di viveri di prima necessità. Purtroppo da alcuni mesi l’Agea ha tagliato drasticamente i viveri e ha messo in crisi le associazioni di volontariato che non riescono a far fronte alle numerose richieste che giungono dagli indigenti. Tuttavia, le richieste non sono solo di alimenti, ma anche di indumenti. L’inverno, a causa del freddo, c’è richiesta di abbigliamento pesante e coperte per combattere il freddo non solo esterno, ma anche interno alle abitazioni in cui vivono.
“La situazione è davvero grave – ha spiegato Vito Marchionna, presidente dell’Auser -. La crisi globale ha causato un evidente aumento di povertà, con gente che ha perso il lavoro e si è trovata da un giorno all’altro in una situazione di indigenza. Purtroppo per far fronte a queste nuove povertà non si è avuto, come ci si aspettava, un aumento di aiuto da parte dello Stato bensì una contrazione significativa degli alimenti. Oggi come associazione facciamo quel che possiamo, ma in un mare di bisogno da soli non ce la possiamo fare”. Oltre al presidente Marchionna in sede ci sono gli altri soci dell’Auser che cercano di colmare le richieste che giungono dalla gente. “Abbiamo dovuto tagliare gli alimenti – ha proseguito il presidente – dare meno latte e meno pasta. Ma come si fa a non dare il latte a famiglie in cui ci sono dei bambini che hanno bisogno di questo alimento vitale”. E tra pochi giorni è Natale. “Già – ha confermato Marchionna, visibilmente commosso – quest’anno ho pregato i nostri benefattori di non regalarci panettoni o dolci per gli indigenti, ma di convertire il loro corrispettivo economico in generi di prima necessità”.
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