Mesagne. A Villa Carrozzo niente balli e sagre, non ci sono agibilità e accatastamento In evidenza

Luglio 12, 2023 891

Sembra incredibile, ma “Villa Carrozzo”, ubicata in Mesagne in via Ippolito Nievo, dove per diversi lustri in estate si è ballato e si sono organizzate sagre enogastronomiche, non ha né l’agibilità né l’accatastamento. Infatti, presso il Catasto risulta essere ancora un ficheto di seconda classe. Incredibile, ma vero. Per questo motivo il comune di Mesagne quest’anno non ha potuto rilasciare nessuna autorizzazione per utilizzare quel luogo, affidato alla gestione dell’Auser, per organizzare eventi dalle cui offerte l’associazione di volontariato acquistava i beni alimentari di prima necessità per aiutare i circa 200 indigenti che settimanalmente si rivolgono all’associazione per avere qualcosa da mangiare. Non è tutto poiché la pandemia da Covid e la guerra del Kosovo hanno inciso negativamente sulla beneficenza.

L’Aima, l’Azienda di stato per gli interventi nel mercato agricolo, ha ridotto ai minimi termini la consegna di prodotti alimentari per le persone indigenti delle comunità locali. Probabilmente le razioni le stanno inviando sugli scenari di guerra, almeno questa è la giustificazione fornita ai volontari. E se la situazione non dovesse migliorare il presidente dell’Auser, Vito Marchionna, si vedrà costretto a chiudere, suo malgrado, il banco alimentare. “Sembra che la sfortuna ci stia perseguitando”, ha esordio il presidente Marchionna piuttosto amareggiato da una situazione che non riesce a sbloccare poiché non è nelle sue possibilità. “Sembra che non importi a nessuno delle istituzioni, le uniche che potrebbero intervenire per sbloccare l’impasse, se gli indigenti della nostra comunità non mangiano. Nonostante i tanti appelli lanciati nessuno ci ha dato veramente una mano. Non a noi soci dell’Auser, che non ne abbiamo bisogno, ma alla gente che non ha alimenti da mettere in tavola. Non sentono i bambini che piangono perché non hanno il latte o le mamme che non possono preparare un piatto di pasta calda ai figli e agli uomini. Come non sentono le umilianti confidenze che ci fanno le persone quando ritirano la busta settimanale degli alimenti”.

Qualche anno fa, grazie agli introiti rivenienti dalle sagre e dalle serate da ballo estive, si potevano acquistare gli alimenti senza dover chiedere la “carità” agli enti pubblici. Ma da quando si è scoperto che “Villa Carrozzo” non è a norma le autorizzazioni sono state, giustamente, bloccate. Pertanto, niente soldi niente alimenti. “Con gli incassi di quelle serate abbiamo distribuito tantissimi alimenti presso il nostro banco alimentare – ha ricordato Marchionna -. Oggi con il blocco dell’autorizzazione a svolgere eventi ludici e il taglio dei rifornimenti da parte dell’Aima non riusciamo a tenere aperto il banco alimentare. Perciò se non dovesse intervenire qualcosa di nuovo ci vedremo costretti a chiudere”. Però nella comunità di Mesagne c’è gente che ancora rinuncia a qualcosa per fare del bene. È il caso di un’avvocatessa che in occasione del suo compleanno ha fatto sapere agli amici che non voleva regali, ma alimenti da consegnare all’Auser. Così è stato. “Ma è solo una goccia in un mare di bisogni”, ha concluso il presidente.  

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