Mesagne. Utente sballottolata per 3 mesi per avere i cassonetti, non avuti, dei rifiuti

Agosto 14, 2023 827

Quando la differenza tra la buona o la cattiva gestione della cosa pubblica la fanno i dipendenti con la loro professionalità e abnegazione al lavoro. In pratica è la linea che divide la burocrazia con la sburocrazia. In mezzo c’è il cittadino che, il più delle volte, è sballottolato a destra e a manca con la sua unica pecca quella di richiedere un suo sacrosanto diritto. È quanto accaduto a una coppia di professionisti mesagnesi, peraltro dirigenti aziendali, che dopo anni vissuti fuori dalla loro terra natìa hanno deciso di far ritorno a Mesagne. A raccontare la spiacevole disavventura è direttamente la signora che, avendo preso la residenza a Mesagne da quasi tre mesi, ha regolarmente presentato presso l’ufficio Ecologia e Ambiente del comune di Mesagne la richiesta per la fornitura di secchi per la raccolta differenziata della spazzatura. “L’impiegato addetto – ha spiegato la signora - mi ha riferito che sarei stata contattata per andare a ritirate quanto richiesto presso l’ex macello comunale di Mesagne, in via Damiano Chiesa”. Da quel giorno sono trascorsi quasi tre mesi e nessuno, sia del Comune sia dell’azienda incaricata alla gestione dei rifiuti della città, ha richiamato l’utente.

“Non avendo ricevuto alcuna chiamata ho deciso di rivolgermi direttamente presso l’ex macello comunale, così come mi era stato indicato a suo tempo”, ha tenuto a precisare la signora. Ma l’ex mattatoio era chiuso, “in ogni modo un operatore presente, gentilmente, mi ha informata che non dovevo andare lì, bensì presso la piattaforma ecologica. Allora mi sono recata presso la piattaforma di via Marangio laddove però un altro operatore mi ha detto che bisognava rivolgersi alla vecchia piattaforma di via Murri. Mi sono armata di tanta pazienza e sono andata anche lì, ma un operatore mi ha riferito che non era quello il posto giusto e mi ha fornito un recapito telefonico assicurandomi, con certezza “assoluta”, che quel numero si riferiva all’ufficio Ecologia e Ambiente del comune di Mesagne”. Ma, componendo la signora quel numero telefonico, è accaduto un fatto ancora più strano.

“Alla mia chiamata – ha spiegato la signora -, mi ha risposto una gentile signora che mi ha riferito di essere una privata cittadina ma che, contestualmente e non so il perché, chiamava con un altro telefono i vigili urbani i quali le riferivano, la telefonata era in viva voce, che bisognava rivolgersi all’ufficio Ecologia e Ambiente del comune di Mesagne. Lì mi avrebbero contattato dandomi un appuntamento per risolvere il mio problema”. Davanti a questo scambio di responsabilità in cui la credibilità della macchina amministrativa dell’ente pubblico ne esce compromessa la cittadina-utente, perché è bene dimenticare che l’utente paga il servizio con un bel po' di soldini, si è chiesta: “Perché la normalità è così difficile? Perché bisogna fare ancora oggi dei lunghi girotondi per aver un servizio al quale si ha diritto?”. Capitolo a parte merita la consegna gratuita delle buste della spazzatura avvenuta solo in una manciata di settimane e poi nulla più. Ma questa è un’altra triste storia.

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Ultima modifica il Lunedì, 14 Agosto 2023 15:21