Mesagne. I carabinieri chiudono due palestre e un autolavaggio In evidenza
Proseguono a Mesagne i servizi anticrimine dei carabinieri che nelle ultime ore hanno chiuso due palestre abusive e un autolavaggio. Inoltre, hanno arrestato due pusher e denunciati alla prefettura alcuni giovani assuntori di sostanze stupefacenti. Infine, durante alcuni controlli domiciliari hanno sequestrato delle cartucce di fucile, proiettili e armi improprie. I primi risultati sono giunti dai controlli che i militari dell’Arma hanno eseguito presso le palestre presenti in città. Durante tali controlli i carabinieri hanno riscontrato in due palestre la carenza dei titoli amministrativi per effettuare tale attività. Le due palestre sono state chiuse in attesa che i gestori regolarizzino l’intera documentazione. Stessa situazione i carabinieri hanno riscontrato in un autolavaggio la cui attività non era in regola con l’attuale normativa. I militari hanno chiusa l’attività e segnalato il gestore.
Gli uomini della Benemerita hanno anche individuato un concessionario di auto che aveva adibito un piazzale alla vendita degli automezzi senza aver richiesto nessuna autorizzazione all’ente pubblico ed eseguito il cambio di destinazione d’uso del terreno. L’attività è stata chiusa e il proprietario invitato a regolarizzare il tutto. Durante i controlli del territorio una pattuglia dei carabinieri ha fermato due giovani che stavano vendendo della sostanza stupefacente ad altri coetanei. I due pusher sono stati tratti in arresto mentre tre loro assuntori sono stati segnalati in prefettura. Quest’ultimi adesso dovranno seguire un percorso terapeutico giacché la sostanza rinvenuta era per uso personale. Nel frattempo gli saranno sospesi patente, passaporto e il permesso di soggiorno. Sempre durante dei controlli, questa volta domiciliari, i militari hanno trovato in un’abitazione di un soggetto a loro noto alcune cartucce di fucile, proiettili e alcune armi improprie. In questo contesto un uomo è stato denunciato per rapina impropria. Infine, due gestori di attività ricettive sono stati denunciati per violazione dell’articolo 109 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. In particolare non hanno comunicato giornalmente all’autorità di pubblica sicurezza l’arrivo delle persone alloggiate, mediante consegna di copia della scheda o comunicazione, anche con mezzi informatici, secondo le modalità stabilite con decreto del Ministero Interno. I gestori che non provvedono alla comunicazione delle persone alloggiate sono soggetti all’applicazione di una sanzione penale che può essere, a secondo dei casi, l'arresto fino a tre mesi o l'ammenda fino a 206 euro.
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