di 47 anni, fratello del collaboratore di giustizia Francesco Gravina, accusato di furto di energia elettrica. L’uomo era già agli arresti domiciliari. Il danno è in fase di quantificazione da parte degli uffici Enel. La vicenda si è verificata martedì scorso quando una pattuglia di militari si è recata in casa del Gravina per i controlli di routine che effettuano sugli individui sottoposti a detenzione domiciliare. Durante l’ispezione hanno notato uno strano filo collegato al contatore. Hanno compreso subito che lo stesso era stato alterato. Così, per avere conferma dei loro dubbi, hanno fatto giungere sul posto una squadra di tecnici dell’Enel che hanno constato che l’uomo si era allacciato abusivamente alla rete elettrica bypassando il pagamento dei consumi. L’uomo è stato tratto in arresto per furto di energia elettrica. Il giudice l’ha sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari. I ladri di energia elettrica utilizzano l’allaccio diretto al contatore facendo saltare con un phon o una stufa l’elettricità al condominio oppure escludendo il contatore di una vicina centralina elettrica. Hanno, così, il tempo di effettuare l’allaccio abusivo in, quasi, tutta sicurezza. Tuttavia, i malviventi oggi utilizzano anche delle tecniche più moderne. Come quella, ad esempio, di una calamita poggiata sul contatore. Un trucco semplice che consiste nell'applicare una scatoletta che funge da magnete direttamente sul contatore per rallentare il conteggio del consumo, alleggerendo il costo della bolletta fino al 50 per cento. Ci sono anche ladri più esperti che utilizzano un software per modificare i dati del contatore elettronico. Questa tecnologia è in grado di ridurre e persino annullare i costi.
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