“Difficile” ha dichiarato il primo cittadino “tenere in equilibrio diverse istanze. Ho più volte sottolineato, in ogni occasione pubblica quanto informale, la situazione di crisi generalizzata che investe tutti i settori della società. Da una parte vanno necessariamente tenute in considerazione le criticità dei bilanci comunali, le ristrettezze all’interno delle quali operano le amministrazioni, il dovere di rendere conto ai propri cittadini. Dall’altra parte vanno assicurati i servizi a questi stessi cittadini, guardando a standard qualitativi adeguati alle sempre maggiori esigenze di trasparenza, efficacia, efficienza.
Il dialogo con le rappresentanze sindacali in questi anni è stato più volte complesso. In diversi momenti ci sono stati problemi di comunicazione. Ma devo dire che il confronto, seppure serrato e acceso, è sempre stato all’insegna del rispetto reciproco e della ricerca di soluzioni effettivamente praticabili, a vantaggio di tutti, cittadini e dipendenti.”
L’accordo raggiunto è frutto di una mediazione costante nell’ottica di uno sforzo comune di cui ognuno deve farsi carico. Vengono così sanate, almeno in parte, mancanze nei confronti dei dipendenti non riconducibili comunque all’attuale amministrazione. Al centro del tavolo anche la necessità di mantenere aperti i servizi al cittadino migliorandone le prestazioni. In questo contesto si inserisce a pieno titolo l’aumento delle ore settimanali per quei dipendenti che inizialmente erano impegnati con orario part-time, così come era stato già stabilito con il Protocollo di intesa datato 17/07/2012 concordato tra Amministrazione Comunale e Sindacato. Il Comune di Mesagne, anche a seguito di procedure di pensionamento e di mobilità, è sotto organico. L’aumento di ore, nel rispetto delle prescrizioni di legge e di bilancio, ha rappresentato la soluzione migliore, di più immediata praticabilità, seguendo la logica dell’implementazione dei servizi sulla base di competenze tecniche e professionali già acquisite. Basti pensare all’apertura costante dell’Ufficio Anagrafe, il cui front-office necessitava di maggiori investimenti in termini di tempo. A questo seguiranno ulteriori passaggi nell’ambito di una riorganizzazione complessiva degli uffici, avviata dall’attuale amministrazione e presumibilmente completata dal futuro governo locale. Non tutti i problemi alla base della vertenza sono stati risolti, ma questo accordo, inteso anche come un avvicinamento assolutamente non scontato tra due portatori molti distanti di interessi legittimi, pone le basi per risolvere, nel rispetto dei ruoli, ogni difficoltà.
“Va dato atto” ha concluso il Sindaco “che tutti coloro che sono stati impegnati nella risoluzione della vertenza hanno agito con grande senso di responsabilità, con onestà e competenza. Dalla RSU ai singoli dipendenti, fino ai rappresentanti dell’Amministrazione. Non è stato facile trovare un accordo equilibrato ma questa vertenza, comunque la si voglia interpretare, ha ridato senso alle parole “Politica” e “Sindacato”. A chi è stato in prima linea vanno riconosciuti onori e oneri. Il risultato mette tutti nelle condizioni di lavorare serenamente. Ringrazio dunque quanti si sono spesi per la ricerca di possibili soluzioni, il coordinatore della RSU e i suoi componenti, le rappresentanze provinciali di CGIL, CISL, UIL e DICCAP e i funzionari del Comune facenti parte della Delegazione trattante.”