La vicenda ha avuto inizio nel 2012 quando il Pdl ha preso in affittato la sede sociale in via Federico II Svevo, di proprietà di uno dei dirigenti di Forza Italia. Incomprensibilmente il contratto di energia elettrica fu intestato a un simpatizzante, Giovanni Plenilunio di 51 anni, con gravi problemi di invalidità. Insomma di fatto un prestanome. Naturalmente dietro l’assenso di quest’ultimo che, in ogni modo, si era fatto assicurare dal coordinatore che per lui non ci sarebbero stati, in futuro, problemi di solvibilità per il pagamento delle utenze. Sono trascorsi tre anni dal contratto quando Plenilunio ha ricevuto quattro bollette in cui l’Enel gli ha chiesto oltre 200 euro di arretrati per canone e consumi. Plenilunio, una volta ricevute le bollette, si è recato dall’ex coordinatore del Pdl, oggi confluito in Mesagne Futura, che avrebbe declinato ogni sua responsabilità nella vicenda.
Plenilunio, quindi, si è armato di pazienza e con una buona dose di caparbietà si è recato presso i dirigenti di Forza Italia. Anche questi avrebbero escluso ogni loro responsabilità nella vicenda lasciando, di fatto, l’uomo a sbrigarsela da solo. Plenilunio, convinto di essere stato preso in giro, si è recato presso un legale cui ha consegnato le bollette e l’ha invitato ad avviare un’azione legale verso i coordinatori di Forza Italia e di Mesagne Futura per chiedere sia il pagamento delle bollette scadute, altrimenti non potrà più richiedere un nuovo allaccio, sia il pagamento delle spese sopportate e dei danni psicologici subiti. “Purtroppo devo constatare che sono stato utilizzato da questi signori che mi hanno lasciato nei guai senza avere un minimo rimorso – ha spiegato Giovanni Plenilunio –. Non hanno avuto rispetto neanche per la mia infermità”.
Il legale di Plenilunio ha contattato anche i dirigenti provinciali di Forza Italia ai quali ha raccontato i fatti senza ottenere nessun risultato. “Si sono sporcati la faccia per una manciata di euro, anche se per me che non lavoro sono davvero tanti. Evidentemente non sono persone serie”, ha concluso Plenilunio. La vicenda, tuttavia, potrebbe essere risolta in breve tempo. “Secondo i nostri bilanci tutte le pendenze con l’Enel sono state saldate – ha spiegato Massimo Carluccio, ex coordinatore del Pdl e oggi segretario di Mesagne Futura – può darsi che quanto richiesto dall’Enel si riferisca al periodo in cui avevamo lasciato la sede. In ogni modo se l’avvocato di Plenilunio ci trasmette gli atti e se accerteremo che si riferiscono alla nostra gestione sicuramente salderemo il tutto”.