Nella circostanza oltre al proprietario dell’autovettura, risultavano presenti a bordo della stessa B.G classe 84 e S.A classe 86; i primi accertamenti eseguiti dal personale operante, permettevano di appurare che l’automezzo risultava gravato da un provvedimento di sequestro amministrativo e privo di copertura assicurativa. Inoltre il conducente del mezzo G.A. aveva la patente di guida scaduta da circa 1 anno.
Ulteriori controlli posti in essere dalla pattuglia della Squadra Nautica, permettevano di accertare la presenza, all’interno del bagagliaio dell’autovettura, di tre buste di plastica contenenti datteri di mare ancora vivi per un peso complessivo di circa 4 kg (come noto tale specie è altamente protetta essendone vietata la cattura, il commercio e il trasporto), due coppie di bombole per immersione e vario materiale atto alla rimozione dei datteri dagli scogli (scalpelli pinze ecc)
I tre individui venivano portati presso gli Uffici della Questura dove personale della Squadra Nautica, a seguito di ulteriori riscontri investigativi, procedeva d’intesa con il magistrato dr. A. Costantini ad indagare il G.A. per il reato di pesca di frodo dei datteri di mare, nonché a sanzionarlo per guida senza patente e mancata copertura assicurativa, provvedendo al ritiro della patente ed al sequestro del mezzo.
Inoltre per quanto riguarda i datteri di mare, trattandosi di prodotti ittici nello stato organolettico vivi, gli operanti provvedevano congiuntamente a personale del servizio veterinario A.S.L. di Brindisi intervenuto, al rigetto degli stessi in mare aperto.