di un noto market di Mesagne mentre aveva infilato nella sua borsa alcune arance e mele e non aveva pagato la merce in cassa. La donna è stata bloccata dopo aver superato le casse e da un controllo è emersa la refurtiva sottratta dai banchi di vendita. Secondo gli operatori non è la prima volta che questa signora, tutt’altro che indigente, supera la cassa senza pagare la merce nascosta nella sua borsa personale. L’episodio si è verificato sabato scorso in un supermercato di una grossa catena nazionale. Una signora sessantenne è arrivata nel negozio, ha preso il carrello per depositare dentro la merce ed ha iniziato a girare per gli scaffali. Nel carrello ha depositato due tre oggetti. Mentre ha messo nella sua borsa alcune arance e mele. Quindi si è messa in fila per pagare alla cassa. la merce presente nel carrello. Il supermercato era particolarmente pieno di gente e le casse erano piuttosto affollate. Quando è arrivato il suo turno la signora ha posato vicino alla cassa la mercanzia presente nel carrello e l’ha pagata. La cassiera, preventivamente avvisata dal servizio di vigilanza che si era accorto della sottrazione della merce, ha chiesto alla signora se aveva altro da pagare. Questa ha risposto di no poiché quello che gli aveva dato era tutto ciò che aveva acquistato. La cassiera gli ha fatto lo scontrino e ha ritirato i soldi. Appena la signora ha percorso qualche metro è stata bloccata dai vigilantes che gli hanno chiesto di fargli controllare la borsa personale. La donna ha detto che lì c’erano solo i suoi oggetti personali. Allora i vigilantes gli hanno risposto che se fosse stata la verità gli avrebbero rimborsato i soldi della spesa appena pagata. Hanno preso la borsa e l’hanno capovolta su un tavolo. Dall’interno sono spuntate le arance e le mele. La signora, sgomenta, ha cercato di giustificare quel furto dicendo che qualcuno le aveva messo in borsa quella frutta. I responsabili del market sono stati gentili e dopo avergli fatto una ramanzina l’hanno lasciata andare senza denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine. (Foto rete)