Nella bellissima cornice del Castello Normanno-Svevo si sono ritrovati i 12 partner del Progetto OFRALSER co-finanziato dal MIUR (PON Ricerca e Competitività 2007-2013) per condividere alcuni dei risultati ottenuto nei 3 anni di progetto davanti a circa un centinaio fra ricercatori, tecnici, studenti ed imprenditori del comparto ortofrutticolo nazionale.
“Far convivere tante imprese insieme a prestigiose Istituzioni pubbliche di ricerca nel Progetto OFRALSER è stata una grande scommessa che abbiamo voluto giocare fin dall’inizio” dichiara il Prof. Giancarlo Colelli, dell’Università di Foggia, responsabile nazionale del Progetto, “in quanto eravamo certi che l’innovazione in questo settore avesse senso solo se prodotto con e nell’impresa”.
Alla luce della ricchezza dei risultati presentati nell’incontro tenutosi a Mesagne la scommessa è stata sicuramente vinta: Francesco Serio (ISPA CNR) ha illustrato la sperimentazione relativa alle tecniche di biofortificazione per migliorare le proprietà nutrizionali degli ortaggi a foglia; Maria Luisa Amodio (Università di Foggia) ha mostrato alcuni esempi relativi all’uso di modelli predittivi per la stima della vita commerciale di insalate in busta considerando diversi attributi qualitativi allo stesso tempo; Antoni Licciulli (Università del Salento) ha descritto le diverse applicazioni di nanotecnologie utilizzate sui materiali di imballaggio e di rivestimento per sfruttare le proprietà fotocatalitiche del biossido di titanio per ridurre l’etilene e la carica microbica; Luigina Spremulli di STC srl ha descritto il prototipo di un disidratatore a pompa di calore per produrre ortofrutta ad umidità intermedia in maniera sostenibile; Vincenzo del Mese (Ortomad sarl) si è soffermato sull’ampio screening varietale effettuato dall’azienda su specie di baby leaf ed insalate a cespo al fine di migliorare le caratteristiche agronomiche e tecnologiche della materia prima per le insalate pronte per l’uso; Accursio Venezia (CRA-ORT) ha descritto le innovazioni messe a punto (anche in collaborazione con Elettrasistemi srl) per ottimizzare i consumi di acqua e di fertilizzante nella coltivazione in serra fuori suolo; Pasquale Russo (Università di Foggia) ha illustrato le strategie per la produzione di nuovi alimenti funzionali usando i prodotti ortofrutticoli di IV gamma come vettori di microrganismi probiotici; infine, Nicoletta Ditaranto (Cartonpack srl) ha presentato i risultati relativi ai materiali da imballaggio messi a punto con l’obiettivo di estendere la vita commerciale dei prodotti ortofrutticoli.
Nel corso del Workshop sono stati anche consegnate le pergamene ai 12 laureati del Master in “Competenze innovative per “convenience products” che si svolto presso l’Università di Foggia, in collaborazione con Università del Salento, l’ISPA-CNR, ed il DARe Puglia, come attività formativa legata al Progetto OFRALSER.
“Attraverso il Progetto OFRALSER abbiamo avuto la possibilità di dare ai nostri studenti i migliori docenti al mondo” dichiara il Prof. Gianluca Nardone, Presidente del DARe Puglia e Coordinatore del Master, “oltre alla possibilità di svolgere periodi di stage di almeno 6 mesi presso aziende ed Istituzioni di ricerca in Italia ed all’estero”.
Il progetto formativo ha formato tecnici superiori con vari profili che vanno dagli esperti di coltivazione fuori suolo, a tecnologi per la trasformazione dei prodotti di IV gamma, esperti per la sicurezza igienica, e specialisti di packaging. Quasi la metà dei laureati del Master hanno già trovato lavoro preso le aziende che li hanno ospitati durante lo stage.
Infine, durante il Workshop è stato conferito un riconoscimento alla carriera al Dott. Sebastiano Vanadia (già Metapontum Agrobios e ISPA CNR) per aver contribuito in maniera rilevante alla ricerca pubblica e privata nel settore agroalimentare, sempre con competenza e professionalità.
“Sono felice di aver ospitato l’evento a Mesagne” dichiara l’Ing. Giorgio Lasala, Assessore alle Attività Produttive, “che come sempre ha riscosso l’ammirazione dei tanti forestieri giunti in Città e che hanno potuto ammirare il centro storico, il Castello, ed apprezzare le specialità gastronomiche dei ristoratori locali”.