verificando a Mesagne. Peraltro ladri giunti da fuori città. Nei giorni scorsi, infatti, i poliziotti della questura di Brindisi hanno denunciato per ricettazione un giovane di 21 anni, A. M., residente in provincia di Bari, poiché sospettato di essere l'autore di alcuni furti avvenuti in città. Il giovane ha a suo carico condanne per reati similari. Nell'auto è stata recuperata una parte della refurtiva saccheggiata in casa di una signora mesagnese. Inoltre, l'auto è simile a quella segnalata da alcuni testimoni sul posto dei furti. Solo che il giovane quando è stato fermato era da solo poiché la compagna, evidentemente, ha fatto perdere le sue tracce. La stessa auto è stata segnalata in diverse regioni d'Italia in casi in cui si sono verificati dei furti. L'indagine, quindi, si è allargata a livello nazionale poiché gli investigatori hanno il sospetto che il ladro è guidato nei furti da basisti locali. Una attenta lettura dei tabulati telefonici potrebbe chiarire alcune dinamiche. Le indagini sono state avviate lo scorso 28 aprile quando una volante della polizia aveva intercettato un’autovettura Renault Megane di colore nero, ferma nei pressi del distributore di benzina Agip, ubicato lungo la complanare della Statale 16, direzione Bari, con il motore e le ruote ancora roventi. I poliziotti erano sulle tracce di quella Renault di cui conoscevano anche parte dei numeri di targa. Gli agenti avevano eseguito un controllo del mezzo rinvenendo all'interno una ricetrasmittente, sintonizzata sui canali in uso alle forze dell’ordine, una targa anteriore di autovettura risultata rubata, di solito utilizzata dai malfattori per camuffare l’effettiva provenienza di un veicolo, e alcuni monili in oro. Il giovane bloccato dai poliziotti non era riuscito a fornire spiegazioni né di cosa ci facesse in quel posto né del materiale rinvenuto. Gli agenti avevano posto sotto sequestro il mezzo e identificato il giovane che su disposizione del magistrato era stato denunciato per ricettazione. Gli agenti del commissariato di Mesagne avevano fatto vedere le foto dei monili recuperati a una delle vittime di furti che li aveva riconosciuti come propri. Inoltre, un'auto simile a quella bloccata dai poliziotti era stata vista nei pressi dell'abitazione della signora poco prima del furto. Peraltro avvenuto lo stesso 28 aprile. Solo che a guidare l'auto era una donna e a forzare gli ingressi era stato un giovane. Probabilmente la complice è di Mesagne ed è la basista di cui ci si serve in città per compiere i raid criminali. Intanto prosegue l’attività di prevenzione e repressione dei reati da parte della questura di Brindisi che ha puntato l'attenzione, soprattutto, sui reati contro il patrimonio, visto che l’attenta analisi delle denunce eseguita nel corso degli anni ha permesso di accertarne l’intensificazione con l’approssimarsi del periodo estivo.
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