della Squadra Mobile di Brindisi e del commissariato di Mesagne la presunta banda delle "Slot machine" che avevano il vezzo di agire a bordo di auto Alfa Romeo, in particolare le Giuliette, rubate in provincia di Lecce. Si tratta di Rocco Liuzzi, 26 anni di Mesagne, Mauro Vitale, 22anni di Mesagne, Cosimo Laporta, 29 anni di Tuturano, Daniele Vitale, 38 anni di Tuturano. I quattro poco prima avevano portato a segno un colpo nel bar "Chantall" di Mesagne rubando le slot machine. Il denaro è stato recuperato mentre gli attrezzi per lo scasso e le auto sono state poste sotto sequestro.
I quattro sono stati trasferiti presso il carcere di Brindisi e dovranno rispondere dei reati di furto aggravato in concorso, detenzione di arnesi atti allo scasso e ricettazione. Dopo gli ultimi raid criminali la polizia aveva messo in campo un monitoraggio del territorio teso a intercettare i banditi. Così, quando venerdì notte, intorno alle ore 3,30, alcuni individui sono giunti nei pressi del bar "Chantal", nel rione Seta, e hanno rubato le slot machine, è scattata la trappola. I fatti. Due auto Alfa Romeo, una Giulietta di colore rosso e una Alfa 147 di colore grigio, rubate rispettivamente a Trepuzzi e Lecce il 21 e 25 maggio scorsi, sono arrivate nei pressi del bar. Ne sono scesi quattro individui, con il volto travisato da passamontagna, e hanno forzato la saracinesca dell'esercizio commerciale. Quindi hanno infranto la vetrina. Sono entrati dentro al bar e hanno preso e caricato in auto quattro slot machine e una macchinetta cambia moneta. Poi a tutto gas sono fuggiti. Il sistema di allarme ha segnalato l'effrazione e una volante è giunta dopo pochi minuti sul posto. I poliziotti hanno rilevato il furto e dato l'allarme alle altre pattuglie presenti sul territorio. Alcuni poliziotti si sono appostati nei pressi di casolari che pensavano potessero servire ai ladri come base operativa. In uno di questi, lungo la provinciale che collega Mesagne a Tuturano, hanno trovato alcuni elementi che li hanno convinti che quella era la base del commando. Così, si sono appostati e hanno atteso. Intorno alle ore 5 del mattino due auto, una Giulietta e una 147, sono arrivate davanti al casolare e ne sono scesi quattro giovani con i passamontagna. Hanno percorso solo pochi metri prima di sentire un grido che li ha fatti voltare, impauriti, di scatto: "fermi polizia". Si sono guardati intorno e hanno notato di essere accerchiati. Ogni via di fuga gli è stata inibita dagli agenti che, con le armi in pugno, li hanno fatti stendere per terra e li hanno ammanettati. Su di loro i poliziotti hanno trovato 5 mila euro, il probabile bottino, mentre nelle auto vi erano gli attrezzi da scasso utilizzati per aprire le slot machine: tra cui piedi di porco, tenaglie da lavoro, tronchesi, guanti e trapani a batteria. I quattro, davanti all'evidenza, hanno confessato il furto e fatto ritrovare le slot a poche centinaia di metri dal casolare. La banda, composta da mesagnesi e tuturanesi, è ben nota alla polizia che in queste ore sta cercando di mettergli davanti alcuni elementi che potrebbero collegarli ad altri furti similari avvenuti sia in provincia di Brindisi che di Lecce.
I quattro individui arrestati dalla polizia potrebbero essere gli autori di altri furti, specialmente ai danni di slot machine, che si sono verificati sia in provincia di Brindisi che di Lecce. In queste ore gli agenti stanno visionando centinaia di immagini delle telecamere di videosorveglianza per vedere se la fisionomia dei quattro in qualche modo coincida con quelle degli individui ripresi in altri furti. Le indagini non sono concluse poiché della banda potrebbero far parte altri individui. Il 14 ottobre 2014 furono svuotate le slot machine del bar "Campana", nella centralissima piazza Garibaldi, il 6 marzo scorso, dopo aver forzato l'ingresso, furono trafugate una slot machine e una macchina cambia soldi dal bar "Matisse", il 17 marzo è la volta del bar Tamoil, presso la zona industriale, dove compare l'Alfa Romeo Giulietta. I ladri, dopo aver infranto la vetrina, caricarono una slot machine e una macchina cambia soldi. Solo che prima di fuggire arrivarono sul posto i vigilantes che li misero in fuga. Il 27 marzo alcuni individui perpetrarono un furto al bar "Silver Moon". Il 30 aprile i ladri scelsero di agire nel bar della Tamoil collocato sulla provinciale per Torre Santa Susanna. La tecnica è sempre la stessa. Utilizzano l'auto come ariete per infrangere la vetrina e in pochi minuti caricano le slot machine e fuggono. Trascorrono pochi giorni e poi l'11 maggio scorso alcuni individui irrompono nuovamente nel bar Tamoil di via Torre e portano via le slot. Intanto altri furti similari sono stati segnalati in altre realtà della provincia di Brindisi e anche di Lecce. In campo è scesa la Squadra Mobile di Brindisi che ha iniziato a mettere insieme le tessere di un mosaico tutt'altro che facile fino a ricomporlo, iniziare a comprendere i contorni della vicenda e tendere la trappola che è scattata la notte scorsa. Tuttavia, gli agenti non hanno abbassato la guardia poiché sono convinti che ad agire vi sono altri individui. Il cerchio della giustizia è iniziato a stringersi anche per loro.