Questo il grido di allarme che è giunto dagli ambientalisti di Mesagne dopo che ieri hanno assistito all’abbattimento di alcuni alberi di eucalipto presenti all’interno del perimetro del vecchio stadio comunale di via Dei Sasso. L’area è stata sottoposta a rigenerazione urbana. Le essenze sono state piantumate nel 1951 quando l’allora Amministrazione comunale decise di costruire il campo sportivo. In queste ore alcuni residenti e gli ambientalisti stanno sottoscrivendo una petizione da inviare al Wwf e Legambiente regionale oltre che al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. Secondo gli ambientalisti lo sradicamento degli alberi, ben vegeti e non secchi, dovrebbe far posto a delle aree da adibire a parcheggi, peraltro, non contemplati in progetto. “Questa mattina è avvenuta "l'esecuzione" del primo di questi alberi – hanno fatto notare un gruppo di ambientalisti - il termine di esecuzione non è usato a sproposito perché un albero è un essere vivente e quando una motosega si abbatte su di esso non possiamo che pensare a un'esecuzione”. Gli ambientalisti hanno aggiunto: “Ci risulta che c’è stata una raccolta firme da parte di alcuni abitanti del quartiere volta a chiedere l'estirpazione di tali alberi. Chiediamo, pertanto, di sapere se l'estirpazione è determinata da questa richiesta, giacché, nel progetto iniziale, presentato alla città, il taglio degli eucalipti non era contemplato”. Secondo gli ambientalisti gli alberi, ormai sempre più rari in una città che negli ultimi anni ha consumato il suolo a ritmi superiori a quelli della media nazionale “non possono e non devono essere ritenuti patrimonio disponibile dei pochi abitanti che abitano nelle vicinanze ma vanno considerati patrimonio di tutta la comunità, compresa quella che non abita nel quartiere”.
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