Blitz degli ispettori del lavoro sulla banda "Fasano-Leo" di Mesagne

Luglio 18, 2015 2878

cassarmonicaLa banda musicale “Fasano-Leo” di Mesagne giovedì sera,

festa della Madonna del Carmine”, mentre si accingeva a salire sulla cassarmonica per suonare è stata accerchiata e messa sotto scacco da cinque ispettori del lavoro che hanno sottoposto i bandisti, alcuni minorenni, a un interrogatorio vero e proprio tra la protesta della gente e dei genitori. L’episodio si è verificato giovedì sera, prima dell'inizio del concerto musicale dell'associazione no profit presieduta da Antonio Pionato e composta da musicisti, professionisti e amatoriali, che gratuitamente prestano la loro opera al servizio della comunità mesagnese suonando sulla storica cassa armonica. La banda, formata anche da musicisti non ancora diciottenni, prima dell'inizio della performance, intorno alle ore 21.30, è stata accerchiata da cinque individui, in abiti civili, senza alcun tesserino apposto in maniera visibile e senza essere accompagnati da alcun altro ufficiale di pubblica sicurezza, non richiesto per la verità dalla legge ma dettato dall’opportunità vista l'occasione particolare in cui si svolgevano i fatti, che hanno esordito dicendo "state calmi, non succederà nulla, siamo ispettori del lavoro e dobbiamo controllarvi tutti. Non potete iniziare a suonare e non potete allontanarvi da qui sino a che non avremo finito i controlli". I giovani musicisti, la maggior parte amatoriali, ancorché non avessero nulla da nascondere, ovviamente sono stati presi dal panico. Gli ispettori del lavoro di Brindisi hanno continuato con la loro opera d’identificazione, uno per uno, dei bandisti mentre da un lato l'esibizione rimaneva bloccata e dall'altro l'animo degli artisti, tra lo stupefatto e l'indispettito, gettava un'ombra sinistra anche su quello che avrebbe dovuto essere un semplice spettacolo in onore dei cittadini mesagnesi e della Santa Protettrice. A un certo punto, però, lo spettacolo doveva iniziare e così è stato, con l'assenza del presidente Pionato che è rimasto bloccato per circa un'altra ora per fornire, all'interno di un pub attiguo la cassa armonica, agli ispettori tutte le informazioni che gli richiedevano. “In molti, anche chi non ha il così detto orecchio musicale, ha notato nell’esibizione, l'amarezza per episodi di tal genere certamente da stigmatizzare per l'inopportunità e l'intempestività con la quale si modo manifestati. I controlli, per carità devono esserci e le regole vanno rispettate, ma a tutto c'è un limite”, ha spiegato il genitore di un musicante. Ragazzi che per tutto l'anno si esercitano dopo la scuola a suonare o adulti che dopo il lavoro si dedicano all'hobby della musica e aspettano la festa patronale per esibirsi e mettersi alla prova. “Non possono essere terrorizzati da personaggi che li accerchiano e li identificano quasi che fossero criminali della peggiore specie”, ha detto con disappunto una signora seduta in piazza in attesa del concerto. “Per non parlare dei toni e dei modi in cui, ogni musicista è stato interrogato dagli ispettori i quali oltre le generalità hanno preteso di conoscere anche l'avita privata di ognuno” hanno fatto notare altre persone presenti alla vicenda. Al termine dei controlli la banda si è esibita tra uno scroscio di applausi d’incoraggiamento mentre i cinque ispettori sono saliti a bordo di un Bmw X5 e sono andati via.