le mamme del secondo circolo didattico di Mesagne a causa di alcune incomprensioni con il nuovo dirigente del plesso che ha varato un orario scolastico senza ascoltare il Consiglio di circolo. Incontro che, tuttavia, si svolgerà questa mattina e in cui dovrebbe essere trovata una soluzione alla querelle. "Quello che noi chiediamo è semplice - hanno affermato le mamme - vogliamo il bene dei nostri bambini, come è giusto che sia. Per cui vorremmo fosse adottato l'orario degli altri anni, come fanno nel primo circolo. Nient'altro". “La direzione – ha commentato una mamma – ci ha inviato a casa, tramite i nostri figli, un foglietto in cui veniva richiesto di scegliere tra due diverse opzioni per l’orario scolastico. Nella prima proposta i nostri bambini dovrebbero effettuare il seguente orario: il lunedì e il giovedì dalle 8 alle 14 e gli altri giorni, escluso il sabato, dalle ore 8 alle 13. Nella seconda opzione, invece, la direzione ha proposto il lunedì dalle 8 alle 15 con pranzo a sacco e tutti gli altri giorni dalle 8 alle 13”. Entrambe le proposte non sono sembrate condivisibili dai genitori che hanno insistito per un orario scolastico uguale ogni giorno con inizio alle ore 8 ed uscita alle 13.30 “magari facendo come nel primo circolo – ha fatto notare un altro genitore fermo nel piazzale della “Giovanni XXIII” – con le ore da 54 minuti”. E poi c'è l'opzione del pranzo a sacco che le mamme hanno rigettato in toto. Altre mamme hanno insistito per il ritorno del sabato come giornata di lavoro scolastico, scelta che porterebbe a spalmare in sei giorni le 27 ore settimanali di scuola che il Ministero ha previsto per i bambini della scuola elementare. Oggi, intanto, le maestre a cui era stato dato il compito di consegnare i biglietti per il sondaggio interno dovranno ritirare le risposte e portarli dal direttore che, insieme al Consiglio di circolo convocato per oggi, dovrà decidere l’orario definitivo. C’è da sottolineare, ad onor del vero, che ci sono mamme disponibili anche ad accettare le proposte della direzione se solo si attivasse la mensa scolastica evitando così il pranzo al sacco incompatibile con un regime alimentare equilibrato per i bambini. Circostanza, quella della mensa, piuttosto improponibile considerati i tempi e le finanze. Il Comune è a conoscenza della vicenda che segue indirettamente. "Per la verità - ha spiegato l'assessore Roberta De Netto - conosco la problematica relativa all'orario scolastico. Devo, però, dire che i dirigenti scolastici hanno la piena autonomia decisionale sia sull'orario sia sulla composizione delle classi. In ogni modo se c'è un movimento ben strutturato di genitori che vuole avanzare una proposta concreta sarò ben lieta di farmi carico della stessa presso gli organi del primo circolo didattico".