in collaborazione con il commissariato di Mesagne sul fronte della prevenzione dei reati contro il patrimonio. Nei giorni scorsi, infatti, i poliziotti hanno denunciato all’autorità giudiziaria due individui napoletani, in trasferta, fermati durante un controllo dell’auto al cui interno hanno rinvenuto attrezzatura utilizzata, probabilmente, per forzare le abitazioni. I due sono stati denunciati a piede libero per possesso ingiustificato di attrezzi e grimaldelli atti allo scasso. L’episodio si è verificato nel pomeriggio di martedì, intorno alle ore 15.50, quando una pattuglia di Prevenzione crimine di Lecce ha fermato per un controllo una Fiat Panda al cui interno vi erano due giovani, uno di 39 anni e l’altro di 26, entrambi della provincia di Napoli. I poliziotti dell’Anticrimine di Lecce hanno controllato i due, con la loro banca dati, riscontrando una serie di precedenti penali per reati compiuti contro il patrimonio, come il furto, la ricettazione, il possesso di attrezzi e grimaldelli atti allo scasso. Il curriculum dei due ha, quindi, posto in allarme i poliziotti della sezione di Lecce che hanno eseguito un controllo dell’auto rinvenendo leve di ferro con piolo oscillante per l’apertura dei tombini, vari cacciavite, taglierini, tenaglie, chiavi inglesi di varie dimensioni, varie paia di guanti in tessuto e in gomma, tutto custodito in uno zaino. I poliziotti dell’Anticrimine hanno, quindi, denunciato i due all’autorità giudiziaria e proposto l’emissione del provvedimento di divieto di ritorno nel Comune di Mesagne. Il discreto ma pressante controllo del territorio da parte degli uomini dell’Anticrimine ha permesso di fermare una Fiat Punto, all’interno della quale vi erano due giovani brindisini, rispettivamente di 33 e 38 anni. I due erano personaggi noti alle forze dell’ordine. L’auto era priva di assicurazione e revisione, per cui è stata posta sotto sequestro mentre a carico dei due brindisini sarà emesso un provvedimento del questore che li obbliga a stare lontani da Mesagne. Per la verità da un po’ di tempo la città è “invasa” da loschi personaggi che provengono un po’ da varie città del sud Italia per compiere atti delinquenziali. Sempre durante i controlli della città gli agenti hanno ritrovato, grazie all’ausilio del sistema informatico “Mercurio”, una Fiat Punto azzurra rubata giorni fa a Carovigno. L’auto era in possesso di un 33enne mesagnese, noto alle forze dell’ordine, che per discolparsi ha spiegato di averla acquistata da un brindisino che, in ogni modo, non conosceva. Peraltro non aveva nessun atto di acquisto del mezzo. A quel punto i poliziotti l’hanno denunciato per ricettazione. Il bilancio dell’attività di prevenzione degli uomini dell’Anticrimine di Lecce si è arricchito di tre autovetture rinvenute sul territorio. Si tratta di una Lancia Delta, rubata il 1° ottobre scorso a Maruggio, in provincia di Taranto, di una Fiat Bravo, rinvenuta in via Panareo con la serratura dello sportello di guida e il nottolino di accensione forzati. L’auto era stata rubata a Surbo, in provincia di Lecce, lo scorso 13 ottobre. Infine sulla provinciale Cellino-Oria i poliziotti hanno rinvenuto una Fiat Panda rubata a Ceglie mesapica. Anche questo mezzo è stato restituito al proprietario.