ad occupare con i materassi un'abitazione disabitata all'estrema periferia della città, sono stati bloccati dalla polizia ieri pomeriggio a Mesagne. La polizia li ha identificati e allontanati. Non è la prima volta che questi individui occupano abusivamente dei casolari disabitati in cui si aggregano in maniera stanziale diversi gruppi familiari. La vicenda si è verificata intorno alle ore 15 di ieri quando una decina di giovani rom si sono incamminati lungo la provinciale che collega la città a San Vito dei Normanni. Ognuno di loro portava sulle spalle un materasso ripiegato e impacchettato. Il gruppo si è fermato in contrada "Ionima", periferia della città, dove c'è un'abitazione disabitata. I proprietari, tuttavia, temendo un'occupazione abusiva avevano, preventivamente, fatto murare gli ingressi e le finestre. Escamotage che, in ogni modo alla luce di episodi precedenti, serve a ben poco poiché sono abbattuti con estrema facilità per entrare nell'edificio. Probabilmente la stessa sorte doveva subire l'abitazione presso cui si erano fermati i giovani nomadi. Il gruppo, mandato in avanscoperta, aveva il compito di allestire l'abitazione e prepararla all'arrivo del resto dei nomadi, principalmente bambini, donne e anziani. Il loro progetto è stato bloccato dall'arrivo di una volante della polizia i cui agenti li hanno fermati, identificati e mandati indietro. Da qualche giorno in città sono tornati a farsi vedere questi individui che mendicano davanti ai supermercati o alle chiese. Per i proprietari delle abitazioni le occupazioni abusive sono dei veri drammi poiché ritornarne in possesso diventa spesso un incubo. Se nel nucleo occupante vi sono, ad esempio, donne incinta, bambini, disabili, persone anziane o malate, i provvedimenti di sgombero diventano difficili da eseguire. A Mesagne la presenza di nomadi che mendicano è stata spesso segnalata alle forze dell'ordine poiché in diverse occasioni sono stati, a dir poco, assillanti nel chiedere un obolo. Facendo parte di una nazione dell'unione europea diventa difficile, per le forze dell'ordine, mettere in atto qualsiasi pratica di espulsione.