a causa di una serie di contenziosi giunti nella fase finale del pagamento e altri prossimi al dibattimento. Milioni di euro che dovranno essere pagati dall'Amministrazione Molfetta e che si riferiscono a contenziosi che hanno avuto la loro genesi nelle legislature precedenti. Esborsi che metteranno in seria difficoltà la cassa dell'ente, ma non solo. Infatti, potrebbe svanire la speranza dei cittadini di vedersi ridurre, nel prossimo futuro, una serie di balzelli che oggi pendono sulla loro vita. Il più sostanzioso dei contenziosi è quello che il Comune ha con Ferrovie dello Stato. L'udienza è stata fissata per maggio 2016. Il Giudice ha già nominato il consulente tecnico per la quantificazione della somma vantata dalle Ferrovie dello Stato per la costruzione di un sovrappasso ferroviario nei pressi del cimitero comunale, nell'anno 1988, e del cavalca ferrovia di via Marconi a cui non ha fatto seguito la chiusura dei passaggi a livelli di via Maroncelli e via Damiano Chiesa, come da accordi sottoscritti con le precedenti amministrazioni. L'attuale esposizione debitoria è di circa 3 milioni di euro. Poi c'è il contenzioso con Euroinvest, nella zona industriale. Il contenzioso è sorto a seguito di errata quantificazione dell'indennità di esproprio relativi ai terreni di proprietà privata, l'attuale sede dell'Auchan, relativa agli anni 2002/2003. Sono state espletate le due fasi di giudizio fino alla Cassazione che ha confermato la sentenza di primo grado e l’obbligo di corrispondere alla ricorrente 1 milione e 200 mila euro, oltre le spese legali. Poi c'è la vertenza per gli espropri in viale Indipendenza. In questo caso i ricorrenti hanno eccepito il mancato pagamento dell’indennizzo dell’esproprio di terreno di proprietà per la realizzazione di viale Indipendenza, negli anni 1989/1990. Il procedimento giudiziario è in corso. L’esposizione debitoria, richiesta dai ricorrenti, è di circa 600 mila euro. L'udienza è prevista per marzo 2016. Oltre a ciò c'è la vertenza promossa dall'architetto Savino Martucci, ex funzionario apicale del Comune di Mesagne, che ha accusato l'Amministrazione del 2006 di aver ordito nei suoi confronti una situazione di mobbing. L'indennizzo richiesto è di circa 1 milione di euro. La prossima udienza per ascoltare i testimoni è prevista per marzo 2016. A ciò si devono aggiungere i contenziosi relativi al dissesto idrogeologico del 2014. Diversi cittadini, infatti, hanno promosso un'azione legale contro l'Acquedotto pugliese che, a sua volta, ha chiamato in causa il Comune per corresponsabilità. L'esposizione debitoria al momento non è definibile. "Pur non avendo nel merito specifico delle questioni poste alcuna responsabilità, l’Amministrazione in carica, assieme all’ufficio Legale, si sta attivando per cercare di minimizzare gli effetti che questi procedimenti avranno sul bilancio dell’ente", ha spiegato il sindaco Pompeo Molfetta il quale ha rilevato, tuttavia, come " le conseguenze derivanti da responsabilità pregresse incideranno in maniera rilevante sulle risorse economico-finanziarie in un contesto già di per se molto compromesso".
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