Mesagne. I cani al centro di un interesse internazionale, parte un esposto In evidenza

Dicembre 11, 2015 4469

cane giottoPotrebbe emergere una truffa internazionale (Articolo completo su Nuovo Quotidiano di Puglia)

dietro lo sfruttamento, non autorizzato, dell’immagine sul web di alcuni cani presenti nel canile di Mesagne e Brindisi, da tempo adottati e che oggi vivono serenamente. In Germania sono stati scoperti dei siti informatici, anche pagine su social network, che richiedono soldi per questi cani che, a loro dire, avrebbero bisogno di cure veterinarie. Associazioni miste italo-tedesche, o pseudo tali, organizzate anche con gazebo che richiedono oboli all’ignara gente tedesca. Così, oltre a offrire un’immagine distorta dei canili italiani in questione ledono l’immagine dello stesso Paese e, soprattutto, degli animalisti mesagnesi e brindisini che giornalmente svolgono al loro interno un’opera gratuita e meritoria. Oltre che ledono l’immagine del canile di Mesagne apparso nei video in maniera discutibile. Su questa vicenda c’è stata già una denuncia presentata dalla società che ha in gestione il canile di Mesagne. E, alcuni giorni fa, la proprietaria di una delle cagnette in questione, Angel, ha presentato presso la sezione di polizia postale di Brindisi una dettagliata denuncia allegando video e foto a supporto di quanto dichiarato. “Sui predetti siti – ha spiegato la signora Patrizia Quaranta nella denuncia presentata alla polizia – si paventa, ingannevolmente, di aver provveduto o di voler provvedere alle spese veterinarie di Angel argomentando una presunta attività di cura sanitaria e accoglienza logistica. La cosa è assolutamente falsa in quanto tutto l’iter veterinario e logistico è stato portato avanti solo ed esclusivamente da me e con le mie finanze personali”. La signora Quaranta ha anche postato su un social network una nota con la quale ha assicurato che la cagnetta sta bene e non ha bisogno di soldi per la sua gestione. “Angel per me è come una figlia adottiva”, ha concluso la signora Quaranta che ha voluto tutelare sia la sua immagine sia quella della sua cagnetta. Per la verità non è la prima volta che la magistratura ha ricevuto denunce per questa pseudo truffa internazionale in cui gli attori sarebbero dei soggetti italiani e tedeschi che chiederebbero, su siti da loro realizzati e messi online, soldi per gestire in maniera adeguata i pelosi italiani. Stessa situazione per "Giotto", un bellissimo peloso che, grazie all'opera dei volontari mesagnesi, è stato adottato da una famiglia che lo cura amorevolmente. Anche per lui sono state chieste offerte per il suo benessere fisico. Nei portali, tra le altre notizie e foto, vi sono anche le indicazioni delle coordinate bancarie su cui indirizzare eventuali offerte. Alcuni personaggi, che ruotano intorno a questa vicenda, sono già noti alle forze dell’ordine. Il dubbio degli animalisti è che le offerte siano dirottate verso altri obiettivi.  

Ultima modifica il Venerdì, 11 Dicembre 2015 08:41