Licenziamenti alla S. Teresa. I lavoratori scrivono al presidente

Dicembre 11, 2015 2402

Bruno MaurizioPresidente della Provincia di Brindisi, prof. Maurizio Bruno,

come a Lei ben noto, 38 dipendenti assunti a tempo indeterminato hanno ricevuto la lettera di licenziamento, esecutiva dal 1° gennaio 2016 e, per i restanti 83 lavoratori è stata avviata la procedura di mobilità. Pertanto, per i 38 licenziati è in arrivo il miglior Natale tra quelli possibili e, ancor meglio, il miglior Anno 2016! Le ricordiamo che trattasi di lavoratori che, in parte hanno lavorato da oltre 17 anni tra precariato provinciale e assunzioni nella società Santa Teresa, in parte lavoratori ex LL.SS.UU. stabilizzati dall’ente da Lei amministrato tramite incentivi statali, in parte lavoratori provenienti da ex Piani di Impresa: stabilizzazioni attuate al fine di dare dignità a 121 lavoratori, ma che allo stato viene meno. Le chiediamo un urgente Atto di Indirizzo Politico propedeutico al ritiro delle lettere di licenziamento inviate, stante la drammaticità dei risvolti conseguenti, di pari intensità e significato alla Delibera di Consiglio Provinciale n. 17/14 del 23/07/2015 con la quale il Consiglio provinciale da Lei Presieduto, ha creato ogni presupposto utile per il licenziamento dei primi 38 dipendenti, così come di fatto avvenuto. Rivolgiamo a Lei ed al Consiglio Provinciale da Lei presieduto la richiesta di un Atto di Indirizzo politico per il 15 dicembre p.v. per la revoca immediata delle lettere di licenziamento, inviate dall’Amministratore della Società Santa Teresa a 38 dipendenti, in esecuzione della Delibera di Consiglio Provinciale n. 17/14 del 23/07/2015. Tale atto non può non tenere in considerazione la linea politica dettata dal governo nazionale che, indica attraverso il Protocollo d’Intesa Stato-Regioni-Enti Locali-Sindacati del 19.11.2013, la “garanzia dei livelli occupazionali utilizzando tutti gli strumenti previsti dalle norme, compresa l’internalizzazione dei servizi”, orientamento di salvaguardia ribadito e tradotto dall’art.18 della c.d. legge di Riforma Madia. Le chiediamo per il 15 dicembre p.v., un ulteriore confronto sulle citate norme di salvaguardia dettate dall’indirizzo politico nazionale, oltre quelle dettate dall’art.10 della legge regionale n.31 del 30 ottobre 2015 di recente promulgazione, che indica in “sei mesi dalla data di approvazione della L.R. la tempistica per riorganizzare, mediante Piano di ricognizione, le funzioni e il personale delle società partecipate”. Sig. Presidente, Le chiediamo l’approvazione di un atto che garantisca concretamente la salvaguardia del personale della società partecipata, prioritariamente utile al ritiro delle 38 lettere di licenziamento e, contestualmente, per la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali almeno fino ad aprile 2016 ossia entro i 180 gg. previsti dalla art.10 della l.r. 31/2015: sottolineiamo che trattasi di una società in house di proprietà al 100% della Provincia di Brindisi, con bilanci in attivo dalla sua costituzione ad oggi. Non altro, per assicurare, a parità dei nostri colleghi delle partecipate delle province di altre Regioni (Toscana, Liguria, Piemonte, Campania, Lombardia, ecc.), la continuità lavorativa a chi ha “lavorato nell’esclusivo perseguimento del pubblico interesse”. Le risorse Le può/le possiamo cercare, coinvolgendo la Regione subito dopo questo Atto di onestà e coraggio che al momento manca e Le chiediamo. Brindisi, 10 dicembre 2015 I lavoratori