la protesta di alcuni ristoratori che sono stati multati per aver occupato il suolo pubblico. In pratica hanno messo fuori dal locale alcune suppellettili, fioriere e ombrelloni, senza pagare il relativo canone al Comune. L'occupazione, per la verità, l'hanno pagata ma solo nel periodo estivo quando hanno messo fuori dai loro esercizi commerciali tavoli e sedie per gli avventori. Oggi l'Amministrazione ha deciso di adottare il pugno duro e tassare anche gli ombrelloni e, soprattutto, le fiorire che nella realtà suppliscono i compiti del Comune nell'abbellire il centro storico. Sulle contravvenzioni, di alcune centinaia di euro, c'è scritto "Per abuso di occupazione suolo pubblico con fioriere e ombrelloni". Tuttavia, si sa che la legge è legge e per chi trasgredisce non si chiude nessun occhio. "Le fioriere servono non solo per abbellire il locale ma soprattutto la strada e la zona in cui sono ubicate le nostre attività commerciali - ha spiegato Vincenzo Deviciente, uno dei ristoratori multati - la nostra protesta è sia contro l'Amministrazione sia contro un regolamento che secondo noi va rivisto. Qui, ad esempio, non c'è la possibilità di uscire i tavolini all'esterno in inverno per attrarre turisti, come accade in altre città d'Italia". Ed ha aggiunto: "Il mio è un invito agli amministratori affinché rivedano il regolamento poiché un centro storico abbellito con piante è senza dubbio più bello che senza. Noi pagheremo la multa ma speriamo che il sindaco e gli assessori di competenza si impegnino a venirci incontro". "E' ferma volontà di questa Amministrazione sostenere nei modi e nei termini consentiti dalla legge, tutte le attività commerciali, in quanto bene prezioso per un progetto complessivo di rilancio della nostra economia; ciò vale in particolare per il centro storico", ha spiegato il sindaco Pompeo Molfetta secondo cui la sua Amministrazione sta scontando "la mancata adozione di uno strumento normativo in grado di mettere ordine in una questione complessa e delicata che chiama in causa molteplici e legittimi interessi e su cui non avremmo certamente dovuto perdere il tempo che abbiamo perso". Le proteste, quindi, servono. Il sindaco, infine, ha assicurato che utilizzerà "l’emergenza determinatasi, al di la delle nostre responsabilità, per recuperare il tempo dissipato, sperando di contemperare le legittime esigenze dei commercianti, dei residenti ed il rispetto dovuto alle piazze ed ai beni monumentali del nostro centro storico; impresa certamente non facile che richiederà, oltre al nostro impegno, anche la comprensione ed il buon senso di tutte le parti in causa". Nonostante le rassicurazioni del Comune ai commercianti i vigili continuano a elevare le multe. Perché una cosa sono le promesse politiche un'altra cosa è la legge. A infrangerla non possono essere proprio i tutori dell'ordine.
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