con un'ammenda di 170 euro, un intero nucleo familiare reo di aver imbrattato con scritte un immobile del centro storico di un privato cittadino. Restano, invece, impuniti, coloro che alcuni giorni fa avevano imbrattato con scritte alcuni immobili pubblici del centro storico e, soprattutto, l'antico basolato di piazza Orsini del Balzo. Il salotto barocco della città era stato sfregiato da individui carenti del senso civico. In questo caso il Comune è intervenuto con decisione e ha cancellato gli obbrobri. Il comando della polizia municipale, dunque, ha individuato, grazie ad alcune foto postate in rete dagli internauti, gli autori di uno sfregio fatto a un'abitazione con del colore. Gli autori sono un'intera famiglia composta da mamma, figlia e nipote. I vigili hanno preso le foto da Facebook, le hanno ingrandite fino a riconoscere gli anonimi imbrattatori. Infine li hanno convocati e contravvenzionati. Di più non potevano fare poiché l'immobile è di proprietà privata e non è stata fatta nessuna denuncia. Intanto in città è in aumento il clima di inciviltà da parte di individui che hanno come hobby quello di imbrattare i beni pubblici. Tra questi anche piazza Orsini del Balzo per la cui pulizia il Comune è intervenuto immediatamente con l’ausilio di mezzi idropulitori ed ha provveduto ad eliminare le scritte ritrovate sulle chianche. Assieme a questo necessario intervento di pulizia è stata presentata da parte del comando di polizia locale notizia di reato ad opera di ignoti alla Procura della Repubblica di Brindisi nella quale si è sottolineato l’alto valore artistico e culturale della piazza ed il reato di deturpamento che un gesto simile comporta. Il codice penale agli articoli 635 e 639 riporti come il reato di “Deturpamento” sia punito «con la reclusione da tre mesi a un anno e con una multa da 1.000 a 3.000 euro» in special modo se esso si perpetua «su edifici pubblici o destinati a uso pubblico o all’esercizio di un culto, o su cose di interesse storico o artistico ovunque siano ubicate o su immobili compresi nel perimetro dei centri storici». Nel frattempo l’Amministrazione comunale ha chiesto al comando di polizia locale maggiore controllo della città. Tutto ciò, però, non è sufficiente poiché è necessario rafforzare l’educazione ai beni pubblici, ancor più se di valore artistico o storico, fin dalle nuove generazioni, così come diventa urgente elaborare strategie di controllo e prevenzione che impediscano a chiunque di accedere ai nostri beni più cari e deturparli. Tra queste la collocazione in piazza di una telecamera di video sorveglianza. Attualmente c'è solo una webcam collegata al sito istituzionale che non ha nessuna memoria storica.
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