Mesagne. Commando di 10 ladri ha messo ko la città In evidenza

Febbraio 20, 2016 4402

ladro in azioneSarebbe composto da dieci persone

autofficina Ford Cosimo Di Monteil commando che sta mettendo a ferro e fuoco la città di Mesagne. L'ultimo colpo è stato messo a segno nell'azienda "Chisena", sempre nella zona industriale, a qualche decina di metri dall'officina "Ford", depredata poco prima. Una delle due auto rubate è stata ritrovata ieri mattina dai militari in località Specchiolla. Così, mentre carabinieri e vigilantes erano intenti a rilevare il furto di due autovetture i ladri agivano a pochi metri. La certezza che si tratti di un commando "giovane e agile" è venuta dalle immagini di videosorveglianza di alcune aziende vittime dei ladri. Intanto ieri mattina il sindaco Pompeo Molfetta, l'assessore alle Attività produttive, Antonio Marotta, e il consigliere comunale, Luigi Vizzino, si sono recati nella zona industriale e hanno incontrato il presidente dell'Azim, Bruno Carriero, con il quale hanno deciso alcuni provvedimenti da adottare già dalle prossime ore. Tuttavia, non si comprende il motivo per cui la stazione dei carabinieri e il commissariato non hanno i monitor per controllare, di notte, il sistema di videosorveglianza. Forse la visione in tempo reale delle immagini potrebbe permettere di sventare qualche furto. E' inarrestabile, dunque, la sequela di atti di criminalità diffusa che ha investito la città di Mesagne. Nulla è risparmiato: dalla città alla zona industriale senza tralasciare le zone residenziali e agricole. Una pioggia di atti criminali che stanno mettendo in difficoltà sia i cittadini sia le istituzioni. Fa pensare, ad esempio, l'episodio accaduto due giorni fa quando un commando di malviventi ha rubato due Ford Focus dall'autofficina Di Monte.azienda chisena Il tempo che polizia, carabinieri e vigilantes arrivassero sul posto che il commando si era volatilizzato per comparire pochi minuti dopo nell'azienda "Chisena" dove velocemente hanno trafugato tutto ciò che potevano e sono spariti a bordo dei due mezzi rubati poco prima. Per le forze dell'ordine non è servito a nulla giungere sul posto in una manciata di secondi poiché erano già in zona. Questa volta ci sono diversi filmati delle telecamere di videosorveglianza che riprendono il commando in azione, da poter montare un intero film giallo. Gli autori, però, sono anonimi poiché ben travisati con felpe munite di cappuccio e cappelli. Tracce neanche a parlarne. L'unico indizio è che si tratti di giovani agili e snelli. Colpiscono in pochi minuti e svaniscono. Non si sa nemmeno se sono mesagnesi oppure della provincia. Un sospetto è che possa trattarsi di nomadi. Peraltro nel recente passato è stata segnalata la presenza di alcuni pulmini ambigui nelle zone in cui successivamente si sono verificati dei furti. In ogni modo sono solo delle congetture che le forze dell'ordine conoscono bene e stanno valutando nella giusta ottica. Intanto ieri mattina il sindaco Molfetta, accompagnato da alcuni amministratori, ha fatto visita agli imprenditori vittime dei malviventi incontrando il presidente dell'Azim, Bruno Carriero. "La prima cosa che abbiamo chiesto è stata la riattivazione del sistema di videosorveglianza con gli occhi elettronici puntati sulle aziende e non altrove - ha spiegato Carriero - poi, naturalmente, abbiamo auspicato una maggiore presenza di vigilantes e forze dell'ordine nella zona industriale. Comprendiamo bene che quest'ultime sono in seria difficoltà poiché carenti di uomini e mezzi ma siamo altrettanto certi che lo Stato saprà rispondere con fermezza a questa ondata di criminalità che ha colpito il tessuto produttivo locale. Per la verità il sindaco ha ascoltato le nostre richieste e si è già attivato per rendere operativo il sistema di videosorveglianza. Nelle prossime ore convocherà una conferenza di servizio aperta alle forze dell'ordine".