e impotenza contro la tassazione emessa dal consorzio di Bonifica dell'Arneo ritenuta discutibile poiché in molti casi i cittadini non vedono i servizi erogati. Così, c'è chi parla di truffa, chi ha deciso di inviare esposti in procura affinché i magistrati possano fare luce sulla vicenda, c'è chi, come la Regione Puglia, ha istituito una commissione di indagine, c'è chi ha inviato una sospensione in autotutela della tassa e c'è chi per sottrarsi a qualsiasi situazione legale ha pagato il corrispettivo richiesto. "Credo che i primi a doversi ribellare a questo ennesimo "abuso" che si vuole compiere a danno di cittadini impotenti, che non hanno alcuna possibilità di opporsi se non attraverso costosi, dispersivi e spesso inutili ricorsi alle commissioni tributarie, siano proprio le istituzioni che li rappresentano poiché la tutela degli interessi degli stessi cittadini dovrebbe essere compito preminente dei nostri sindaci", ha spiegato Umberto Maizza, imprenditore agricolo e presidente della cantina sociale oltre che ex presidente dell'associazione antiracket e antiusura di Mesagne. Secondo Maizza "sono decenni che sentiamo dire ai nostri politici che bisogna abolire gli enti inutili, che sprecano risorse pubbliche senza alcun rispetto per i contribuenti che fanno salti mortali per poter consentire ai propri amministratori di poter spendere denari che grondano sangue e sudore dei cittadini". La preoccupazione del presidente Maizza è che non si commettano errori nella gestione di questa vicenda affinché "tra qualche anno non venga fuori una problematica simile a quella delle Ferrovie del Sud Est". Le istituzioni dovrebbero tutelare i cittadini facendo eseguire, ognuno per il proprio territorio, un monitoraggio per verificare, in primis, ha veramente bisogno di essere ancora bonificato. "Bisogna verificare lo stato dei canali, quei pochi rimasti, giacché molti sono andati distrutti a causa dell'incuria proprio dell' Arneo ed altri versano da decenni in stato di abbandono poiché la vegetazione è divenuta impenetrabile", ha spiegato Maizza che ha auspicato una mappatura dei territori affinché paghino la tassa solo coloro che, eventualmente, hanno beneficiato delle opere del consorzio di bonifica. "Diversi anni fa fui nominato consigliere di amministrazione del Consorzio di bonifica dell'Arneo. Dopo alcune sedute, verificato come venivano spese le risorse disponibili, mi sono dimesso", ha concluso il presidente Maizza. Intanto in città cresce la protesta sia verso l’Amministrazione comunale sia verso la Regione che sul problema non sono stati affatto chiari.
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