ha individuato e arrestato l’autore di un incendio doloso di due auto e il danneggiamento di una terza verificatosi lo scorso mese di gennaio in via Bologna. Si tratta di Alessandro Muscio, mesagnese di 37 anni. L’obiettivo di Muscio era stato l'incendio della Fiat Punto, in uso a un operaio del settore privato, un mesagnese di 29 anni. Da qui le fiamme si erano propagate a una Citroen Saxo parcheggiata davanti alla Punto. Le lingue di fuoco si erano successivamente estese agli immobili attigui e su tutto ciò che avevano incontrato durante la marcia per diverse decine di metri. Le indagini avevano escluso, da subito, l’accidentalità del fatto. Al contrario gli investigatori più ascoltavano testimoni più comprendevano che il gesto era da inquadrare in alcune dinamiche familiari. L’operaio mesagnese, la sera prima dell’incendio, aveva avuto un alterco con il cognato con il quale vi erano alcuni dissapori pregressi oltre che con il fratello di quest’ultimo il quale, prima della mezzanotte del 24 gennaio, a bordo dell’auto di proprietà del fratello, era giunto nei pressi dell’abitazione della vittima e aveva incendiato l’auto. Le immagini di un sistema di videosorveglianza privato, acquisite dagli investigatori, avevano permesso di ricostruire la dinamica del fatto e addebitarne la responsabilità al fratello del cognato della vittima: Alessandro Muscio. Così, ai suoi polsi sono scattate le manette. L’ordinanza di custodia cautelare, con il beneficio degli arresti domiciliari, è stata emessa dal gip del Tribunale di Brindisi, Luigi Forleo, su richiesta del pm Daniela Iolanda Chimienti. L'incendio delle auto aveva causato danni ad alcune abitazioni, a un palo e alla linea della pubblica illuminazione.
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