dalla morte della studentessa Melissa Bassi, e il ferimento di altre nove studentesse a causa di una bomba scoppiata mentre le ragazze stavano per entrare a scuola: la “Morvillo-Falcone” di Brindisi, che la memoria è sempre viva. Per ricordare quel gesto e commemorare una ragazzina che la follia umana ha strappato alla vita e ai suoi genitori oggi in diverse città italiane si ricorderà la vicenda che quattro anni fa aveva scosso l’Italia facendola rabbrividire. Il killer fu assicurato alla giustizia dopo alcune settimane in cui gli investigatori setacciarono palmo a palmo la zona dell’eccidio. Fu così che arrivarono a Giovanni Vantaggiato la cui immagine, mentre schiacciava il telecomando che faceva esplodere l’ordigno costruito artigianalmente, fu ripresa da alcune telecamere di videosorveglianza. Oggi il killer sta scontando l’ergastolo. Tuttavia, la città di Mesagne non ha dimenticato quei giorni bui. Sia per la morte di una sua concittadina sia per essere, inizialmente, balzata alla cronaca nazionale come centro natio della criminalità organizzata legata alla Scu additata come mandante dell’azione. Tante le ipotesi avanzate dai media nazionali che gettarono fango su una città pulita e trasparente che ha fatto della cultura della legalità il suo principale vessillo. Etichetta subito contestata in toto sia dai mafiosi in carcere, che dissero chiaramente che la criminalità non aveva nulla a che fare con quell’efferato delitto, sia dagli allora Amministratori. Il lavoro degli investigatori e inquirenti spazzarono via i dubbi arrestando il vero colpevole: Giovanni Vantaggiato. Ancora oggi i mesagnesi, a causa di quella vicenda, sono restii a ricordare quelli avvenimenti. “La giovane Melissa, con il suo sorriso e la sua giovinezza spensierata, rimane impressa nel ricordo di tutti. A Mesagne, Scampia, Casamassima, Copertino, Gandosso così come in altre città, le hanno voluto intitolare scuole, strade e aree verdi”, ha spiegato il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Semeraro. “Oggi a quattro anni di distanza resta vivo il suo ricordo, perché Melissa è il simbolo della purezza davanti alla malvagità dell’uomo. E’ la figlia di tutti i padri, perché quel giorno chiunque poteva stare lì, al suo posto, ed anche questo ci deve far riflettere”, ha precisato il presidente che ha tenuto a sottolineare che “che la violenza e la brutalità, sono elementi da emarginare e combattere. In questo versante l’Amministrazione comunale, attraverso i percorsi di legalità, è sempre impegnata nella diffusione di messaggi chiari e univoci verso il rispetto delle regole, contro ogni forma di violenza e di criminalità”. Per fare questo l’Amministrazione continua a fornire il “sostegno culturale e politico all’azione delle forze dell’ordine, i rapporti con le scuole e le associazioni, la promozione sociale e l’animazione territoriale, il recente protocollo d’intesa per la gestione dei beni confiscati, il ripristino dell’osservatorio della legalità, i campi scuola organizzati con l’associazione Libera, rappresentano gli elementi portanti dell’azione dell’Amministrazione comunale verso questi temi”, ha concluso Semeraro. Oggi pomeriggio i mesagnesi si ritroveranno alle ore 18,30 nella parrocchia di Santa Maria in Betlemme per partecipare a una messa al termine della quale ci sarà una fiaccolata per le vie cittadine che si concluderà al cimitero. La fiaccolata partirà alle ore 20,00 dalla chiesa di Santa Maria e proseguirà per via Melissa Bassi, passerà davanti all’abitazione della studentessa, e proseguirà per via Mannarino, via Roma, Via Federico II di Svevia, via Antonio Vita, via San Lorenzo, via Enrico Toti e giungerà al cimitero davanti al monumento funebre che custodisce le spoglie di Melissa. Infine, c’è da ricordare l’inserimento del nome di Melissa Bassi tra le candidature per titolare il nuovo parco di via Dei Sasso.
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