Dottor Roberto GENTILE, e rivolte alla prevenzione e repressione dei reati in generale ed, in particolar modo, di quelli che ledono ed offendono la persona ed il patrimonio, i poliziotti del Commissarito della Città Bianca, coordinati sul cambo dal Sovrintendente CAMARDA, vice responsabile della Squadra di Polizia giudiziaria, nei giorni scorsi, a seguito di complessa ed articolata attività investigativa, traevano in arresto nella flagranza del reato di lesioni personali aggravate, un cittadino marocchino residente da diversi anni nel Comune ostunese, responsabile di una cruenta aggressione perpetrata ai danni di un connazionale. L’arrestato, d’intesa con il P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, Dottor Raffaele CASTO, che ne ha coordinato costantemente le indagini, dopo le formalità di rito, è stato associato alla Casa Circondariale di Brindisi, a disposizione della competente Autorità giudiziaria. Di seguito, i dettagli dell’operazione: nel pomeriggio di lunedì della corrente settimana, si presentava presso il Commissariato, un cittadino di origini marocchine con il volto copiosamente coperto di sangue e gli indumenti abbondantemente intrisi della medesima sostanza ematica che, riferiva di essere stato violentemente aggredito da un suo connazionale all’interno della villa comunale. Assicurate le necessarie cure mediche sia sul posto che, inevitabilmente, mediante trasporto in Ospedale attraverso una medicalizzata del 118, nel frattempo fatta sopraggiungere, dipendente personale della Squadra Volante nonché della Polizia giudiziaria, si poneva alla ricerca dell’aggressore, avviando, senza soluzione di continuità ed ininterrottamente, le indagini del caso. Si riusciva così ad individuare l’aggressore che, in compagnia di altro connazionale marocchino, si stava recando anch’egli presso il nosocomio ostunese perché, a suo dire, aggredito mediante l’utilizzo di una pietra. Fermati i 2 e sottoposti a controllo di Polizia, agli stessi si richiedeva di riferire cosa si fosse verificato all’interno della Villa comunale, mettendoli di fatto alla prova, dato che i poliziotti, nelle more del rintraccio dell’aggressore, avevano già acquisito degli elementi probatori oggettivi che permettevano di ricostruire l’accaduto in maniera chiara e precisa nel senso di una aggressione subita dal marocchino che si era presentato in Commissariato solo ed esclusivamente per opera del connazionale fermato dagli investigatori ostunesi nei pressi dell’ospedale in compagnia del terzo marocchino, anch’egli presente al momento del pestaggio. I 2 però, inizialmente, riferivano la stessa versione dei fatti e cioè che ad essere stato aggredito era stato l’odierno arrestato, colpito con una pietra, ma nell’esternare ciò il terzo marocchino lo faceva con un evidente timore reverenziale nei confronti di quello che poi si è svelato, giustappunto, essere il reale aggressore. Una paura di patire ingiusti mali futuri che, percepita attentamente dal personale operante, consentiva che lo stesso ascoltasse in disparte il terzo marocchino che, lontano dalla morsa psicologica del suo connazionale, confessava agli investigatori della Città Bianca che solo il HAMRAOUI ABDELKHALEK, odierno arrestato, aveva aggredito con violenti pugni in pieno viso la vittima, preconfezionandosi poi un alibi ad hoc, chiedendogli di riferire, ove interrogato dalla Polizia, il falso, ovvero di aver visto l’aggredito, lanciare una pietra all’indirizzo dell’aggressore, cosa assolutamente non corrispondente al vero. Infatti l’HAMRAOUI nonostante si fosse reso autore della cruenta azione di vessazione fisica ai danni del suo connazionale, come ampiamente ed incontrovertibilmente accertato a mezzo denuncia e teste, ha continuato volutamente e dolosamente nella sua intenzione di dichiarare di essere stato falsamente aggredito a mezzo pietra dal denunciante tanto al personale medico di turno presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Ostuni quanto ai poliziotti e ciò, al solo ed esclusivo fine di andare esente da alcuna forma di responsabilità e onde depistare la macchina investigativa. A riprova di ciò, i referti medici rilasciati alla vittima aggredita con una prognosi di 25 gg, salvo complicazioni, a fronte dell’altro referto medico rilasciato all’aggressore ove, il personale medico-sanitario non riscontrava praticamente nulla di ciò che lo stesso aveva riferito in sede di accettazione al Pronto Soccorso. Raggiunti gli uffici del Commissariato, si procedeva alla formalizzazione di rito di tutti i diversi tasselli della violenta vicenda ricostruita, elaborando così un importante impianto accusatorio che, veniva portato compiutamente a conoscenza del Sostituto Procuratore della Repubblica, Dottor Raffaele CASTO, di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi che, concordando con le risultanze investigative acquisite, disponeva che l’arrestato HAMRAOUI ABDELKHALEK, Marocco, classe 1986, fosse accompagnato presso la Casa Circondariale di Brindisi a disposizione della medesima A.G. competente. Lo stesso dovrà rispondere ora di lesioni personali plurime, aggravate dai futili motivi. Sul movente al momento e nel senso di acquisire ulteriori elementi di conoscenza sullo stesso, non si è compreso la reale ragione che ha indotto la cruda e materiale aggressione circa la quale tutte le piste investigative, nessuna esclusa, sono al vaglio degli inquirenti. I servizi di controllo del territorio di competenza da parte della Polizia di Stato di Ostuni proseguiranno nei prossimi giorni nell’ottica della sicurezza generale e al fine di rendere sempre più vivibile e fruibile un luogo, quale la Villa comunale il cui attento monitoraggio mira a evitare che essa possa essere distorto sito di commissione di reati. Ostuni, 21.06.2016 Il Dirigente Commissario Capo Gianni Dr. ALBANO
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