Joint venture tra la Cantina di Mesagne e Farnese vini

Giorgio Pasimeni Agosto 29, 2016 1921

cantina riforma fondiaria - il managementApprovata dai soci della Cantina cooperativa della Riforma Fondiaria di Mesagne

cantina riforma fondiaria - socila joint venture con il gruppo Farnese vini di Ortona, in provincia di Chieti. Il placet è giunto al termine dell'assemblea che si è svolta nel sodalizio lo scorso giovedì e ha visto la partecipazione, oltre che dell'intero management locale, anche di Valentino Sciotti presidente del gruppo vinicolo abruzzese. Intanto in questi giorni la cantina sociale ha iniziato a vendemmiare le uve Chardonnay con risultati eccellenti poiché il prodotto è al top della qualità. I lavori assembleari sono stati aperti dal presidente della Cantina di Mesagne, Umberto Maizza, che ha invitato tutti i partecipanti a osservare un minuto di silenzio in memoria delle vittime del terremoto verificatesi nel reatino. In apertura dei lavori assembleari il presidente Maizza ha ricordato ai soci che le difficoltà finanziarie della Cantina sono iniziate con l'investimento per il rinnovo degli impianti di cui non è stato incassato ancora una parte di contributo pubblico. "La seguente crisi del settore - ha sottolineato - ha fatto il resto. Così, alcuni soci sono emigrati verso altre strutture vinicole in cerca di quella sicurezza economica che noi non potevano dare". Il presidente, in ogni modo, ha voluto precisare che "dal 2011 al 2015 tutte le uve sono state pagate in tempi celeri. Questo ci ha permesso di avere un po' di respiro e programmare il futuro". Quindi è toccato al presidente Sciotti presentarsi e presentare l'accordo che permetterà nei prossimi anni di risollevare economicamente la cantina sociale dall'attuale situazione finanziaria. "Da alcuni anni lavoriamo al Sud dove l'uva ha un migliore grado di maturazione - ha detto il presidente - anche se non ha avuto quella valorizzazione che merita". Il presidente Sciotti ha dato atto che queste intese commerciali fanno crescere il gruppo Farnese ma fanno crescere anche il territorio locale. "Noi ci siamo gettati in questa avventura con grande determinazione comprendendo, però, che le scorciatoie non portano da nessuna parte. Lo abbiamo fatto perché crediamo fermamente nel progetto". Il presidente Sciotti ha sottolineato che è importante vinificare "buone uve per fare un ottimo vino che possa accedere al mercato globale senza nessun problema. Il vino buono va venduto a un buon prezzo ottenendo così dei ricavi soddisfacenti. Se gli accordi saranno rispettati i soci della Cantina non avranno nulla da perdere e le uve saranno remunerate al giusto prezzo". I tecnici della Riforma Fondiaria in questi giorni hanno effettuato dei prelievi di uve in vari vitigni constatando la bontà del prodotto. Un applauso ha scandito l'intervento del presidente Sciotti e ha siglato moralmente il patto tra il gruppo Farnese di Ortona e la Cantina di Mesagne.