Redazione
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“In questa campagna elettorale, che volge ormai al termine, la città ha avuto modo di conoscere me e la coalizione che mi sostiene, NOI INSIEME ADESSO: la nostra natura di forze moderate è emersa anche nel modo di condurre una campagna propositiva, basata su idee e progetti fattibili e non su sogni campati in aria.
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Molfetta: in questi anni ci sono state meno idee e creatività da parte degli amministratori
Il candidato sindaco, Pompeo Molfetta, guida la coalizione "Diamoci una mano" composta da sei liste civiche: La mia città, Mesagne Domani, Pompeo Sindaco, Mesagne al Centro ed i movimenti Vizzino e Mesagne Futura. Si presenta come una coalizione coesa messa in piedi con il contributo dell'onorevole Toni Matarrelli.
Molfetta, spesso i vincoli di bilancio hanno ridotto gli enti locali a semplici esattori di tasse. Come è possibile ripensare una politica di prossimità che rimetta al centro il benessere pubblico e i diritti.
Questo è vero: le risorse a disposizione di un ente comunale sono sempre minori. Ma a me sembra che in questi ultimi anni oltre alle sempre minori risorse siano state sempre meno anche le idee e la creatività degli amministratori. Sia chiaro: miracoli non se ne potranno fare ma ci sono modalità nuove, prospettive diverse, di affrontare i problemi. Pensiamo alla disoccupazione, il problema prioritario della città. Bisogna utilizzare la struttura amministrativa per un censimento per comprendere chi sono i disoccupati mesagnesi, quali le loro competenze, quali le lacune col mercato locale e fornire loro un ventaglio di opportunità formative teoriche e pratiche proseguendo e potenziando la bella intuizione degli Stage formativi.
Negli ultimi anni ha conquistato spazio il tema della partecipazione diretta nella definizione di politiche pubbliche. Spesso però gli strumenti partecipativi si sono rivelati spuntati, semplici strumenti di consultazione senza alcun potere vincolante. Come pensate di coinvolgere davvero il cittadino sul futuro della sua città.
Abbiamo individuato nel rilancio, nella rifondazione, dei comitati di quartiere uno strumento utile a favorire la partecipazione con cui ogni circondario potrà farci arrivare i suoi problemi o le sue idee. Ma questo non basta. Ecco perché è nostra intenzione rivoluzionare in modo radicale la comunicazione istituzionale: vogliamo tenere assemblee pubbliche con la città a scadenza fissa.
Qual è il vostro pensiero sulle politiche di accoglienza di cittadinanza nei confronti dei migranti?
Le belle parole ed i buoni propositi non bastano e bisogna affrontare situazioni concrete, specie per chi come noi si trova nella «Terra dei due mari». La rete fra servizi pubblici, di ogni ordine e grado, e caritativi laici e religiosi è l’unica alternativa. Il singolo Comune può davvero poco con le sue risorse.
Molfetta, cos'è la ‘trasparenza a costo zero".
E’ una iniziativa dell’associazione antimafia Libera. Penso che questa iniziativa, come le tante della associazione di don Ciotti che abbiamo sperimentato nella nostra città negli ultimi anni, sia pienamente condivisibile e sia discuterne in tempi rapidi: per dare un segnale chiaro che la città è dalla parte della legalità senza se e senza ma.