Redazione
Biblioteca, circa 9mila euro di contributo Mibact per l’ampliamento del patrimonio librario
La Biblioteca Comunale «I. Ciaia» di Fasano, si arricchirà di graphic novel e fumetti acquistati dal Comune di Fasano grazie a un contributo del Mibact di 8.732,17 euro, ottenuto nell’ambito del finanziamento previsto per le biblioteche pubbliche per l’acquisto di libri a valere sul «Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali» a sostegno delle librerie e dell’intera filiera dell’editoria.
Dopo i numerosi libri di diversi generi e per ogni fascia d’età, soprattutto adatti a studenti con bisogni educativi speciali (Bes), acquistati con i fondi del 2021, l’assessorato alla Cultura punta su un comparto in grande espansione e con un notevole seguito, soprattutto nei lettori più giovani: graphic novel e fumetti.
A lungo considerati un genere minore, e come un passatempo prettamente infantile o adolescenziale, con il passare degli anni graphic novel e fumetti sono riusciti a ottenere il dovuto riconoscimento. Sono infatti una forma d’arte, di un genere letterario a tutti gli effetti, ricco di sottocategorie, evoluzioni e interpretazioni, apprezzato e letto da piccoli e grandi, considerato finalmente anche dalla critica e protagonista non solo nelle classifiche di vendita, ma anche ai premi.
«Il patrimonio librario della nostra biblioteca si arricchisce ancora con nuovi generi e testi di valore – dice il sindaco Francesco Zaccaria – rendendo la nostra struttura un punto di riferimento per tutto il territorio e per ogni generazione. Un bimbo che legge sarà un adulto che pensa. Non è una frase fatta, ma è la concretizzazione di un principio fondamentale: ogni età è quella giusta per avvicinarsi alla cultura e installare la passione per la lettura nei più piccoli favorisce lo sviluppo del pensiero critico e la costruzione di generazioni consapevoli».
«Anche quest'anno siamo lieti di poter usufruire di questo importante contributo per l’acquisto di libri – dice l’assessore Cinzia Caroli -. Sono fondi molto interessanti per noi soprattutto utili al fine di rifornire il nostro patrimonio librario specie ponendoci nell'ottica dell'apertura della nuova biblioteca di comunità.
Dopo aver acquistato circa 700 libri per bambini speciali: quindi libri in braille, audiolibri, libri tattili ecc. e dopo aver acquistato 500 opere sui classici del teatro e del balletto, quest'anno, grazie ai suggerimenti di molti ragazzi (che voglio ringraziare) abbiamo deciso di acquistare graphic novel dato il grande interesse che questo tipo di letteratura riscuote tra i giovanissimi. A breve dunque presenteremo questa ulteriore fornitura che renderà più ricca e moderna la nostra biblioteca».
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L’Amministrazione comunale di Erchie investe nel futuro dei giovani universitari. Lo fa attraverso l’assegnazione di tre borse di studio, dell’importo di 5mila euro netti cadauna, agli studenti meritevoli e appartenenti a famiglie con disagio economico. Il concorso è destinato ai giovani residenti da almeno un anno a Erchie, neo diplomati ed iscritti nell’anno accademico 2022/23 ad un corso di studi per il conseguimento della laurea triennale, magistrale o laurea magistrale a ciclo unico.
"Siamo riusciti a reperire le risorse necessarie per sostenere gli studi di giovani con difficoltà economiche - ha dichiarato il Sindaco Pasquale Nicolì -. Crediamo fortemente nel merito e vogliamo scommettere sul futuro delle nuove generazioni”. Il nostro territorio si sviluppa se tutti insieme puntiamo sulla crescita culturale e sociale. Infondere nei nostri ragazzi il valore e l’importanza del bene comune, come massimo risultato di un’azione sociale finalizzata al benessere di tutta la comunità, sarà il presupposto per una società più equa e solidale. L’Amministrazione Comunale è sicura che questi giovani, eccellenze del territorio, sapranno distinguersi con il loro impegno nella formazione finalizzata a costruire una nuova classe dirigente preparata e consapevole.
“Con le borse di studio – spiega l’assessore all’istruzione Pamela Melechì - intendiamo valorizzare i giovani erchiolani che studiano con impegno e ottengono ottimi risultati, puntando l’attenzione verso le fasce sociali più deboli. Riteniamo che sia nostro dovere garantire un sostegno economico soprattutto a chi studia con profitto e si impegna per continuare il percorso di studi, nonostante le difficoltà economiche”.
Le domande, indirizzate al Sindaco del comune di Erchie, devono essere presentate entro trenta giorni dalla pubblicazione del bando sull’Albo Pretorio. Per maggiori informazioni consultare il testi del bando presente sul sito internet istituzionale all’indirizzo www.comune.erchie.br.it.
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Covid - 19. Oggi sono complessivamente 8037 i casi positivi in Puglia di cui 804 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 15 luglio 2022
Dati complessivi
Mesagne. Navetta gratuita fino a fine mese
La giunta comunale di Mesagne ha chiuso una convenzione con la Stp che effettuerà gratuitamente il trasporto dei cittadini da oggi sino alla fine del mese. E’ quanto ha deciso l’Amministrazione comunale nell’ambito degli interventi volti a favorire il miglioramento della qualità dei cittadini ed in previsione dell’Estate Mesagne 2022. Da una prima sperimentazione il servizio non ha riscontrato molta affluenza in particolare tra i giovani. L’Amministrazione comunale intende, comunque, procedere al servizio ed incentivare la gente all’utilizzo dello stesso. Per questo ha pensato di renderlo gratuito a partire dal 15 Luglio, data di inizio dei tre giorni dedicati alla festa patronale e fino al 31 luglio.
La tendenza al surriscaldamento è evidente quest’anno che si classifica fino ad ora al sesto posto tra i più caldi mai registrati nel pianeta con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,85 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo, con la morsa della siccità che stringe i campi e gli incendi che stanno facendo bruciare la Puglia. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, sulla base della mappa del FIRMS (Fire Information for Resource Management System) della Nasa con oltre 70 roghi scoppiati in 2 giorni, con il vasto incendio divampato nel bosco a poche centinaia di metri da Castel del Monte.
Nelle campagne e nei boschi le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni – sottolinea Coldiretti Puglia - con aree sempre più esposte al divampare delle fiamme. Ogni rogo – sottolinea la Coldiretti – costa ai cittadini oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici in un arco di tempo che raggiunge i 15 anni. Una situazione che aggrava il conto dei danni causati dalla siccità con la mancanza di precipitazioni che in Puglia – evidenzia la Coldiretti regionale – sono le più basse d’Italia, una vera e propria emergenza per coltivazioni ed allevamenti travolti da una catastrofe climatica che si prefigura addirittura peggiore di quella del 2003 che ha decimato le produzioni agricole.
La situazione è molto preoccupante con il 2022 che si classifica nel primo semestre come l’anno più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di 0,76 gradi rispetto alla media storica ma si registrano anche precipitazioni praticamente dimezzate lungo la Penisola con un calo del 45%, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr che effettua rilevazioni in Italia dal 1800. L’anomalia climatica più evidente quest’anno si è avuta a giugno che ha fatto registrare una temperatura media superiore di ben +2,88 gradi rispetto alla media su valori vicini al massimo registrato nel 2003.
In Puglia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma – ricorda la Coldiretti regionale – la tendenza al surriscaldamento è accompagnata da una più elevata frequenza di eventi estremi e sfasamenti stagionali che – continua la Coldiretti Puglia - sconvolgono i normali cicli colturali ed impattano sul calendario di raccolta e sulle disponibilità dei prodotti che i consumatori mettono nel carrello della spesa, con la siccità che taglia rese e raccolti.
Enorme lo sforzo di vigili del fuoco, protezione civile e delle forze dell’ordine per arginare le fiamme che interessano aree a volte vaste di pregio naturalistico, paesaggistico e turistico, oltre che produttivo, con soccorsi e interventi che raggiungono – aggiunge Coldiretti Puglia - anche le zone più impervie per spegnere altri focolai, dove le fiamme mandano in fumo interi campi di grano, alberi, colture, un situazione angosciante aggravata dalla mancata opera di prevenzione, sorveglianza e soprattutto di educazione ambientale sul valore inestimabile di un patrimonio determinate per la biodiversità e per la stabilità idrogeologica del territorio.
Le conseguenze sono drammatiche in termini ambientali a causa delle fiamme che fanno salire la temperatura fino ad oltre 750 gradi, provocando effetti devastanti come il deterioramento del suolo, la scomparsa della biodiversità, il degrado ecologico, la perdita di produzioni legnose e non legnose, il disordine idrogeologico, i cambiamenti climatici dovuti alle emissioni di anidride carbonica, l’inquinamento da fumi e la distruzione della fauna.
Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. Nelle aree bruciate – sottolinea la Coldiretti regionale – saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di decine di migliaia di appassionati. Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo, a preoccupare – continua la Coldiretti regionale – è proprio l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente. La pioggia – sottolinea la Coldiretti regionale – è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente, come quelle che sono avvenute al nord, provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti.
Accanto a misure immediate per garantire l’approvvigionamento alimentare della popolazione è necessario coordinare tutti i soggetti coinvolti, Regioni interessate, Autorità di bacino e Consorzi di bonifica per una gestione unitaria del bilancio idrico perché è evidente l’urgenza di avviare un grande piano nazionale per gli invasi che Coldiretti propone da tempo visto che viene raccolto solo l’11% dell’acqua piovana e si potrebbe arrivare al 50% evitando così situazioni di crisi come quella che si sta verificando anche quest’anno.
La tendenza alla tropicalizzazione – continua la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. A cambiare significativamente in Italia è la distribuzione temporale e geografica delle precipitazioni tanto che la siccità che è diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura con danni per le quantità e la qualità dei raccolti, secondo l’analisi Coldiretti.
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Anno scolastico 2022-2023, varato il calendario per gli istituti del Comune di Fasano
FASANO - La prima campanella suonerà per tutti (scuola dell’Infanzia, Primaria, Medie e Superiori) il 13 settembre 2022, l’ultima il 9 giugno 2023 per Primaria, Medie e Superiori e il 30 giugno 2023 per Infanzia.
Il Comune di Fasano ha varato il calendario scolastico 2022-2023 per tutti gli istituti del territorio.
Le vacanze natalizie saranno dal 23 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023, quelle Pasquali dal 6 all’11 aprile 2023. La sospensione delle attività è prevista anche per 31 ottobre e 1° novembre 2022 (Ponte e Festività Ognissanti), 8-9-10 dicembre 2022 (Festività dell’Immacolata e ponte), 20 e 21 febbraio 2023 (vacanze di Carnevale), 24 e 25 aprile 2023 (ponte e festa della Liberazione), 1° maggio 2023 (festa dei Lavoratori), 31 maggio 2023 (festività Santo Patrono), 1°, 2 e 3 giugno (Festa della Repubblica e ponte).
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Sciopero aerei 17 luglio, oltre mezzo milione di italiani coinvolti. Ecco cosa fare per partire informati e salvare la vacanza.
I disservizi aerei stanno caratterizzando l’estate 2022. Voli cancellati, voli in ritardo e scioperi aerei, infatti, stanno rovinando le vacanze a milioni di italiani, che hanno scelto il mezzo più veloce per raggiungere la meta turistica scelta per passare qualche giornata di relax al mare.
Ad aggiungersi ai già presenti e consistenti disagi subiti dai viaggiatori, si aggiunge l’imminente sciopero di domenica 17 luglio, che coinvolgerà, secondo una stima di ItaliaRimborso, oltre mezzo milione di passeggeri italiani che subiranno un disservizio per lo sciopero aereo.
Lo sciopero è stato indetto per via della carenza del personale rispetto alla reale mole di lavoro, considerando anche il cospicuo aumento delle tratte aeree, che hanno portato a triplicare i numeri dei disservizi rispetto al mese di maggio. L’Enac ha, però, diffuso la nota con i voli garantiti, specificando anche le fasce orarie di tutela sciopero 17 luglio per i passeggeri, previste dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 18 alle 21.
Le compagnie aeree hanno iniziato a cancellare con anticipo i voli coinvolti nello sciopero di domenica 17 luglio. Il più dei casi, i vettori aerei non forniscono assistenza, proponendo un volo alternativo al passeggero, così come previsto dal Regolamento Comunitario 261/2004.
Ecco quindi che il viaggiatore si trova in una situazione di totale difficoltà, con spese già sostenute e rischio di vacanza al mare rovinata. In caso di sciopero aereo, il passeggero non ha diritto alla compensazione pecuniaria, ma può comprarsi a proprie spese un nuovo volo alternativo, anche con una compagnia aerea diversa rispetto a quella inizialmente scelta.
Queste somme sborsate per via dello sciopero aerei possono essere rimborsate, così come le spese per qualsiasi altro mezzo di trasporto utilizzato per giungere alla destinazione inizialmente programmata, eventuali notti in hotel in più e pasti nei giorni in cui è stato provocato il disservizio aereo.
“Il comparto turistico ed aeronautico – dice Felice D’Angelo, Ceo di ItaliaRimborso – sono tornati a viaggiare e quindi anche a volare. Soprattutto in questi ultimi mesi i ritardi e le cancellazioni sono sempre più frequenti, così come gli scioperi. Dall’inizio del 2022 a oggi sono cinque le date in particolare che sono state interessate da scioperi ed adesso è in programma una nuova data, stabilita per domenica 17 luglio, che, sicuramente interesserà molte migliaia di passeggeri, che viaggiano per lavoro, salute, ma soprattutto anche per vacanza”.
L’amministratore della giovane startup, che fornisce assistenza gratuita ai passeggeri, vittime dei disservizi aerei, chiarisce i diritti del viaggiatore in caso di sciopero: “Il passeggero può subire un ritardo o una cancellazione del volo. In quest’ultimo caso, il viaggiatore, qualora non riprotetto dal vettore aereo con un nuovo volo, può sicuramente sostituirsi alla compagnia aerea e sostenere tutte le spese per raggiungere la meta prefissata, poi rimborsabili con una pratica di rimborso volo. Nei casi di sciopero, al passeggero non spetta la compensazione pecuniaria, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004, una sorta di risarcimento volo forfettario da 250 a 600 euro, ma solo ed esclusivamente il rimborso delle spese per raggiungere la meta prefissata”.
“ItaliaRimborso fornisce un servizio di assistenza – ricorda Felice D’Angelo ai tanti passeggeri che già hanno usufruito dei servizi, totalmente gratuiti – a tutti quei passeggeri che subiscono un disservizio aereo. Lo fa gratuitamente con il metodo, che viene definito litigation funding, quindi a costo zero per il passeggero”.
Per contattare ItaliaRimborso e segnalare il disservizio per sciopero è possibile farlo segnalando direttamente il disservizio, attraverso la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., contattare il centralino 06 56548248, o più semplicemente compilare il form presente nella homepage del sito web.
Ulteriori dettagli sul rimborso delle spese per spese sostenuteallo sciopero aereo è possibile consultarle al seguente link: rimborso sciopero aerei.
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In 10 anni il 19% dei giovani ha lasciato la Puglia che ha perso così risorse essenziali per mantenere vitali anche i territori rurali in termini economici e sociali, per cui serve il sostegno al ricambio generazionale green con i giovani che risultano i più propensi ad investire in idee innovative e progetti di lungo respiro. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione della Gionata internazionale della capacità dei giovani che si festeggia il 15 luglio, istituita nel 2014 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per celebrare l’importanza di dotare i giovani delle competenze necessarie per trovare un impiego, un lavoro dignitoso e per lo sviluppo dell’imprenditorialità.
“Il tema del ricambio generazionale è una priorità del Piano strategico dell’Italia che individua un insieme di strumenti per sostenere ed attrarre i giovani in agricoltura agevolandone l'accesso ai fattori di produzione, quali il credito ed ai capitale fondiario, e offrendo opportunità di formazione volte ad accrescere le capacità professionali e imprenditoriali. In continuità con la programmazione precedente, quindi, la strategia per i giovani in agricoltura e il ricambio generazionale sarà realizzata attraverso una quota di pagamenti diretti e nell’ambito dello sviluppo rurale”, afferma Benedetta Liberace, leader dei giovani di Coldiretti della Puglia.
L’identikit del giovane agricoltore 4.0 con la guerra e dopo due anni di emergenza sanitaria causata dal Covid fotografa una crescita esponenziale dell’attitudine alla multifunzionalità in agricoltura, con il 44% dei giovani imprenditori agricoli pugliesi concentrati sulla diversificazione aziendale, con particolare attenzione alla vendita diretta (35%), alla trasformazione agroalimentare (51%) e all’agriturismo (28%), secondo la rilevazione di Coldiretti Giovani Impresa Puglia.
“La pandemia prima e la guerra in Ucraina poi hanno accelerato il fenomeno del ritorno alla terra e maturato la convinzione comune che le campagne siano oggi capaci di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo” insiste Liberace nel sottolineare che “occorre ora sostenere il sogno imprenditoriale di una parte importante della nostra generazione che mai come adesso vuole investire il proprio futuro nelle campagne, abbattendo gli ostacoli burocratici che troppo spesso si frappongono”. La burocrazia – conclude la Coldiretti Puglia – sottrae fino a 100 giorni all’anno al lavoro in azienda ma, soprattutto, con l’inefficienza, frena l’avvio di nuove attività di impresa contrastando anche le opportunità che possono generarsi attraverso i Bandi del Programmi di sviluppo rurale (Psr).
La rinnovata attrattività della campagna per i giovani – continua Coldiretti Puglia – si riflette nella convinzione comune che l’agricoltura sia diventata un settore capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo. Non è dunque un caso che oltre otto italiani su dieci (82%) sarebbero contenti se il proprio figlio lavorasse in agricoltura secondo l’indagine Coldiretti/Ixè.
La capacità di innovazione e di crescita multifunzionale – continua la Coldiretti regionale – porta le aziende agricole dei giovani ad avere una superficie superiore di oltre il 54 per cento alla media, un fatturato più elevato del 75 per cento della media e il 50 per cento di occupati per azienda in più. E se tra i giovani imprenditori agricoli c’è chi ha scelto di raccogliere il testimone dai genitori, la vera novità rispetto al passato – conclude Coldiretti Puglia – sono gli under 35 arrivati da altri settori o da diverse esperienze familiari che hanno deciso di scommettere sulla campagna con estro, passione, innovazione e professionalità, i cosiddetti agricoltori di prima generazione.
Per favorire il dialogo tra i giovani in agricoltura è nata l’Academy di Giovani Impresa, la scuola strategico-politica diretta agli imprenditori under 30, pensata per sostenere la crescita dirigenziale delle nuove generazioni di agricoltori.
Nel 2022 il programma formativo dell’Academy propone una azione di on boarding, di primo avvicinamento e inserimento di nuovi giovani imprenditori in Coldiretti Giovani Impresa attraverso le cinque lezioni sul futuro, una serie di incontri sia on line che in presenza, organizzati in tutte le regioni.
L’esigenza di una riqualificazione delle capacità analitiche e decisionali dei giovani imprenditori e degli occupati, del capitale umano, dalla sua capacità progettuale e dall’innovazione – aggiunge Coldiretti Giovani Impresa Puglia - sono necessarie ad affrontare i mutamenti sociali ed economici indotti dai nuovi modelli di regolamentazione internazionale e dalla profonda revisione della politica agraria europea.
Coldiretti per i giovani lancia una proposta ampia per la ripresa del settore attraverso formazione, semplificazione, strumenti flessibili di accesso al lavoro, incentivi per poter operare in velocità e promuovere investimenti in innovazione con un vero e proprio rilancio economico e sociale dell'agricoltura regionale, perché l’emergenza causata dal Covid ha fatto emergere la consapevolezza che l’agricoltura è legata non solo alla tutela della salute e dell’ambiente, ma anche alla sicurezza degli approvvigionamenti per la popolazione e alla difesa della sovranità alimentare dei Paesi.
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Lavoro: 252 le figure ricercate in provincia di Brindisi
"Nella settimana dal 15 al 22 luglio sono 252 i lavoratori che le aziende cercano tramite i Centri per l’Impiego nel territorio della provincia di Brindisi. È questa la fotografia che ci viene restituita dall’ottavo report settimanale delle offerte di lavoro redatto dallo Staff Comunicazione/Rapporti con i Media dell’Ambito territoriale di Brindisi di Arpal Puglia, l’Agenzia regionale per le Politiche Attive del Lavoro attraverso cui, dal 2018, la Regione Puglia assicura l’erogazione dei servizi per l’impiego e l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro.
Ogni venerdì il report diffonde gli annunci, suddivisi per macro settori economici, gestiti dai Centri per l’Impiego brindisini, pubblicati giornalmente sul portale regionale lavoroperte.regione.puglia.it e visionabili anche tramite l'app gratuita “Lavoro per te Puglia”. Il report consente di avere una visione immediata e intuitiva delle opportunità sempre aggiornate, disponibili sul territorio, al fine di agevolare l’utenza nella ricerca di un impiego.
Questa settimana si contano: 96 posizioni aperte nel settore della ristorazione, 34 del turismo, 34 della sanità, 30 dell'assistenza domiciliare, 18 dell’edilizia, 8 dei servizi, 6 del commercio, 9 delle pulizie, 4 dell’agricoltura, 3 dell’artigianato, 3 dei servizi alla persona, 2 della manutenzione, 2 del tessile, 1 del metalmeccanico, 1 dell’amministrazione, 1 dell’alimentare.
Si segnala inoltre l’opportunità di lavorare all’estero. Tramite rete Eures è possibile candidarsi come educatori/trici per asili nido e scuole dell’infanzia cattoliche a Francoforte e come lavoratori per manodopera qualificata per produzioni stagionali orticole, floreali in Belgio.
Si rende noto, inoltre, che è possibile candidarsi al bando di selezione/reclutamento, rivolto a docenti madrelingua e non, per la European High School con sede presso il Liceo Scientifico Fermi-Monticelli di Brindisi.
Occasioni anche nell'ambito della formazione : ai corsi altamente specializzati in Meccanica, Elettronica, Meccatronica e Biomedicale, tenuti dalla scuola speciale di tecnologia ITS Antonio Cuccovillo, che offrono ai giovani un’alternativa ai percorsi universitari o alla ricerca immediata del posto di lavoro, si aggiungono i corsi, in partenza a settembre, di Create Connections, organizzazione che si occupa di formazione professionale gratuita rivolta ad appartenenti a categorie protette ex art. 1 L. 68/99 in stato di disoccupazione.
Gli operatori di Arpal Puglia dei tre Centri per l’Impiego dell’Ambito territoriale di Brindisi offrono il loro supporto a cittadini e imprese per candidarsi alle offerte o pubblicare annunci. Gli sportelli sono aperti al pubblico tutti i giorni (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30 e il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30) presso le sedi di Brindisi, Ostuni e Francavilla e presso l’Ufficio collocamento mirato disabili, situato in via Tor Pisana, 114, Brindisi (per info e contatti: www.arpal.regione.puglia.it).
Si consiglia di consultare quotidianamente il portale Lavoro per Te - Regione Puglia, per rimanere sempre aggiornati sulle nuove opportunità lavorative".
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I carabinieri hanno recuperato 2009 reperti
I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari presentano i risultati dell’attività operativa, relativa all’anno 2021. Il Nucleo Carabinieri TPC di Bari, nell'ambito delle numerosissime attività investigative avviate in Puglia, Basilicata e all’estero nell’anno 2021, ha restituito al patrimonio culturale nazionale, beni archeologici, antiquariali e di arte contemporanea che stavano per essere definitivamente dispersi. Il traffico illecito di beni culturali, pur risentendo ancora della crisi pandemica, non ha mai smesso di proliferare, soprattutto sui canali dell’ e-commerce.
Nell’ambito repressivo, sono 139 persone le persone deferite all’Autorità giudiziaria per i reati di ricettazione, violazioni in materia di ricerche archeologiche, detenzione di materiale archeologico, contraffazione di opere d’arte, violazioni in danno del paesaggio ed altre violazioni previste dal Codice dei beni Culturali e del paesaggio oltre che dal Codice Penale.
47 sono state le perquisizioni domiciliari e locali eseguite a supporto delle attività investigative condotte che hanno consentito il sequestro di 2.009 beni culturali (erano 1.329 nel 2020), di cui 255 di tipo antiquariale, archivistico e librario, 5 reperti paleontologici, 1.749 reperti archeologici e 107 opere d’arte contraffatte, per un valore economico stimato in € 14.929.361 per i beni autentici e di € 1.890.000 per quelli contraffatti, qualora immessi sul mercato come originali.
Particolare impulso è stato dato alla tutela e alla salvaguardia delle aree archeologiche. Lo scavo clandestino, infatti, ancora oggi rappresenta una delle più grandi piaghe del patrimonio culturale ed alimenta un traffico di livello internazionale intorno al quale ruotano enormi interessi economici e commerciali. E’ da queste due regioni, del resto, che gran parte dei reperti archeologici nazionali (spesso di inestimabile valore storico-culturale) vengono illecitamente trasferiti e venduti all’estero. In tale quadro, nel 2021, sono state adottate misure tese all’identificazione oltre che dei responsabili degli scavi clandestini, anche dei fruitori dei beni archeologici estirpati dal territorio, che spesso e volentieri vengono esposti in bella mostra in lussuose abitazioni o ville. 6 persone sono state deferite per lo specifico reato di scavo clandestino, mentre un attento monitoraggio dell’ e-commerce, ha permesso il deferimento all’A.G. di 31 persone per impossessamento e detenzione illecita di beni culturali appartenenti allo Stato recupero, con il contestuale recupero di 967 reperti archeologici databili IV- II sec. a.C. e 76 monete di natura archeologica.
In tale contesto investigativo, nel Giugno del 2021 il Nucleo TPC di Bari ha portato a termine il più grande recupero di archeologia mai fatto in Puglia e Basilicata ed uno dei più grandi al livello nazionale. Grazie ad un’attività investigativa durata più di due anni, supportata da EUROJUST e coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, venivano rimpatriati 782 reperti archeologici di origine pugliese, di straordinario valore storico/culturale, economicamente stimato dagli archeologi in non meno di 11 milioni di euro, rinvenuti nella disponibilità di un facoltoso collezionista belga. Le indagini, partite dallo studio di una stele daunia dalle peculiarità decorative tipiche dell’area archeologica di Salapia, agro del Comune di Cerignola (FG), esposta in alcune mostre nei musei nazionali di Ginevra e Parigi negli anni ’90, consentivano il rinvenimento di un vero e proprio tesoro archeologico costituito da un numero elevato di vasi apuli a figure rosse, anfore, ceramiche a vernice nera, ceramiche indigene e attiche, a decorazione dipinta geometrica e figurata, stele figurate in pietra calcarea dell’antica Daunia, oltre a numerosissime terrecotte figurate c.d. “tanagrine”, testine fittili, statuette alate, ecc. Si tratta di beni nazionali databili tra il VI e il III secolo a.C., tutelati ai sensi del “Codice dei beni culturali e del paesaggio” e depredati e smembrati dai contesti originari. ora rimpatriati.
Altra importante attività investigativa (a lungo termine poiché iniziata nel 2019) conclusa nel 2021 è quella che consentiva l’individuazione di un gruppo criminale, composto da mercanti d’arte, collezionisti e speculatori occasionali, con ramificazioni in tutta Italia, che aveva creato una pervasiva rete commerciale di ricettazione e commercializzazione di opere d'arte false e/o contraffatte, attribuite al maestro “Mauro Reggiani” uno dei massimi esponenti dell’astrattismo in Italia. Le indagini, supportate da attività tecniche e coordinate dalla procura della Repubblica di Lecce Le 60 opere sequestrate, proposte in commercio a prezzi compresi tra 15.000 e 70.000 euro, avrebbero fruttato alla compagine oltre un milione di euro. Deferite all’Autorità Giudiziaria complessivamente 26 persone coinvolte a vario titolo nella ricettazione (648 C.P.) e per aver posto in circolazione opere d’arte false/contraffate (178 D.lgs. 42/2004).
L’impegno del Nucleo nella lotta alla contraffazione di opere d’arte ha interessato anche altri autori di arte contemporanea di fine ‘800 e inizio novecento. Nell’ambito di una mirata indagine, infatti, è stato individuato un lotto di dipinti, destinati ad una casa d’asta della Provincia di Bari, che li avrebbe commercializzati sul territorio nazionale. Nel corso delle investigazioni sono state denunciati tre collezionisti, improvvisati mercanti d’arte, residenti nella Provincia di Bari, Siena e Torino che, in concorso, si erano organizzati per veicolare la vendita del detto lotto di opere d’arte false per il tramite della predetta casa d’asta. Sono complessivamente state 10 i sequestri eseguiti da questo Nucleo, di altrettanti dipinti di buona fattura ma assolutamente falsi. Gli stessi erano stati attribuiti a “Gio’ Fattori”, uno dei più sensibili esponenti del movimento dei Macchiaioli, a Mario Sironi fra gli iniziatori del movimento artistico quale del Novecento nel 1922 a Milano, a Ottone Rosai, Ardengo Soffici, Gino Severini, Franco Gentilini, Virgilio Guidi e Mauro Reggiani. I dipinti, qualora commercializzati come autentici, avrebbero potuto garantire un profitto pari a 300.000 euro.
Nell’ambito del settore antiquariale ed in particolare di quello archivistico e librario, sono stati rinvenuti e sequestrati 17 documenti archivistici di inestimabile valore culturale, in vendita online per poche centinaia di euro. I manoscritti, legati alla storia della città di Barletta e provenienti dall’Archivio Diocesano di Trani erano stati oggetto di vari trafugamenti consumati negli anni ad opera di ignoti in danno del patrimonio delle Chiese di Santa Maria Maggiore e San Giacomo. L’esame tecnico, curato dai funzionari della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia, ne ha attestato l’autenticità e la datazione al periodo compreso fra il 1562 e il 1830. Le indagini hanno consentito di deferire all’A.G. il responsabile per ricettazione.
In materia di tutela del paesaggio sono state incrementate le attività finalizzate a perseguire la realizzazione di opere edilizie abusive o realizzate in difformità rispetto ai progetti approvati in centri storici o comunque in aree sottoposte a vincolo. In tale contesto sono state denunciate 18 persone.
Il costante impegno profuso dai militari del Nucleo TPC di Bari ha permesso, altresì, di esprimere un’efficace e coordinata azione preventiva e di controllo in Puglia e Basilicata, così riepilogata:
- 76 controlli a esercizi commerciali, mercati e fiere di oggetti antiquariali;
- 8 verifiche alla sicurezza anticrimine di musei, biblioteche ed archivi congiuntamente agli organi periferici del Ministero della Cultura (MiC) con la finalità di individuare eventuali punti di criticità sui sistemi di difesa passiva;
- 84 controlli nelle aree archeologiche ritenute potenzialmente più esposte alle aggressioni criminali, svolti congiuntamente al personale delle Soprintendenze, del 6° Nucleo Elicotteri di Bari e dell'Arma Territoriale e dei Carabinieri Forestali;
- 118 controlli su aree tutelate da vincoli paesaggistici;
- 1798 controlli di beni culturali nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti.
Nel 2021 sono stati consumati appena 11 furti di beni culturali di cui 4 in danno di chiese.
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