Redazione
Ospedale comunità Cisternino, Amati: “Giunta autorizzi subito spesa 7milioni e si parta. Lunedì nuova verifica”
“Spero che Giunta regionale autorizzi immediatamente la spesa di 7milioni a valere sui nuovi FESR per la costruzione di un nuovo corpo di fabbrica in ampliamento dell’Ospedale di comunità esistente in via Magellano, così da contenere tutti i servizi distrettuali. La Asl e il Comune hanno fatto in fretta lo studio di fattibilità richiesto dalla Regione, auspico la stessa tempistica da parte della Giunta regionale. Lunedì prossimo in Commissione nuova verifica sui tempi”.
Lo comunica il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“Se tutto andrà come si spera e tutti faranno il loro dovere, nel tempo massimo di 1.495 giorni, a Cisternino sarà completato un imponente programma d’offerta sanitaria territoriale, per una spesa totale di 11,3milioni, composti da 4,3milioni da PNRR e 7milioni da FESR.
"Infatti: l’attuale struttura dell’Ospedale di comunità di via Magellano sarà adeguata, con una spesa di 1,3milioni a valere sul PNRR, per ottenere l’incremento dei posti letto per Ospedale di comunità; si passerà da 11 a 20 posti.
"In adiacenza all’Ospedale di comunità sarà costruito un immobile, per un fabbisogno stimato pari a 7milioni a valere sui fondi FESR della nuova programmazione, ove allocare tutte le attività distrettuali. In particolare: ambulatori polispecialistici di cardiologia, dermatologia, endocrinologia e diabetologia, fisiokinesiterapia (riabilitazione), gastroenterologia, geriatria, neurologia, oculistica, ortopedia, otorinolaringoiatria, pneumologia, radiologia e urologia; day service medico; ambulatori delle cronicità; ambulatorio infermieristico; diagnostica per immagini; centro prelievi; farmacia; postazione 118; riabilitazione; centro riabilitazione ambulatoriale; trattamenti domiciliari; aggregazione funzionate territoriale (ACF) dei medici di medicina generale; sportello cure domiciliari; continuità assistenziale; accesso facilitato al sistema sanitario; centro unico prenotazioni (CUP); punto unico di accesso (PUA); ufficio relazioni con il pubblico (URP); scelta e revoca del medico; esenzioni ticket; rimborsi; ausili, presidi e protesi; ufficio anagrafe assistibili; assistenza integrativa farmaceutica.
"Infine, l’ex Ospedale di Cisternino di via Regina Margherita sarà completamente ristrutturato con un finanziamento di 3milioni a valere sul PNRR e ospiterà i restanti servizi territoriali. In particolare: consultorio familiare; dipartimento di prevenzione: ufficio vaccinazioni; medicina legale; servizio veterinario, centro salute mentale; casa alloggio comunità riabilitativa assistenza psichiatrica (CRAP)”.
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COLDIRETTI PUGLIA, VOLA EXPORT VINI PUGLIA +46% IN 5 ANNI; MA +35% COSTI CON GUERRA IN CANTINA
Vola l’export del vino pugliese con un aumento del 46% in 5 anni, il doppio che in Italia, mentre le vendite segnano una crescita del 24% nei primi 3 mesi del 2022, nonostante a causa dei rincari energetici e della guerra in Ucraina siano aumentati del 35% i costi per la produzione ed il trasporto del vino con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, in occasione del convegno a Lecce su mercati e identità territoriali del vino della Puglia, dove è stato diffuso il primo report di NOMISMA sul posizionamento dei vini pugliesi alla luce dei nuovi scenari di mercato, con Denis Pantini, Responsabile agroalimentare e di Wine Monitor di Nomisma, Riccardo Cotarella, Coordinatore del comitato di supporto delle politiche del mercato del vino di Coldiretti, Massimo Tripaldi, Presidente di Assoenologi Puglia, Donato Pentassuglia, Assessore regionale Agricoltura e Francesco Ferreri, Presidente della Consulta Nazionale Vino di Coldiretti..
In 5 anni dal 2016 al 2021 l’export dei vini pugliesi – riferisce Coldiretti Puglia - ha raggiunto il valore di 179 milioni di euro, con un aumento del peso dell’Asia, che resta comunque ancora ridotto, con +526% di export in Corea del Sud, mentre sono cresciute le vendite del 75% negli Stati Uniti, del 70% in Germania, del 69% in Cina, del 39% in Svizzera e del 33% in Giappone.
Nel primo trimestre 2022, nonostante gli effetti del Covid e della guerra in Ucraina – aggiunge Coldiretti Puglia - sono cresciute le esportazioni dei vini pugliesi del 24,1%, più della media nazionale al 18,6%, con una performance positiva in UK del +121%, in Francia del +44%, in Germania del +27%, in Cina +24% e Svizzera +18%, con un calo solo negli Stati Uniti del -13% e in Giappone del -29%.
I successi dei vini pugliesi continuano nonostante le aziende vitivinicole Made in Italy – sottolinea la Coldiretti regionale - si siano trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori con le bottiglie di vetro che costano più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti. Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge – continua la Coldiretti Puglia – la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%. In generale, secondo il global index Freightos, importante indice nel mercato delle spedizioni, l’attuale quotazione di un container è pari a 9.700 dollari contro 1.400 dollari di un anno fa.
“La Puglia può ripartire dai punti di forza con il vino che ha dimostrato resilienza di fronte la crisi e può svolgere un ruolo di traino per l’intera economia”, ha argomentato Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, nel sottolineare che “per sostenere il trend di crescita del vino Made in Italy serve anche agire sui ritardi strutturali e sbloccare tutte le infrastrutture, abbattendo al contempo i costi, che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”.
Occorre peraltro ricordare che sino ad oggi – insiste Coldiretti Puglia - l’incremento dei costi è stato scaricato sulle spalle dei viticoltori, come dimostra il fatto che il prezzo di vendita del vino, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, è aumentato al dettaglio di appena il 2,5% a maggio 2022 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre gli alimentari sono aumentati in media del 7,1%.
“Ma lo scenario del settore vitivinicolo va analizzato, anche alla luce delle preoccupazioni dei consumatori per il ‘carovita’, a seconda dei canali di vendita su cui le diverse strutture di produzione e commercializzazione indirizzano le proprie produzioni, con la flessione delle vendite nei primi 3 mesi del 2022 nella Grande Distribuzione Organizzata dei vini DOP dell’11,2%e degli IGP del -9.7%, mentre per la ripresa piena delle attività della ristorazione abbiamo un +89% del fatturato nel canale Ho.Re.Ca, dove sono proprio i vini a denominazione al centro dell’offerta enogastronomica”, ha aggiunto Gianni Cantele, responsabile della Consulta Vitivinicola di Coldiretti Puglia.
Il timore di entrare in recessione con lo scenario inflattivo e di crisi, determinerà strategie di risparmio dei consumatori “con solo il 4% che dichiara che non ci sarà alcun cambiamento nelle abitudini di acquisto e di consumo, il segnale evidente che l’inflazione con il caro bollette e i rincari dei beni alimentari avrà effetti tangibili nei prossimi mesi sulle scelte di acquisto dei consumatori”, ha aggiunto Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.
L’elemento che caratterizza maggiormente la nuova stagione del vino italiano – continua la Coldiretti – è, infatti, l’attenzione verso la sostenibilità ambientale, le politiche di marketing, anche attraverso l’utilizzo dei social, e il rapporto con i consumatori, con i giovani vignaioli che prendono in mano le redini delle aziende imprimendo una svolta innovatrice.
Per sostenere il trend di crescita del vino pugliese con il vantaggio competitivo temporaneo determinato dal tasso di cambio, serve ora agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo, conclude Coldiretti Puglia, nel sottolineare l’importanza di cogliere l’opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export, ma anche lavorando sull’internazionalizzazione per sostenere le imprese che vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati valorizzando il ruolo strategico dell’ICE e con il sostegno delle ambasciate.
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Il giro di Puglia alla scoperta della biodiversità vitivinicola con tutte le terre del ‘Vigneto Puglia’, passando attraverso colori e caratteristiche unici, che danno vita a vitigni pregiati. Alla prima mostra delle ‘terre’ vitivinicole della Puglia, organizzata da Coldiretti Puglia a Lecce, il percorso è tra le terre rosse, nere, argillose o calcaree del Primitivo di Manduria e quello di Gioia del Colle, del Salice Salentino, del Bombino e del Nero di Troia, della Verdeca e del Susumaniello fino alla Malvasia, da nord a sud della Puglia, su una straordinaria superfice vitata che si estende per circa 95.000 ettari, per la maggior parte in pianura. La produzione di vino annuale si aggira intorno ai 9,5 milioni di ettolitri, la seconda regione d’Italia in termini di quantità. Con un totale di 38 vini DOP e IGP la Puglia si posiziona al quinto posto della classifica nazionale dei prodotti certificati – aggiunge Coldiretti Puglia su Dati Ismea-Qualivita – con il settore vitivinicolo che vale 407 milioni di euro, con il comparto dei prodotti agroalimentari che pesa per il 7,3% e quello vitivinicolo per il 92,7%.
“Il successo dei vini di Puglia è il risultato di un mix vincente di fattori che partono dalle potenzialità del terroir e delle varietà autoctone, passando per le capacità imprenditoriali dei vitivinicoltori pugliesi che hanno portato al boom dei vini pugliesi. La Puglia può ripartire dai punti di forza con il segmento del vino che ha dimostrato resilienza di fronte la crisi e può svolgere un ruolo di traino per l’intera economia agroalimentare”, afferma Gianni Cantele, responsabile della Consulta Vitivinicola della Coldiretti Puglia.
Grande exploit, dunque, della Puglia dei rossi e dei vini rosati che rappresentano il 40% della produzione nazionale totale dei rosati – insiste Coldiretti Puglia - con oltre 1 milione di bottiglie l’anno, quando quasi 2 bottiglie su 4 di rosé ‘Made in Italy’ è pugliese.
La Puglia si sta imponendo anche con gli spumanti, dove grande è la capacità di innovazione dei produttori pugliesi che hanno puntato, soprattutto, sulla distintività e sul legame con il territorio e la cultura locale per vincere la competizione sul mercato globale, facendo concorrenza a territori storicamente imbattibili. La popolarità a internazionale di eccellenze varietali uniche, con il successo di vini DOP quali il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino e il Castel del Monte, per citarne solo alcuni, hanno fatto del settore vitivinicolo pugliese – insiste Coldiretti Puglia - il riferimento per vocazione, capacità di raccontare e promuovere al meglio il territorio, innovazione e grande propensione all’internazionalizzazione.
Secondo uno studio della Coldiretti, la raccolta di un grappolo alimenta opportunità di lavoro in ben 18 settori: 1) agricoltura; 2) industria trasformazione; 3) commercio/ristorazione; 4) vetro per bicchieri e bottiglie; 5) lavorazione del sughero per tappi; 6) trasporti; 7) assicurazioni/credito/finanza; 8) accessori come cavatappi, sciabole e etilometri; 9) vivaismo; 10) imballaggi come etichette e cartoni; 11) ricerca/formazione/divulgazione; 12) enoturismo; 13) cosmetica; 14) benessere/salute con l'enoterapia; 15) editoria; 16) pubblicità; 17) informatica; 18) bioenergie.
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Mesagne. I super bravi del Ferdinando
Sono 24 gli studenti dell'Epifanio Ferdinando che hanno conseguito la maturità con il massimo del punteggio e a 14 di loro, al termine delle prove, è stata concessa anche la lode. Un risultato straordinario che dà lustro alla scuola.
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MESAGNE - Si svolgerà mercoledì 13 luglio alle ore 19, presso il campetto del Parco “Roberto Potì”, il secondo “Torneo della solidarietà”, il quadrangolare di beneficenza di calcio a 5 promosso dall’Amministrazione comunale di Mesagne in collaborazione con il Commissariato di Polizia di Stato, la Compagnia dei Carabinieri di San Vito dei Normanni e il Lions Club cittadino.
Un anno fa la gara servì per l’acquisto di due defibrillatori poi consegnati ai responsabili delle strutture che a Mesagne si occupano della cura e riabilitazione delle persone con disabilità. Anche in quest’occasione, i promotori invitano tutti a partecipare all’evento: i fondi raccolti verranno destinati alle strutture che sul territorio comunale si occupano dell’accoglienza di minori. Nei pressi dell'area di gioco, chi vorrà contribuire, troverà un salvadanaio per sostenere la raccolta.
La polizia intensifica i controlli sul territorio
Forte intensificazione dei controlli su automezzi e persone. Nell’ambito delle attività finalizzate alla prevenzione e alla repressione di ogni forma di illiceità, nel fine settimana appena trascorso, il personale in forza al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ostuni, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine Puglia - Lecce, delle unità cinofile dell’Ufficio Polizia di Frontiera di Brindisi e di personale delle altre FF.OO., ha proceduto al controllo di circa 300 persone, 124 veicoli, elevato 3 sanzioni amministrative per violazione del codice della strada, effettuato un fermo amministrativo di un motociclo e un sequestro amministrativo di un autoveicolo. I controlli hanno interessato sia il centro urbano-storico della Città Bianca che il suo litorale. Nelle prossime settimane continueranno analoghi controlli su tutto il territorio ostunese per consentire una stagione estiva sicura per i cittadini residenti, i turisti e gli operatori commerciali del territorio ostunese.
Terza Commissione. "Morte serena": nella prossima seduta auditi i presidenti dei Comitati etici, poi, il voto
Riunita la Terza Commissione, coordinata dal presidente Mauro Vizzino. Due gli argomenti affrontati: 1) l’audizione, chiesta dal consigliere Tutolo, dell’assessore alla Salute, Palese-oggi trattenuto da altri impegni istituzionali- del Direttore del Dipartimento, Vito Montanaro e della presidente dell' Associazione Persone con Malattie Reumatologiche e Rare, sul tema “ Temi e problematiche relativi alla Reumatologia considerati prioritari nell’ambito dell’amministrazione e del territorio della Regione”; 2) l’esame in sede referente della Proposta di Legge Fabiano Amati ed altro “ Assistenza sanitaria per la morte serena ed indolore di pazienti terminali”.
Prima di affrontare gli argomenti in esame, il consigliere Galante ha lamentato la mancata risposta dell’assessore alla Salute della richiesta formulata dalla sottocommissione e relativa alla sospensione del termine del 31 luglio quale data ultima perchè i Laboratori di Analisi si adeguino al Modello B1 previsto dalla normativa nazionale. La sospensione sarebbe argomentata con l’attesa di specifiche risposte da parte del Ministero sull’interpretazione autentica da utilizzare per il concetto di “ soglia minima di prestazioni” , da parte degli stessi Laboratori.
Il Direttore di Dipartimento ha detto che era già previsto, nei prossimi giorni, un approfondimento del tema da parte dell’assessore.
Sul primo punto esaminato, la Commissione ha ascoltato la presidente dell’APMARR, Antonella Celano, che ha sottolineato come il Covid non abbia fatto che peggiorare una situazione già di per sé delicata: liste di attesa lunghissime che negano la diagnosi precoce che in buona parte delle patologie reumatologiche fa la differenza sull’esito della patologia stessa; posti letto insufficienti, viaggi in altre Regioni anche soltanto per “diagnosticare” la patologia.
E’ intervenuto su questo il Direttore del Dipartimento alla Salute che ha sottolineato come a questi temi presenti già prima dell’emergenza Covid si stia tentando di dare ogni risposta possibile, al netto di difficoltà oggettive, come, ad esempio la carenza di medici specialisti.
La Commissione è poi passata all’esame della Proposta di Legge sulla “ Morte serena” che il consigliere primo firmatario avrebbe voluto portare entro questo mese all’esame dell’Aula. Ma proprio l’importanza e la delicatezza dei temi che la PdL affronta, ha spinto poi la Commissione, su richiesta dei consiglieri Ciliento, Perrini e Tutolo , a chiedere che la Commissione possa approfondire ogni aspetto e dirimere eventuali dubbi e perplessità, ascoltando in audizione i Presidenti dei Comitati Etici. Il Presidente Vizzino ha annunciato tale audizione per la prossima seduta della Terza Commissione, fissata il 18 luglio, ipotizzando che le audizioni possano essere seguite dal voto, nella stessa seduta.
Ospedale Comunita’ Cisternino. Caroli: “I cittadini devo saperlo, ci vorranno almeno 5 anni per realizzarlo”
Di seguito la dichiarazione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli, a margine delle audizioni in Commissione
“Lo studio di fattibilità del rifacimento e ampliamento dell’ospedale di comunità di Cisternino con annesso poliambulatorio è sulla carta e qui potrebbe rimanere per molto tempo ancora ed è bene non illudere i cittadini. Senza voler essere pessimisti, ma realisti è bene annunciare che ci potrebbero volere almeno 5 anni per vedere la parte esistente ammodernata e l’ampliamento necessario, per il quale (peraltro) è indispensabile l’esproprio di alcuni terreni, la valutazione di conformità urbanistica delle aree interessate e i pareri degli enti sovraordinati relativi alla media e alta pericolosità idraulica su cui insisterà la nuova struttura. Senza contare che non è ancora un finanziamento stanziato e che i 7 milioni previsti la Regione conta di recuperarli dai Fondi europei.
“Insomma tempi lunghi per uno dei presidi sanitari essenziali per Cisternino e il suo territorio, dalla data di completamento della progettazione sono, infatti, previsti per il completamento 1.495 giorni (vale a dire più di 4 anni), ma siccome ad oggi abbiamo – così come spiegato in Commissione – solo lo studio di fattibilità e non un progetto che sarà affidato nel momento in cui ci saranno le risorse è prevedibile che il taglio del nastro non avvenga prima del 2027.
“Stessi problemi anche per l’ex ospedale in via Regina Margherita a Cisternino dove non vi è traccia della progettazione dei lavori di ristrutturazione con finanziamenti PNRR per circa 3 milioni di euro.
“Seguiteremo a sollecitare e a vigilare perché i tempi possano essere accorciati. Qualcuno dovrebbe scusarsi per aver utilizzato queste strutture per fare campagna elettorale promettendo che sarebbero state completate in brevissimo tempo.”
Lavoro in Italia: si cercano più diplomati e magazzinieri
In Italia, soprattutto negli ultimi anni, si è imposto in maniera molto forte un sistema basato sul 'lavoro professionale', ossia, bisognoso di figure qualificate che conoscano ciò che fanno, ma soprattutto siano in grado di farlo bene, all'interno di una realtà aziendale in costante crescita e sviluppo tecnologico.
Proprio per questo, si sono venuti a creare degli standard di ricerca per il personale, diversi regione per regione e sempre in aumento.
Infatti, la continua richiesta di determinati ruoli, varia in base alla quantità di aziende che ne fabbisognano, determinandone così una domanda molto forte, che spesso viene disattesa.
Ma perché non ci sono abbastanza lavoratori esperti per alcuni settori del nostro mercato?
La domanda di lavoro in Italia: provincia per provincia
Nel nostro paese, la domanda, ma soprattutto l'offerta, sono sensibilmente sbilanciate.
Nello specifico, è opportuno ricordare che non tutte le regioni con le loro province sono in grado di sopperire alle crescenti richieste da parte dei cittadini per riuscire a trovare un posto fisso.
Infatti, si sta delineando un trend molto difficile da accettare, caratterizzato da un numero sempre maggiore di retribuzioni a tempo determinato e tutte concentrate nelle maggiori città del nord.
I dati cosi schematizzati vedono sul podio:
- 1° posto: Milano
- 2° posto: Roma -49% rispetto a Giugno
- 3º posto: Bologna -37% rispetto a Giugno
Le province così classificate, tranne Milano al primo posto, detengono per ora un andamento netto del lavoro decisamente negativo rispetto ai mesi precedenti, determinando così una sostanziale diminuzione delle assunzioni la lista completa e aggiornata è su annuncilavoro360.
Statistiche 2022: i ruoli più richiesti dalle aziende
Nonostante un calo del trend, vi sono alcune figure professionali più richieste dalle imprese rispetto ad altre, che abbiano qualifiche ben precise, ma soprattutto esperienza nel settore, in modo tale da essere subito disponibili e senza l'ausilio di una formazione pregressa.
Le principali categorie di lavoratori sono:
- magazziniere
- logistica/marketing
- lavoro autista
- ingegnere
- operaio
Queste sono solo alcune delle mansioni di cui si ha necessità, e purtroppo, difficilmente è possibile trovare personale adatto, dal momento che, sempre secondo statistica, per l'educazione dei nuovi professionisti non sono stanziati fondi sufficienti.
In quali aziende però sono concentrate le maggiori richieste?
Quali sono le aziende più produttive?
Vi sono aziende però, che hanno saputo ritagliarsi il loro posto nel mercato nazionale e estero, potendosi definire top.
Queste sono riuscite a prevalere sulle altre grazie a un'adeguata pianificazione del lavoro, ma soprattutto un oculato commercio estero, tale da rimanere attive e procurando lavoro a tantissimi italiani.
Le migliori del 2022 sono:
- Adecco Italia Spa
- Randstad Italia Spa
- Manpower Group
Il podio vede la maggioranza di aziende, due su tre, che hanno un background 'manuale', avvalorando i precedenti dati, che danno come principali mansioni richieste magazzinieri e operai.
In Italia quindi, è possibile affermare che il lavoro è principalmente basato su operai e magazzinieri, e molto meno 'logistico' e 'mentale'.
La richiesta di laureati nel settore però, anche se minore, non è da sottovalutare, poiché il rapporto tra manager e semplici dipendenti non deve essere sbilanciato, tale da non creare imprese estremamente rigide e con una struttura gerarchica molto chiusa e superata.
Questo dato è essenziale per comprendere a tutto tondo la situazione Italiana delle imprese, che dopo anni difficili sta cercando di risollevarsi sensibilmente.
Ricercare le figure sopracitate, è diventata una necessità, un vero e proprio bisogno impellente di nuove mani, che possano aiutare il Paese a tornare ad essere uno Stato all'avanguardia e produttivo.
Le analisi statistiche sopra citate, in tutte le loro sfaccettature, danno una idea generale della realtà odierna, che si configura ibrida.
Nello specifico, vengono richiesti lavoratori professionali e con qualificazioni agli antipodi, (es. magazzinieri vs manager/laureati) ma pur sempre formati e pronti a impegnarsi in un contesto aziendale che li valorizzi.
Conclusioni finali
Le conclusioni che si possono trarre, sono riconducibili tutte verso una Italia, ora come non mai, alla ricerca di magazzinieri e addetti alla logistica, che possano ridare un volto alle imprese e alla loro produzione di qualità.
Non solo manualità ma anche idee e spinta al miglioramento, cercando di svecchiare e spingere il Paese verso un nuovo sviluppo che possa trascinare completamente tutto il territorio.
Infatti, le differenze sostanziali tra nord e sud, sono pressoché evidenti (es: le peggiori città per richieste di lavoro, sono ubicate proprio nel Sud Italia), dimostrando che ancora non si sono superate determinate problematiche che imperversano da decenni.
É essenziale quindi, incominciare ad attuare piani che tamponino questa evidente situazione di disagio, impostando aiuti alle aziende mirati verso un obiettivo concreto, che possa tornare a farci toccare il successo.