Redazione

Manifestanti si incatenano a Bari contro la tassazione Arneo. Il Comitato “La voce del cittadino” di San Vito dei Normanni, il Sindacato Cobas Brindisi, rappresentanti del Comitato “NO Enfiteusi” di San Michele Salentino, dopo essere stati a Bari in corteo ed essersi incatenati davanti la Presidenza della Regione Puglia hanno incontrato l’Assessore Regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia per oltre una ora dove si è discusso della necessità di cancellare il tributo al Consorzio Arneo,Ente che si interessa delle bonifiche nelle campagne,vlì dove non vengono resi servizi.

In questa situazione sono coinvolti migliaia di cittadini tra cui molti proprietari di case che risiedono nel centro abitato delle città.

Un ultimo esempio è la richiesta di pagamento dell’Arneo per centinaia di famiglie al Rione Paradiso di Brindisi nella zona nuova della  Torretta.

L’Assessore ,così come è suo modo di fare , ha sviscerato il problema del Consorzio Arneo e delle sue richieste di tributi ai cittadini.

Il suo intervento si può riassumere così, sperando di non sbagliare:

-La Regione Puglia sta lavorando all’accorpamento di 4 Consorzi, tra cui l’Arneo, in uno solo così come prevedono le leggi.

-Per l’Arneo si sta costruendo il piano delle bonifiche .

-Parallelamente i Comuni devono svolgere la riperimetrazione delle attività che toccano all’Arneo.Così si cancellerebbero  molti degli errori che si stanno commettendo.

Un esempio, se una casa persiste su un terreno ancora  definito agricolo con la riperimetrazione ad opera dei comuni avviene una variazione importante in termini economici delle richieste dell’Arneo.

-Su di un punto è stato assolutamente fermo.

Il Consorzio chiede dei soldi in base ad una legge nazionale , la Regione non ha titolo per dire di non pagare.

Le cause intentate dai cittadini, secondo l’Assessore , in Cassazione sono state vinte dal Consorzio che pretendeva il pagamento in situazioni che non erano state modificate dai comuni soprattutto a partire dal 2012, ma spera che cause intentate da altri possano risultare vincenti ed invalidare così le richieste di pagamento per servizi non resi.

-La Regione Puglia inviterà i Comitati nelle prossime settimane a farsi protagonisti di opportuni suggerimenti e cambiamenti nei tavoli di lavoro della Regione Puglia , affinchè si possa cancellare definitivamente ciò che è sbagliato nel sistema dei pagamenti.

I Comitati presenti intraprenderanno nelle prossime ore richieste di confronto con le rispettive Amministrazioni Comunali affinchè le riperimetrazioni possano essere fatte nel migliore dei modi.

Si avvieranno anche azioni legali rivolte a capire se nel corso del tempo le stesse Amministrazioni Comunali non abbiamo fatto il loro sulla applicazione delle leggi rivolte a cancellare dal tributo dell’Arneo le persone che non ricevono servizi.

Insomma ,c’è un bel da fare per tutti.

E’ certo che le attività dei Comitati e del Cobas continueranno finchè le ingiustizie non verranno cancellate.

- Manifestanti si incatenano a Bari contro la tassazione Arneo.

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COLDIRETTI PUGLIA, VOLA EXPORT OLIO PUGLIESE (+51%). Con un balzo del 51% volano all’estero le vendite dell’olio extravergine di oliva made in Puglia, ma la siccità e i costi di produzione balzati di oltre il 20% a causa delle speculazioni aggravate dal conflitto in Ucraina rischiano di minare la tenuta delle aziende. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, sui dati Istat sul commercio estero, con le ottime performance dell’olio extravergine di oliva, uno dei prodotti alla base della Dieta Mediterranea.

“Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i turisti e i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio in Italia e all’estero è il nostro obiettivo perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio”, commenta Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia che ricorda come l’ulivo in Puglia sia presente su oltre 370mila ettari di terreno coltivato, con 5 oli extravergine DOP e 1 IGP Olio di Puglia, “con l’olivicoltura pugliese che è la più grande fabbrica green del Mezzogiorno d’Italia con 60 milioni di ulivi, il 40% della superficie del Sud, quasi il 32% nazionale e l’8% comunitaria ed un valore di 1 miliardo di euro di PLV (Produzione Lorda Vendibile) di olio extravergine di oliva”. 

Un vero salto - precisa la Coldiretti Puglia – si è verificato nel Regno Unito con un raddoppio che evidenzia come l’export pugliese si sia rivelato più forte della Brexit, dopo le difficoltà iniziali legate all’uscita dalla Ue, seguito dalla crescita delle vendite anche negli Stati Uniti, mentre si sono rarefatti gli scambi con la Russia.

A impattare fortemente sulla produzione olearia in Puglia sono il prezzo del carburante, con le bollette più che raddoppiate in pochi mesi – aggiunge Coldiretti Puglia - il costo dell’energia e i rincari di vetro (+15%) per le bottiglie e carta (+70%) per le etichette, fino ai costi stellari per imbottigliamento, confezionamento e trasporti.

In questo scenario serve una ulteriore stretta sui controlli, per stoppare le pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera gli oneri delle promozioni commerciali, grazie alla Legge fortemente sollecitata da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della Gdo non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi di produzione, proprio quando – insiste Coldiretti Puglia - più di 8 italiani su 10 (82%) lto cercano sugli scaffali prodotti Made in Italy per sostenere l’economia ed il lavoro del territorio.

Il consiglio della Coldiretti è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di comperare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche.

A livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano – dice Coldiretti Puglia - in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia, l’olio extravergine di oliva.

Serve responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare – aggiunge Coldiretti Puglia - con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare le aziende agricole e tutelare i consumatori.

COLDIRETTI PUGLIA, VOLA EXPORT OLIO PUGLIESE (+51%).

Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia Made in Italy serve ora agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo, sottolinea Coldiretti Puglia nel sottolineare l’importanza di cogliere l’opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export. Ma è importante lavorare anche sull’internazionalizzazione per sostenere le imprese che vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati – conclue Coldiretti Puglia - valorizzando il ruolo strategico dell’ICE e con il sostegno delle ambasciate.

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Sono 504 i lavoratori precari della ASL Brindisi che hanno diritto alla stabilizzazione del rapporto di lavoro avendo maturato i requisiti previsti dalla vigente normativa. La ASL di   nella giornata del 19 Luglio ha pubblicato gli elenchi degli aventi diritto. Dopo anni di lotte, battaglie e rivendicazioni che hanno visto tutta la CGIL e la FP CGIL protagoniste e promotrici di tantissime iniziative per chiedere con forza l’eliminazione delprecariato nella sanità si porta a compimento un percorso che restituisce dignità al lavoro e alla vita di questi lavoratori.

La precarietà del lavoro e di conseguenza della vita è una vera e propria piaga sociale dasconfiggere e su cui la nostra Organizzazione sindacale si sta spendendo da diversi anni sia a livello nazionale, regionale e territoriale. Le ataviche, gravissime carenze di organico nella Sanità non giustificano le forme diprecariato diffuso a cui si è fatto ricorso, purtroppo, con sistematicità.La pandemia ha evidenziato le deficienze strutturali del nostro Servizio Sanitario conparticolare riferimento proprio alle carenze di organico. A Brindisi la FP CGIL è impegnata quotidianamente a denunciare le gravissime carenze diorganico sanitario con le ricadute negative sul personale tutto e sull’utenza.

Altro, prioritario obiettivo per la CGIL è quello della soluzione della gravissima, drammatica carenza di personale medico nel servizio di pronto soccorso oltre all’eliminazione delle liste di attesa e del riequilibrio nella carenza di posti letto a Brindisi.

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Il questore emette un "Daspo Willy". Nella tarda serata dello scorso 28 maggio scorso, in Brindisi, luogo notorio di ritrovo di giovani, due ragazzi minorenni sono stati fatti oggetto di un’aggressione, con conseguenti lesioni fisiche, portata a compimento da alcuni coetanei per futili motivi; fatto che ha minato la percezione di sicurezza da parte della collettività e destato notevole allarme sociale.

A seguito delle complesse indagini esperite dal personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, è stato individuato e deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Lecce, per il reato di lesioni personali, uno dei minori responsabili dell’aggressione.

In conseguenza degli accertamenti espletati dalla Divisione Anticrimine della Questura di Brindisi, effettuati nell’ambito dell’attività istruttoria amministrativa, nella giornata odierna il Questore di Brindisi, Dr. Annino GARGANO, ha adottato nei confronti del minore denunciato all’A.G. la misura di prevenzione personale, c.d. “Daspo Willy”, della durata di un anno.

In particolare, il provvedimento impone al minore il divieto di accesso e di stazionamento nei luoghi e nelle immediate vicinanze di pubblici esercizi quali bar, pub, ristoranti, pizzerie, osterie, fast food e di pubblico trattenimento, oltre che di esercizi di prossimità, sedenti nell’area urbana di questo capoluogo compresa tra Piazza della Vittoria e Via Pozzo Traiano, nelle ore serali e notturne.

L’attività svolta, che verrà sistematicamente replicata con l’intento di infrenare tale illecita condotta che incide negativamente sulla serena convivenza sociale, rientra nel quadro normativo della Legge n.14/17 e successive modifiche, recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città” che, elencando determinate "misure a tutela del decoro di particolari luoghi”, ne definisce il contorno sanzionatorio di specifica competenza del Questore.

In tale cornice normativa si inserisce il cosiddetto Daspo Willy (dal caso di Willy Monteiro Duarte, il 21enne pestato a morte nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro) emesso dal Questore della Provincia di Brindisi.

Il questore emette un "Daspo Willy"

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Mesagne. FdI mette in discussione l'assunzione di nuovi vigili. Lettera aperta.

Abbiamo appreso dalla stampa locale che il comune di Mesagne intende avvalersi della graduatoria di un concorso per agenti di polizia municipale fatto dal comune di Cisternino. Crediamo sia giunto il tempo che l'amministrazione Comunale dia delle spiegazioni valide in merito ai bandi di concorsi. Perché non si prende in considerazione la strada di fare un proprio bando e relativa assunzione di personale idoneo. Praticamente i giovani di Mesagne devono concorrere in altri Comuni lontano da casa dove puntualmente arrivano nei primiposti dimostrando di essere molto preparati, ma devono sperare poi che il comune di Mesagne usi quella graduatoria per evitare di lavorare fuori sede.

Alle ultime elezioni comunali, il sindaco e la sua squadra, ripetevano continuamente che loro erano quelli giusti, perchè avevano alle spalle una corposa esperienza amministrativa e quindi, avrebbero fatto funzionare in maniera ottimale gli uffici comunali. Ammetterà oggi il sindaco che, non servivano grandi esperti per usare le graduatorie di idoneità fatte da altri comuni. Pratica ovviamente permessa dalla legge per carità.Comunque sarebbe opportuno che il Sindaco e la sua amministrazione ci spiegassero perché succede questo, (considerando poi che in altre occasioni invece è stato fatto unapposito bando) sperando che per le prossime assunzioni si scelga la strada maestra,creando degli appositi bandi consentendo ai giovani Mesagnesi di parteciparvi.

Coordinamento Cittadino Fdi Mesagne, Alibrando Gianfranco

Mesagne. FdI mette in discussione l'assunzione di nuovi vigili

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Emergenza Covid-19 e attività di sorveglianza nella provincia di Brindisi, il report aggiornato al 17 luglio

Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza sanitaria nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl, elaborato su fonte dati Sorveglianza integrata dei casi di Coronavirus Covid-19 in Italia - Istituto Superiore di Sanità. I casi comprendono i positivi accertati con tamponi molecolari e antigenici certificati. 
Alla data del 17 luglio 2022 risultano positivi 8.316 soggetti, il 45,6% uomini e il 54,4% donne, con età media di 51 anni. I positivi sono così suddivisi per fasce di età: 1.160 nella fascia 0-18 anni, 4.891 tra 19-64 anni, 1.673 tra 65-79 anni, 592 negli 80 e oltre.
Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono 1.948 a Brindisi, 1.086 a Fasano, 743 a Francavilla Fontana, 568 a Mesagne, 538 a Ostuni, 419 a San Vito dei Normanni, 364 a Latiano, 326 a Ceglie Messapica, 296 a Carovigno, 267 a Oria, 220 a Cisternino, 197 a San Pancrazio Salentino, 179 a Villa Castelli, 174 a Torre S. Susanna,142 a San Donaci,139 a Cellino San Marco, 137 ad Erchie ed a San Michele Salentino,110 a Torchiarolo. I Comuni della provincia di Brindisi con i maggiori valori di incidenza cumulativa sono, nell’ordine, Torchiarolo, Oria, Brindisi, Cellino San Marco. 
Nel periodo compreso tra il 24 febbraio 2020 e il 17 luglio 2022, i soggetti risultati positivi al test sono stati 124.900 con una incidenza cumulativa stimata pari a 3.198,82 casi x 10.000 residenti. Dei 124.900 soggetti risultati positivi al test, il 54,3% sono donne e il 45,7% sono uomini e l’età media è pari a 41 anni.
Il tasso di letalità è pari allo 0,5%. All’aumentare dell’età si osserva un incremento di tale tasso. Sono 609 i decessi totali: 500 i casi tra persone che hanno tra 70 e 90 anni e più; 67 tra i 60 e i 69 anni, 29 casi tra i 50 e i 59, 10 casi tra i 40 e i 49 e 3 nella fascia 30-39.

Viaggiare ai tempi del COVID: la barca a vela è il nuovo trend. Percepita più sicura, i dati confermano.

Negli ultimi due anni le richieste di vacanze in barca a vela hanno fatto registrare un incremento dell’800%. Lo rileva www.speedvacanze.it, il maggiore tour operator specializzato in viaggi di gruppo per single, che ha dato l’opportunità anche a chi parte da solo di fare una vacanza in barca a vela, percepita come più sicura rispetto ad altre formule di viaggio.

Alla base del successo di questo nuovo tipo di vacanza di gruppo c’è il fatto che è accessibile a tutti. L’88% delle prenotazioni sono infatti di persone tra i 35 e i 55 anni alla loro prima esperienza in barca a vela e il 75% dei prenotati sono nuovi clienti.mare_barca_vacanze_turisti.jpg

“Abbiamo visto che c’è una forte richiesta di vacanze in barca a vela e stiamo creando il mercato. E’ una formula - dichiara Giuseppe Gambardella, fondatore di www.speedvacanze.it, – che avevamo lanciato l’anno scorso e che ha subito riscosso un grande interesse. Tanto che quest’anno non ci siamo limitati a riproporla, ma ci abbiamo scommesso tantissimo, con nuovi itinerari e più partenze. Abbiamo anche migliorato il servizio, scegliendo barche migliori e skipper più esperti, per garantire il massimo ai nostri clienti.”

Ma quali sono i motivi che spingono sempre più viaggiatori single a preferire la vacanza in barca a vela? www.speedvacanze.it lo ha chiesto con un sondaggio alla community di clienti e follower sui suoi canali social e la maggioranza, pari al 32% delle risposte, ha messo al primo posto il relax assoluto, lontano dallo stress quotidiano. Il 26% preferisce invece il contatto con la natura e il mare; il 23% apprezza la possibilità di visitare luoghi da una prospettiva diversa; mentre il 19% punta al senso di avventura. 

Sono gli itinerari lungo le coste italiane che vanno per la maggiore: il 30% dei viaggiatori scelgono quindi mete italiane, il 35% preferisce la Sardegna; il restante l’estero.

Le più richieste dell’estate 2022 sono infatti le vacanze a barca a vela nell’Arcipelago della Maddalena e nelle Isole Pontine, tra Ponza, Palmarola e Ventotene. Ma stanno andando forte anche gli itinerari in Sicilia, negli arcipelaghi delle Egadi e delle Eolie, in Toscana e in Campania, lungo la Costiera Cilentana, un tratto di costa tutto da scoprire. Per quanto riguarda l’estero invece sono in pole position la Grecia - con gli itinerari nelle isole Cicladi, Ioniche e Saroniche - Ibiza, Formentera e Croazia.

Veleggiare con il vento tra i capelli tra spiagge e calette suggestive in compagnia di nuovi amici. Gettare l’ancora in baie appartate per un tuffo rinfrescante o per ammirare un tramonto spettacolare sorseggiando un drink. Dormire in rada, cullati dalle onde, per vedere la magia del sole che sorge dal mare. Sono le emozioni che solo una crociera a vela può regalare, rese più divertenti e coinvolgenti se condivise con un gruppo di nuovi amici, mentre alla navigazione pensa lo skipper. 

Non è una vacanza di lusso, anzi richiede una certa dose di spirito di adattamento, sebbene a bordo non manchino i comfort, ma è sicuramente un’esperienza che lascerà ricordi indelebili.

Viaggiare ai tempi del COVID: la barca a vela è il nuovo trend.

 

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Quanto sta accadendo nella Sanità pugliese ha sicuramente una matrice: il disinteresse e la sciatteria del presidente Emiliano nella programmazione di un sistema sanitario funzionale alle esigenze non solo della platea di utenti ma anche degli operatori sanitari. La fuga dal 118 dei medici a Mesagne è solo uno dei tasselli di un puzzle carente di pezzi e che non consente la fruibilità del servizio sanitario dell'intera Puglia. Questo perché, ormai da anni, siamo abituati non a politiche di pianificazione ma a campagne elettorali e campagne acquisti, schemi di potere e distribuzione di incarichi utili solo alla crescita politica di Emiliano e della sua cerchia. Clientelismo che puntualmente sfocia in cronaca e che getta fango su una regione che meriterebbe ben altro. Come può, quindi, un medico decidere di prestare servizio in luoghi in cui mancano le basi per poter svolgere la professione dignitosamente? Forse Emiliano, anziché lanciarsi in campagne di internalizzazione del personale, avrebbe dovuto tessere la tela per una sanità eccellente, che il potenziale delle strutture e delle professionalità pugliesi consentirebbe.

Così il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Puglia, Ignazio Zullo.

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Mesagne. Pronti a lasciare alcuni medici del 118. La pandemia da Covid non ha insegnato nulla, sul fronte della sanità, alle istituzioni preposte a fornire domande celeri e specializzate agli utenti. Così, uno dei punti di forza della sanità d’urgenza, il 118, sta subendo una “desertificazione” professionale con medici in fuga. Sempre più spesso, infatti, le ambulanze sono prive del medico a bordo. Fattore certamente negativo poiché la presenza del medico sulle ambulanze favorisce le chance di sopravvivenza dei feriti gravi. Il campanello d’allarme è scattato anche a Mesagne, dove ci sarebbero almeno tre medici pronti a presentare domanda di trasferimento dal 118 in altro settore. In questo caso nel servizio di guardia medica. Tempi difficili per il 118 mesagnese a meno che l’Asl di Brindisi non provveda con alcune sostituzioni. Prassi, per la verità, alquanto difficoltosa poiché in estate le utenze nei pronto soccorso aumentano in maniera esponenziale e pertanto è necessario avere i medici in servizio a pieno regime. Dunque, anche a Mesagne c’è la preoccupazione che il servizio del 118 e del Ppit possano essere ridimensionati o addirittura soppressi. Sono solo paure, al momento non c’è nessun provvedimento dell’Asl di Brindisi, ma secondo i ben informati nelle prossime settimane la situazione potrebbe cambiare. Una fuga da questi due servizi, infatti, porterebbe a un ridimensionamento funzionale dei servizi che sono, o meglio dovrebbero essere, le “eccellenze” della sanità pubblica.

D’altronde la richiesta di un nuovo polo ospedaliero di eccellenza che l’Asl di Brindisi sta per chiedere in Regione Puglia dimostra le carenze presenti, e denunciate giornalmente dagli utenti, nell’ospedale “Perrino” di Brindisi. Il polo ospedaliero, infatti, più che umanizzare il paziente-utente in alcune occasioni lo disumanizza. Certo non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, ci sono delle sacche di eccellente dignità, ma in una struttura ormai obsoleta sono sempre di meno. Così, mentre i servizi offerti a Mesagne dal 118 e dal Ppit, se opportunamente incrementati, potrebbero decongestionare il “Perrino”, di fatto, si potrebbe assistere a un loro dimensionamento.

“A me non risulta nessun atto ufficiale che va in questa direzione – ha spiegato il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli – se fosse così sarei già stato messo al corrente”. Quindi su questo argomento l’attenzione dell’Amministrazione comunale di Mesagne è piuttosto alta. Il sindaco Matarrelli in caso di atti ufficiali di ridimensionamento dei servizi territoriali scenderebbe in campo per un confronto con le massime cariche della sanità pubblica, sia provinciale che regionale. A intervenire sull’argomento è anche il consigliere regionale e presidente della commissione Sanità della Regione Puglia, Mauro Vizzino: “La fuga dei medici dal 118 e dai pronto soccorso è la più grave tra le emergenze della sanità pubblica. Riguarda ogni parte d'Italia, ma qui da noi provoca conseguenze ancora più gravi per le carenze croniche del "sistema"”.

Il presidente Vizzino ha, quindi, concluso: “In qualità di presidente della Commissione consiliare convocherò in audizione il direttore del Dipartimento Salute della Regione. Nel frattempo, ritengo che la scelta migliore sia quella di individuare soluzioni-tampone, in maniera tale da poter far fronte alla stagione estiva”.

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Abbandoni, nel 2021 72.115 ingressi nei canili sanitari e 29.194 nei rifugi. Enpa: “Nel 2021 abbiamo recuperato 21 cani abbandonati ogni giorno. Servono adozioni consapevoli. Ecco un vademecum per l'adottante".

Roma, 19 luglio 2022 – Nei dodici mesi del 2021, nei canili sanitari italiani sono entrati 72.115 cani, 29.194 quelli invece accolti dai canili rifugio. Complessivamente 101.309 nuovi ingressi. Pubblicati dal Ministero della salute i dati regionali sul randagismo relativi all’anno 2021. Maglia nera degli ingressi al Lazio (9.158 ingressi nei sanitari e 3.384 nei rifugi) seguito da Campania (8.702 e 3.200) e Sicilia (8.192 nei sanitari). Il Ministero della Salute ha pubblicato anche i dati relativi alle nuove adozioni fatte tramite i rifugi pubblici o privati convenzionati. Complessivamente le adozioni sono state 33.981 con la Puglia in testa nella classifica delle Regioni che hanno trovato una casa a un cane (6.259 gli animali pugliesi adottati) seguita dalla Campania (5.526) e dal Lazio (4.693). Importante anche il dato relativo alla sterilizzazione dei gatti: nel 2021 sono stati sterilizzato 78.609 gatti. 

I dati ufficiali del Ministero della Salute sono pubblicati qui:undefined

Enpa, da sola, nel 2021 ha aiutato 89.791 animali (+14.707 rispetto al 2020), ne ha soccors22.126 e microchippati 16.259. Inoltre ha dato in adozione 17818 cani e 15412 gatti, sequestrato per maltrattamenti 1.291 animali e sterilizzato 3849 cani e 29012 gatti, un’azione fondamentale per combattere il randagismo.

Una realtà – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – che purtroppo conosciamo bene. L’Enpa nel 2021 ha recuperato ogni giorno 21 cani abbandonati. Tantissime le cessioni, nuova frontiera dell’abbandono, frutto spesso di adozioni frettolose e della mancanza di consapevolezza di che tipo di impegno comporti l’accogliere un animale, anche in termini economici. Certo la pandemia e la crisi economica che ha portato con sé non ha aiutato ma non deve comunque essere una giustificazione. Noi quest’anno - continua Rocchi - abbiamo lanciato la nostra campagna antiabbandono scegliendo il claim “Con te sempre”, che più che uno slogan deve essere un imperativo quando si sceglie di accogliere un animale. Spesso quando si prende un cane o un gatto si pensa solo ai costi dell’alimentazione dell’animale ma non si prendono in considerazione tutte le spese che prendersi cura di un amico a quattro zampe può comportare. Farmaci, spese veterinarie sono costi molto importanti da affrontare se sopraggiunge una malattia. Sono tutte eventualità che andrebbero messe incontro prima di adottare un animale. Gli animali sono esseri senzienti e quando li accogliamo nelle nostre famiglie dobbiamo farlo con amore sì, ma anche con consapevolezza. Prendere un cane o un gatto oggi per riportarlo dopo un anno o meno è solo un atto sconsiderato. Venite nei nostri rifugi. Chi adotta nei rifugi fa un percorso assistito che aiuta a rendersi conto della strada che c’è da fare e dell’impegno che sta per prendere. Come Enpa abbiamo realizzato anche un piccolo vademecum per l’adottante perché per sconfiggere l’abbandono bisogna ripartire dalla cultura degli animali, da come rapportarsi con loro e dall’importanza della sterilizzazione e delle adozioni, per evitare errori che poi si ripercuotono sui nostri animali”.

Ecco quindi un piccolo vademecum in fatto di adozioni:


1. IL CANE E' UN ESSERE SENZIENTE: ha dei sentimenti. Il primo dei quali è l'attaccamento al gruppo sociale familiare. Dovremo fornirgli un gruppo stabile e assumerci la responsabilità di non sradicarlo mai dal suo gruppo famigliare. E’ indispensabile farci conoscere ed essere il suo punto di riferimento quando si apre la nuova porta di casa.

2. METICCIO O DI RAZZA? Non fa nessuna differenza, la scelta è assolutamente personale, basata su stili educativi e caratteristiche di personalità di razza o mix di razza. Tutti i cani, sono cani! 

3. A CHI RIVOLGERSI? Una figura professionale (medico veterinario, educatore) o ad un’associazione animalista. È fondamentale descrivere la personalità della propria famiglia per ricevere un consiglio corretto.

4. CUCCIOLO O ADULTO? Un anziano [8-20 aa] è un “cucciolo” con l’esperienza e il bagaglio di una vita vissuta; un adulto [2-8 aa] ha una personalità ben sviluppata, piena di colori, con la voglia di conoscere e condividere, con sicurezze già acquisite ed un vissuto alle spalle; un cane tra gli 8 mesi e i 2 anni è un cucciolone alla scoperta di sé stesso, desideroso di fare esperienza. I cuccioli tra i 2 e gli 8 mesi hanno bisogno di riferimenti e di gruppi sociali in cui crescere, tenendo conto che lo fanno nel rispetto della loro personalità e in base alle loro attitudini.

5. MICROCHIP. SVERMINAZIONI E VACCINAZIONI. Prima dell’adozione il pet deve esser microcchipato, effettuato tutte le profilassi vaccinali e di prevenzione.

6. CORSO DI PRE-ADOZIONE. Consigliamo di seguire un iter insieme ad educatori cinofili.

7. SOCIALIZZAZIONE. Quando si adotta un cane è importante fargli vivere in modo equilibrato e progressivo il mondo che lo circonda. Un cane correttamente socializzato è fiducioso verso il mondo stesso.

8. DERESPONSABILIZZAZIONE. I cani non desiderano essere caricati di responsabilità, benché la loro coscienza di specie indichi che nel branco ci debba sempre essere una figura che si faccia carico della conduzione. La responsabilità è nostra, non del cane!

9: EDUCAZIONE. Un cane e famiglia coinquilina correttamente educata permette una convivenza appagante per tutti i membri. L'educazione del cane è un impegno che non può venire meno e che non può, in alcun modo, essere delegato ad altri. Educare vuol dire dare regole, essere coerenti, saper usare il “Si” per rinforzare i comportamenti graditi. Non bisogna confondere l'amore con il bisogno di soddisfare i propri bisogni personali attraverso di lui.

10. DIFFIDARE DAI FALSI MITI Non esser capo branco, non mangiare prima di lui, non mettere le mani nella sua ciotola. 

 

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