Al via gli studi fuori i confini di Torre Guaceto per proteggere più territorio
Il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto è nella top five degli enti vincitori di un bando della Regione Puglia per il monitoraggio delle specie nelle Zone Speciali di Conservazione. In attesa che gli enti preposti diano il via libera all’ampliamento della riserva, il Consorzio si mette al lavoro per proteggere fauna e flora.
Ad avviso pubblico lanciato, il Consorzio ha presentato la propria proposta progettuale per lo studio delle specie animali e vegetali presenti nella Zsc Torre Guaceto Macchia San Giovanni, zona che a mare va da Punta Patedda, Brindisi, comprende la riserva, e finisce a nord, nel territorio di Ostuni, con Diana Marina, mentre a terra riguarda il territorio a nord di Punta Penna Grossa e località Apani.
Nella fase negoziale, la Regione Puglia ha valutato il piano di monitoraggio redatto dal Consorzio e stabilito di finanziarlo per intero, accordando all’ente somme pari ad oltre 200mila euro.
Grazie ai primi studi svolti nella Zsc, il Consorzio ha scoperto nell’intera area la presenza di specie di fauna e flora oggetto di tutela internazionale, tra questi i delfini, le tartarughe palustri, numerose famiglie di avifauna, la posidonia e il coralligeno. Ora bisognerà aggiornare i dati raccolti e individuare nuove misure di conservazione e regolamentative atte a proteggere le specie.
Il monitoraggio partirà nelle prossime settimane ed andrà avanti per due anni, periodo nel quale, si misurerà lo stato di salute delle specie.
Valore aggiunto del progetto è il fatto che le aree nelle quali sarà svolto il monitoraggio rientreranno nel nuovo perimetro della riserva di Torre Guaceto, non appena gli enti preposti daranno il proprio via libera.
Per quanto concerne l’ampliamento a terra, il Consorzio ha avviato la procedura nel 2015, il Ministero dell’Ambiente ha recepito la proposta di riperimetrazione dell’area protetta e attivato il relativo iter, ora si attende solo che i Comuni di Carovigno e Brindisi facciano un’apposita delibera di recepimento di quanto disposto dal Ministero affinché possa finalmente aumentare la superfice di territorio protetto.
Quanto all’ampliamento a mare, invece, il Consorzio ha richiesto la riperimetrazione nel 2019. I pescatori delle cooperative attive sul territorio, da Brindisi a Fasano, hanno appoggiato la proposta, allo stato attuale, si attende che il Ministero attivi la procedura per l’aumento della superficie di mare protetto.
“E’ importante conoscere in modo approfondito i nostri habitat e relativi abitanti per mettere a punto le migliori strategie per proteggerli – ha commentato Corrado Tarantino, presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto -, quindi siamo molto felici per l’avvio di questo nuovo piano di monitoraggio. Nel corso dell’ultimo anno, grazie alla sensibilità del Ministero dell’Ambiente, siamo riusciti a sbloccare la procedura relativa all’ampliamento della Riserva Naturale dello Stato che era bloccata dal 2015 e abbiamo avviato una positiva interlocuzione per l’ampliamento dell’Area Marina Protetta. Ora speriamo che i Comuni ci permettano quanto prima di tutelare tutte le specie che necessitano di protezione con la conclusione degli iter per l’ampliamento della riserva”.
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