Mesagne. La polizia a Casa Zaccheo, chef per solidarietà
Volanti e poliziotti sono arrivati ieri mattina davanti a Casa di Zaccheo di Mesagne. La gente incuriosita ha sbirciato fuori dall’uscio per vedere cosa stesse accadendo. Forse una retata? Macché si è trattato di un pronto intervento nel nome della solidarietà da parte degli uomini in divisa blu-grigia. Infatti, dalle auto logate polizia di stato sono scesi poliziotti e poliziotte con in braccio le teglie di leccornie da preparare per gli ospiti di casa Zaccheo che ogni giorno ricorrono alla struttura di solidarietà per un pasto caldo. Nel 2023 sono stati preparati oltre 10mila pasti caldi per circa 75 persone al giorno. Ad accogliere i poliziotti c’era don Pietro Depunzio, fresco di nomina a vicario foraneo, oltre che parroco del Santuario di Mater Domini e gestore di Casa Zaccheo. I poliziotti a loro volta erano guidati dal dirigente capo del commissariato di Mesagne, Giuseppe Massaro. Un turbinio di attività che gli agenti hanno svolto sotto l’occhio vigile di dirigenti. Infatti, hanno imbandito i tavoli per gli ospiti e confezionato gli spicchi di panettone.
E poi hanno iniziato a preparare un menù da fare invidia al miglior chef: tortellini in brodo e scaloppine ai funghi con contorno di patate al forno. Frutta, dolci, acqua e un goccetto di buon vino. Ma soprattutto tanto calore umano per i cittadini meno fortunati che nel giorno di festa si sono sentiti meno soli. In mattinata sono stati preparati anche diversi takeaway distribuiti a coloro che per vari motivi non si sono potuti recare in mensa. Un gesto di solidarietà che si svolge per il secondo anno consecutivo e che ha nel questore Annino Gargano il principale ispiratore. Al termine della preparazione ai poliziotti è stato offerto del buon caffè portato loro dall’ispettore Claudio Rizzo, in pensione, ma che non ha fatto mancare il suo contributo umano all’iniziativa benefica. Tuttavia, Casa di Zaccheo non è solo servizio mensa bensì anche casa di accoglienza e centro di ascolto per particolari patologie sociali come la ludopatia o l’alcolismo.
“Casa di Zaccheo è divenuta un chiaro punto di riferimento per coloro che vivono bisogni di fragilità e sanno che la struttura è aperta sia di giorno sia di notte”, ha spiegato don Pietro Depunzio, che ha proseguito: “Oggi a preparare il pranzo per i nostri ospiti ci sono i poliziotti del commissariato di Mesagne e della questura di Brindisi. È un gesto significativo che sottolinea la volontà di fare carità umana da parte degli agenti verso i bisogni della città”. Impegnato in prima linea anche il commissario, Giuseppe Massaro: “L’iniziativa – ha spiegato - rappresenta il forte legame che c’è tra la polizia e la cittadinanza. Inoltre, per noi è un onore dedicare un po' del nostro tempo a Casa di Zaccheo che è un punto di riferimento per i bisogni delle fasce deboli della comunità locale”.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Ultimi da Redazione
- A Galatina sconfitta la Cedat85-Omega Mesagne
- SEMPRE PIÙ VALTUR: BATTUTA PESARO
- Il Cobas organizza un sit in Comune il 26 novembre alle ore 9 contro gli aumenti tari
- La Pro Loco racconta Mesagne (1965-2024). Storia dell’associazione attraverso le sue più rappresentative manifestazioni
- Arrestati due ventinovenni per detenzione di droga