Redazione
Rifiuta di sottoporsi agli accertamenti per accertare l’eventuale guida sotto l‘influenza di stupefacenti, denunciato
Brindisi. Rifiuta di sottoporsi agli accertamenti per accertare l’eventuale guida sotto l‘influenza di stupefacenti, denunciato. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 35enne residente in provincia di Bologna per rifiuto di sottoposizione agli accertamenti sulla guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti. In particolare, nel corso di un controllo alla circolazione stradale in una via del centro abitato, l’uomo è stato fermato alla guida della sua autovettura e trovato in evidente stato di alterazione psicofisica. Su richiesta degli operanti, ha rifiutato di sottoporsi agli accertamenti sanitari per verificare l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti. La patente di guida è stata ritirata.
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Detiene in casa sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio, arrestato
Ceglie Messapica. Detiene in casa sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio, arrestato. In Ceglie Messapica, i Carabinieri della locale Stazione hanno proceduto all’arresto un 45enne del luogo per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio. In particolare, i militari, coadiuvati da personale della Polizia Locale, a seguito di una perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione dell’uomo, hanno rinvenuto e posto sotto sequestro 35,00 grammi di cocaina, 0,40 grammi di hashish, 2,20 grammi di marijuana, materiale per il confezionamento delle predette sostanze e la somma di 860,00 Euro. Il 45enne, concluse le formalità di rito, è stato accompagnato presso la sua abitazione in regime degli arresti domiciliari, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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Domenica Mesagne presenta i suoi tesori con Imma Tataranni
Mesagne 2024”, la città presenta i suoi tesori. Con una testimonial d’eccezione.
Mesagne. Il Pd propone la titolazione di due vie ad altrettanti caduti nella 2a guerra mondiale
I consiglieri comunali del PD hanno protocollato la proposta di adesione alla campagna toponomastica del forum delle associazioni antifascite e della resistenza, indirizzandola al Sindaco e agli assessori ed ai consiglieri comunali. Nel testo si legge:
Gent.mo Sig. Sindaco,
Pochi giorni fa, il Forum delle associazioni antifasciste e della resistenza, attraverso l’ANPI Nazionale, ha rilanciato la campagna toponomastica “tesa a contrastare i tentativi di capovolgere la storia, di rivalutare il fascismo e di delegittimare la Resistenza. Una grande controffensiva culturale e democratica”.
Riteniamo che Mesagne, con la sua storia democratica e antifascista di sicuro valore, non possa non contribuire alla riuscita di questa iniziativa, evitando che cali l’oblio su resistenti e antifascisti mesagnesi che per la democrazia e la libertà hanno dato la vita.
Le celebrazioni del 25 aprile scorso hanno visto L’Anpi “Eugenio Santacesaria” di Mesagne impegnata, insieme a organizzazioni politiche, sindacali e associazioni locali, nella realizzazione dell’iniziativa “Strade di liberazione – libertà è partecipazione”, nel corso della quale sono stati depositati papaveri rossi lungo vie del centro abitato intitolate a figure che si sono contraddistinte nella lotta per la liberazione dal nazifascismo e per l’affermazione della democrazia.
E’ molto importante per la crescita sociale e culturale della nostra comunità che questa iniziativa, unitamente all’impegno che da diversi mesi anima l’attività della locale sezione dell’Anpi, incontri il sostegno concreto delle istituzioni, in linea con la tradizione che ha caratterizzato la nostra città nel corso degli anni. Sono infatti valori come la giustizia sociale, la libertà da ogni forma di oppressione, il rispetto dei diritti di ogni individuo, alla base delle scelte amministrative che hanno reso Mesagne punto di riferimento politico e amministrativo, un lavoro, questo, lungo qualche decennio e grazie al quale oggi la nostra comunità può ambire a diventare capitale italiana della cultura.
Partendo da questo presupposto, come consiglieri comunali del Partito Democratico di Mesagne, proponiamo che il comune aderisca alla campagna toponomastica promossa dal forum delle associazioni antifasciste e della resistenza e che il consiglio comunale, attraverso i suoi organi, individui dei luoghi da intitolare a due figure di antifascisti e resistenti mesagnesi come Antonio Carmelo Devicienti (carabiniere partigiano) ed Enrico Guarini, ricordate recentemente attraverso i canali social dell’Anpi “Eugenio Santacesaria”.
Il primo, come riportato nel libro “L’Unione Cooperativa dei Lavoratori nella storia di Mesagne” di Damiano Franco ed Enzo Poci, morì a soli 21 anni a Prvacina (Jugoslavia) il 28 maggio 1944 per azioni di guerra contro i tedeschi. La giunta municipale di Mesagne, nella seduta del 23 gennaio 1947, deliberò di intitolargli una via ma tale delibera, come scrivono Franco e Poci, non ebbe mai attuazione.
Sempre nella stessa seduta della giunta fu deliberato di intitolare una via anche ad Enrico Guarini che, dopo l’8 settembre del 1943, rifiutò di arruolarsi nelle file dell’esercito della neonata Repubblica mussoliniana e fu fucilato da un plotone di tedeschi e fascisti il 23 agosto del 1944, all’età di 23 anni. Neanche quella delibera, come emerge dal lavoro di ricerca di Franco e Poci, ebbe mai attuazione.
Pensiamo sia nostro dovere rendere omaggio alla vita e al sacrificio estremo di questi due nostri concittadini attraverso un atto, quello dell’intitolazione di vie, piazze, scuole, palestre o giardini della nostra Città, che consentirebbe alla nostra città di aderire concretamente alla campagna del forum delle associazioni antifasciste.
Siamo certi che con una simile iniziativa, che dovrebbe vedere il coinvolgimento della Città e della Scuola in particolare, si contribuirebbe alla crescita morale, civile, culturale della nostra comunità, oltre che a rafforzare la cultura democratica ed antifascista nelle giovani generazioni.
Come Gruppo Consiliare del PD, inviamo ufficialmente questa nostra proposta alla Sua attenzione, certi che possa riscuotere, insieme al suo, il consenso di tutta l’Amministrazione e dell’intero Consiglio Comunale, perché Mesagne possa finalmente rendere, al più presto, i dovuti onori ai suoi due Eroi.
Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Mesagne.
Uil pensionati. Il coraggio di vivere in democrazia
È importante scoprire il mistero degli effetti del Covid-19, quando in quelle giornate tra febbraio e marzo del 2020, l’Italia, l’Europa e il mondo ne furono colpiti dal virus. Si diceva che provenisse dai paesi orientali, ma il virus in Italia arrivò a Roma e da lì il contagio colpì l’Italia intera. Il virus era penetrato all’insaputa in tutti i corpi. Milioni di persone furono trafitti, in particolare gli anziani malati. Per le strade sciorinavano i camion militari che trasportavano i corpi da cremare. Molti furono gli eroi, che senza batter ciglio, cercarono di curare i contagiati. Il grande attore Gigi Proietti, recentemente scomparso, lo spiegava in linguaggio romanesco: “Il Lonfo non vaterca né gluisce e molto raramente barigatta”. Queste sono parole inventate, non spiegabili, ma che hanno dimostrato, secondo il neuro-linguista professore dell’università di Pavia Andrea Moro, la conferma del linguaggio non convenzionale, la cui “coscienza del linguaggio, non è nella capacità espressiva della struttura sintattica delle parole, ma nella capacità comprensiva il cui orizzonte contiene ogni cosa”.
Era il coraggio di fare prossimità. La Uil pensionati Stu Appia coglieva notizie sempre più angoscianti e precise. L’obiettivo era quello di creare un vaccino che sconfiggesse il virus. L’uomo crollò in un incubo chiudendosi in casa. Le strade erano vuote, mentre a Venezia si notavano i Cigni dominare il Canal Grande. La scoperta era nel coraggio dell’aiutare chi era isolato. Parlare di coraggio voleva dire misurarsi, non affrontare situazioni a cuor leggero, rivivere situazioni mai risolte, riaprire ferite profonde mai arginate. La via del coraggio esorcizzava il disagio. Papa Francesco lo liberalizzava dal Vaticano, il presidente Mattarella invitava a rimanere a casa. La gente, chiusa in casa, cominciava a sfogliare i libri e a creare nuove invettive ed iniziative di lavoro. Si parlava nei media non solo di pandemia, ma anche di democrazia. Essa veniva intesa, secondo i vecchi canoni della politica di comunità verso la necessità di soddisfare i bisogni della gente. Tra i cittadini i volontari non mancavano, la Caritas, la chiesa, il sindacato, le forze dell’ordine e tutta la politica locale stavano con i loro panieri a distribuire alimenti agli anziani e agli ammalati soli, perché i grossi mostri invisibili si erano, subdolamente, annidati nei corpi degli uomini a loro insaputa.
Improvvisamente i virologi, cercando di snidarlo, lo addomesticavano come una normale influenza; altri studiosi, invece, aiutati dalla tecnologia moderna riuscivano a vedere il volto del mostro e ne individuavano il percorso aggressivo.
La riuscita dell’evento era salutare. Nel cielo le frecce tricolore inneggiavano l’evento, la gente ritornava in piazza, i ragazzi andavano a scuola, mentre i bambini felici saltellavano nei parchi giochi, accompagnati dalle loro maestre.
Il mostro era scomparso. le autoambulanze spegnevano, finalmente, le loro sirene.
Nessuno, però, era disposto a farsi prendere in giro. Si racconta di un medico che, per tutta la pandemia, non curante dei colleghi morti da eroi, si era mimetizzato, nascondendosi nel guscio della sua grotta, ma all’arrivo del ministro e del governatore si era presentato in camice bianco nelle vesti da soccorritore degli infermi facendosi fotografare e intervistare sorridente, mentre scambiava gomitate d’intesa. La realtà contemporanea è diversa e, come un film è possibile, oggi, raccontare i nefasti momenti di un’apocalisse, vissuta negli anni 2020 e 2021.
Si vedono per le strade sia i bambini giocare e gli anziani chiacchierare come i coniugi vecchietti nei ristoranti per festeggiare felici i loro 75 anni di matrimonio insieme ai giovani nipoti che si sposano. Una gioia immensa in un rapporto intergenerazionale che dovrebbe perdurare nel tempo.
I pittori estasiati della luce en plein air, mescolano i colori della vita consegnando alle future generazioni la bellezza del creato nei loro dipinti; i fotografi, invece, invitano attraverso le loro foto a cercare immagini, visioni delle meraviglie della natura.
In città finalmente durante la sera si accendono le luci e si amplificano le sale vuote dei cinema e dei teatri. Dal vaticano papa Francesco accende il Cero della speranza, della fiducia e dell’amore come segno di speranza e di accoglienza, mentre il sindacato chiede agli imprenditori di mettere in moto le filiere delle fabbriche.
Per lo sportivo la domenica è possibile tifare la squadra preferita ed esaltare al segnato goal della nostra squadra cittadina. Rimbomba, però nel coraggio del vivere, l’immagine dei camion che trasportavano le salme, mentre la gente, dai balconi e dalle finestre delle proprie case, li salutava eli applaudiva sventolando il tricolore tra le mani.
In questo momento storico per la Uil pensionati Stu Appia è doveroso instaurare un rapporto diretto tra le persone e creare aspettative sempre in una veste più dinamica.
La pandemia da Coronavirus ha costretto l’uomo ad essere distante. Bisogna, per il sindacato, ritornare ad incontrarsi, ascoltarsi, confrontarsi, stringersi la mano ed abbracciarsi senza dimenticare, però, che il virus ha intaccato il corpo, ma non l’anima tuttavia è sempre attivo e presente in noi.
Rimane sempre la voglia di ragionare sulle necessità e i bisogni dei cittadini che la democrazia richiede per una transizione giusta come è accaduto dopo le fasi della “dopo liberazione, della transitoria e del consolidato”. La democrazia del post-modernismo rivolge il pensiero verso le necessità dei bisogni del lavoro, dell’occupazione, verso l’ammalato, l’anziano e chi ha subito di più gli effetti del virus Covid-19.
Il segretario responsabile
Tindaro Giunta
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Covid. Report sui vaccini somministrati
Campagna vaccinale anti Covid, il report sulle dosi somministrate al 16 settembre 2021.
Covid- 19. Oggi 175 casi positivi in Puglia di cui 5 a Brindisi
Dati del giorno: 17 settembre 2021
Dati complessivi
Sabato 18 settembre in programma una staffetta ciclistica per la sicurezza stradale
100 km, 11 comuni, più di 50 tra atleti e appassionati delle due ruote coinvolti. Sono questi i numeri della staffetta ciclistica per la sicurezza stradale che prenderà il via da Francavilla Fontana sabato 18 settembre alle 7.30 in largo Antonio Somma.
La manifestazione, a cura della ASD Team Fuorisoglia, nasce dal documento per la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale sottoscritto dai comuni di Francavilla Fontana, Ceglie Messapica, Cisternino, Latiano, Martina Franca, Mesagne, Oria, Ostuni, San Michele Salentino, San Vito dei Normanni e Villa Castelli.
“La staffetta – spiega l’Assessore alla Mobilità Sostenibile Sergio Tatarano – è innanzitutto il primo risultato concreto delle positive sollecitazioni della neonata consulta cittadina sulla mobilità, ma è anche la dimostrazione di un interesse sempre crescente su un tema fino a poco fa ignorato.”
Lungo i 100 km del percorso, che toccherà i comuni che hanno deciso di avviare una politica condivisa in materia di mobilità sostenibile, si aggregheranno atleti e appassionati delle diverse Città, tra cui Gabriele Taurisano - che ha compiuto un viaggio in bicicletta di 1880 km dalla Germania a Francavilla Fontana - e un atleta in handbike.
“Gli undici Comuni attraversati dalla staffetta – conclude l’Assessore Tatarano – sono parte di una rete che nel frattempo continua a crescere. Nello specifico, si tratta di un modo per celebrare la memoria del compianto Michele Scarponi ed assumere impegni per arginare una strage che produce ogni 35 ore un investimento mortale di persone a bordo di una bici.”
Il documento sottoscritto lo scorso 7 settembre è stato concepito per avviare misure condivise per la tutela degli utenti deboli della strada, in particolare i pedoni e i ciclisti.
Al suo interno sono fissati tre obiettivi che le 11 Amministrazioni Comunali dovranno realizzare entro un anno. Si tratta dell’installazione di segnali stradali con cui si invita la a moderare la velocità ed a tenere una distanza minima dalle bici di 1,5 metri, dell’istituzione di almeno due zone 30 nei territori cittadini e dell’individuazione di almeno due strade urbane ciclabili con precedenza da riservare ai velocipedi e limite di 30km/h.
La carovana, guidata dalla partenza all’arrivo da Salvatore Madaghiele – Presidente della Consulta per la Mobilità Sostenibile di Francavilla Fontana –, concluderà il percorso a Castello Imperiali dove sarà accolta dal Sindaco Antonello Denuzzo, dall’Assessore Sergio Tatarano e da una delegazione di rappresentanti istituzionale dei diversi comuni protagonisti dell’iniziativa.
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Gli asili, ad esempio, con un servizio immutato in termini qualitativi rispetto agli anni precedenti e senza aver compromesso assolutamente le risorse professionali, riprendono regolarmente la loro attività con risparmi (certificati) notevoli per le famiglie sulle rette: tutti traguardi che pure avevamo abbondantemente previsto e che abbiamo ripetutamente spiegato nel tempo e per i quali oggi ci aspettiamo le scuse di chi ha agitato strumentalmente e per beceri interessi politici le proteste di pseudo comitati.
Anche il servizio di trasporto partirà regolarmente in concomitanza con il calendario scolastico regionale, il 20 settembre. Ci dispiace per il consigliere Quarta, puntualmente smentito ogni anno dai fatti, al quale consigliamo per il prossimo anno di essere meno frettoloso per evitare continue pessime figure.
Insomma è un anno scolastico che parte in maniera assolutamente regolare e senza sbavature in ogni ambito: asili, trasporto, mensa, integrazione scolastica e ogni aspetto utile alla serenità dei nostri figli. Che poi è l'unica vera bussola che ha guidato ogni azione intrapresa in questi mesi.
Ringraziamo per questi importanti risultati il Sindaco, l'assessora Lettori, la struttura e tutto il personale coinvolto.
Ed auguriamo, a tutte e tutti i nostri bambini, alle famiglie ed a tutto il personale scolastico un felice anno di impegno e divertimento, in sicurezza e serenità.
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Amati: “A Brindisi 90% ricoveri e 100% decessi sono no-vax. Serve altro per ribadire utilità della vaccinazione?”
“Nella Asl di Brindisi il numero di ricoveri no vax sfiora il 90 per cento, e per i decessi siamo al 100 per cento di non vaccinati. Lo dicono dunque i numeri che le teorie no-vax sono mortifere e indirettamente alimentano il fatturato delle aziende farmaceutiche, cioè proprio quello che affermano di voler evitare rinunciano al vaccino.
E’ fondamentale allora dare un’ultima sferzata alla campagna vaccinale perché quella quota pur minima di no vax, soprattutto con l’apertura delle scuole, potrebbe diventare una fabbrica ambulante di varianti, con il rischio di tornare indietro”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione Bilancio e programmazione della Regione Puglia, Fabiano Amati, che rende pubblici i dati dei ricoveri degli ultimi quattro mesi nella sola Asl di Brindisi.
“Dal 1 giugno al 16 settembre in sub intensiva pneumologia (quindi a rischio di vita) ci sono stati 24 ricoveri. Di questi due sono stati i decessi, entrambi non vaccinati. Degli altri 22, 18 erano non vaccinati, e solo 4 vaccinati. Nel reparto di malattie infettive, nello stesso arco temporale, si sono registrati 82 ricoveri, dei quali 61 erano non vaccinati. Tra gli altri 21 vi erano alcuni che avevano completato il ciclo vaccinale, altri che avevano ricevuto solo la prima dose. Come dico spesso, l’affidabilità dei numeri e la loro bellezza sta nel fatto che non possono essere massaggiati a piacimento.
Questi dati assumono peraltro un valore ancora più significativo se si aggiunge anche il così detto effetto paradosso: ossia il fatto che in alcuni momenti il numero di ricoveri di vaccinati e non vaccinati può risultare equiparato. Questo accade però, ci spiegano bene gli esperti, quando le vaccinazioni nella popolazione raggiungono alti livelli di copertura per cui il numero assoluto di infezioni, ospedalizzazioni e decessi può essere simile tra vaccinati e non vaccinati per via della progressiva diminuzione del numero di questi ultimi. Faccio un esempio: se tra gli over 80 si registrano in Italia 456 ospedalizzazioni di vaccinati e 331 di non vaccinati va considerato che gli immunizzati sono oltre quattro milioni e i non vaccinati poco più di 300mila. In termini percentuali, dunque, i ricoveri tra i non vaccinati sono nove volte più alti. Questa è l’analisi scientificamente corretta e quindi più razionale. Abbiamo letto nei giorni scorsi di proposte assurde per tutelare e garantire operatori sanitari e operatori del mondo scolastico che rifiutano il vaccino. E’ assurdo. E’ indispensabile invece, e i dati lo dimostrano ancora una volta, evitare al minimo indispensabile i contatti con chi sceglie di far ammalare gli altri. E mi pare che anche il Governo nazionale stia andando in questa direzione”.
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