Redazione

Un incidente stradale si è verificato qualche minuto fa su via Torre Santa Susanna angolo via Salvo D'Acuisto dove due moto, per cause ancora in fase di accertamento si sono scontrate. Fortunatamente i conducenti non hanno riportato ferite gravi. Il traffico è in tilt. Sul posto sono giunte pattuglie di polizia locale e carabinieri.

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Brindisi. 43enne denunciato per furto aggravato. I Carabinieri della Stazione di Brindisi Casale, a conclusione degli accertamenti effettuati anche mediante l’analisi delle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza, hanno denunciato in stato di libertà per furto aggravato un 43enne di Brindisi, in atto sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali. L’uomo, nella giornata del 5 agosto, all’interno di un’attività commerciale del luogo, dopo essersi impossessato di alcuni capi di vestiario da donna, due profumi, una pinza metallica e un paio di orecchini in bigiotteria, occultandoli in uno zaino prelevato dal reparto valigeria, ha oltrepassato le casse fuggendo a piedi, facendo perdere momentaneamente le proprie tracce. Il medesimo è stato rintracciato poco dopo a piedi in una via del centro abitato dal personale di pattuglia della citata Stazione. La refurtiva è stata recuperata e restituita al responsabile del punto vendita.

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Ceglie Messapica. Viola il divieto di avvicinamento alla parte offesa, disposta la misura cautelare domiciliare. I Carabinieri della stazione di Ceglie Messapica hanno eseguito l’ordinanza di sostituzione della misura cautelare emessa dalla Sezione G.I.P. del Tribunale di Brindisi nei confronti di un 23enne del luogo, già sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa. Il provvedimento scaturisce dalle ripetute violazioni commesse dal 15 maggio 2021 al 2 agosto 2021 in Ceglie Messapica e denunciate dalla vittima. L’arrestato, concluse le formalità di rito, è stato tradotto presso l’abitazione di residenza in regime di arresti domiciliari.

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In data 06.08.2021 i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di San Vito dei Normanni (BR) hanno dato esecuzione all’Ordinanza emessa in data 04.08.2021 dall’Ufficio GIP del Tribunale di Brindisi – dott.ssa Vilma GILLI –, applicativa della misura della custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari, nei confronti di un uomo di Carovigno.

In particolare, l’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Brindisi, accogliendo pienamente l’impianto accusatorio formulato nella richiesta di misura depositata dal Pubblico Ministero Dott. Raffaele Casto, ha emesso l’ordinanza della custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari nei confronti di CONTE Marco, 21enne di Carovigno.

I reati contestati sono: “evasione”, “rapina aggravata” e “porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere aggravato”.

L’attività d’indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile- Aliquota Operativa- della Compagnia di San Vito dei Normanni, con il supporto della Stazione Carabinieri di Carovigno, trae origine dalla rapina avvenuta in data 22.07.2021 in danno del supermercato “Carrefour” di Carovigno. Nella circostanza un soggetto di sesso maschile, con il volto travisato da passamontagna, perpetrava la rapina minacciando con un coltello da cucina la cassiera che ha tentato, coraggiosamente ma invano, di fermarlo. Dopo una breve colluttazione, durante la quale sia la cassiera che il malvivente sono rovinati per terra mentre quest’ultimo impugnava il coltello, il reo ha sottratto da due casse aperte la somma di euro 4500,00, dandosi, quindi, alla fuga a piedi.

La successiva diffusione delle immagini della rapina agli organi di stampa, anche nazionali, e la relativa circolazione incontrollata sul web, hanno fornito un vantaggio strategico al rapinatore che ha tentato di inquinare gli elementi probatori, mettendo potenzialmente in pericolo la dipendente del Carrefour, definita dall’opinione pubblica “cassiera coraggio”.

I risultati investigativi, riassunti nell’informativa dei Carabinieri e riportati nella richiesta di misura presentata dalla Procura della Repubblica di Brindisi, hanno permesso di accertare che il malvivente, nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari in Carovigno, dal 19.11.2020, poiché responsabile di tre ulteriori rapine commesse in data 29.05.2020 e 05.06.2020 ai danni delle stazioni di servizio “Esso” e “Ip” di Villanova di Ostuni (BR), è evaso dalla propria abitazione per commettere l’assalto al supermercato Carrefour, poco distante dalla propria abitazione.

Al fine di non essere identificato da eventuali telecamere lungo il percorso, Conte è uscito da casa vestito con bermuda, maglietta a maniche corte e scarpe ginniche, con in mano un sacchetto contenente il cambio costituito dai vestiti da utilizzare nella rapina, venendo riconosciuto immediatamente nelle immagini da parte dei Carabinieri. Durante il tragitto dall’abitazione al supermercato ha, poi, effettuato il cambio abiti, indossando una tuta sopra ai bermuda, una camicia a maniche lunghe per coprire i vistosi tatuaggi presenti sulle braccia, ed un altro paio di scarpe, travisando il volto con il passamontagna. Effettuata la rapina, durante la fuga, il Conte, resosi conto di aver perso per strada numerose banconote, si è fermato per raccoglierle rinunciando, nel rientro a casa, a cambiare i pantaloni, riuscendo solo a sfilarsi la camicia. È stato immortalato poi dalle telecamere lungo il percorso di rientro di corsa, con in mano la busta contenente parte degli abiti utilizzati nella rapina.

Nei giorni successivi alla rapina, il Conte si è reso responsabile in data 30.07.2021 di una ulteriore evasione dagli arresti domiciliari, non potendosi escludere che lo stesso abbia pianificato un ulteriore colpo. Rientrato a casa dopo circa tre ore è stato arrestato dai Carabinieri del N.O.R. di San Vito dei Normanni che lo hanno condotto presso la casa circondariale di Lecce dove gli è stata poi notificata l’ordinanza di custodia cautelare anche per la rapina al supermercato.

Considerato l’allarme sociale, l’efferatezza dell’azione delittuosa posta in essere, nonché la pericolosità dell’indagato, la Procura della Repubblica di Brindisi ha lavorato intensamente per chiudere il cerchio in tempi rapidissimi, depositando le risultanze delle indagini della rapina in sede di convalida dell’arresto per l’evasione. Il G.I.P.  ha condiviso pienamente tutta la ricostruzione investigativa e l’impianto accusatorio, emettendo per il reato di rapina pluriaggravata ordinanza di custodia cautelare in carcere ed ordinanza agli arresti domiciliari per il reato di evasione, che comunque il Conte sconterà presso il penitenziario di Lecce essendovi ristretto per il reato più grave.

Con le numerose difficoltà legate all’attuale periodo storico, sono stati assolutamente premianti la sinergia e il coordinamento tra Procura della Repubblica e i Carabinieri poiché ogni attività investigativa è stata monitorata dal Pubblico Ministero, tempestivamente informato dai Carabinieri del N.O.R. di San Vito dei Normanni.

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Approfittando del giusto clamore sull’Appia Antica i Cicloamici plaudono un intervento di messa in sicurezza su Via Brindisi a Mesagne

Sul più importante asse viario Mesagnese l’Amministrazione Comunale ha appena realizzato un importante intervento a favore della mobilità sostenibile e della sicurezza stradale. Secondo i Cicloamici questo è un bel modo per accogliere turisti, pedoni e pellegrini dell’Appia Antica ma sopratutto costituisce un grande vantaggio ed un cambiamento di prospettiva per i cittadini mesagnesi.

Per la lunghezza di un chilometro su Via Brindisi, dal cavalcavia fino all’incrocio con Via Federico II Svevo, è stata istituita la zona 30 (limite di velocità 30Km/h). Sul medesimo tratto viario sono stati realizzati per 5 attraversamenti pedonali rialzati. Secondo normativa gli attraversamenti hanno una altezza di 7cm mentre la lunghezza interessata dal rialzo è pari a 10mt con la pendenza sotto il 10%. Apposite modifiche sono state realizzate sui marciapiedi per permettere l’attraversamento a disabili e carrozzine. Chiara e puntuale è la segnaletica orizzontale e verticale che segnala la presenza di zona 30 e, con un anticipo di 80 metri, la presenza dell’attraversamento rialzato. A coordinare i lavori l’ing. Claudio Perrucci responsabile area Lavoro Pubblici.

La Zona 30 è un’area della rete stradale urbana dove il limite di velocità è di 30 chilometri orari invece dei consueti 50 previsti dal codice stradale in ambito urbano. La minore velocità consentita permette una migliore convivenza tra auto, biciclette e pedoni. Adottare la Zona 30 sulla strada principale è un provvedimento coraggioso e lungimirante.
L’istituzione di una Zona 30 comporta diversi benefici: un aumento della sicurezza stradale: abbassando la velocità dai 50 km/h ai 30 km/h si riduce di oltre la metà lo spazio di arresto e si aumenta il raggio del cono visivo di chi conduce il veicolo. Le statistiche indicano che nelle Zone 30 si riduce il numero di incidenti e di feriti, e le lesioni fisiche sono meno gravi.
Con l’istituzione di una Zona 30 si riduce la fase di accelerazione dei veicoli, con conseguente diminuzione del consumo di carburante e di emissioni inquinanti. In un esperimento condotto a Madrid si è misurata una diminuzione del consumo di benzina (-15%) e delle emissioni inquinanti (-27% ossidi di azoto, -20% monossido di carbonio, -22% polveri sottili). Anche la rumorosità del traffico si riduce: a Graz è stata registrata una diminuzione compresa tra 2 e 2,5 dB

L’attraversamento pedonale rialzato in presenza di Zona 30 persegue il duplice obiettivo di favorire l’attraversamento dei pedoni e di ridurre la velocità dei veicoli in transito . L’attraversamento dei pedoni è reso più sicuro tramite gli stessi accorgimenti che caratterizzano le intersezioni pedonali: continuità della rete dei marciapiedi, miglioramento della visibilità. La velocità dei veicoli è ridotta grazie alla sopraelevazione in corrispondenza dell’attraversamento.

I Cicloamici auspicano che questi non siano che i primi provvedimenti di una serie di misure che possano proiettare Mesagne nel novero delle città più sicure e sostenibili di Puglia. E sicuramente un buon segnale verso questa direzione è anche rappresentato dal progetto di messa in sicurezza di Viale Indipendenza già approvato e in dirittura di finanziamento da parte della Regione Puglia.
In corrispondenza dell’incrocio Via Brindisi /Viale Indipendenza sarà a breve realizzata una rotonda per disciplinare l’incrocio e mettere in sicurezza veicoli e pedoni.

Nella decorsa notte, la Polizia di Stato, in continua sinergia con le altre Forze di Polizia a competenza generale e con il supporto delle Polizie Locali, così come stabilito nei C.P.O.S.P. presieduti dal Signor Prefetto, ha continuato a svolgere controlli presso strutture ricreative e di ristorazione dell’intera provincia con l’intento di garantire il rispetto della normativa sul contenimento del contagio da COVID19, nonché verificare il possesso delle necessarie autorizzazioni amministrative e del cd. Green-Pass per la consumazione al tavolo.

Nella città di Brindisi sono state controllate 58 persone, 36 veicoli e 3 locali, a Mesagne 43 persone, 12 veicoli e 8 attività commerciali, mentre nella città di Ostuni 28 persone, 10 veicoli e 4 locali.

Nella Città Bianca sono state elevate 3 sanzioni amministrative per inosservanza dei protocolli Covid (mancata verifica da parte dell’esercente della certificazione verde) e per irregolarità nelle emissioni sonore.

Tale attività di controllo, che va avanti sin dall’inizio del periodo pandemico e che si è intensificata dopo le recenti riaperture, continuerà per tutta l’estate.

La Questura di Brindisi, anche in considerazione del recente atto di insofferenza avvenuto a Ostuni, per cui è stato riferito all’Autorità Giudiziaria da parte del Commissariato, invita a contemperare le esigenze del vivere all’aperto con quelle dei residenti dei centri storici delle città.

In tale ottica saranno effettuati ulteriori controlli con l’ausilio dei tecnici dell’ARPA per monitorare le diffusioni sonore.

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La movida impera nella città di Mesagne? Benissimo. Ma impera anche la strafottenza, l'inciviltà e il menefreghismo. La foto, che pubblichiamo, mostra un'auo posteggiata in zona vietata, ossia sulle strisce pedonali. in via Gualtiero d'Ocra. Intorno non c'è nessuno e gli esercizi commerciali sono chiusi. Il proprietario l'ha lasciata lì e si è immerso nella movia cittadina. Il tutto perchè, probabilmente, non c'è nessuno che possa controllare ed eventualmente contravvenzionare affinchè le regole siano rispettate, specialmente quando si parla di sicurezza pubblica. Come appunto posteggiare impropriamente sulle strisce pedonali. 

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IL PD BLUFFA SUL BILANCIO: CONTI IN ORDINE E SI CORREGGONO GLI ERRORI DEL PASSATO IN CITTÀ GRANDE FERMENTO IN OGNI SETTORE. 

 
L’ultimo comunicato del PD sull’operato dell’Amministrazione Matarrelli appare tendenzioso, soprattutto perché con i numeri si cerca di rappresentare una realtà ben diversa dalla situazione effettiva. I dati riportati, di fatto, evidenzierebbero una situazione di predissesto finanziario dell’Ente. Se è così, non si comprende il motivo per cui un simile contesto non venga segnalato alla Corte dei Conti. 
 
A questo stravolgimento dei numeri vogliamo dare risposte ordinate, che traggono fondamento non da argomentazioni di parte, ma dalla relazione che il Collegio dei Revisori dei Conti ha prodotto in occasione dell’approvazione del rendinconto di gestione del 2020. 
A proposito della spesa pubblica, che a dire del PD sarebbe aumentata, l’Ente ha scelto di non utilizzare l’avanzo di amministrazione, che è stato quasi interamente destinato alla copertura dei crediti di dubbia esigibilità, denotando un atteggiamento prudenziale. Dalla relazione dei Revisori si evince che a fronte dell’aumento della spesa corrente vi è un equivalente incremento dei trasferimenti correnti. Occorre, inoltre, tener presente che l’aumento della spesa è stato fortemente condizionato dalle misure messe in campo dall’Amministrazione comunale per fronteggiare l’emergenza sanitaria. 
QUALORA IL PD NON SE NE FOSSE ACCORTO, SIAMO IN PANDEMIA DAGLI INIZI DEL 2020 E IN APPRENSIONE, PER QUELLO CHE STA ACCADENDO, DAL MARZO DELLO STESSO ANNO.
 
Nel comunicato del PD viene rappresentata la difficoltà nella riscossione dei crediti da parte del Comune. Ed è innegabile che tale difficoltà vi sia, imputabile anche al momento di crisi economica che stiamo vivendo. Tuttavia, l’Amministrazione ha messo in campo delle misure di cui si attendono i frutti. Intanto, citando testualmente la relazione dei Revisori contabili, “l’Organo di revisione vede con favore le misure correttive che l’Ente sta ponendo in atto al fine di aumentare le entrate derivanti dalla riscossione dei tributi”. 
 
Anche rispetto alle anticipazioni di tesoreria, la relazione dei Revisori dei Conti evidenzia un netto miglioramento: al 31 dicembre, le anticipazioni di cassa ammontavano a 2 milioni e 573 mila euro a fronte di una somma di 5 milioni e 597 mila euro nell’anno precedente. Il rinvio e l’annullamento del pagamento di imposte e tasse, così come avvenuto nel 2020 per IMU, TARI e occupazione del suolo pubblico, ha determinato il ricorso all’indebitamento. Fare riferimento all’indebitamento medio non è assolutamente corretto in quanto il rinvio del pagamento di imposte e tasse  ha determinato un momentaneo aumento delle anticipazioni di tesoreria che di fatto aumentano l’indebitamento medio.
 
I buoni risultati raggiunti diventano ancora più significativi se si considera il fatto che il Comune di Mesagne ha risolto tutte le pendenze creditorie con i soggetti che gestiscono i servizi socio-sanitari per conto dell’Ambito Territoriale Sociale BR/4 che, da quando questa Amministrazione è in carica, vengono finalmente pagati con regolarità, a differenza di quanto è accaduto in passato quando, per far valere i propri diritti, le stesse realtà erano costrette a fare ricorso allo strumento dei decreti ingiuntivi. A questo bisogna aggiungere quanto è stato fatto per riscuotere le somme derivanti dalla gestione dell’Ambito Territoriale, con riferimento sia alle somme anticipate e mai rendicontate dal Comune di Mesagne e sia per quel che riguarda il recupero delle quote di compartecipazione non versate da alcuni Comuni  negli anni passati. In totale questa Amministrazione ha già recuperato 2 milioni e 300 mila euro che, entro il 2021, con le azioni già messe in campo, potrebbero diventare 3,5 milioni di euro.
 
Non vogliamo ulteriormente dilungarci su questioni già ampiamente discusse in Consiglio Comunale. Riteniamo che più che le parole debbano essere i fatti a parlare. Ed è innegabile che, ultimamente, Mesagne sia un cantiere a cielo aperto.
 
La maggioranza consiliare della città di Mesagne

Posteggio selvaggio gratuito davanti alla chiesa Madre di Mesagne. Le auto posteggiano  impunemente. Forse, e sottolineamo forse, oltre a tracciare la nuova segnaletica orizzontale bisognerebbe anche prevenire, non per forza reprimere, questi abusi che imbruttiscono il nel centro storico in questo periodo ricco di vacanzieri. 

Secondo l'ultimo report a cura dell'Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 5 agosto 2021 sono state somministrate 485.562 dosi di vaccino, di cui 266.725 prime dosi e 218.837 seconde dosi; mediamente, sono state somministrate 2.217,2 dosi per giornata di vaccinazione.

Il 70,4% (187.991) delle prime dosi è rappresentato da Pfizer, il 16,7% (44.461) da AstraZeneca, il 9% (23.872) da Moderna e il 3,9% (10.428) da Janssen (Johnson&Johnson). Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 44,2% a persone al di sotto dei 60 anni; il 29,6% agli anziani, il 15,2% ai soggetti fragili; il 5% al personale sanitario; il 3,3% al personale scolastico; l’1,2% alle forze dell'ordine; l’1,5% ad altre categorie. Questa, invece, la distribuzione delle seconde dosi: per il 41,1% ai soggetti al di sotto dei 60 anni; per il 32,9% agli anziani; per il 14,5% ai soggetti fragili; per il 5,8% al personale sanitario; per il 3,6% al personale scolastico; per l'1,3% alle forze dell'ordine; per lo 0,8% alle altre categorie.

Fino al 5 agosto i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 261.952 e di questi 216.168 con la seconda dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente al 75,5% e al 62,3%. La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 94,8% e al 91,3% per il ciclo completo.

Sono 67.033 le dosi erogate finora dai medici di medicina generale, di cui 15.312 (22,8%) in ambito domiciliare. Il 18,5% (12.380) delle dosi è stato somministrato a soggetti over 80, il 26,2% (17.583) a soggetti della fascia di età 70-79 anni, il 27,5% (18.659) a soggetti con età tra 60 e 69 anni e il 27,8% (18.620) a soggetti sotto i 60 anni. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente (47.592; 71%), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (13.297; 19,8%), dai caregiver (1.282; 1,9%) e da altre categorie (4.862; 7,3%).

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