Redazione
Classe 1943, ugola d'oro, vaccinato. Sono i segni particolari dell'eccezionale testimonial della campagna vaccinale anticovid targata Asl Brindisi, Al Bano. Il Maestro ha accolto l'invito di Stefano Termite, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell'azienda sanitaria, e si è fatto raccontare come procedono le attività di vaccinazione sul territorio. Carrisi, nelle sue tenute di Cellino San Marco, si è congratulato per il raggiungimento del 75% della copertura vaccinale della popolazione e ha lanciato un messaggio a quanti ancora non hanno aderito alla campagna, intimoriti dalla disinformazione e dalla confusione che aleggiano attorno ai vaccini.
“L'unica controindicazione che ho trovato – ha detto tra il serio e il faceto Al Bano – è non vaccinarsi. Il vaccino è la salvezza dell'umanità”. Con il direttore del Dipartimento Termite, il Maestro ha commentato i dati della campagna vaccinale in provincia di Brindisi, complimentandosi per il lavoro svolto e spronando ancora una volta gli indecisi. “Dai dati in possesso della Asl – commenta l'artista – ho saputo che c'è un 5% di miei coetanei che è restio a vaccinarsi; addirittura un 18% dei 50-59enni che è in ritardo col vaccino; il 10% dei 60-69enni e il 6% dei 70-79enni ancora non vaccinati. Vacciniamoci, solo così potremo salvarci”.
Termite ha sottolineato con orgoglio che “la vaccinazione sta procedendo velocemente, con percentuali elevate: siamo oltre il 75% della popolazione in provincia di Brindisi coperta con la prima dose e al 63% con il ciclo completo. Abbiamo raggiunto un obiettivo importantissimo. C'è ancora molto da fare, però: dobbiamo vaccinare chi esita, in particolare il 18% dei 50-59enni che non lo ha ancora fatto. Li esortiamo a vaccinarsi quanto prima poiché con la variante Delta anche i cinquantenni rischiano molto”.
Nel suo appello, Al Bano afferma che “la vita va vissuta e non bisogna farsi schiavizzare dal Covid. Dobbiamo vincere noi: l'essere umano ha sempre vinto tutte le sue battaglie e si può sconfiggere anche il maledetto Covid. Col vaccino si va lontano e torneremo a stringerci la mano. Assisteremo alla morte del Covid – conclude - perché prima o poi adda murì, come si dice a Napoli. Vacciniamoci”.
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Mesagne. Allerta meteo per il caldo torrido
CALDO RECORD NEI PROSSIMI GIORNI, I CONSIGLI PER LIMITARE I RISCHI.
Rinnovato il contratto provinciale per gli operai agricoli
Rinnovato oggi, a conclusione di una complicata trattativa, svolta in prevalenza in remoto, per le costrizioni imposte dallemergenza epidemiologica, il CPL (Contratto Provinciale di Lavoro) per gli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Brindisi.
Controlli dei Carabinieri alla movida sulla costa e nelle località di mare. In occasione del fine settimana i locali pubblici e di intrattenimento, nonché i chioschi aperti fino a tardi nelle località di mare della provincia, sono meta di numerosi gruppi di giovani, anche minorenni, dediti al consumo/abuso di alcolici e di sostanze stupefacenti. Queste comitive, con i loro comportamenti antisociali, ingenerano una situazione gravemente lesiva del decoro cittadino, della quiete pubblica, della sicurezza urbana e del pregiudizio per lo svolgimento delle attività ricettive del territorio, oltre a creare situazioni di pericolo alla circolazione stradale, per sé e gli altri utenti della strada, quando si mettono al volante senza le giuste condizioni psicofisiche. Tale situazione assume ancor più rilievo alla luce del perdurare dell’emergenza epidemiologica nel nostro Paese che impone un controllo costante della normativa anti-diffusione del virus Covid19 attualmente ancora vigente. In tale contesto i Carabinieri della Compagnia di Brindisi sabato notte hanno svolto un servizio di controllo delle località marine di San Pietro Vernotico (Campo di Mare) e Torchiarolo (Torre San Gennaro e Lendinuso), nonché della Litoranea e di alcuni locali già segnalati anche nei giorni scorsi per situazioni di assembramento non disciplinato. Nella circostanza, sono stati controllati 6 locali/esercizi pubblici aperti fino a tarda notte, senza riscontrare alcune irregolarità, e sono stati effettuati posti di controllo anche con l’utilizzo di precursore ed etilometro, durante i quali sono state complessivamente controllate 35 autovetture e 55 persone; elevate numerose contravvenzioni al Codice della strada per uso del telefono cellulare alla guida e mancato utilizzo delle cinture di sicurezza; eseguiti 14 test con l’etilometro e denunciato in stato di libertà un soggetto brindisino 27enne per guida in stato di ebbrezza in conseguenza dell’uso di bevande alcoliche, con conseguente ritiro della patente di guida (al quale conseguirà la sospensione da parte della Prefettura per un periodo da 6 mesi a un anno).
È bene ricordare che sono tre le soglie previste dal Codice della Strada (art. 186 comma 2) a cui corrispondono diversi periodi di sospensione della patente:
a) Tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 g/l: sospensione da 3 a 6 mesi (violazione amministrativa);
b) Tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 g/l: sospensione da 6 mesi a 1 anno (violazione penale);
c) Tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l: sospensione da 1 a 2 anni (violazione penale).
Per chi rifiuta di sottoporsi agli accertamenti necessari a verificare l'eventuale stato di ebbrezza alcolica la sospensione della patente di guida è di 6 mesi, con obbligo di visita nella Commissione medica locale. Anche in questo caso la violazione ha rilevanza penale.
Inoltre, per le categorie di guidatori elencate nell'art. 186 bis del Codice della Strada è sempre vietata la guida in stato di ebbrezza, anche con tasso alcolemico inferiore a 0,5 g/l (sono soggetti a sanzione pecuniaria). Tra queste, ad esempio, i neopatentati e i conducenti con meno di 21 anni.
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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 9 agosto 2021 in Puglia, sono stati registrati 5504 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 144 casi positivi: 21 in provincia di Bari, 20 in provincia di Brindisi, 46 nella provincia BAT, 19 in provincia di Foggia, 32 in provincia di Lecce, 5 in provincia di Taranto, 1 caso di provincia di residenza non nota.
E’ stato registrato 1 decesso, in provincia BT.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.996.355 test.
247.784 sono i pazienti guariti.
3.442 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 257.900 così suddivisi:
96.209 nella Provincia di Bari;
26.179 nella Provincia di Bat;
20.336 nella Provincia di Brindisi;
45.765 nella Provincia di Foggia;
28.155 nella Provincia di Lecce;
39.955 nella Provincia di Taranto;
879 attribuiti a residenti fuori regione;
425 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
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“Frammenti di Natura” è un progetto del WWF che intende proteggere con azioni concrete alcuni luoghi di rilevanza naturalistica e allo stesso tempo di far conoscere meglio il loro grande valore. Il progetto vede la collaborazione di tre diverse Regioni: per il Lazio Il WWF Litorale Laziale, per la Campania il WWF Caserta, per la Puglia il WWF Brindisi e si pone come obiettivo l’individuazione di un percorso condiviso per arrivare alla tutela di “frammenti di natura”.
Dichiara Maria Gabriella Villani, Presidente del WWF Litorale Laziale: "Insieme stiamo avviando percorsi per la salvaguardia di diversi territori. Sappiamo bene che perseguire obiettivi di conservazione richiede tempi molto lunghi. Oggi lavorare a distanza è possibile con i nuovi strumenti sperimentati in occasione della pandemia e così ci siamo messi all’opera da maggio. Infatti il valore sostanziale del progetto è l’occasione preziosa di potere operare collaborando e confrontandosi tra volontari di diverse regioni, condividendo gli sforzi e l’impegno in questo tipo di iniziative che richiedono sollecitazioni costanti con percorsi spesso molto lunghi."
La specie simbolo legata a ciascun frammento di territorio rappresenta il valore e allo stesso tempo lo “strumento” per comunicare tale valore all’esterno. Il denominatore comune delle diverse scelte è il rischio oggettivo di degrado o di scomparsa di natura e quindi di perdita di biodiversità e di trovarsi all’interno o in prossimità di grandi centri urbani, densamente abitati.
Quali sono i frammenti di natura individuati nelle tre regioni?
Puglia
Per Brindisi le aree scelte sono al momento due:
Posticeddu, area litoranea pochi km a nord di Brindisi, prossima alla città, fra il SIC Giancola ed Apani. La zona, circa 1 ettaro di macchia mediterranea, è stretta fra la strada litoranea e la linea di costa. La falesia argillosa è in pericolo di crollo e subisce gravemente l’azione del mare e degli uomini: nonostante il divieto di accesso imposto dal Comune di Brindisi, è sempre invasa da auto o mezzi che scaricano rifiuti e ha di recente subito una serie di incendi dolosi. Poco distanti si trovano delle antiche fornaci romane risalenti al sec. II A.C. Specie simbolo è l’Erica forskalii, presente solo in Puglia in tre stazioni sul mare Adriatico e una sullo Jonio. Dichiara Giovanni Ricupero del WWF Brindisi: "Gli obiettivi a breve termine sono quelli di chiudere i varchi che ora vengono usati dai mezzi a motore e sistemare alcuni tratti di una pista abusiva realizzata tempo addietro per fare motocross, per farli diventare pedonali. I sentieri andrebbero ad integrarsi al cammino dell’Appia-traiana, che ora scorre sulla litoranea e quindi fra le auto."
Zona umida Quatina, area a sud di Brindisi, in località Torre San Gennaro (Torchiarolo), dove sfocia un canale che raccoglie le acque meteoriche e conserva un habitat importante ai sensi della Direttiva U.E. 92/43, definito “stagno temporaneo mediterraneo”. Il sito, circondato da zone fortemente antropizzate, vedrà avviato un percorso di tutela, attraverso questo progetto, innanzitutto con azioni di protezione, in accordo con il Comune di Torchiarolo. L’area, infatti, è vessata da inquinamento da plastica e rifiuti di ogni genere, vandalizzazione, incendi e bracconaggio. Specie simbolo: Iris pseudacorus (Iris giallo). L’obiettivo a breve termine: la recinzione con cartelli descrittivi mentre a medio e lungo termine l’ampliamento dell'area di protezione fino alle dune costiere; vigilanza attiva contro bracconieri e piromani.
Lazio
1) Ad Ostia, abbiamo “l'Oasi della palude”, una piccola area testimone di quello che era gran parte del territorio alla foce del Tevere. L’area è estesa circa un ettaro. E’ presente una specie tutelata dalla Direttiva Habitat, il Cladium mariscus, detto anche falasco, che sarà la specie simbolo dell’area.
2) La seconda area, che chiameremo ”l’Oasi della duna di Ostia”, è un fazzoletto di natura dove miracolosamente si sono conservate quasi tutte le specie caratteristiche della duna costiera. Si trova al di là della litoranea, davanti la Pineta di Castel Fusano. Specie simbolo lo sparto delle spiagge, Ammophila littoralis. Per entrambe le aree di Ostia si intende attuare un progetto di cura e tutela diretta.
3) La terza area è a Terracina, estesa meno di un ettaro di duna costiera, compresa tra due stabilimenti balneari, in cui sono ancora presenti diverse specie caratteristiche dell’habitat dunale. Specie simbolo è il giglio di mare, Pancratium maritimum. L’obiettivo è quello di attuare un progetto sperimentale di ripristino dell’ambiente della duna costiera utilizzando materiale naturale spiaggiato.
Dichiara Renato Perrillo del WWF Caserta: "Proteggere e allo stesso tempo far conoscere questi luoghi. Intendiamo proteggere con azioni rivolte alle amministrazioni e agli enti gestori, poiché c’è l’urgenza di agire concretamente per arrestare il degrado e la perdita di natura. Allo stesso tempo, di pari passo, è necessario far conoscere alla collettività questi luoghi per accrescere la consapevolezza condividendo i nostri pensieri, le nostre preoccupazioni, i nostri desideri con tante, tante persone diverse."
Campania
Per Caserta sono state individuate le seguenti tre aree:
Riserva dei Variconi, in riva sinistra alla foce del Volturno, a pochi km dal centro storico di Castel Volturno, estesa circa 60 ettari. La Riserva racchiude un'importante zona umida tutelata dalla convenzione di Ramsar. L’obiettivo è contrastare il degrado di un’area che pur essendo Riserva di fatto si trova in uno stato di abbandono.
Specie simbolo: tartaruga marina, Caretta caretta.
Pineta di Castel Volturno, dalla foce del Volturno alla foce dei Regi Lagni, un’estesa coltivazione a Pino domestico. La pineta è stata, in gran parte, attaccata dalla Toumeyella parvicornis che ha causato la morte di migliaia di alberi. Il WWF si interfaccerà con le istituzioni competenti affinché gli interventi di ripristino siano coerenti alle caratteristiche naturali della zona e alla sua biodiversità.
Monti Tifatini, estesa area collinare di circa 12.000 ettari. L’area, per anni, è stata vittima di un’intensa attività estrattiva; presenti molte cave di calcare abbandonate. L’obiettivo è valorizzare il territorio per la sue bellezze naturali, storiche e culturali e scongiurare la riapertura delle attività estrattive. Specie simbolo le orchidee selvatiche.
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Sorpreso brillo alla guida dell’auto, denunciato
Brindisi. Sorpreso alla guida dell’auto sotto l’influenza dell’alcol, denunciato. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, al termine degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 27enne del luogo per guida sotto l’influenza dell’alcol. In particolare, il giovane, nel corso della notte durante un controllo alla circolazione stradale, è stato sorpreso in una via del centro abitato alla guida della sua autovettura in evidente stato di alterazione psicofisica, accertato mediante la doppia prova spirometrica con l’apparecchiatura alcoltest in dotazione. La patente di guida è stata ritirata.
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CALDO: COLDIRETTI PUGLIA, BRUCIA FRUTTA E VERDURA NEI CAMPI
Il caldo torrido e la mancanza di precipitazioni in Puglia, con le temperature schizzate oltre i 40 gradi, sta bruciando la frutta e verdura nei campi con la perdita di un intero anno di lavoro e un calo generalizzato della produzione di oltre il 30%. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti Puglia sugli effetti delle alte temperature con meloni, angurie, peperoni, zucchine, melanzane e pomodori ustionati dai raggi del sole che stanno scottando anche l’uva nei vigneti dove i grappoli sono ‘cotti’ e stanno cadendo le foglie e gli ulivi risultano in grave stress idrico.
A risentire è tutto il settore agricolo nel 2021 divenuto rovente – denuncia Coldiretti Puglia – con la frutta e la verdura in campo bruciate dal solleone e i frequenti incendi in Salento, nel barese e nel foggiano. Stanno soffrendo il caldo gli animali nelle stalle – spiega Coldiretti Puglia - dove le mucche per lo stress delle alte temperature stanno producendo fino al 20% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali.
“I costi sono schizzati alle stelle per l’irrigazione di soccorso e per la necessità di gasolio sia per tirare l’acqua dai pozzi che per tenere in funzione h24 ventilatori e doccette refrigeranti nelle stalle per aiutare le mucche a sopportare meglio la calura. Una situazione che fa salire ben oltre i 70 milioni di euro il conto dei danni provocati nel 2021 all’agricoltura pugliese per il caldo e la siccità soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, che segnala la beffa oltre al danno “perché le avversità da sole e scottature dei prodotti agricoli non sono più assicurabili”.
L’allarme caldo e siccità scatta in un 2021 che si classifica fino ad ora all’ottavo posto tra i più caldi mai registrati nel pianeta con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,77 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo, secondo l’analisi Coldiretti sui dati del Noaa relativi ai primi cinque mesi ma la situazione preoccupante anche in Europa dove la colonnina di mercurio nel periodo è stata superiore di ben 1,04 gradi rispetto alla media storica mentre in Italia la temperatura è stata più alta di 0,21 gradi, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr relativi ai primi cinque mesi dell’anno
La siccità rappresenta l’evento climatico avverso più rilevante per l’agricoltura con un danni stimati in media dalla Coldiretti Puglia in 70 milioni di euro l’anno soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti. Per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie abbiamo elaborato e proposto per tempo un progetto concreto immediatamente cantierabile nel Recovery plan – insiste Coldiretti Puglia - un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua, lungo tutto il territorio nazionale.
Il progetto – conclude la Coldiretti – prevede la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti, progettualità già avviata e da avviarsi con procedure autorizzative non complesse, in modo da instradare velocemente il progetto complessivo e ottimizzare i risultati finali. L’idea è di “costruire” senza uso di cemento per ridurre l’impatto l’ambientale laghetti in equilibrio con i territori, che conservano l’acqua per distribuirla in modo razionale ai cittadini, all’industria e all’agricoltura, con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione.
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Conclusi i lavori nel Cimitero comunale
Nei giorni scorsi si è chiuso l’ultimo cantiere del terzo blocco di interventi avviati dall’Amministrazione Comunale nel Cimitero di Francavilla Fontana. I lavori svolti hanno riguardato la costruzione di un nuovo edificio funebre, la messa in sicurezza dei percorsi per pedoni e veicoli e il rifacimento dei servizi igienici.
Il nuovo edificio dota il cimitero di ulteriori 252 loculi e 162 ossari che saranno messi in vendita tramite un bando pubblico.
Si tratta di una costruzione di concezione moderna, fornita di luce e acqua, che risponde alle esigenze di accessibilità anche per le persone con mobilità ridotta. A differenza dei tradizionali colombari già presenti nel Cimitero, nel nuovo edificio la suddivisione dello sviluppo verticale è interrotta da due ballatoi raggiungibili in sicurezza dall’intera utenza tramite le scale o con l’ausilio del servoscala o dell’ascensore.
La scelta architettonica è stata adottata per consentire alla cittadinanza di omaggiare il proprio defunto a prescindere dall’ubicazione del loculo, garantendo allo stesso tempo una adeguata visibilità e la facilità di accesso.
“La realizzazione del nuovo edificio funebre – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – nasce dalla volontà di mantenere la gestione pubblica del Cimitero. Grazie alla vendita dei loculi e degli ossari sarà garantita la sostenibilità dei servizi cimiteriali senza impatti sul bilancio pubblico.”
Sul fronte della mobilità sono stati effettuati interventi di rifacimento del piazzale dell’ingresso monumentale, di sistemazione dei viali interni maggiormente danneggiati e di ripavimentazione dell’area attigua alla chiesa.
“Gli interventi per la viabilità – prosegue il Sindaco – oltre a mettere in sicurezza i percorsi interni ed esterni hanno contribuito al miglioramento del decoro. Crediamo molto in un nuovo modello di gestione pubblica del Cimitero comunale, per questo abbiamo investito più di 500 mila euro. Siamo consapevoli che qui è custodita la memoria della nostra comunità.”
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Chiusi gli Uffici Demografici di Fasano per sanificazione
Resteranno aperti gli uffici di Pezze di Greco e di Montalbano dove potranno recarsi anche coloro che avevano appuntamento presso l'ufficio di Fasano
Gli Uffici Demografici di Fasano resteranno chiusi nella giornata di oggi, lunedì 9 agosto per svolgere una sanificazione completa degli ambienti.
Per ogni esigenza, si informa l’utenza che sono comunque aperti gli uffici di Pezze di Greco (Corso Nazionale, n 121 tel. 0804394271) e di Montalbano (via Teano, n300 - tel. 0804394274), dove potranno recarsi anche coloro che avevano prenotato un appuntamento presso l'ufficio di Fasano.
Gli utenti già muniti di prenotazione, impossibilitati a recarsi negli uffici di Pezze di Greco o Montalbano, saranno ricontattati per fissare nuovo appuntamento.
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