Redazione

Si è appena concluso Slow Fish, evento internazionale di Slow Food dedicato alla pesca, al quale ha preso parte il Consorzio di Torre Guaceto. Dal confronto sono nate le idee. Ora prenderà avvio un nuovo percorso di promozione con la creazione del marchio di qualità dei prodotti della riserva e l’approdo dell’agroecologia e della sostenibilità alimentare nelle scuole. 

Dall’1 al 4 luglio, si è tenuta a Genova la manifestazione di Slow Food che, con scadenza biennale, porta in cattedra i maggiori esperti di pesca sostenibile, gli artigiani del mare e gli stakeholders di settore. 
Numerosi sono gli incontri internazionali ai quali hanno preso parte i rappresentanti del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto e gli eventi di divulgazione circa il patrimonio della pesca sostenibile condotta in riserva organizzati presso lo stand della regione Puglia. 
I giorni di intenso confronto con i vertici di Slow Food, i pescatori e gli stakeholder virtuosi della riserva che producono il pomodoro fiaschetto, l’olio, il grano e sono impegnati nella filiera conserviera, hanno portato l’ente gestore a scegliere quella che sarà la nuova strada per il rafforzamento della diffusione del concetto di sostenibilità alimentare. 
Sul solco dell’attività di gestione della pesca che da oltre 15 anni a questa parte ha reso famosa e apprezzata la governance di Torre Guaceto, certificata peraltro negli ultimi anni con l’assegnazione del presidio Slow Food, il Consorzio darà vita al marchio di qualità del pescato e dei prodotti della terra di Torre Guaceto. 
Piccolo passo indietro, nel 2017, Slow Food ha assegnato la qualifica di “presidio” alla pratica di pesca sostenibile ideata a Torre Guaceto e poi esportata in altre aree protette, certificandone la qualità. 
Ora è arrivato il momento di certificare anche il prodotto ittico e tutti i prodotti bio del paniere dell’area protetta, da qui l’avvio dei lavori per la creazione del marchio di qualità. Attraverso la certificazione, sarà possibile dare maggiore forza alla divulgazione dei concetti di rispetto e tutela delle risorse naturali e operare affinché si radichi sempre meglio il pensiero secondo il quale anche un’azione semplice, come fare la spesa, incida pesantemente sulla tenuta dell’ecosistema, oltreché andare incontro alle nuove tendenze del mercato mondiale che guarda alla qualità dei prodotti quale nuova frontiera sulla quale investire. 
Non solo, su impulso dato da Carlo Petrini, il padre fondatore di Slow Food, nell’ambito del congresso internazionale degli associati che ha avuto luogo nei giorni di Slow fish, il Consorzio porterà i temi dell’agroecologia e della gastronomia sostenibile nelle scuole dando vita ad una stretta alleanza con il corpo docente degli Istituti del territorio. 
“Sono stati giorni di dialogo molto importanti tanto per me, quanto per il direttore del Consorzio, Alessandro Ciccolella, e la vicepresidente dell’ente, Lara Marchetta – ha dichiarato il presidente di Torre Guaceto, Rocky Malatesta -, ora daremo nuovo slancio alla riserva e alle sue pratiche virtuose e sosterremo con maggiore forza i nostri produttori, il tutto con l’avvio di un nuovo percorso di promozione dal basso e la strutturazione di una rete di alleanza. Mi preme ringraziare chi ha sempre sostenuto i nostri progetti e si è impegnato in prima persona perché questi giungessero a compimento. E parlo innanzitutto di Marcello Longo, presidente di Slow Food Puglia, e dei nostri pescatori e produttori sempre pronti in prima linea. Continuando a lavorare uniti riusciremo a raggiungere nuovi importanti traguardi per la nostra riserva”.

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Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.
“Ci siamo ritrovati oggi in Commissione Bilancio, a distanza di un mese, per continuare il confronto sui ristori promessi da TAP e SNAM per il passaggio del gasdotto che attraversa il Salento e sfocia a San Foca, nella marina di Melendugno.
I vertici delle due multinazionali, nella scorsa audizione convocata sempre su mia richiesta, si dissero pronti ad offrire risarcimenti e a negoziare su dove e come investirli. In quell’occasione io espressi la mia posizione: indirizzare quei fondi verso obiettivi di ampio respiro per il Salento, senza polverizzarli.
Oggi abbiamo voluto sentire i presidenti delle due Province e i sindaci dei Comuni interessati. Ma l’assenza di molti di essi, e la presenza dei soli primi cittadini di Torchiarolo e San Pietro Vernotico, ha evidenziato che non c’è condivisione, che si persevera nel rifiuto preconcetto di trattare direttamente con le multinazionali, delegando al Governo centrale il negoziato. Visto però che è passato un anno dal collaudo dell’impianto, ormai in funzione a pieno ritmo da mesi, e l’interlocuzione con Roma si è interrotta da mesi, ribadisco la necessità che sia la Regione a farsi cabina di regia di questa trattativa, per non rischiare di perdere le risorse in ballo.
Oggi abbiamo appreso dai sindaci di Torchiarolo e San Pietro Vernotico che non c’è stato il ripristino dei luoghi sfregiati dal passaggio del gasdotto e dal transito dei mezzi pesanti. Questo contraddice quanto sostenuto dai vertici di TAP e SNAM ed è una questione che va chiarita direttamente, perché i ripristini sono dovuti. 
Ma a maggior ragione si rende necessaria l’azione di un ente di livello superiore che faccia da cerniera tra multinazionali ed enti locali, e questo ruolo spetta alla Regione, per impedire che la promessa dei ristori, mentre si gioca a temporeggiare, finisca nel dimenticatoio.  
La latitanza di oggi non è un bel segnale, si preferiscono singoli contenziosi ad un’azione forte e condivisa. Il gasdotto ormai è in funzione, quel che è accaduto lo conosciamo tutti, quello che deve accadere proviamo a scriverlo insieme. E delegare al Ministero rischia di vanificare il nostro tentativo di far arrivare i ristori promessi in tempi certi. Sarebbe un vero peccato perdere queste risorse, e va avviato un percorso di partecipazione che ci porti ad ottenere subito questi risarcimenti.  
Perciò ho annunciato una nuova richiesta di audizione dei vertici di TAP e SNAM a confronto con i sindaci che hanno lamentato i mancati ripristini, e la convocazione del presidente Emiliano e dell’assessore regionale al bilancio per sollecitare i ristori promessi e stabilirne i criteri di distribuzione sul territorio. È il primo passo di un percorso utile e mirato ad accorciare passaggi burocratici troppo lunghi e contorti, passando per Roma”.

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Bilancio attività polizia locale della Provincia in riferimento al contrasto dell’illecito abbandono dei rifiuti sulle zone e strade di competenza provinciale.

 Conferenza stampa questa mattina, presso la Provincia di Brindisi, per trarre il bilancio dei primi sei mesi delle attività del 2021 del Corpo della Polizia Locale dell’Ente, in riferimento alle sanzioni emanate, dell’importo di circa 600 euro ciascuna, dopo rilevazione, tramite l'utilizzo di fototrappole, delle infrazioni commesse dai cittadini-trasgressori. Tali soggetti usavano smaltire rifiuti di ogni genere ed ingombranti, provenienti anche da attività commerciali, in maniera illecita sulle strade e zone di competenza provinciale.

In questi mesi di attività gli operatori della Polizia Provinciale hanno sanzionato circa 100 trasgressori che sono stati sorpresi a smaltire rifiuti in maniera non conforme al senso civile e alle norme vigenti. Ma in queste settimane sono all'esame dei tecnici della Provincia altre immagini colte in altre zone con le tante fototrappole posizionate lungo i 1000 Km di strade provinciali.

Alla conferenza stampa hanno preso parte il presidente della Provincia, Riccardo Rossi, il vicepresidente Giuseppe Pace, il dott. Cosimo D'Angelo, funzionario della Polizia provinciale, e l’Azienda Ecotecnica.

“Abbandonare illecitamente i rifiuti – ha detto il presidente Riccardo Rossi - è un atto che dimostra mancanza di rispetto del territorio e di tutti i cittadini. E’ un fenomeno che avviene sia in ambito urbano che extraurbano, e in quest’ultimo assume una gravità superiore perché chi commette queste azioni crede di essere libero di scaricare ogni cosa su luoghi anche di pregio. Con il corpo di polizia provinciale è stata attivata un’azione di contrasto e pertanto ci siamo dotati di fototrappole. Abbiamo visto le immagini e si tratta di gente normale, come noi, ma che ha scarso senso civico. eppure, abbiamo realizzato un centro di raccolta con l’azienda Ecotecnica che è aperto tutti i giorni, facilmente e dotato anche di numero verde. Non utilizzare le giuste modalità di smaltimento dei rifiuti fa male alle tasche dei cittadini e al territorio. Ma il messaggio che vogliamo dare è che noi non è che vogliamo reprimere a tutti i costi o fare multe, ma è indirizzato a far capire a tutti che è necessario rispettare il territorio perché se ne avvantaggiano l’ambiente, il decoro e l’immagine di noi stessi. I video e le foto viste attraverso le fototrappole devono fungere da monito. Ringrazio la Polizia provinciale e i 5 operatori che sono impegnati in questa attività. Ben presto, attraverso il piano del fabbisogno del personale, arriveremo a 7 unità”.

Oltre agli strumenti fotografici utilizzati in zone convenzione con il Comune di Brindisi, la Provincia si è dotata di altre 70 fototrappole, grazie ad AGER e ad altre premialità. L’obiettivo primario è debellare il fenomeno di abbandono illecito dei rifiuti nelle zone di competenza territoriale.

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CONSUMI: COLDIRETTI PUGLIA, E' BIRRA MANIA CON VOGLIA D'ESTATE E VACANZE; AL TOP LE AGRICOLE A KM0

La voglia di estate e di vacanza con pranzi e cene al ristorante, negli agriturismi e in pizzeria spinge il consumo di birra che segna il +18,4%, perché a seconda che sia bionda, rossa o scura è gradita da giovani e meno giovani, uomini e donne, qualunque sia la professione. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia su dati Ismea che evidenziano un andamento positivo degli acquisti e dei consumi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un aumento esponenziale delle birre agricole.

“I microbirrifici in Puglia sono arrivati a quota 110, con le province di Bari e Lecce che guidano la classifica regionale delle aree dove l’attività birraria ha preso piede, con rispettivamente 42 e 31 aziende, seguite da Foggia con 17 birrifici, Taranto 15 e Brindisi 5. La nuova tendenza è la ‘birra agricola a Km0’, un prodotto sempre più ‘smart’ inventato dalle aziende agricole pugliesi, che se la gioca bene sul fronte del gusto e dell’innovazione, come la birra al carciofo, la birra di grano ‘Cappelli’, la birra di fichi, piuttosto che la birra alla canapa”, spiega il Presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

Oltre a dare un contributo utile all’economia, la birra artigianale rappresenta anche una forte spinta all’occupazione soprattutto tra gli under 35 – aggiunge Coldiretti Puglia - che risultano i più attivi nel settore con profonde innovazioni che vanno dalla certificazione dell’origine a chilometro zero al legame diretto con le aziende agricole, ma anche la produzione di specialità altamente distintive o forme distributive innovative come i “brewpub” o i mercati degli agricoltori di Campagna Amica.

Il consumo – spiega Coldiretti regionale – è diventato negli anni sempre più raffinato e consapevole con la ricerca di varietà particolari e una produzione artigianale Made in Italy, una voglia di gusto che è andata di pari passo – spiega Coldiretti – con il boom dei birrifici artigianali, quadruplicati negli ultimi dieci anni, passando da poco più di 200 a oltre 860 fra brew pub, dove è anche possibile consumare sul posto la birra prodotta e micro birrifici di cui 1 su 4 agricolo con 55 milioni di litri prodotti.

Stanno nascendo anche nuove figure professionali – ricorda Coldiretti Puglia – come il “sommelier delle birra” che conosce i fondamentali storici dei vari stili di birre ed è capace di interpretarne, tramite opportune tecniche di osservazione e degustazione, i caratteri principali di stile, gusto, composizione, colore, corpo, sentori a naso e palato e individuarne gli eventuali difetti, oltre a suggerire gli abbinamenti ideali delle diverse tipologie di birra con primi piatti, carne o pesce e anche con i dolci. La birra è sempre più bevanda di degustazione con richiami al territorio e al Made in Italy, due caratteristiche evocate, non sempre a proposito – conclude la Coldiretti regionale – da etichette e pubblicità anche dai grandi marchi industriali.

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“La ricerca ha sempre bisogno di fondi, non c’è mai sosta e ogni giorno può essere fondamentale per la cura e per salvare vite umane. Ecco perché, come Regione, è necessario andare incontro alle esigenze dei nostri scienziati”. È quanto afferma in una nota Peppino Longo, consigliere regionale del gruppo “Con-Emiliano”.
“Al termine della scorsa legislatura - prosegue la nota - l’Ufficio di presidenza, di cui sono stato onorato di far parte, finanziò alcuni progetti di ricerca su malattie rare grazie ai fondi reperiti dal taglio a 250 “pensioni d’oro” ad ex assessori ed ex consiglieri regionali. Una ennesima pagina di buona politica che, a mio modesto parere, si potrebbe replicare cercando nuovi fondi e rendendoli strutturali”.
“Una cultura del dono - afferma ancora il consigliere regionale - si esprime anche attraverso una attenta capacità di programmazione e la Regione l’ha dimostrato in più di una occasione. Più volte ho potuto toccare con mano il dramma nel dramma che vivono i malati di patologie cosiddette rare, malattie che oscillano tra le 7.000 e le 8.000, ma è una cifra che cresce con l’avanzare della scienza e, in particolare, con i progressi della ricerca genetica.
Raro - conclude Peppino Longo - non può essere tradotto con invisibile”.

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Intensificati i controlli ad opera della polizia locale di Mesagne nell'ambito del rispetto del contenuto della ordinanza n.102 dell'aprile 2021 con la quale si è disposta "la pulizia e la manutenzione dei terreni privati in ambito urbano ed extraurbano pena una sanzione amministrativa di euro 400.

Ed i recenti focolai ed incendi di vaste sterpaglie di campi incolti ,  alcuni nella cinta urbana  , stanno obbligando ad un severo controllo al fine di evitare pericoli per i cittadini e per le loro abitazioni potenzialmente attinte da fumo e lingue di fuoco .
Sono complessivamente oltre 20 le sanzioni elevate negli ultimi due mesi ed una decina in corso di valutazione identificando i proprietari inadempienti , persone fisiche e giuridiche. 
Come più volte sottolineato dal Sindaco di Mesagne Toni Matarrelli , è  obbligo giuridico e senso civico procedere alla pulizia del fondo: l' incendio è  un severo pericolo per chiunque .
La polizia locale oggi e nei prossimi giorni sarà impegnata anche in area rurale nei controlli dei campi  incolti  auspicando , sempre, nella collaborazione dei cittadini specie nell informazione e nella segnalazione.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 4 luglio 2021 in Puglia, sono stati registrati 3.710 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 25 casi positivi: 4 in provincia di Bari, 6 in provincia di Brindisi, 2 nella provincia BAT, 3 in provincia di Foggia, 7 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto, 1 caso di residente fuori regione.

Sono stati registrati 2 decessi: 1 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.698.172 test.

244.192 sono i pazienti guariti.

2.660 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 253.496 così suddivisi:

95.216 nella Provincia di Bari;

25.598 nella Provincia di Bat;

19.830 nella Provincia di Brindisi;

45.172 nella Provincia di Foggia;

26.998 nella Provincia di Lecce;

39.500 nella Provincia di Taranto;

815 attribuiti a residenti fuori regione;

367 provincia di residenza non nota.

 

Cellino San Marco. Ruba una bicicletta parcheggiata all’esterno di un esercizio commerciale. Arrestato. I militari della Stazione Carabinieri di Cellino San Marco, al termine degli accertamenti, hanno proceduto all’arresto di un 30enne del luogo, per furto aggravato di una bicicletta, tipo mountain bike. In particolare, i militari, allertati telefonicamente dell’avvenuto furto della bicicletta che era stata lasciata in sosta all’esterno di un esercizio commerciale, hanno rintracciato l’uomo alla guida del velocipede. La bicicletta è stata immediatamente restituita al legittimo proprietario. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato rimesso in libertà, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Ceglie Messapica. Servizio straordinario di controllo del territorio. Denunciate 3 persone e 7 segnalate all’Autorità Amministrativa.

A conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio eseguito dai reparti dipendenti dalla Compagnia di San Vito dei Normanni nel comune di Ceglie Messapica, i Carabinieri hanno:

‒    denunciato in stato di libertà:

  • un46enne di San Vito dei Normanni poiché a seguito di perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di un ciclomotore che da accertamenti è risultato provento di furto commesso in San Vito dei Normanni; il veicolo è stato sottoposto a sequestro;
  • un55enne di San Vito dei Normanni, in atto sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale con obbligo di dimora, per avere violato gli obblighi imposti, in quanto ha ceduto il ciclomotore, provento di furto, al predetto 46enne;
  • un41enne di San Michele Salentino poiché, fermato nei pressi di un Istituto Scolastico, è stato trovato in possesso di una tenaglia in ferro, occultata nella tasca anteriore della felpa indossata, senza addurre una giustificazione; l’arnese è stato sottoposto a sequestro;

‒    segnalato all’Autorità Amministrativa per detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti:

  • un29enne di Carovigno, trovato in possesso, a seguito di perquisizione personale, di 0,6 grammi di marijuana, occultati nel proprio zaino;
  • un 32enne di Ostuni, trovato in possesso di 1,7 grammi di hashish, occultati all’interno di un pacco di sigarette;
  • un43enne di Ceglie Messapica trovato in possesso di residui di cocaina; è stata applicata la sanzione accessoria del ritiro della patente di guida;
  • un 47enne di Ceglie Messapica, trovato in possesso di 1,5 grammi di cocaina, occultati nella tasca dei pantaloni;
  • un57enne di Ceglie Messapica, trovato in possesso di 0,35 grammi di cocaina, occultati nella tasca dei pantaloni;
  • un17enne di Ceglie Messapica, trovato in possesso di 4 grammi di marijuana, occultati nei propri indumenti intimi;
  • un22enne di Ceglie Messapica, trovato in possesso di 1,5 grammi di hashish, occultati nella mano destra.

Le sostanze stupefacenti rinvenute sono state sottoposte a sequestro.

Complessivamente sono stati eseguiti 7 controlli a persone sottoposte a misure di sicurezza e prevenzione; identificate 47 persone, controllati 34 automezzi ed effettuate 11 perquisizioni.

Brindisi. Rifiuta di sottoporsi agli accertamenti per verificare l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti, denunciato e segnalato all’Autorità Amministrativa per detenzione per uso personale di cocaina. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 29enne, domiciliato a San Vito dei Normanni, per essersi rifiutato di sottoporsi agli accertamenti sanitari per accertarne l’eventuale alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti.

In particolare, nel corso di un controllo alla circolazione stradale, durante la notte, in una via del centro abitato, l’uomo è stato sorpreso, alla guida di un’autovettura, in evidente stato di alterazione psicofisica, rifiutando di sottoporsi agli accertamenti sanitari presso il locale ospedale per verificare l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti; nella circostanza, sottoposto a perquisizione personale e veicolare, è stato trovato in possesso di una bustina di cellophane contenente 0,6 grammi di cocaina, occultati nell’auto e, pertanto, è stato anche segnalato all’Autorità Amministrativa. La patente di guida è stata ritirata e il veicolo affidato a terza persona. La sostanza stupefacente è stata sequestrata.

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