Redazione

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 26 giugno 2021 in Puglia, sono stati registrati 6444 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 58 casi positivi: 15 in provincia di Bari, 9 in provincia di Brindisi, 5 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 25 in provincia di Taranto,, 1 caso di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 5 decessi: 3 in provincia BAT, 2 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.652.289 test.

242.684 sono i pazienti guariti.

3.881 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 253.205

così suddivisi:

95.158  nella Provincia di Bari;

25.580 nella Provincia di Bat;

19.780 nella Provincia di Brindisi;

45.147 nella Provincia di Foggia;

26.908 nella Provincia di Lecce;

39.447 nella Provincia di Taranto;

810 attribuiti a residenti fuori regione;

375 provincia di residenza non nota.

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“Nelle ore estive più proibitive a causa delle alte temperature le disposizioni di proibizione del lavoro nei campi dalle 12.00 alle 16.00 dovrebbero essere estese a tutta la provincia. Mi auguro che in questo senso l’ordinanza del sindaco di Brindisi Riccardo Rossi entri in vigore in tutto il territorio provinciale.” Lo afferma, in una dichiarazione, Giovanni Luca Aresta parlamentare del M5S.
“La drammatica vicenda di Camara Fantamadi – prosegue Aresta- accende i riflettori sulle condizioni di lavoro di molti braccianti, in un periodo in cui il caldo mette a dura prova la resistenza fisica di questi lavoratori, impegnati in questi giorni nella raccolta del pomodoro. Il lavoro non dovrebbe mai essere sinonimo di sfruttamento e questo riguarda sia le condizioni in cui lo si esercita, sia l’adeguatezza dei salari percepiti da chi lavora nei campi.”
“Mi unisco – conclude il parlamentare- al cordoglio generale nei confronti del giovane Camara ed esprimo tutta la mia solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici, italiani e stranieri, che ogni giorno sono impegnati nelle nostre campagne a garantire la ricchezza e la qualità delle nostre produzioni agricole. Alla comunità africana del brindisino va un abbraccio particolare in questo drammatico momento di dolore.”

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Brindisi. Atti persecutori nei confronti dell’ex compagna, disposto l’allontanamento dalla casa familiare. I Carabinieri della Stazione di Brindisi Centro hanno eseguito una misura coercitiva personale dell’allontanamento dalla casa familiare emessa dal Tribunale di Brindisi nei confronti di un 56enne del luogo, ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti della ex compagna consistititi in minacce e aggressioni fisiche e verbali.

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Mesagne. Detiene in casa 95 grammi di marijuana, arrestato. I Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno arrestato in flagranza di reato un 18enne del luogo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, nel corso di una perquisizione domiciliare eseguita presso la sua abitazione, hanno rinvenuto un involucro contenente 95 grammi di marijuana occultati nel cassettone del proprio letto, nonché 460,00 euro ritenuti provento di spaccio, il tutto sottoposto a sequestro. L’arrestato, a conclusione delle formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua residenza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Microchippatura gratuita: appuntamento nell'ambulatorio di Piazza Gioberti il 1°luglio.

 Il Comune di Mesagne, ufficio randagismo e benessere animale, in collaborazione con l’associazione “Gli amici di Snoopy” e la Asl, informa che giovedì 1° luglio, dalle ore 16 alle 20 nella struttura sita in piazza Gioberti, si terrà l’iniziativa “Microchip Day” rivolta ai cittadini residenti sul territorio comunale possessori di cani non registrati all’anagrafe canina. L’applicazione gratuita del microchip verrà effettuata dal personale veterinario della Asl competente per territorio.
 “L’appuntamento rientra tra gli interventi programmati per prevenire il fenomeno dell’abbandono e del randagismo”, ha spiegato il sindaco Antonio Matarrelli. Il consigliere comunale delegato al benessere animale, Vincenzo Carella, ha sottolineato il costante lavoro svolto dai volontari dell’associazione che, nell’occasione, saranno presenti con un gazebo per fornire informazioni utili e dettagli su un concorso fotografico a tema aperto a tutti. I proprietari dei cani ai quali verranno applicati i microchip dovranno presentarsi muniti di documento di identità.

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CONTESSA (ANCE BRINDISI): NEI PROCESSI DI RIPRESA ECONOMICA SERVE UNA RICONVERSIONE CULTURALE E PUO’ ESSERE FONDAMENTALE IL RUOLO DEGLI INVESTITORI PRIVATI. 

 Le cronache delle ultime ore ci restituiscono due questioni che coinvolgono direttamente la comunità pugliese: la sentenza del Consiglio di Stato riguardante il funzionamento degli impianti del Siderurgico di Taranto e il tentativo del Consiglio regionale della Puglia di rendere fruibile il Castello Svevo di Oria. Si tratta di questioni apparentemente distanti tra loro, ma che sono legate da un filo comune che riguarda la nostra economia ed il ruolo che i privati possono avere nello sviluppo economico del territorio.
Per quanto riguarda Taranto, i giudici romani hanno rettificato le decisioni assunte dai colleghi del Tar ed hanno dichiarato, sostanzialmente, che gli impianti possono continuare a funzionare perché la normativa ambientale consente di rimediare al potenziale pericolo sanitario e sulla sicurezza dell’impianto stesso, in sostanza. Per tantissimi – al di là di molte dichiarazioni, rispettabili, filo-ambientaliste – questa decisione è stata una boccata di ossigeno perché è evidente che l’Italia ha bisogno del più grande polo di produzione di acciaio per continuare ad occupare posti al sole nella classifica delle nazioni più potenti del mondo. E’ chiaro, quindi, che l’obiettivo prioritario da oggi in poi dovrà essere la riconversione industriale nel rispetto della salute pubblica e della sicurezza dei lavoratori.
Ad Oria, invece, c’è un Castello che nessuno degli enti pubblici preposti ha voluto comprare, che è stato tirato fuori dall’abbandono e dal rischio di crollo da un privato che in quel maniero ha investito milioni e milioni di euro. Adesso quel bene “privato” lo si vorrebbe restituire al territorio, rendendolo fruibile e quindi trasformandolo in un attrattore turistico, non facendolo utilizzare al proprietario ai fini economici. Insomma, una sorta di esproprio proletario!
Qual è il collegamento tra queste due storie apparentemente così distanti tra loro? Il tutto è riassumibile in una sola parola: riconversione culturale!
A Taranto la tanto criticata decisione del Governo di affiancare Arcelor Mittal nella proprietà del Siderurgico alla fine potrebbe risultare strategica per guardare, come prospettiva immediata, ad una riconversione ambientale degli impianti nell’ambito dell’ormai avviato processo di transizione energetica. Si tratta di non avere timori nel prevedere che l’Italia investa, insieme ai privati di Arcelor Mittal, ingenti risorse per cancellare i guasti ambientali del passato e per continuare ad assicurare un futuro allo stabilimento siderurgico più importante della nazione. Il rischio di chiusura (ed il ridimensionamento del ruolo dell’Italia tra le potenze industriali del mondo) si evita solo con scelte coraggiose e immediate. 
Ed occorrerà coraggio anche ad Oria per assicurare un futuro diverso dai lucchetti ai cancelli per il Castello Svevo. La politica che oggi urla a gran voce la necessità di riaprirlo al pubblico non dimentichi neanche per un istante che quel bene è stato sottratto al degrado solo grazie ai privati che hanno investito ingenti capitali. Il tutto, mentre il “pubblico” si è guardato bene dall’intervenire per acquisire il Castello al proprio patrimonio. 
Adesso, si facciano scelte coraggiose, si raggiunga una intesa con i proprietari per consentire la sua fruizione, ma si consenta – allo stesso tempo – di utilizzarlo anche per il business che fa reggere il piano economico per il quale il privato aveva deciso di investire milioni di euro. 
Gli imprenditori non hanno paura di investire con capitali propri ed aiutare il paese ad uscire dalla grave crisi economica in cui siamo, ma hanno bisogno di certezze legislative e soprattutto di un cambio culturale: l’investimento privato deve reggere e dare i giusti utili nell’ambito del “Business Plan” e la politica deve trovare il modo di stimolarli, prima, e tutelarli dopo. E’ così che l’Italia potrà tornare ad essere competitiva ed appetibile.
Noi imprenditori siamo pronti!
 
Angelo Contessa – Presidente ANCE Brindisi (Associazione Nazionale Costruttori Edili)

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Un grave incidente stradale si è verificato poco fa sulla provinciale che collega la città di Mesagne a San Pancrazio Salentino. Su questo asfalto rovente si sono scontrate due auto, una Fiat Punto con a bordo un papà con la sua bimba di appena due anni, di Mesagne, e una Peugeot 307 Sw con alla guida un signore anziano di San Pancrazio. Nello scontro tutti gli occupanti dei mezzi sono rimasti feriti. Sul posto sono giunte le ambulanze del 118 e gli uomini della polizia locale di San Pancrazio. Ai soccorritori le condizioni dei feriti sono sembrate serie, severe quelle della bimba. Pertanto, la piccolina è stata trasferita in codice rosso presso l'ospedale Perrino di Brindisi. Qui è stata sottoposta ad accertamenti che hanno evidenziato la presenza di alcune fratture. È stata ricoverata per ulteriori accertamenti. Migliori le condizioni degli altri due feriti che, comunque, hanno riportato diversi traumi. L'episodio si è verificato intorno alle ore 8,30 sulla provinciale che collega Mesagne a San Pancrazio. Una strada ad alta densità di traffico perché utilizzata dai mesagnesi soprattutto per raggiungere le marine ioniche. Su tale arteria stanno viaggiando due auto, una Fiat Punto con a bordo un papà con la sua bimba di 2 anni e una Peugeot 307 Sw con a bordo un signore anziano di San Pancrazio. I due mezzi, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrati. Entrambi sono usciti fuori strada. La Fiat Punto si è ribaltata su un fianco trattenendo all'interno gli occupanti. Sul luogo dell’incidente si sono fermati alcuni automobilisti che hanno prestato i primi soccorsi. Contestualmente è stato richiesto l'aiuto dei soccorritori del 118. Nel frattempo la piccola piangeva oltre che per lo spavento anche per i dolori. È stata soccorsa e trasferita, in codice rosso, presso l'ospedale Perrino di Brindisi. Qui è stata sottoposta ad accertamenti diagnostici e strumentali dai quali sono emerse alcune fratture costali. La tac, total body, cui è stata sottoposta ha escluso la presenza di emorragie interne. Tuttavia, i medici hanno deciso di ripetere l'accertamento a distanza di alcune ore per avere la conferma della prima diagnosi. Meno gravi sono apparse le condizioni degli altri due feriti. Intanto, sul posto dell'incidente sono rimasti i vigili urbani di San Pancrazio che lo hanno rilevato, ascoltato i testimoni e avviato le indagini per addossare le responsabilità. La strada è rimasta bloccata per il tempo necessario a effettuare i rilievi e pulirla dai resti dei mezzi sparsi un po' su tutta la carreggiata. Una sensazione ha fatto ad alcuni automobilisti che si sono fermati la presenza del seggiolino della bimba riverso per terra, a pochi metri dall'auto del papà. “Con mio marito siamo arrivati qualche minuto dopo che si era verificato l’incidente e vedere il sediolino della bimba nel campo è stato terribile”, ha chiosato piangendo una signora presente sul luogo del sinistro. Da alcuni anni questa arteria è interessata dai lavori di allargamento della sede stradale proprio per renderla maggiormente sicura.

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La Prefettura di Brindisi cancella il Diritto Costituzionale a manifestare .

Il referente Cobas , Roberto Aprile , è stato invitato nella mattinata di ieri , 25 Giugno,a recarsi negli uffici della Digos a Brindisi dove ha incontrato la dirigente dottoressa Rosalba Cotardo.

La dirigente della Digos ha spiegato ad Aprile che la prefettura di Brindisi aveva emanato un provvedimento in cui a Brindisi in occasione del G-20 si poteva manifestare in tre piazze del centro cittadino, posti ben lontano dagli avvenimenti.

La dottoressa Cotardo dava due giorni di tempo ad Aprile per pensarci sopra ed eventualmente formulare una nuova richiesta di autorizzazione in sintonia con il provvedimento della Prefettura di Brindisi.

Aprile ha risposta che non aveva bisogno dei due giorni per pensarci sopra perché rifiutava assolutamente le decisioni della Prefettura di Brindisi.

Il rappresentante Cobas ha sostenuto che la libertà di manifestare è stata conquistata con il sangue anni fa con la Resistenza al Nazifascismo ed è un bene da custodire gelosamente.

Aprile ha fatto notare al dirigente della Digos che ha svolto nei giorni una trattativa con la Digos diBari in quanto firmatario della richiesta per un corteo nella zona interessata dal G20 per il giorno di inizio che è il prossimo Lunedì 28 Giugno.

La trattativa barese, con le opportune limature, ha avuto buon esito permettendo di mantenere saldo il diritto a manifestare.

Chiediamo con forza che quella decisione della Prefettura di Brindisi venga rivista e che ci venga permesso nella giornata di Mercoledì 30 Giugno alle ore 9,00 in largo Piazza del Vento al Casale di porre uno striscione con la scritta “G-20:Voi siete il Problema, l’emergenza umanitaria è l’effetto delle vostre azioni”.

Brindisi 26.06.2021

Per il Cobas Roberto Aprile

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FASANO - Una nuova via in uno snodo fondamentale del territorio di Fasano che diventa sempre più realtà, dopo 20 anni di attesa. Ma anche piste ciclabili, nuovi punti luce e strisce pedonali rialzati per garantire la circolazione in sicurezza. 

 
E’ stato approvato in giunta il progetto definitivo per la realizzazione della nuova strada che da via Attoma, passando per via Valerio Gentile, arriverà in via Roma, dove sarà realizzata anche una nuova rotatoria. 
 
Il progetto definitivo ha un importo complessivo di 738mila euro. 
«Un progetto molto importante che Fasano attende sin dall’approvazione del piano regolatore generale, avvenuta nel 2001 – spiega il sindaco Francesco Zaccaria –. Ora procederemo all’accensione del mutuo e all’avvio della pratica per lo spostamento degli alberi di ulivo che è necessario per la realizzazione di tutto il progetto». 
Nei prossimi anni la nuova strada arriverà fino al Palazzetto dello sport, in fase di ultimazione, e terminerà sulla via per Savelletri. 
 
«Ringrazio l’assessore Pagnelli e tutta la struttura dei Lavori pubblici a partire dall'ing. Rosa Belfiore e dal geometra Leonardo Angelini, per il lavoro fatto sin dallo studio di fattibilità e dal progetto preliminare – dice il primo cittadino –. Con l’approvazione del progetto definitivo un’altra idea della nostra amministrazione trova applicazione concreta e realizzazione pratica all’insegna di un Fasano che sarà sempre più vivibile, organizzata e attenta e orientata a una nuova mobilità che integra sicurezza e rispetto dell’ambiente e favorisce l’uso di mezzi alternativi alle auto attraverso la creazione di piste ciclabili. E’ questa la strada giusta di una visione più moderna e funzionale del la città».
 
«La nuova strada sarà fondamentale per alleggerire il traffico in via Roma, via Nazionale dei Trulli, via dell'Artigianato, via Santa Margherita – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Pagnelli – con un beneficio notevole per la viabilità in un’arteria cruciale del territorio della nostra città. La nuova strada, inoltre,  completerà la viabilità in un quartiere in grande espansione negli ultimi anni e darà continuità e sicurezza a un’altra bellissima nostra realizzazione che è via Attoma».
 

Apre nel centro storico la bottega di Rina Rizzi: gioielli e artigianato pugliese. 

Nel cuore del centro storico di Mesagne, in piazza Criscuolo, nasce una nuova attività artigianale e commerciale: la bottega​ del gioiello e dell’artigianato pugliese di Rina Rizzi.

Rina Rizzi è artigiana orafa e designer del gioiello di formazione valenzana. La città di Valenza è un luogo speciale: è qui che si formano gli artigiani migliori e si trova l’eccellenza orafa. Rina ci ha vissuto per oltre un decennio, si è formata frequentando una importante scuola di specializzazione per orafi arrivando a lavorare per marchi storici quali Damiani e Crivelli.

La passione per l’arte e la sua determinazione l'hanno vista​ già protagonista nella nostra città.

Oggi Rina, dopo il lungo lock down, avvia una nuova realtà imprenditoriale, fortemente voluta a Mesagne e nel suo centro storico, con l’obiettivo di estenderne l’offerta ad arte, cultura, artigianato, e ampliarne vocazione e fascino.

Rina Rizzi è un marchio di design, la bottega un luogo ricco ed emozionante, dove trovare gioielli unici e personali e oggetti di artigianato locale disegnati e progettati dall'artista, in grado di raccontare con forme, luci e colori, cultura e tradizioni preziose del nostro territorio.

La luce è elemento di ispirazione della nuova collezione di gioielli: Luminarie. Ispirata alle luminarie salentine è unica e originale, gioca sulla composizione di forme e geometrie per creare gioielli eleganti e raffinati.

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