Redazione

La squadra del C.T. “Dino De Guido” di Mesagne ha perso a Barletta nell’ultimo incontro del campionato di serie B2 maschile mancando l’obiettivo della salvezza diretta. Dopo lo svolgimento dei quattro singolari con il risultato di 2-2, i due doppi sono stati vinti dal C.T. Barletta.

 4-2 il risultato finale, anche se si poteva raggiungere il pareggio (3-3) che, comunque, non sarebbe servito alla classifica. Due doppi molto avvincenti, uno dei quali durato 3 ore di gioco, con una temperatura decisamente al di sopra delle medie stagionali.

Questi i risultati nei singolari: Davide Spina (CT Mesagne) b. Antonio Vernò (CT Barletta)  6-3, 6-4, Alessio Savoldi (CT Barletta) b. Lautaro Agustin Falabella 6-4, 6-3, Luca Scelzi (CT Barletta) b. Simone Pacciolla (CT Mesagne) 6-3, 6-1, Marek Jaloviec (CT Mesagne) b. Giuseppe Tresca (CT Barletta) 6-3, 6-1.

Nei doppi questi i risultati: Faggella/Scelzi (CT Barletta) b. Jaloviec/Canuto (CT Mesagne)  6-2, 6-2, 13-11, Tresca/Savoldi (CT Barletta) b. Falabella/Spina 7-6, 6-3.

Risultati degli altri incontri del girone: “New Tennis TDG - Torre del Greco/Ct “Petrarca”-Napoli 6-0, CT Chieti/CT L’Aquila 2-4, ha riposato l’”Out Line Tennis School” – Lecce.

Questa la classifica finale della “stagione regolare”: CT L’Aquila p. 18, CT Barletta p. 13, “Out Line Tennis School” – Lecce p. 11, CT Mesagne p. 8, “New Tennis TDG - Torre del Greco p. 7, CT Chieti p. 3, CT “Petrarca – Napoli p. 0.

Alla luce di questa classifica, il CT L’Aquila viene promosso in serie B1, il CT Barletta va ai playoff nei quali incontrerà il CT Trento, l’“Out Line Tennis School” – Lecce resta in serie B2, CT Mesagne e “New Tennis TDG - Torre del Greco disputeranno i playout, CT Chieti e CT “Petrarca” – Napoli retrocedono in serie C.

IL CT “Dino De Guido” di Mesagne dovrà affrontare nei playout il CT Palermo, squadra sorteggiata ieri presso la Federazione Italiana Tennis a Roma fra le quinte classificate negli altri gironi di serie B2.

La squadra del “Dino De Guido”, classificata quarta nel suo girone, avrà il vantaggio di disputare l’incontro di andata in trasferta a Palermo (domenica 27 giugno) e il ritorno in casa (domenica 11 luglio alle ore 10.00) a Mesagne.

L’auspicio, naturalmente, è quello di raggiungere l’obiettivo salvezza già nella gara di andata a Palermo, per poi poter festeggiare in quella interna, la meritata permanenza nella serie B2, meta tanto agognata per una matricola che sta vivendo questa prima importante esperienza nel corso dei suoi 45 anni di attività agonistica.

Ha avuto inizio il 21 giugno e proseguirà per 2 settimane il progetto estivo per i minori del Comune di Torchiarolo. “LA CITTA’ DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE” è la risposta dell’Amministrazione Comunale al bisogno di gioco, di relazioni e di vacanza dei bambini dopo un faticoso anno scolastico, fatto di DAD, di chiusure e restrizioni ed è al tempo stesso una significativa azione di fiducia e  di rinforzo nelle politiche della famiglia,  di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro.

Oltre al gioco e al divertimento nei parchi avventura e acquatici, il progetto si caratterizza per le attività educative volte alla conoscenza del territorio come la Città di Brindisi con i suoi monumenti e della natura incontaminata e protetta dei giardini botanici.

Il Sindaco, Elio Ciccarese e l’Assessore alle Politiche sociali, Paola De Masi esprimono gratitudine alle numerose famiglie che, in questo particolare momento storico, hanno manifestato il loro consenso “affidandoci” il loro bene più prezioso: i propri bambini. Ed è per questo motivo che l’Amministrazione Comunale, insieme al contributo fondamentale dell’Ufficio dei Servizi Sociali, non ha trascurato alcun aspetto. Si è voluta dare un’opportunità di svago e di gioco, ma con l’imprescindibile risvolto educativo di ogni attività proposta, il tutto nella massima sicurezza e con figure professionali accuratamente selezionate.

Questa forma di campus estivo itinerante è stata inizialmente una scommessa, proposta con la preoccupazione di non riuscire a raccogliere le adesioni previste, ma, in poco tempo, l’entusiasmante risposta delle famiglie ha fatto sì che si partisse per questa nuova avventura!  

         

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 23 giugno 2021 in Puglia, sono stati registrati 6684 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 63 casi positivi: 18 in provincia di Bari, 4 in provincia di Brindisi, 7 nella provincia BAT, 4 in provincia di Lecce, 29 in provincia di Taranto, 2 casi di provincia di residenza non nota. 1 caso di residente fuori regione è stato riclassificato e attribuito.

Sono stati registrati 3 decessi: 2 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.634.171 test.

240.487 sono i pazienti guariti.

5.937 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 253.037 così suddivisi:

95.119 nella Provincia di Bari;

25.575 nella Provincia di Bat;

19.747 nella Provincia di Brindisi;

45.130 nella Provincia di Foggia;

26.892 nella Provincia di Lecce;

39.396 nella Provincia di Taranto;

807 attribuiti a residenti fuori regione;

371 provincia di residenza non nota.

Oria. Incendia rifiuti pericolosi speciali nel suo terreno, denunciata.

A Oria, i Carabinieri della locale Stazione, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà una 76enne del luogo per i reati di getto pericoloso di cose e attività di gestione rifiuti non autorizzata. In particolare, la donna, nel proprio terreno recintato in una contrada periferica, ha incendiato rifiuti pericolosi speciali, costituiti da materiale in plastica e traversine ferroviarie in legno. Le fiamme, auto estintesi, non hanno provocato danni. L’area è stata sottoposta a sequestro.

Roma, 23 giugno 2021 – Ci siamo. Il caldo è arrivato e, per essere sicuri di non farci trovare impreparati, l’Ente Nazionale Protezione Animali ricorda le piccole precauzioni da prendere per godersi l’estate insieme ai nostri animali. Cani e gatti, infatti, non sudano come noi e, per abbassare la loro temperatura corporea (già normalmente intorno ai 38,5°), aumentano i ritmi respiratori. Inoltre, proprio come noi, sono soggetti a scottature solari. Ogni estate, purtroppo, ancora troppi cani subiscono il colpo di calore, in particolare alle razze brachicefale, ossia con testa corta e larga come il bulldog. Come regolarsi dunque per prevenire? Come riconoscere un colpo di calore e come dobbiamo comportarci nel caso? 

COME RICONOSCERE UN COLPO DI CALORE: La pelle scotta, l’animale barcolla e respira con affanno e in modo veloce, sembra come bloccato. Il colpo di calore si presenta con depressione, ipertermia (febbre alta), congestione delle mucose (che possono assumere una colorazione rosso intensa) fino a giungere alle crisi convulsive e al coma dell’animale. 

COME COMPORTARSILa prima cosa da fare è spostarlo dal sole e abbassare la sua temperatura corporea bagnandolo con l’acqua con un panno o con le mani, senza immergerlo, su tutto il corpo e specialmente sul collo, sotto la testa e sull’addome. Mai immergere il cane in acqua perché si potrebbero avere effetti secondari letali. L’intervento più saggio dopo queste azioni è in ogni caso portare l’animale il prima possibile in un centro veterinario attrezzato dove sarà possibile effettuare tutti i controlli e le terapie che possono essere svolte solo in una clinica e che possono salvare la vita all’animale.

LA PREVENZIONE PRIMA DI TUTTO. Ecco alcuni consigli che possono tornare utili per vivere l’estate in sicurezza con i nostri animali:

1) Evitare le passeggiate nelle ore calde. Assicurarsi che i nostri animali abbiano sempre acqua fresca, un luogo ombreggiato e ventilato e ridurre le attività sportive.

2) Ricorda che l’asfalto è bollente e potrebbe scottarsi le zampette. Come regolarsi? Se è troppo rovente per i nostri piedi lo sarà anche per i sensibili polpastrelli dei nostri amici a quattro zampe. Attenzione quindi alle passeggiate in città.

3) Assicurarsi che il nostro quattro zampe abbia sempre acqua fresca a disposizione nella sua ciotola e, se usciamo con lui, portiamoci dietro una bottiglietta d’acqua per farlo bere.

4) Non lasciamo mai il nostro animale in macchina, rischia di morire! La temperatura all’interno dell’abitacolo, infatti, sale rapidamente, anche con i finestrini aperti, e può raggiungere fino a 70°. Dimenticarsi o lasciare il proprio amico a quattro zampe in macchina vuol dire condannarlo a morte. Se si dovesse notare un animale chiuso all’interno di un’automobile: prestare attenzione ai sintomi di un colpo di calore (problemi di respirazione, spossatezza generalizzata). In questi casi un intervento immediato può salvargli la vita: se non si riuscisse a rintracciare il proprietario dell’autovettura, chiamare subito le forze dell’ordine. Fino al loro arrivo, è necessario cercare di creare ombra sistemando ad esempio alcuni giornali sul parabrezza e, nel caso in cui i finestrini non dovessero essere completamente chiusi, versare dell’acqua all’interno per bagnare l’animale o farlo bere. In casi estremi è accaduto che cittadini abbiano rotto il finestrino dell’automobile per soccorrere il quattrozampe ed evitargli una morte certa. In queste circostanze l’Enpa, considerando prevalente la salvezza dell’animale, offre il proprio sostegno legale.

5) Anche i pet sono soggetti alle scottature solari. E’ possibile proteggerli applicando una crema solare ad alta protezione alle estremità bianche e sulle punte delle orecchie prima di farli uscire. Particolare attenzione agli animali bianchi, sono i più soggetti agli eritemi solari.

6) Attenzione all’alimentazione e ai residui nelle ciotole. Scegliere cibi leggeri e facili da digerire e non lasciare mai residui di cibo nella ciotola.

7) Per i pesciolini: l’Enpa ricorda che obbligare questi animali a vivere in un acquario significa infliggere loro inutili sofferenze. Tuttavia, chi dovesse possedere un acquario non dovrebbe esporlo al sole diretto. E’ inoltre importante cambiare l'acqua regolarmente avendo cura di togliere le alghe che si formano. Chi avesse un laghetto in giardino deve riempirlo regolarmente per compensare l'acqua che evapora e sostituire così l'ossigeno perso. Lo stesso vale per canarini e criceti che non dovrebbero essere costretti alla cattività e che, comunque, non dovrebbero mai essere lasciati sul balcone al sole diretto; le gabbie vanno posizionate in un luogo fresco, arieggiato e ombreggiato.

8) Attenzione ai parassiti. Meglio applicare preventivamente un antiparassitario adatto alla specie e alla taglia: alcuni prodotti per cani possono essere letali per i gatti. Per i cani è fondamentale prevenire le punture dei flebotomi (sono simili alle zanzare) che possono trasmettere la leishmaniosi. In commercio sono disponibili anche preparati a base di olio di Neem, potente disinfettante e antiparassitario, che non presenta alcuna controindicazione anche per i soggetti più sensibili.

9) Allarme parassiti anche per i conigli e le cavie. In questo caso è necessario ispezionare attentamente ogni giorno l’animale per verificare l'eventuale presenza di uova di mosche sul pelo (infestano anche i cani), tenere pulito il luogo in cui vivono e cambiare almeno due giorni alla settimana la lettiera o il fondo.

10) Per i selvatici lasciare a disposizione una ciotolina d acqua, non profonda, ricordando di cambiarla almeno una volta al giorno; in questo periodo la fauna selvatica ha disposizione molto cibo mentre l'acqua potrebbe rappresentare un problema. Chi ha balconi e terrazzi può creare piccole zone d ombra con le piante.

È finalmente su Youtube il video di “Come un uomo” (NAR International), il nuovo singolo di LUISA CORNA, brano che invita chi l’ascolta a riprendere coscienza di sé stessi e delle proprie particolarità, per trovare il proprio Universo e tornare ad essere più sociale e meno “social”, che Luisa ha scritto con Riccardo Brizi, tratto dal suo album “LE COSE VERE”adesso disponibile anche in CD.

Nel brano protagonista è l’Uomo, inteso come persona, con tutte le eccezioni che lo contraddistinguono e lo rendono unico tra i suoi simili. Lo stesso Uomo che oggi, però, mette in discussione la propria individualità per essere accettato in una società illusoria, soprattutto quella virtuale dei social network, venendone infine sopraffatto e perdendosi al suo interno.

“Sono davvero felice di aver diretto il video di “Come un uomo” - afferma il regista Max Nardari - ci siamo trovati subito in sintonia con Luisa sia sullo stile e atmosfere che volevamo dare al video, che sul suo nuovo look sexy, rock e cyberpunk. Quando ho ascoltato il brano sono rimasto colpito dallo stile, ritmato e dance e, abbiamo pensato di raccontare il risveglio/incubo di una donna in un contesto in cui appaiono ballerini robotizzati e ologrammi con immagini futuristiche per dare un messaggio importante ai giovani, troppo assorbiti dal mondo virtuale a discapito della realtà.”

 

Luisa Corna nasce a Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia. Fin da bambina manifesta una spiccata sensibilità artistica: canta, recita e scrive poesie, ma è la musica la sua passione più vera, quella che la porterà giovanissima a studiare canto e solfeggio. A diciotto, anni trasferitasi a Milano, conosce il gruppo musicale “Tequila Band”. Sempre a Milano, inizia anche a studiare dizione e recitazione e la sua prima esperienza cinematografica arriva con il film “Nirvana” diretto da Gabriele Salvatores che la sceglie per il ruolo della Dea Kalì.

Nel 1997 è cantante fissa nella band a “Domenica In” condotta da Fabrizio Frizzi, e poi affianca Giampiero Ingrassia nell’edizione estiva di “Tira e molla”, su Canale 5. L’anno successivo partecipa alla trasmissione sportiva “Controcampo” su Italia 1. Grazie alla notorietà conquistata in ambito sportivo viene ingaggiata da “Tuttosport”, diretto da Xavier Jacobelli, per scrivere sul campionato di calcio. Nello stesso periodo Giorgio Panariello la vuole protagonista nel film commedia “Al momento giusto”, uscito nel 2000.

Nel 2002 partecipa al Festival di Sanremo in coppia con Fausto Leali proponendo il brano “Ora che ho bisogno di te e a seguire è protagonista nel programma “Notti mondiali". In seguito “Si, si è proprio lui” con la regia di Pier Francesco Pingitore.

Nel 2003 riceve l’Oscar TV (Premio Regia Televisiva) “Personaggio rivelazione dell’anno”. Sarà poi in “Sognando Las Vegas”, dove duetta con Dionne Warwick, Gloria Gaynor, Salomon Burke e The Supremes. Dal 2005 al 2010 Luisa torna a “Domenica in”, questa volta nella duplice veste di cantante-conduttrice e negli anni successivi Rai 1 le affida numerosi programmi televisivi. Nel 2005 con Mike Bongiorno presenta il “Premio David di Donatello” riconoscimento al cinema italiano e ai suoi protagonisti, e da Saint-Vincent conduce il premio “Telegrolle d’oro”.

È sempre il 2005 ed esce il suo primo album “Acqua futura” disco che contiene tra gli altri il brano “L’ultima luna” scritto da Renato Zero, mentre Gatto Panceri riscrive per lei il testo in italiano della canzone di Joan Osborne “St Teresa”, dandole il titolo di “Santa Vita”.  Sull’isola di Lampedusa partecipa a “O’ Scià”, promosso da Claudio Baglioni.

È ancora il 2005 e Giorgio Albertazzi la vuole nella pièce teatrale “Mami, Pappi e Sirene in Magna Grecia” al Teatro Antico di Pompei, nel ruolo della maga Circe e facendole interpretare i canti delle sirene. Sempre nello stesso anno, Luisa presta la sua voce nel doppiaggio del film d’animazione “Shark tale”, al personaggio della pesciolina Lola, interpretata nella versione originale da Angelina Jolie.

Nel 2006, collabora con Tony Hadley, ex Spandau Ballet, incidendo l’opera musicale “I miss you”, colonna sonora del film “Russian Beauty” e con lui incide un’inedita versione di “Through the barricades”.

Dal 2008 al 2010, interpreta il Pubblico Ministero Lorenza Alfieri nella serie televisiva di Rai 1 “Ho sposato uno sbirro”, con Flavio Insinna. Verso la fine del 2010, torna alla musica, lavorando al nuovo progetto “Non si vive in silenzio”, titolo preso in prestito da una canzone di Gino Paoli del 1972, arrangiata con gusto e sensibilità. Tra gli inediti, l’elegante “2 Sillabe”, canzone che si avvale della chitarra di Alex Britti, scritta da Luisa e Riccardo Bonfadini.

A novembre 2011, entra nel mondo del Musical interpretando la piratessa Angelica in “Pirates”, spettacolo diretto da Maurizio Colombi.

Nel 2012, per due edizioni partecipa a “Tale e quale show”, imitando grandi star della musica tra cui Whitney Houston, Mina, Renato Zero, Mariah Carey, Rita Pavone, Liza Minelli, Amii Stewart e Diana Ross.

A luglio 2013 viene pubblicato il singolo “Tutto e niente”. Nello stesso periodo esce il CD “Capo Verde terra d’amore”.

Agli inizi del 2016 collabora con il cantante statunitense Harold Bradley che, stabilitosi in Italia negli anni ’60, era stato tra i fondatori dello storico Folkstudio di Roma. Dall’incontro tra i due artisti nasce “Everything’s easy”, un brano raffinato dalle influenze jazz e blues.

Nello stesso anno è la protagonista, per la mostra fotografica “Love me Love me not” che si tiene a Londra e Beirut, degli scatti del noto fotografo Nijad Abdul Massih.

A fine 2016, incide con il tenore latino-americano Joaquin Iglesias, il brano “Tu così mi ucciderai”.

A giugno 2017 esce “Angolo di cielo”, un brano intimista nel quale Luisa si rivolge al Padre.

Nella stessa estate Luisa collabora al progetto musicale “Prometheus e Pandora” del grande artista Sananda Maitreya. Dalla fusione delle loro voci nasceranno: “It’s been a long time”, “I don’t know how to love” e “If you lived here”.

Il 21 giugno 2019 all'uscita di "Un posto c'è", parte il nuovo tour estivo decisamente innovativo, dove è accompagnata dalla Big Band Dolphin J. Orchestra, e il 9 novembre dello stesso anno debutta come scrittrice con un libro per bambini “Tofu e la magia dell’arcobaleno”. Una fiaba musicale che tratta il tema del “bullismo” nella scuola primaria. Il libro vanta due prefazioni d’eccellenza di Enrico Ruggeri e di Annalisa Minetti.

Il 5 gennaio 2021, in radio il singolo “Senza un noi” e il 5 febbraio in digitale l’album “Le cose vere” su etichetta NAR International che è disponibile anche in CD con il lancio del nuovo singolo “Come un uomo”.

Il castello di Oria, di proprietà privata e chiuso dal 2007, va riaperto al pubblico, ai cittadini, alle scolaresche, ai turisti. Lo ha dichiarato l’assessore regionale pugliese alla cultura Massimo Bray (“si tratta di un bene identificativo della storia di una città, merita una tutela nell’interesse di tutti”) e lo chiedono i consiglieri regionali Maurizio Bruno e Paolo Pagliaro, che hanno sollecitato l’audizione davanti alla sesta commissione del Consiglio regionale, convocata dal presidente Donato Metallo.
Un tavolo tra tutti i soggetti interessati avvierà un dialogo per una soluzione condivisa. La Soprintendenza ai beni culturali è disponibile a un confronto con le Istituzioni pubbliche, il Comune di Oria e i proprietari, per cercare di restituire il monumento alla fruibilità pubblica. Non ritiene però che per il castello, già oggetto di cinque riconoscimenti di tutela pubblica, sussistano i requisiti per la dichiarazione di interesse eccezionale ai sensi delle norme nazionali (articoli 14 e 104 del D.lgs. 42/2004), richiesta dai consiglieri proponenti.
Per la riapertura del castello di Oria si sono espressi anche i colleghi Alessandro Leoci e Luigi Caroli, che ha chiesto la convocazione in audizione della società proprietaria.
Sì al tavolo istituzionale dal Comune. Il sindaco Maria Carone ha comunicato che dal 2018 si sta lavorando a un’intesa con la proprietà ed è pronta una bozza di convenzione sottoposta all’esame del Consiglio comunale e della cittadinanza (esposizione di raccolte archeologiche, apertura a scopi culturali, turistici e per ospitare eventi). Si passerà dal riconoscimento dell’interesse pubblico del bene.

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I consiglieri regionali di Forza Italia Giandiego Gatta, Stefano Lacatena e Paride Mazzotta hanno inviato una interrogazione a tutella dei pazienti presenti nella sanità pubblica. 

“Ci sono infezioni ospedaliere letali, che spesso provocano decessi proprio in luoghi dove ci si reca per ricevere assistenza sanitaria e migliorare le proprie condizioni di salute. Ed è per questo che abbiamo depositato  un’interrogazione diretta al presidente Emiliano e all’assessore regionale Lopalco, per sapere se esista un protocollo regionale che stabilisca le procedure di sanificazione degli ospedali e se ci siano dei fondi per la sanificazione delle strutture per fronteggiare e prevenire la diffusione di infezioni. Ad esempio, la "Klebsiella" è una di quelle più pericolose perché resistente agli antibiotici e ci sono numerosissimi casi in Puglia di decessi sospetti negli ospedali dovuti proprio a questa infezione. Non si può, quindi, prescindere da una programmazione attenta e rigorosa soprattutto nei reparti più delicati, come le terapie intensive e sub intensive, ed auspichiamo di ricevere sul tema una celere risposta da parte del governo regionale”.

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Presso l’Auditorium del Castello Normanno Svevo di Mesagne si è svolta l’assemblea dei soci della Confcommercio di Mesagne.

I lavori sono stati aperti dall’Assessore comunale Anna Maria Scalera che ha portato i saluti del sindaco Toni Matarrelli ed ha sottolineato l’attenzione con cui l’Amministrazione Comunale di Mesagne guarda al mondo associativo, soprattutto in un settore strategico come quello del commercio.

I lavori sono stati presieduti dalla Presidente della Confcommercio della provincia di Brindisi Anna Rita Montanaro che, nel suo intervento, ha sottolineato gli sforzi organizzativi che sta compiendo la Confcommercio su tutto il territorio della provincia di Brindisi, a sostegno di un comparto che ha subito in maniera pesantissima le conseguenze dell’emergenza sanitaria. Ha ribadito, inoltre, i risultati ottenuti grazie ad una costante interlocuzione con il Governo nazionale e con gli enti locali, a cui sono stati rappresentati i problemi più urgenti per i quali è stato necessario fornire risposte immediate. Sottolineato, infine, il proficuo lavoro svolto anche nell’ambito del Distretto Urbano per il Commercio.

La coordinatrice per Mesagne Cristina Cuppone, invece, ha posto in evidenza l’importanza di aver svolto (e di continuare a farlo) una azione sinergica con una Amministrazione Comunale particolarmente attiva e attenta ai bisogni degli operatori economici. Si rende necessario, in ogni caso, intensificare gli sforzi per rivitalizzare anche le altre zone della città che non rientrano nel centro storico ed anche su questo l’interlocuzione con l’ente locale è già ben avviata.

Il Direttore della Confcommercio Angelo Colella ha posto l’accento su temi di fondamentale importanza per uno sviluppo del comparto commerciale, che vanno dalla formazione (sia quella obbligatoria che quella legata ad una crescita delle opportunità per gli operatori economici) all’accesso al credito ed alla possibilità di usufruire delle provvidenze messe a disposizione dall’Ente Bilaterale per il Terziario.

Ha fatto seguito un dibattito a cui sono intervenuti, tra gli altri, i soci Mario Montanaro, Marco Saracino e Maria Rosaria Iaia.

Si è passati, poi, alla elezione del Presidente e del consiglio direttivo della delegazione di Mesagne.

carone verdiana confcommercioVerdiana Carone è stata eletta Presidente all’unanimità. Il consiglio direttivo (votato all’unanimità), invece, risulta composto da Rosa Costa, Maria Cristina Cuppone (Vice Presidente), Silvia De Milito, Carla De Vicienti, Francesco De Virgilis, Angela Dellomonaco, Maria Rosaria Iaia, Loredana Locorotondo, Antino Martino, Mario Montanaro (Vice Presidente), Marco Saracino, Jole Silla, Valentina Verardi e Angelo Verde. 

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“Non è un’esagerazione, si tratta di una rivoluzione. È una proposta di legge che introduce in Puglia un nuovo servizio: un test sull’1% dei geni per diagnosticare l’85% delle malattie. La genomica è il futuro nella lotta alle malattie e la nostra regione deve provare a rivelarsi tra le eccellenze nazionali”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio Fabiano Amati, primo firmatario della proposta di legge depositata oggi su Esoma-Istituzione del Servizio di analisi genomica avanzata con sequenziamento della regione codificante individuale. La proposta è stata sottoscritta anche dai Consiglieri regionali Mauro Vizzino, Filippo Caracciolo, Francesco Paolicelli, Enzo Di Gregorio, Donato Metallo e Paolo Campo.

“Si chiama Esoma. Una parola difficile e una tecnica complicatissima, in grado di produrre però effetti facilissimi da comprendere: alleviare, contrastare e combattere la sofferenza umana da malattia.

Si tratta di analizzare un elevato numero di frammenti di DNA in parallelo, sino a ottenere la sequenza di molti geni in contemporanea o addirittura l’intera regione codificante, quella composta da 180mila porzioni, cioè l’1% di tutto il genoma umano. In altre parole: il genoma umano è soggetto a mutazioni evolutive, senza delle quali non ci sarebbe la vita. Accade però che alcune mutazioni, che si sviluppano in un luogo che si chiama regione codificante e che rappresenta l’1% di tutto il genoma, producono informazioni false o incomplete in grado di compromettere la produzione e la funzione delle proteine, generando così l’85% delle malattie. 

La proposta di legge si occupa quindi di analizzare gratuitamente la regione codificante del genoma nei seguenti casi: feto con malformazioni, multiple o associate; neonato in condizioni critiche; pazienti con sospetto sindromico per malattia rara con sintomi di malattia e privi di diagnosi o causa biologica; cittadini con condizione genetica nota su base anamnestica familiare o appartenenti a gruppo o popolazione con alto rischio di sviluppare una patologia genetica e desiderosi di conoscere la probabilità di sviluppare la stessa condizione e/o conoscere la probabilità di trasmettere la stessa patologia alla prole; cittadini parte di coppie con una o più gravidanze a evoluzione infausta nel II o III trimestre di gravidanza, comprese le morti in epoca perinatale. 

Un’ampia gamma di situazioni problematiche su cui la conoscenza diagnostica puntuale rappresenta un punto di partenza imprescindibile nella cura. 

La proposta di legge ha un articolato che descrive il senso pratico del percorso. Infatti: in caso di un sospetto diagnostico di malattia rara, viene disposto il prelievo ematico da trasmettere entro l’arco temporale di 36 ore al Laboratorio di medicina genomica competente. 

Nel caso in cui sia riscontrata la presenza di una malattia genetica e rara, il paziente verrà preso in carico dai centri dei presidi di rete nazionale per le malattie rare. Il servizio sarà garantito dal Servizio sanitario regionale in totale esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria trattandosi di Livello essenziale di assistenza.

Certo, la tecnica apre questioni notevoli di carattere etico, a prescindere dai casi clinici per cui la nostra proposta è stata scritta. Queste questioni riguardano la continua evoluzione della genomica, per cui il futuro apre le sue porte al rischio di ottenere la diagnosi di probabilità nell’insorgenza di malattie per cui non disponiamo di terapie. È questo un tema complesso, che ovviamente non si risolve nella proposta di legge da noi presentata, ma che è in grado di farci entrare nell’idea di restare sempre accordati con la scienza, tenendo sempre aperti i cantieri dell’innovazione”.

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