Redazione

Nell’ambito dell’attività volta ad  assicurare il buon andamento della pubblica amministrazione, preservandola dai pericoli di infiltrazioni della criminalità organizzata locale, il Prefetto Bellantoni ha emesso un secondo provvedimento interdittivo nei confronti di un’impresa operante nel settore della ristorazione, rispetto alla quale sono stati riscontrati elementi circostanziati sul rischio di condizionamento da parte di soggetto con precedenti ostativi, secondo il Codice Antimafia, al rilascio di autorizzazioni pubbliche.

 Il provvedimento è giunto al termine dell’attività  condotta dal Gruppo Interforze presso la Prefettura, preposto alla vigilanza sulla sicurezza economico-finanziaria del territorio e conferma l'innalzamento del livello di attenzione sulla diffusione dei fenomeni criminali, specialmente in questo grave momento emergenziale, in cui esiste il pericolo di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata.

All’impresa l'interdittiva  impedisce di essere parte contrattuale della Pubblica Amministrazione e la priva della possibilità di essere titolare di licenza o autorizzazioni di polizia e di commercio.

Un segno di massima attenzione  dell’Ufficio Territoriale del Governo  a tutela dell'economia legale per prevenire tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata del territorio nel tessuto produttivo locale, nell’ambito del quale si sta evidenziando l’interesse della criminalità organizzata per nuovi settori, tra i quali quello della ristorazione e dei servizi turistici.

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Ieri pomeriggio, durante mirati servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati di predatori nel territorio di Mesagne, il personale del Commissariato di P.S. di Mesagne, denunciava in stato di libertà un cittadino bulgaro classe ‘92 per porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere e lo sanzionava amministrativamente per il non rispetto delle prescrizioni sulla normativa prevista per il contenimento della diffusione dei contagi da Covid-19.

Nello specifico, i poliziotti del Commissariato, insospettiti da alcuni strani movimenti di un’automobilista che si aggirava furtivamente nei parcheggi di un Centro Commerciale e che alla vista della Volante aveva inizialmente cercato di eludere il controllo, procedevano ad intercettare l’auto e ad effettuare una perquisizione personale e veicolare. A seguito di questi accertamenti, all’interno dell’autovettura tra il sedile lato guida e quello lato passeggero, pronto all’uso, veniva rinvenuta e sequestrata una “mazza da baseball” di cui lo straniero, domiciliato peraltro in un’altra provincia, non riusciva a dare una valida giustificazione né per il porto e né per la sua presenza in tale luogo.

Pertanto, gli operatori di polizia procedevano a denunciarlo in stato di libertà per il reato di porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere ex art. 4 L.110/75 e a sanzionarlo per violazione dell’art. 4 c.1 D.L. 19/2020 e successive modifiche.

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Ceglie Messapica. Deve espiare 6 mesi di arresto per violazione delle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno, arrestato.

I Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica hanno eseguito un’ordinanza di carcerazione emessa dall’Ufficio Esecuzione Penale della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, nei confronti di un 36enne del luogo. L’uomo deve espiare la pena di 6 mesi di arresto, per il reato di violazione delle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno al quale era sottoposto, commesso in Ceglie Messapica il 3 novembre 2011. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la presso la Casa Circondariale di Brindisi.

Si è conclusa con un importante ed efficace confronto con l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Brindisi Massimo Vitali e dell’Assessore allo Sport e Verde Pubblico Oreste Pinto la manifestazione di protesta promossa dai ristoratori brindisini dell’Associazione “Pani e Pesci” in collaborazione con il Coordinamento Regionale Ho.re.ca Puglia previsto nel Capoluogo Adriatico per la mattinata di oggi, venerdì 7 maggio 2021, originariamente annunciata come sit-in in Piazza Matteotti proprio davanti ai cancelli del Comune di Brindisi attuato dagli stessi ristoratori del sodalizio e tutti gli altri appartenenti alla categoria, intenzionati a partecipare per manifestare ancora una volta la propria disperazione, richiedere risarcimenti immediati per i danni economici e morali causati dall'ennesima serrata e di essere ascoltati dagli esponenti dell'Amministrazione Comunale.

Le istanze, già evidenziate nei giorni precedenti la manifestazione, erano state illustrate in un manifesto diffuso proprio dall’associazione e consistevano in un rifinanziamento degli aiuti regionali per garantire liquidità alle aziende, nell’azzeramento di tutte le tasse e le imposte locali e regionali relative alle attività per gli anni 2020/21, nella possibilità che i comuni e la regione si facessero portavoce presso il Governo di una immediata riapertura delle aziende di ristorazione senza alcun limite di orario e ancora una volta responsabilmente con il rispetto delle prescrizioni presenti nelle linee guida del Protocollo antidiffusione del virus dell’estate 2020 ed infine nella redazione di un piano immediato di rilancio turistico della città di Brindisi dove le opinioni e le idee della Associazione potessero essere considerate come integrazione in un percorso condiviso. Nel corso della mattinata, quindi gli assessori Vitali e Pinto hanno invitato i ristoratori in comune per poter discutere su richieste e opportunità offerte dall’Amministrazione Comunale. Durante il confronto sono stati affrontati gli argomenti e gli appelli già esternati in sede di protesta dalle Associazioni, ascoltate con attenzione dai rappresentanti istituzionali e con la ripromessa degli stessi di intervenire su quanto di competenza del Comune di Brindisi, riguardo gli affari locali e sulla possibilità di farsi portavoce istituzionale presso il Governo del grido d’allarme della categoria rappresentata. Infine l’Assessore alle Attività Produttive si è detto pronto all’attivazione di un tavolo permanente che preveda la presenza dei ristoratori con finalità, tra le altre, di un rilancio, anche turistico, della città di Brindisi dove proprio i ristoratori, possano cooperare con i loro suggerimenti alla concreta realizzazione di quello che rappresenterà lo slogan enogastronomico del territorio che, come sottolineato dal Presidente di “Pani e Pesci” Alfarano “non può essere rappresentato da qualche grande catena di Fast Food”.

Sullo stesso fronte a Bari dove per i ristoratori Brindisini di “Pani e Pesci” era presente Fabrizio De Giorgi si è svolto l’incontro dei rappresentanti dell'Unione dei Ristoratori e dei Pubblici esercizi con l' Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci. Fra gli intervenuti anche il Vice Capo di Gabinetto in Regione Domenico De Santis e la Dirigente Gianna Elisa Berlingerio. Anche in questo caso oltre ad essere delineato il percorso compiuto congiuntamente da diverse sigle rappresentative dell'Ho.re.ca.è stato definita indispensabile il dialogo con la Regione Puglia attraverso l'istituzione e l'insediamento di un tavolo permanente di confronto che ha colto la disponibilità degli interlocutori. Si è poi passati all’esaminare un documento sull'analisi dell'impatto della crisi pandemica sulle decine di migliaia di attività ristorative pugliesi, nonché la proposta di misure urgenti e non più rinviabili, fra cui un fondo di emergenza dedicato e l'immissione di nuova liquidità. L'Assessore Delli Noci, ha annunciato il recente ottenimento della Regione Puglia di risorse statali, per circa 200 milioni di euro, da destinare alla ripubblicazione della misura del microcredito con il contestuale allargamento della platea di beneficiari. In fase di elaborazione anche altri strumenti di sostegno specifici per la ripartenza delle aziende maggiormente a rischio di cessazione, tutto ciò in attesa della nuova programmazione e dell'erogazione di fondi di origine comunitaria e, dunque, di ulteriori interventi. Il dibattito si è concluso con la momentanea sospensione dello stato di agitazione proclamato nei giorni scorsi dall' Unione dei Ristoratori pugliesi, in attesa degli sviluppi concordati.

 L’Associazione “Pani e Pesci”, in conclusione, intende cogliere l’occasione per esprimere la solidarietà all’architetto Marina Carrozzo, dirigente della ripartizione Urbanistica di Brindisi vittima di un vile messaggio intimidatorio.

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Anche la città di Mesagne si avvia verso la zona gialla a partire da lunedì. Intanto calano i contagi e da lunedì quasi sicuramente apriranno le scuole e non sarà prolungata l'ordinanza restrittiva nr. 10. Oggi in città ci sono 224 persone risultate positive al Covid-19 e 173 contatti stretti in quarantena fiduciaria. Nella giornata di oggi ci sono stati 10 positivi e 45 guariti. Il sindaco Matarrelli si è sentito con l'ASL e con la prefettura prima di prendere una decisione per la prossima settimana.  "A proposito di numeri che influenzano le decisioni da assumere, nel pomeriggio, come annunciato, mi sono confrontato sulla situazione con la Prefettura e con i referenti del Dipartimento di Prevenzione Asl: l’indice di contagio nella nostra città è sceso, allineandosi con i dati regionali che hanno determinato la classificazione in zona gialla della Puglia a partire da lunedì 10 maggio. Neanche per Mesagne si rendono necessarie ulteriori restrizioni, quindi l’ordinanza sindacale scadrà, senza proroghe, domenica 9 maggio", ha spiegato il sindaco Matarrelli. 

 
Il peggio sembra ormai alle spalle: godiamoci le libertà che saranno consentite a partire dai prossimi giorni, ma continuiamo a comportarci in modo responsabile. Abbiamo imparato a nostre spese quanto il virus Covid-19 sia insidioso, con evoluzione ed esiti imprevedibili.
 
Informazioni relative all’organizzazione dell’hub vaccinale di Mesagne: domani, sabato 8 maggio, in mattinata e nel pomeriggio, i medici di base somministreranno i vaccini alle persone fragili. 
La campagna di vaccinazione proseguirà domenica: i medici di base vaccineranno le persone con gravi fragilità, tali da impedire lo spostamento dal proprio domicilio.
Ancora sui vaccini: la Asl si sta organizzando per richiamare, probabilmente già dalla prossima settimana, le persone che, data l’anamnesi del primo contatto, non hanno potuto vaccinarsi con dosi di Astrazeneca (saranno contattate per ricevere la prima dose di Pfizer). Infine, a partire da lunedì 10 maggio, dovrebbero cominciare le vaccinazioni dei soggetti allergici.

Campagna vaccinale anti Covid, il report sulle dosi somministrate al 6 maggio  

Secondo l'ultimo report a cura dell'unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 6 maggio 2021 sono state somministrate 133.203 dosi di vaccino, di cui 94.091 prime dosi e 39.112 seconde dosi. Mediamente, sono state somministrate 1.100,9 dosi per giornata di vaccinazione. 
Il 55,1% delle prime dosi somministrate (51.819) è rappresentato da Pfizer, il 34,9% (32.870) da AstraZeneca, l’8,2% (7.715) da Moderna e l’1,8% (1.687) da Janssen (Johnson & Johnson). 
Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 50,6% agli anziani; il 22,2% ai soggetti fragili; il 13,7% al personale sanitario; l’8,8% al personale scolastico; il 3,1% alle forze dell'ordine; l’1,6% ad altre categorie. Questa, invece, la distribuzione delle seconde dosi: per il 46,3% agli anziani; per il 30,4% al personale sanitario; per il 6,2% ai soggetti fragili, per il 13,8% al personale scolastico; per il 3,2% alle forze dell'ordine; per lo 0,1% alle altre categorie.
Fino al 6 maggio i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 94.438 e di questi 39.721 con la seconda dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente al 28% e all’11,8%. 
La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari all’83,22%. Agli over 80 sono state somministrate 23.506 prime dosi e 17.364 seconde dosi.
Sono 20.459 le dosi somministrate finora dai medici di medicina generale, di cui 6.173 (30,2%) in ambito domiciliare. Il 25,2% (5.148) delle dosi è stato somministrato a over 80, il 27,4% (5.613) a persone tra i 70 e i 79 anni, il 25,2% (5.161) a soggetti con età 60-69 anni e il 22,2% (4.537) a persone sotto i 60 anni di età. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente (13.473; 65,9%), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (5.308; 25,9%), dai caregiver (394; 1,9%) e da altre categorie (1.284; 6,2%).

L`impatto della crisi innescata dal Covid taglia del 27% il turismo enogastronomico e mette a rischio i 311 prodotti alimentari tradizionali custoditi in Puglia da generazioni dagli agricoltori. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in riferimento al Rapporto sul Turismo enogastronomico in Italia 2021 dal quale emerge che ben il 31% dei “vacanzieri del cibo” hanno tagliato la spesa nel 2020 rispetto all’anno precedente, con la Puglia al quarto posto della classifica nazionale delle regioni più gradite dai turisti enogastronomici e gastronauti.

In questo contesto è importante l’annuncio del premier Mario Draghi che “dalla seconda metà di giugno sarà pronto il Green pass europeo mentre da metà maggio sarà in vigore il pass verde nazionale per i turisti italiani e stranieri. L’assenza di vacanzieri ha, infatti, un impatto pesante sulla sopravvivenza di tesori agroalimentari unici al mondo legati alla storia e all’economia dei territori, che – sottolinea la Coldiretti – sono il simbolo della grande creatività, tradizione, qualità e sicurezza alla base del successo del Made in Italy nel mondo.

L’agricoltura pugliese è leader per valore aggiunto – riferisce Coldiretti Puglia – ma anche per la leadership indiscussa nella qualità alimentare con 311 prodotti riconosciuti tradizionali dal MIPAF, 10 prodotti DOP, 29 vini DOC e 6 IGP ed è la seconda regione più bio d’Italia, con 266mila ettari coltivati e 9380 operatori, una incidenza del 20% delle superficie biologiche sul totale, dove – aggiunge Coldiretti Puglia - sono aumentati nel 2020 i consumi familiari di alimenti biologici, ma è anche una regione da primato per la biodiversità, promossa dalla rete di vendita diretta degli agricoltori più estesa grazie alla Fondazione Campagna Amica che ha sempre continuato a garantire prodotti sani, genuini e a chilometro zero alla popolazione.

La mancanza di vacanzieri si trasferisce a valanga sull’insieme dell’economia per il crollo delle spese per, alimentazione, alloggio trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. Il cibo infatti – aggiunge Coldiretti Puglia – è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Puglia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in 22mila ristoranti, pizzerie, trattorie e 900 agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche, un tesoro che può contare su 13 bevande analcoliche, distillati e liquori, 24 carni fresche e loro preparazione, 1 condimento, 17 formaggi, 1 olio extravergine aromatizzato, 120 prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati, 79 paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria, 43 prodotti della gastronomia,  9 preparazioni di pesci, molluschi e crostacei e tecniche particolari di allevamento degli stessi, oltre a 4 prodotti lattiero caseari, la ricotta fresca, la ricotta forte, la ricotta marzotica leccese e la ricotta salata o marzotica.

Il turismo enogastronomico "è il vero traino dell'economia turistica pugliese – afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia – con il Covid ha fatto crollare il turismo straniero in Puglia del 61% nel 2020 rispetto all’anno precedente, toccando il minimo da almeno venti anni”.

Dietro ogni prodotto c’è una storia, una cultura ed una tradizione che è rimasta viva nel tempo ed esprime al meglio la realtà di ogni territorio – conclude Coldiretti Puglia – con la necessità di valorizzare questo patrimonio anche per aumentare la spinta propulsiva del Made in Italy sui mercati esteri.

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Ritirati nel giro di una settimana oltre 6000 pneumatici fuori uso dalle officine di due gommisti associati a Confartigianato nel Comune di Sandonaci.

Era da più di un anno che si susseguivano, senza risultati, le richieste di ritiro dei PFU ai maggiori Consorzi nazionali autorizzati dal Ministero dell’Ambiente, le nostre due piccole officine rischiavano il collasso e di chiudere i battenti.

Confartigianato Brindisi affronta da un anno e mezzo il problema dei mancati ritiri dei PFU su tutto il territorio, in ogni Comune del brindisino i gommisti denunciano le stesse difficoltà, c’è chi ha dovuto pagare sanzioni per migliaia di euro per un deposito temporaneo di PFU non autorizzato, chi ha dovuto pagare lo smaltimento ad aziende private, chi si è dovuto rivolgere a colleghi con piazzali più ampi per accumulare quei quantitativi in eccesso.

Le risposte dei Consorzi, in tutto questo periodo, sono state dello stesso tono e contenuto: “il ritiro viene inibito per avvenuto raggiungimento del target mensile di ritiro nella sua area geografica “ oppure  “l’elevato numero di richieste oltre alle limitate quote ci costringe a contingentare i quantitativi di PFU da gestire “.

Confartigianato Brindisi, con l’aggravarsi del problema, che è anche di natura ambientale, a settembre 2020 ha organizzato un incontro con il Prefetto di Brindisi per informarlo della gravità della situazione, abbiamo voluto soprattutto dimostrare che l’inadempienza per i mancati ritiri non fosse assolutamente dei gommisti ma solo ed esclusivamente dei Consorzi e del sistema dei ritiri individuato dalla legge, ancora oggi, nonostante l’aumento delle percentuali dei ritiri riconosciute ad ogni Consorzio, non si riesce a garantisce la continuità e la capillarità dei ritiri su tutto il territorio nazionale.

Uno dei primi Sindaci, che alla nostra richiesta di supporto, senza indugio, ha voluto affrontare il problema per i gommisti del suo Comune, ha preso carta e penna e scritto ai Consorzi italiani, è stato il Sindaco di Sandonaci, il Dr. Angelo Marasco, ha chiesto di poter conoscere le difficoltà che ogni Consorzio incontra nel ritiro dei PFU presso il suo Comune e le eventuali criticità presenti nella filiera di produzione e ritiro dei PFU per poter contribuire alla possibile e tempestiva soluzione, tra le richieste anche quella di organizzare una campagna di ritiro straordinario nell’ambito di iniziative di sensibilizzazione che Istituzioni e Consorzi periodicamente mettono in campo assieme.

In Confartigianato Brindisi, dopo questa esperienza, siamo sempre più convinti che la buona amministrazione si fa assieme, dialogando, collaborando al di fuori degli schieramenti, per il bene della comunità, i buoni esempi di Sindaci sempre più vicini ai problemi delle comunità si stanno diffondendo.

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Il Comune di Mesagne, area per l’Innovazione tecnologica, informa che presso l’ufficio Relazioni con il Pubblico è possibile richiedere l’attivazione dello SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, che garantisce a tutti i cittadini e alle imprese un accesso unico e sicuro ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione e dei soggetti privati aderenti.

Stamattina, nel corso dell’iniziativa di presentazione del servizio, sono state spiegate le procedure per richiedere il riconoscimento dell’identità. E’ necessario prenotare un appuntamento presso l'URP, telefonando ai numeri 0831 732242 - 0831 732227, e portare con sé la tessera sanitaria e un documento di riconoscimento. Ai richiedenti verrà richiesto, infine, di comunicare un numero di cellulare e una e-mail personale. Mesagne è tra i primi Comuni in Italia e il primo in Puglia, insieme ad Ostuni, ad attivare il servizio. “Le semplificazioni offerte dalla tecnologia, oltreché un obbligo, rappresentano per le pubbliche amministrazioni un’opportunità, da promuovere attraverso procedure semplici ed accessibili. La novità presentata si inserisce in un ventaglio di interventi che l’Amministrazione sta pianificando e che puntano al medesimo obiettivo”, ha spiegato il sindaco Toni Matarrelli durante la conferenza stampa che si è svolta nella sua stanza, presso la Sede municipale.

“Chi avrà difficoltà a portare a termine la procedura di riconoscimento digitale, potrà richiedere l'aiuto del personale dell'Urp e completare così l’attivazione richiesta”, ha precisato l’ing. Angelo Capodieci, responsabile per il Comune di Mesagne dei servizi informatici e telematici. Ulteriori informazioni sono disponibili sul Sito istituzionale dell’Ente all'indirizzo: www.comune.mesagne.br.it.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 7 maggio 2021 in Puglia, sono stati registrati 11.686 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 870 casi positivi: 221 in provincia di Bari, 95 in provincia di Brindisi, 100 nella provincia BAT, 163 in provincia di Foggia, 172 in provincia di Lecce, 117 in provincia di Taranto, 3 casi di residenti fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota è stato riclassificato e attribuito.

Sono stati registrati 20 decessi: 4 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 3 in provincia BAT, 6 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 4 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.297.340 test.

190.368 sono i pazienti guariti.

44.637 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 241.062 così suddivisi:

92.003 nella Provincia di Bari;

23.894 nella Provincia di Bat;

18.245 nella Provincia di Brindisi;

43.394 nella Provincia di Foggia;

24.515 nella Provincia di Lecce;

37.871 nella Provincia di Taranto;

772 attribuiti a residenti fuori regione;

368 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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