Redazione
Obbligo di mascherine all'aperto in Puglia da subito
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha emanato l’ordinanza num. 374 in materia di gestione dell’emergenza epidemiologica Covid19, con la quale dispone:
1. Con efficacia immediata, fermo restando l’obbligo, sull'intero territorio regionale, di usare protezioni delle vie respiratorie (mascherine) in tutti i luoghi all'aperto in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza di almeno un metro, è fatto obbligo durante l'intera giornata, di usare sempre e comunque protezioni delle vie respiratorie negli spazi all'aperto di pertinenza di luoghi e locali aperti al pubblico, nonché in tutte le aree pertinenziali delle scuole di ogni ordine e grado o antistanti ad esse (come ad esempio piazzali e marciapiedi davanti agli ingressi e alle uscite degli istituti scolastici), nonché in tutti i luoghi di attesa, salita e discesa del trasporto pubblico, fermo restando il divieto di assembramento e l’obbligo di rispettare il distanziamento fisico.
2. A tal fine possono essere utilizzate mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso.
In allegato il testo integrale dell'ordinanza in Pdf
Covid - 19. Oggi 111 casi positivi in Puglia, di cui 1 a Brindisi
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 3 ottobre 2020 in Puglia, sono stati registrati 3.918 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 111 casi positivi: 65 in provincia di Bari, 8 in provincia BAT, 1 in provincia di Brindisi, 10 in provincia di Foggia, 11 in provincia di Lecce, 14 in provincia di Taranto.
E’ stato registrato 1 decesso, in provincia di Bari.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 421.383 test.
4.724 sono i pazienti guariti.
2.761 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 8.083, così suddivisi:
3201 nella Provincia di Bari;
716 nella Provincia di Bat;
775 nella Provincia di Brindisi;
1945 nella Provincia di Foggia;
818 nella Provincia di Lecce;
564 nella Provincia di Taranto;
62 attribuiti a residenti fuori regione;
2 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Mesagne. Venti di protesta dei netturbini precari
Venti di protesta ieri mattina a Mesagne da parte di alcuni operatori ecologici avventizi, di cui uno si è incatenato al cancello del deposito della nettezza urbana, poiché la nuova ditta, che il 1° ottobre scorso è subentrata nell’appalto, non li ha riassunti. Si tratta di operatori precari che da diversi anni lavorano a tempo determinato nelle varie ditte che si sono alternate nel servizio di raccolta dei rifiuti. L’Amministrazione comunale, da parte sua, ha spiegato che la ditta subentrante ha adottato procedure chiare, trasparenti, e concordate con le organizzazioni sindacali nell’assunzione del personale necessario. Dunque, dal 1° ottobre scorso il servizio di raccolta, spazzamento, trasporto e conferimento rifiuti solidi urbani è gestito dalla Tekra Srl di Angri, in provincia di Salerno, per un periodo di due anni, rinnovabile per un terzo, per un importo complessivo di 6 milioni 654 mila 121 euro.
Grazie alla clausola di salvaguardia il personale assunto a tempo indeterminato è stato riassunto dall’azienda subentrante. Per l’assunzione del personale a tempo determinato le ditte utilizzano, secondo le necessità temporali, una graduatoria esistente presso il Comune. La Tekra Srl, da questa graduatoria, ha già attinto per assumente 7 operai a tempo determinato per coprire alcuni servizi territoriali. Da qui la protesta dei tre operai che non si sono sentiti esclusi e non riassunti dal nuovo datore di lavoro. “Sono dieci anni che lavoro a tempo determinato con la promessa di essere assunto, non voglio aspettare qui altri anni mentre gli altri fanno i cavoli loro”, ha spiegato Emilio Profilo che, ieri mattina, in forma di protesta si è incatenato a una inferriata del deposito dei mezzi della nettezza urbana. Profilo ha contestato anche il fatto di non essere stato aggiornato sulle nuove trattative. Accanto ad Emilio c’è Ugo che ha tenuto a sottolineare come “negli ultimi anni diversi operatori ecologici sono andati in pensione e non sono stati mai rimpiazzati con altro personale a tempo indeterminato”.
Infine, Mino Quaranta, rappresentante sindacale dei Cobas, ha tenuto a sottolineare che “con l’azienda appena insediatasi abbiamo riscontrato delle difficoltà organizzative per ciò che riguarda l’inquadramento delle attività. Circostanza che vogliamo approfondire con i responsabili aziendali e con l’Amministrazione comunale per conoscere quali sono i margini esistenti per risolvere queste situazioni”. Sulla vicenda è intervenuta l’assessora all’Ecologia e Ambiente, Maria Teresa Saracino: “Le assunzioni sono state precedute da accordi sindacali e sono contenute in un verbale siglato dalle parti in causa. Per ciò che riguarda le assunzioni dei precari esse avvengono dallo scorrimento di una graduatoria stilata da tempo. Il tutto nella massima trasparenza e legalità”. Infine, i netturbini assunti con la precedente azienda a tempo indeterminato sono trepidanti perché a ieri non hanno ancora ricevuto l’ultimo stipendio, i rati della tredicesima e il trattamento di fine rapporto.
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI 2020
Lunedì 5 ottobre si celebrerà la Giornata Mondiale degli Insegnanti.
WEP – organizzazione internazionale che promuove la mobilità internazionale – ha pensato di organizzare per l’occasione un WEP Talks, dedicato agli insegnanti, il cui ruolo è sempre stato centrale nella formazione dei giovani, ma nell’ultimo periodo ha visto mettere in discussione il modo di fare scuola e ha richiesto una grande flessibilità.
In questo contesto, lo staff WEP interverrà per raccontare le esperienze di collaborazione con il mondo scolastico, dai laboratori didattici ai Teacher Assistants.
Sarà possibile partecipare gratuitamente all’incontro online, dalle ore 17.00 alle ore 18.00 di lunedì.
I temi saranno:
- WEP, il mondo scuola e il Covid-19
- Esperienze virtuose di collaborazione tra WEP e la scuola
- Il Team Scuole di WEP
- Spazio aperto al confronto
Si tratta solo del primo di una serie di momenti rivolti alla scuola a cui è possibile iscriversi consultando l’agenda degli incontri al link: undefined
Tra i prossimi temi trattati dalla prospettiva dell’insegnante si citano:
- Studenti all’estero
- Studenti stranieri nella scuola italiana
- Approfondimento e incontro con rappresentanti delle scuole australiane, canadesi e neozelandesi (in lingua inglese)
WEP è il principale fornitore per gli studenti ITACA, bando erogato dall’INPS che assegna una borsa di studio a figli di dipendenti e pensionati pubblici che vogliono frequentare un periodo scolastico all’estero.
WEP è un'organizzazione internazionale al servizio dei giovani, che segue ogni anno circa 5000 ragazzi in partenza dall’Italia verso 65 Paesi e in arrivo nella nostra penisola da tutto il mondo. I suoi programmi comprendono: soggiorni di gruppi scolastici durante l'anno (soggiorni linguistici) o durante l'estate (vacanze-studio); corsi di lingua all’estero; programmi di lavoro, stage e viaggi solidali all’estero; i programmi “High School” per i ragazzi delle superiori per trascorrere un trimestre, un semestre o un anno scolastico all’estero; studi universitari all’estero, in USA, UK, Paesi Bassi, Canada, Australia e prossimamente in Danimarca.
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
PARCHI: COLDIRETTI PUGLIA A MINISTRO COSTA "NECESSARI LEGGE RIFORMA E CONTRASTO A INVASIONE DI CINGHIALI"
La necessaria riforma in materia di parchi rappresenta una tappa fondamentale per promuovere progetti innovativi basati sulla collaborazione tra imprese agricole e agroalimentare e aree protette in vista di uno sviluppo locale sostenibile, mentre al contempo va sostenuta un’azione di contrasto all’invasione di cinghiali che, oltre ai danni in campagna, provocano fino a 350 incidenti stradali l’anno in Puglia. E’ quanto chiede Coldiretti Puglia al Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, in occasione della visita al Parco Nazionale dell’Alta Murgia.
“Particolare valore è da riconoscere alla partecipazione degli agricoltori nei consigli di gestione delle aree protette in vista di superare la marginalità e integrare i parchi nel complessivo sistema istituzionale garantendo il necessario consenso sociale. Proprio nel Parco nazionale dell’Alta Murgia le attività agroalimentari possono considerarsi tra quelle di maggiore rilevanza economica dell’area distrettuale murgiana che abbraccia la Puglia e la Basilicata”, spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
E’ concentrato nell’area distrettuale pugliese il 31,6% degli addetti alle imprese lattiero-casearie della Puglia e in quella materana il 21,7% di quelli lucani. Lungo la filiera agroalimentare – aggiunge Coldiretti Puglia - operano 6.298 agricole, 127 di trasformazione, mentre gli addetti sono valutabili in circa 5000 unità, di cui 3000 circa operano nelle fasi agricole, 1000 nella fase industriale e 1000 nella fase terziaria della filiera lattiero-casearia.
“Si tratta evidentemente di una realtà economica di grande rilevanza che ha bisogno di essere adeguatamente rappresentata in seno agli organi di gestione del Parco dell’Alta Murgia. La medesima maggiore integrazione deve essere garantita tra il Parco nazionale del Gargano e le attività agroalimentari presenti nell’area che possono considerarsi tra quelle di maggiore rilevanza economica per la provincia di Foggia, considerato che il Parco copre un’area di più di 120.000 ettari ospitando innumerevoli habitat, specie vegetali e animali della biodiversità nei territori di ben 18 comuni”, insiste il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni.
Soprattutto – precisa la Coldiretti – si afferma l’orgoglio di vivere nei parchi da parte degli agricoltori residenti nella convinzione, fatta propria dalla proposta di legge, che solo un’agricoltura che produce fa bene all’ambiente.
Sono proprio i Parchi ad essere stati presi d’assalto dai cinghiali che proliferano senza freni– denuncia Coldiretti Puglia Coldiretti – mettendo anche a rischio l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali anche in aree di elevato pregio naturalistico.
I cinghiali – sottolinea la Coldiretti - hanno preso possesso del territorio delle aree protette e si sono spinti anche nei centri abitati con segnalazioni nei paesi e nelle grandi città, oltre che nelle aree coltivate. In pericolo – precisa la Coldiretti - non ci sono solo le produzioni agricole necessarie per soddisfare la domanda alimentare dei cittadini ma anche la sicurezza delle persone che in alcuni territori sono assediate fin sull’uscio di casa, senza dimenticare gli incidenti stradali ed i pericoli per i mezzi di soccorso.
In Puglia sono enormi le perdite registrate in campagna causate dalla fauna selvatica, con un danno pari ad oltre 13 milioni di euro, per cui Coldiretti Puglia ha chiesto al Ministro Costa di lavorare insieme ad una radicale modifica della legge 157 del 1992 per salvare le campagne dove ormai ci sono più cinghiali che lavoratori agricoli.
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Felice Rizzo coach della Mens Sana femminile
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
ABBANDONO ILLEGALE DI RIFIUTI .
Scacco matto dell’ufficio Ambiente del Comune di Mesagne agli sporcaccioni. Grazie ad alcune telecamere, disseminate nelle zone maggiormente a rischio, sono stati individuati cinque sporcaccioni che hanno abbandonato per strada la spazzatura. Ad ognuno di loro è stata elevata una contravvenzione da 600 euro. Inoltre, saranno avviate delle procedure amministrative per verificare se gli stessi pagano regolarmente la tari e le altre tasse comunali. Dunque a Mesagne si fa strada il motto coniato dal sindaco Toni Matarrelli sull’abbandono illegale di rifiuti: “nessuna tolleranza”. Anche se, per la verità, erano diversi mesi che non erano scovati individui che abbandonano per strada i rifiuti. A causa di ciò alcune settimane fa il Comune ha dovuto avviare una raccolta straordinaria dei rifiuti negli agri, versando all’azienda soldi extra contratto. Oneri, naturalmente, a carico dei cittadini che pagano la tari, non certo di quelli che l’eludono. In ogni modo nelle ultime settimane sono state posizionate sei foto trappole che hanno sortito l’effetto sperato: cinque sporcaccioni sono stati inchiodati alle loro responsabilità. I rifiuti erano stati abbandonati in contrada San Luca, circonvallazione, piazzetta don Tonino Bello, via Alcide De Gasperi. L’insano quanto incivile gesto è costato 600 euro a ciascuno dei 5 incivili identificati dalle telecamere di sorveglianza. “Non può essere più il tempo della persuasione e della tolleranza: agli autori dei reati contro l'ambiente continueremo a rispondere con sanzioni esemplari”, ha commentato il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli. Anche il comandante della polizia locale ha disposto dei servizi quotidiani per arginare il fenomeno dell’abbandono di varie tipologie di rifiuti. “Facciamo tutto ciò che è possibile per arginare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e in particolare degli scarti edili nelle numerose contrade rurali”, ha spiegato il comandante Teodoro Nigro -. Con l’insediamento della nuova ditta di raccolta dei rifiuti urbani spero possa esserci un incremento delle postazioni mobili al fine di reprimere queste incivili condotte poste a danno del territorio rurale mesagnese”.
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Stato di emergenza per avverse condizioni meteorologiche
ORDINANZA STATO DI EMERGENZA PER AVVERSE CONDIZIONI METEOROLOGICHE - ATTIVAZIONE DEL CENTRO OPERATIVO COMUNALE (C.O.C.) PER LA PIANIFICAZIONE DI EMERGENZA, A PARTIRE DALLE ORE 21.00 DEL 02/10/2020 FINO A NUOVE COMUNICAZIONI DA PARTE DELLA PROTEZIONE CIVILE.
----------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
VIZZINO: LA STP DIA MENO RISPOSTE BUROCRATICHE E GARANTISCA CHE IL SERVIZIO SI SVOLGA IN SICUREZZA
Il Presidente della Commissione Trasporti della Regione Puglia Mauro Vizzino si dice rammaricato per il tono della risposta che il Presidente della STP Rosario Almiento ha fornito in relazione ai disagi che vivono quotidianamente studenti e lavoratori che utilizzano la linea Brindisi-Mesagne e più in generale tutte le linee extraurbane.
“Non è certo con risposte prettamente burocratiche e ragionieristiche che si risolvono i problemi – afferma Vizzino – visto che le difficoltà vissute ogni giorno da chi sale a bordo dei pullman sono ben evidenti ed oggetto di varie forme di protesta.
Più di qualche persona viene lasciata a terra, nonostante abbia sottoscritto un abbonamento particolarmente oneroso. E’ evidente, pertanto, che spetta alla STP apportare i dovuti correttivi invece che basarsi semplicemente sul rispetto di protocolli poco rassicuranti e sulle statistiche attraverso cui si tenta di dimostrare che la situazione rientra nella normalità.
Ed a questo si aggiunge il rischio sanitario per gli assembramenti che si verificano in prossimità delle fermate tra coloro che provano invano a salire a bordo dei mezzi pubblici.
I vertici della STP di Brindisi, invece, forniscano chiarimenti sul perché non si è inteso usufruire della collaborazione della Regione Puglia per potenziare il servizio utilizzando i pullman di società private, quantomeno sino a quando permarrà questa situazione di emergenza da covid 19.
Studenti e lavoratori – conclude Vizzino - della nostra provincia meritano più rispetto da parte di chi è tenuto ad assicurare un servizio pubblico”.
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Più di 1 impresa agricola su 3 è giovane, con la Puglia al top della classifica nazionale con il 35% per numero di imprese under 35 in agricoltura, grazie alla spinta all’innovazione dei giovani e intraprendenti agricoltori in erba, che hanno sfidato anche l’emergenza Covid con coraggio e dinamismo, possiedono una superficie superiore di oltre il 54 per cento alla media, hanno il 50 per cento di occupati per azienda in più e un fatturato più elevato del 75 per cento della media, nonostante la battuta d’arresto registrata nel 2019. E’ quanto emerso dallo studio di Coldiretti Puglia su ‘Agricoltura Green ai tempi del Covid’, elaborato in occasione della premiazione degli Oscar Green Puglia 2020.
“Una presenza green che ha di fatto rivoluzionato il lavoro della terra dove sette imprese under 35 su dieci operano in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili”, spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
Ed è rilevante tra i giovani imprenditori – sottolinea la Coldiretti – anche la presenza femminile che sfiora 1/3 del totale (32 per cento) secondo una analisi Coldiretti/Ixè.
E’ in atto, dunque, un cambiamento epocale che non accadeva dalla rivoluzione industriale – afferma Coldiretti Puglia - il mestiere della terra non è più considerato l’ultima spiaggia di chi non ha un’istruzione e ha paura di aprirsi al mondo, ma è la nuova strada del futuro per le giovani generazioni istruite. Cresce l’attitudine alla multifunzionalità in agricoltura, con il 44% dei giovani imprenditori agricoli pugliesi concentrati sulla diversificazione aziendale – aggiunge Coldiretti Puglia - con particolare attenzione alla vendita diretta (33%), cresciuta durante il lungo lockdown con le consegne a domicilio, alla trasformazione agroalimentare (30%) e all’agriturismo (22%). A causa del Covid sono sostanzialmente rimasti attivi sui mercati locali (70%), su quelli nazionali e internazionali senza intermediazione (30). Molto attenti all’informatizzazione applicata per rendere più efficace ed efficiente la commercializzazione dei prodotti, la contabilità e la comunicazione esterna, i giovani imprenditori agricoli pugliesi scelgono in prima battuta di avviare l’attività facendo ricorso ai finanziamenti pubblici (73%). Molto grave la situazione del PSR in Puglia, con il bando per i giovani pubblicato a luglio del 2016 e una graduatoria bloccata da 3 anni.
“Sul bando del PSR per i giovani, a fronte delle 5.202 domande presentate, solo 750 sono state ammesse all’istruttoria, poco più di 1 domanda su 10. Una sconfitta per le speranze di tanti giovani pugliesi, ma anche per il Paese che perde opportunità strategiche per lo sviluppo in un settore chiave per la ripresa economica, l’occupazione e la sostenibilità ambientale soprattutto nel Mezzogiorno dove maggiore è il bisogno occupazionale e più elevati sono i tassi di fuga dei giovani”, ha lamentato la leader dei giovani di Coldiretti Puglia, Benedetta Liberace.
Se tra i giovani imprenditori agricoli c’è chi ha scelto di raccogliere il testimone dai genitori – aggiunge Coldiretti Puglia - la vera novità rispetto al passato sono gli under 35 arrivati da altri settori o da diverse esperienze familiari che hanno deciso di scommettere sulla campagna con estro, passione, innovazione e professionalità, i cosiddetti agricoltori di prima generazione e tra questi nuovi giovani imprenditori della terra – conclude Coldiretti Puglia - ben la metà è laureata, il 57 per cento ha fatto innovazione, ma soprattutto il 74 per cento è orgoglioso del lavoro fatto e il 78 per cento è più contento di prima.
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci