Redazione
Non vorremmo continuare ad assistere a disuguaglianze territoriali nella campagna vaccinale riguardo la reale capacità di garantire una copertura efficace in tempi adeguati alla popolazione anziana e fragile a causa del ritardo nell’avvio delle vaccinazioni nel nostro territorio brindisino.
Per la Uil pensionati di Brindisi “Stu Appia Antica” ridurre il carico delle patologie influenzali e delle sovra infezioni batteriche significa dare centralità alla persona, restituire dignità alle cure e ridurre le visite mediche in ambulatorio e i ricoveri. In Italia l’influenza è tra le prime dieci cause più gravi, la quale colpisce la persona fragile e anziana. La diagnosi precoce, in questo quadro, è il metodo più efficace per contrastare e risolvere meglio molte patologie gravi per la nostra salute.
L’opzione è prevenire per curarsi. L’unica arma, secondo noi, è il vaccino per chi è sano e, in particolare, per chi è a contatto con gli altri.
La scelta di vaccinarsi richiede risorse significative da destinare alla prevenzione. Per la Stu Appia Antica essa si manifesta non solo come un metodo indicativo ed efficace di lotta alle patologie, ma anche si svela come un supporto che comporta una minore diffusione delle malattie per la persona e minori richieste ai servizi sanitari e sociali. Prevenire diventa, quindi, un atto di responsabilità che protegge se stesso e gli altri, ma serve anche a migliorare la capacità del Sistema Sanitario che, oggi a differenza degli anni precedenti, ha l’appoggio del coinvolgimento dei farmacisti a eseguire la vaccinazione antinfluenzale degli adulti e degli anziani.
La Uil pensionati “Stu Appia Antica” informa i pensionati, che si è aperta la campagna vaccinale che partirà nei prossimi giorni con almeno un mese di anticipo rispetto agli anni passati. Il mesagnese professor Pierluigi Lopalco, nuovo assessore alla Sanità della Regione Puglia, con buon auspicio ha avviato il suo lavoro assessorile. È d’auspicio non avere ulteriori ritardi rispetto ad altri territori ma, soprattutto, per non arrecare cure tardive ai pazienti, giacché giustamente “I medici di famiglia sono fortemente preoccupati del ritardo per la consegna dei vaccini influenzale”.
Il vaccino è, quindi, pronto ma bisogna distribuirlo al più presto in tutto il territorio pugliese. Il professor Pierluigi Lopalco assicura che “Da domani alcune aziende sanitarie e ospedaliere partiranno con la vaccinazione degli operatori sanitari” e che “nei prossimi giorni sarà avviata la vaccinazione da parte dei medici di medicina generale, accompagnata da un’opportuna campagna informativa”. “I vaccini sono stati acquistati e saranno pronti per la distribuzione”.
La Regione Puglia ha acquisito dall’Asl Bari, 2,1 milioni dosi di vaccino antinfluenzale per la campagna 2020, che sicuramente sarà soddisfacente a vaccinare quante più persone possibili.
L’informativa ci obbliga a sapere che:
- Il vaccino non protegge dal Covid-19
- È utile per evitare normali sindromi influenzali.
- Vaccinare eviterebbe d’intasare gli ospedali con i ricoveri e accessi al pronto soccorso nel periodo dell’influenza stagionale.
- E che dopo il vaccino, il paziente è immune a distanza di 15 giorni.
La Uil pensionati di Brindisi “Stu Appia Antica” informa inoltre che la nuova Circolare “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2020-2021, sostiene la vaccinazione in età pediatrica nella fascia d’età (6 mesi – 6 anni)”. La finalità è anche “di ridurre la circolazione del virus influenzale fra gli adulti e gli anziani nell’attuale fase pandemica da SARS-COV-2”. L’offerta è sicuramente “gratuita nella fascia d’età 60-64 anni (fino ad oggi la gratuità era garantita agli over 65)” e intende avallare “una forte incentivazione vaccinale verso le professioni sanitarie, in previsione di un’iniziativa legislativa che la rende obbligatoria”.
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Forum Mediterraneo in Sanità: le esperienze della Asl di Brindisi
- Durante l’emergenza Coronavirus la Asl di Brindisi ha gestito gli oltre cento casi positivi riscontrati al Focolare convertendo una residenza sociosanitaria per anziani in un grande reparto di Malattie infettive. Per i pazienti dimessi dagli ospedali e in attesa del tampone negativo, invece, gli ospedali di comunità sono stati trasformati in strutture post Covid. Queste due esperienze sono state al centro dell’intervento del direttore generale Giuseppe Pasqualone, in un incontro con tutti i manager delle Asl pugliesi, durante la prima giornata del Forum Mediterraneo in Sanità, in programma fino a domani alla Fiera del Levante.
- Pasqualone ha sottolineato “l’importanza di avere strutture, come gli Ospedali di comunità, per una presa in carico intermedia del paziente, utili anche in una situazione come quella pandemica. Queste strutture vanno incrementate su tutto il territorio per accogliere pazienti che non necessitano di cure ospedaliere e che tuttavia non possono essere gestiti attraverso l’assistenza domiciliare. E possono essere affidate ai medici di medicina generale o direttamente a medici dipendenti con il supporto di specialisti”. A questo proposito Pasqualone ha ricordato che di recente la Regione ha autorizzato l’attivazione anche nel Comune di San Pancrazio Salentino di un nuovo Ospedale di comunità.
- Dedicata al distretto sociosanitario, invece la sessione a cui ha partecipato oggi il direttore generale. “Due aspetti essenziali – ha detto - hanno consentito di attuare il processo di cambiamento nell’ambito del distretto. Il primo è il Presidio territoriale di assistenza realizzato nei piccoli ospedali riconvertiti nei comuni di Fasano, Cisternino, Ceglie Messapica, Mesagne e San Pietro Vernotico in cui si sono concentrate tutte le attività sanitarie. Il secondo punto di forza è la telemedicina avviata nel 2015 nel Pta di Ceglie Messapica con un progetto sperimentale ed estesa a tutta la Asl nel 2018 dopo lo svolgimento di una gara finanziata con Fondi comunitari”.
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COVID. COLDIRETTI: SICUREZZA A COSTI STELLARI IN CAMPAGNA
Le imprese agricole pugliesi hanno sostenuto costi pari a 10 milioni di euro di mascherine e gel igienizzanti per mettere in sicurezza gli oltre 100mila operai agricoli impegnati nelle campagne, da quando a marzo è scoppiata l’emergenza Coronavirus. E’ l’analisi di Coldiretti Puglia, presentata durante l’incontro sul lavoro nei campi ai tempi del Covid, con le imprese agricole che hanno subito un ingente aggravio dei costi a carico delle imprese agricole per il welfare aziendale, dove solo il 9% della spesa per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale è stato compensato dal credito d’imposta.
“In questo momento di incertezza per la brusca risalita dei casi di infezione, da gennaio ad agosto appena lo 0,2% delle 1281 denunce di infortunio da Covid-19 al lavoro registrate dall’Inail in Puglia riguarda l’agricoltura, dove nelle oltre 100mila aziende agricole, stalle e più di 5mila imprese di lavorazione alimentare non si è peraltro mai smesso di lavorare per garantire le forniture alimentari alla popolazione”, ha detto il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia. “Si tratta di uno sforzo necessario a garantire sicurezza che va riconosciuto e premiato – ha insistito Muraglia - quando l’emergenza ha fatto emergere una consapevolezza diffusa sul valore strategico rappresentato dal cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza in Puglia che può contare su una risorsa da primato mondiale ma deve investire per superare le fragilità presenti, difendere la sovranità alimentare e ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali”.
E’ necessario investire – afferma Coldiretti Puglia - sul futuro competitivo delle imprese agricole, spesso penalizzate dai costi di burocrazia e lavoro, con una tassazione sul lavoro stagionale più alta che in Paesi come Francia e Spagna.
“Sono stati stringenti i protocolli adottati dalle aziende agricole – ha aggiunto Romano Magrini, Responsabile nazionale delle Relazioni Sindacali e del Lavoro di Coldiretti - con un aggravio dei costi per la cartellonistica interna, i termo scanner, i trasporti con la riduzione a tratta del numero di operai condotti nei campi, la formazione, oltre al ridimensionamento degli spazi di lavorazione nelle aziende agroalimentari per garantire le distanze di sicurezza. Un impegno sul fronte della sicurezza a cui gli imprenditori agricoli hanno adempiuto con enorme senso di responsabilità, soprattutto rispetto agli oltre 100mila operai agricoli impiegati nelle campagne pugliesi”.
Per questo semplificazione e sussidiarietà sono necessarie, soprattutto in questo periodo di emergenza – insiste Coldiretti Puglia - a recuperare lo spread di competitività delle imprese agricole pugliesi, considerato che l’attività legislativa rimanda spesso a provvedimenti amministrativi che alimentano una tecnocrazia insopportabile.
“Lo squilibrio fra controlli “giusti”, che fanno dell’agricoltura pugliese un emblema di qualità e sicurezza - ha rimarcato Magrini - e pressione burocratica derivante dalla molteplicità di interventi tra loro non coordinati, finiscono per generare un grave elemento di malessere nei confronti dell’azione pubblica”.
Per Coldiretti sono tante le azioni comuni da intraprendere per far incontrare in maniera trasparente domanda e offerta di lavoro “a partire dal trasporto dei lavoratori nei campi che rappresenta un aspetto fondamentale del business dei caporali, facendo controlli mirati, in particolare nei confronti delle cooperative senza terra che svolgono solo ed esclusivamente servizi agricoli, pulendo le sacche di grigio in tutti i segmenti del lavoro”, ha stigmatizzato Magrini.
“Ciò passa anche dalla capacità di riuscire finalmente a sfruttare le risorse inutilizzate del Meridione. Coldiretti lo sta facendo, presentando progetti di sviluppo insieme ai principali gruppi industriali e bancari d’Italia, progetti che realizzano nuovi e moderni strumenti di gestione delle relazioni contrattuali lungo le filiere – ha concluso Magrini - che vogliono rappresentare un modello di coimprenditorialità, sostenibilità economica, ambientale e dello sviluppo dell’occupazione, nel rispetto dell’ambiente e del consumatore”.
E’ necessario che le istituzioni a tutti i livelli – conclude Coldiretti Puglia - implementino le opportunità occupazionali nel settore agricolo, attraverso interventi di stabilizzazione del lavoro, garantendo flessibilità e competitività all’impresa, continuità di reddito e sicurezza al lavoratore.
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Cellino SM - Sequestro scarichi abusivi azienda agricola
I Carabinieri Forestali della Stazione di Brindisi, nell’ ambito di controlli pianificati a vasto raggio con le Compagnie Carabinieri ed il Nucleo Ispettorato del Lavoro dell’ Arma, hanno accertato irregolarità sul rispetto delle norme a tutela dell’ ambiente in un’ azienda agricola di Cellino San Marco.
In particolare, hanno verificato la presenza di una vasca interrata di accumulo dei reflui domestici, collegata ad una tubazione in PVC di circa 10 metri di lunghezza, asservita da una pompa di sollevamento, per lo scarico dei liquidi nei terreni circostanti. Poiché non è risultata alcuna autorizzazione (di competenza della Provincia) al suddetto scarico, è stato operato un sequestro amministrativo di tutto l’ impianto, nonché dei terreni interessati, ai sensi dell’ art. 133, comma 2, del “Testo Unico Ambientale” (Decreto legislativo n. 152 del 2006). Per tale violazione è previsto il pagamento di una somma da 6.000 a 60.000 euro (12.000 se evaso entro 60 giorni).
I Militari hanno anche rilevato la presenza di un contenitore in PVC della capacità di circa 10 quintali, utilizzato per la raccolta delle acque di lavaggio degli automezzi agricoli e delle acque di prima pioggia del piazzale, convogliate a mezzo di canalette in calcestruzzo ricoperte da griglie metalliche. Anche in questo caso, una tubazione collegata al recipiente provvedeva ad immettere le acque in eccesso direttamente nel suolo. Nessuna autorizzazione nemmeno per questo impianto.
Trattandosi qui di reflui classificati come industriali, la violazione riveste carattere penale, configurata come gestione di rifiuti non autorizzata (art. 256, comma 1, del citato Testo Unico). Resta da verificare se nei liquidi sversati sui terreni vi possano essere sostanze pericolose, come residui di olii lubrificanti per macchine agricole.
Contenitore e tubazione sono stati sottoposti a sequestro preventivo penale; il titolare dell’ azienda, D.R. di anni 59, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Brindisi.
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Rapina ai danni di un pensionato ad opera di tre malfattori
Nella serata di ieri, tre ignoti malfattori con il volto travisato, dopo essersi introdotti nell’abitazione di un pensionato 72enne del luogo, in una contrada di Oria, si sono fatti consegnare denaro contante pari a 3.000,00 euro, nonché le chiavi della sua autovettura, rinvenuta più tardi, mediante la localizzazione del gps assicurativo, in agro di Torre Santa Susanna, dopo che i malviventi avevano appiccato il fuoco al sedile anteriore, prontamente spento dai Carabinieri di Oria intervenuti. Il veicolo è stato sottoposto a sequestro per successivi accertamenti.
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San Pietro Vernotico. Sorpreso nuovamente alla guida del ciclomotore senza patente, denunciato
I Carabinieri della Stazione di San Pietro Vernotico, al termine degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 28enne del luogo per reiterazione nella guida senza patente. Il giovane, nel pomeriggio di ieri, nel corso di un controllo alla circolazione stradale, è stato sorpreso in una via del centro abitato alla guida di un ciclomotore Piaggio Ape 50, sprovvisto di patente di guida, mai conseguita, reiterando nella medesima condotta, già contestata dai militari del citato reparto il 10 agosto 2019. Il mezzo, sprovvisto di targa di circolazione e di copertura assicurativa, è stato sottoposto a sequestro finalizzato alla confisca.
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I Carabinieri della Stazione di San Donaci, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 40enne del luogo, per guida sotto l’influenza dell’alcol e di sostanze stupefacenti. In particolare, all’alba del 7 ottobre l’uomo è stato controllato in una via del centro abitato alla guida dell’autovettura di proprietà di un familiare, in evidente stato di alterazione psicofisica e, sottoposto presso l’ospedale Perrino di Brindisi agli esami clinici finalizzati alla verifica dello stato di ebbrezza alcolica e all’eventuale uso di sostanze stupefacenti, è risultato positivo all’etanolo e all’uso di cocaina. La patente di guida è stata ritirata e l’autovettura restituita al proprietario.
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I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno denunciato in stato di libertà, per furto aggravato, una 35enne del luogo. La donna, nel pomeriggio del 6 ottobre, ha sottratto vari prodotti dai banchi di vendita dell’ipermercato “Ipercoop” all’interno del centro commerciale “Le Colonne”, per poi essere fermata, dopo le barriere situate alle casse, dal personale preposto e dai Carabinieri prontamente intervenuti. La refurtiva è stata restituita al responsabile del punto vendita.
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Deve espiare 5 anni di reclusione per i reati di falsità materiale e falsità ideologica
I Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica hanno eseguito un’ordinanza di carcerazione, emessa dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Roma, nei confronti di DESÈ Leonardo, 59enne del luogo. L’uomo deve espiare la pena di 5 anni di reclusione, per i reati di falsità materiale e falsità ideologica commessi in Roma tra il 2007 e il 2010. L’arrestato, concluse le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Brindisi.
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Maltratta la moglie, costretta al ricovero in ospedale, arrestato
I Carabinieri della di Francavilla Fontana, a conclusione degli accertamenti scaturiti dalla querela presentata da una 60enne del luogo, hanno arrestato il marito 59enne, per maltrattamenti in famiglia. In particolare, in seguito a un intervento eseguito nella tarda serata di ieri presso l’abitazione familiare, richiesto dalla querelante, ha fatto emergere ripetute violenze fisiche e verbali, nell’arco temporale 2014-2020, messe in atto dal prevenuto. Nell’occorso, la donna, trasportata presso il pronto soccorso del locale ospedale civile, è stata riscontrata affetta da “trauma cranico facciale, trauma detrattivo/distorsivo polso e mano destra, trauma contusivo lombosacrale toracico posteriore e della spalla sinistra e destra”, attualmente ricoverata in attesa di ulteriori accertamenti, non in pericolo di vita. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Brindisi.
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