Redazione
Cgil. Gravi problematiche per carenza di personale sanitario
La FP CGIL Brindisi richiama, ancora una volta, l’attenzione sulla grave carenza di personale OSS e infermieristico presso la ASL Brindisi.
Gli insostenibili carichi di lavoro, l’organizzazione frammentata e lo scarso sostegno da parte del sistema sanitario continuano a mettere a dura prova la salute psico- fisica dei lavoratori del comparto sanità.
Le condizioni lavorative del personale sanitario va ben oltre il limite della sostenibilità e dopo 2 anni e mezzo di stato di emergenza e carichi di lavoro massacranti si continuano a chiedere ancora sacrifici ai lavoratori.
L’efficacia e l’efficienza del servizio sanitario non possono passare attraverso la politica dei tagli lineari realizzati attraverso la chiusura di numerosi presidi ospedalieri anche nella nostra provincia.
Il contenimento della spesa nel settore sanitario ha finito con lo spegnere l’entusiasmo in medici, infermieri e personale sanitario stressati, massacrati di turni, insultati e soprattutto mai protetti.
Purtroppo la drammatica carenza di personale, in particolare al Perrino, ha assunto contorni drammatici.
Si pensi che in caso di ricovero, giusto per fare degli esempi nel reparto Ortopedia, insieme ad altri 36 pazienti si troverà un solo OSS stressato da turni assurdi e 2 infermieri che nella migliore delle ipotesi possono diventare 3.
Si pensi al reparto Ginecologia dove in uno dei tanti turni una sola infermiera ha dovuto occuparsi di paziente COVID, NON COVID e di urgenza per un malato in stanza 100.
Chi mai accetterebbe di essere curato da una sola persona che deve dividersi in 3.
Per il personale medico, inoltre, si sta radicando la malsana prassi di ricorre sempre più spesso a ordini di Servizio estemporanei che spostano medici da un reparto all’altro, in alcuni casi ad Horas nel tentativo di garantire la sicurezza del reparto mettendo così a rischio la sicurezza di un altro reparto.
Cosa si può chiedere di più a questi lavoratori che in 1000 difficoltà si approcciano in maniera dignitosa alla persona che hanno difronte con la sua dignità e il suo dolore.
La conseguenza, come denunciato da FP CGIL BR con note del 4/05/2022, 7/06/2022, 2/08/2022 è un elevato aumento del rischio clinico oltre alla totale inconciliabilità dei ritmi vita-lavoro.
La vita privata dei dipendenti risulta fortemente condizionata, né risulta corretto il modus operandi adottato in tema di razionalizzazione delle risorse umane in quanto non è garantita la salute del dipendente esposto ad elevato rischio clinico da stress lavoro-correlato.
La cittadinanza deve avere consapevolezza della reale situazione venutasi a creare e dei rischi che si corrono.
La FP CGIL BR ha chiesto a più riprese, ma sinora invano, un incontro urgente con i vertici ASL BR finalizzato alla risoluzione immediata della problematica evidenziata.
Pertanto si riserva ogni ulteriore, idonea, iniziativa per la garanzia dei diritti di lavoratori e utenti.
LA SEGRETERIA TERRITORIALE
Matarrelli e la Cittadella, tra degrado e insicurezza
Lo aveva promesso e lo ha fatto. Lunedì mattina il presidente della provincia di Brindisi, Toni Matarrelli, ha effettuato un sopralluogo nell’area della Cittadella della ricerca di Mesagne annotando tutte le criticità che ha trovato in giro. Dalle prese elettriche posticce, in cui alcuni individui effettuano gratuitamente il carico di energia elettrica per le loro autovetture, alle essenze vegetali la cui crescita è da anni incontrollata, dai rifiuti ferrosi a quelli edili. Insomma, il presidente Matarrelli ha trovato la Cittadella abbandonata a sé stessa tra incuria e degrado. “Nel sopralluogo che ho fatto per rendermi conto della situazione – ha spiegato il presidente – devo dire che effettivamente la maggior parte della Cittadella è messa male poiché molti spazi sono abbandonati e inutilizzati. Quindi la soluzione per il suo rilancio passa attraverso una strategia che possa vedere quel luogo come un luogo dove si possano coltivare interessi, pubblici o privati, legati alla ricerca. Perché questa è la sua mission”.
Non è tutto poiché il presidente Matarrelli, dal giorno dell’insediamento della nuova Amministrazione provinciale, sta interagendo con organismi nazionali e internazionali affinché si possano intercettare finanziamenti utili al rilancio della Cittadella della ricerca. “In realtà – ha proseguito il presidente - come Provincia, appena mi sono insediato, abbiamo provato a intercettare un finanziamento nazionale con un progetto credibile che in realtà è stato snobbato, potremmo dire che siamo stati maltrattati dal governo centrale. A questo punto piuttosto che concentrarsi sullo stato dell’arte, poiché non c’è attività e gli spazi ne risentono, dobbiamo costruire una prospettiva per dare vita a quel luogo. Ci stiamo impegnando con la Regione Puglia, insieme ai soggetti esistenti all’interno della Cittadella come l’Università e altre aziende pubbliche e private, per comprendere come ridare vita a questo spazio che ha ancora delle potenzialità straordinarie”. Per ciò che riguarda la sicurezza all’interno dell’area Matarrelli ha assicurato che “nonostante le difficoltà a reperire le risorse, faremo in modo di potenziare la vigilanza”. A giorni, infatti, l’impianto abusivo di ricarica elettrica per auto sarà smantellato. Resta, tuttavia, da comprendere se saranno mai individuati i responsabili di tale fraudolenta operazione.
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MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, CON TORNADO SU SALENTO E NUBIFRAGIO
Con l’ultima ondata di maltempo sale il conto degli eventi estremi in Puglia dove dall’inizio dell’estate più bollente si sono verificati ben 20 tra nubifragi, bombe d’acqua, tornado, tempeste di vento, grandinate e ondate di calore. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, dopo il tornado in Salento e il nubifragio nel foggiano, sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd), rispetto all’incertezza che caratterizzerà il clima in Puglia almeno fino alla fine della settimana.
Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione del clima in Italia in una estate che dal punto di vista climatologico ha fatto registrare nel mese di giugno una temperatura media superiore di ben +2,88 gradi rispetto alla media, su valori vicini al massimo registrato nel 2003 mentre nel mese di luglio la colonnina è stata più alta di +2,26 gradi la media, inferiore solo al 2005, su dati Isac Cnr, che effettua rilevazioni in Italia dal 1800.
Le precipitazioni violente provocano danni perché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua su un territorio – sottolinea Coldiretti Puglia – reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con 230 i comuni, ovvero l’89% del totale, a rischio idrogeologico secondo dati Ispra.
I fenomeni estremi, oltre ad azzerare le produzioni, danneggiano piante e alberi, con una frequenza e una violenza che gli agricoltori non possono in alcun modo gestire e sopportare in solitudine.Il rischio idrogeologico riguarda contesti prevalentemente agricoli o naturali per il 67% perché in Puglia la terra frana e si consuma anche a causa dell’abbandono delle aree rurali per fattori diversi – insiste Coldiretti Puglia - a cui si aggiungono fenomeni meteorologici sempre più intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni anche in aree non eccessivamente antropizzate. La salvaguardia del suolo, dell’ambiente e delle produzioni agricole e agroalimentari è fondamentale per garantire un avvenire alle future generazioni.
A causa della siccità i campi sono allo stremo in Puglia e hanno già perso in media il 30% delle produzioni dalla frutta al grano, dal foraggio per alimentare gli animali al latte, fino alle olive e alle cozze, con gli effetti anche sull’annata prossima, mentre gli invasi registrano un calo progressivo dell’acqua. Ma ci sono anche aree dove l’acqua non arriva e gli agricoltori sono costretti ad abbandonare le colture, dopo i costi stellari sostenuti. Cali del 45% per i foraggi che servono all’alimentazione degli animali, del 20% per il latte nelle stalle, del 35-40% per il grano duro per la pasta, di oltre il 15% della frutta ustionata da temperature di 40 gradi, del 20% delle cozze e del 35% della produzione di miele.
Gli agricoltori hanno dovuto dire addio quest’anno in Puglia a 1 bottiglia di passata di pomodoro su 5 con l’esplosione dei costi di produzione che hanno tagliato le semine, la siccità e le temperature roventi che hanno ridotto del 20% - aggiunge Coldiretti Puglia - il raccolto del pomodoro da salsa destinato a polpe, passate, sughi e concentrato
Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti Puglia – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo.
Nelle zone interessate dal maltempo sono in corso le verifiche dei danni da parte della Coldiretti che segnala peraltro grande preoccupazione per la siccità che sta assediando la Puglia mettendo a rischio i raccolti, con la tropicalizzazione del clima– conclude Coldiretti Puglia - che ha provocato 3 miliardi di euro di danni in Puglia negli ultimi 10 anni.
Di fronte alla tropicalizzazione del clima occorre organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi per renderla disponibile nei momenti di difficoltà. Per questo servono – continua Coldiretti Puglia – interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini e utilizzando anche le ex cave per raccogliere l’acqua piovana.
Gli agricoltori sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare, conclude Coldiretti Puglia nel sottolineare la strategicità in questo momento storico del progetto invasi elaborato da Anbi e Coldiretti.
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“Tutto l’amore in un click”: la relazione uomo - cane in una mostra fotografica. Da sabato 13 agosto nella Sale espositive del Castello comunale: l’inaugurazione alle 18,30, incontro pubblico nell’Auditorium. Un cane è per sempre. Raccontare con le immagini l’incontro con un amico che non tradisce mai è il tema che ispira l’esposizione “Tutto l’amore in un click”. La raccolta di scatti sarà ospitata nelle sale espositive del Castello comunale di Mesagne a partire da sabato 13 agosto. In occasione dell’inaugurazione della mostra, l’Amministrazione comunale - in collaborazione con il competente servizio Veterinario della Asl di Brindisi - sabato 13 agosto alle 18.30 organizza un incontro aperto al pubblico nell’Auditorium del Castello.
Intervengono: Antonio Matarrelli, sindaco della città di Mesagne; Vincenzo Carella, consigliere comunale di Mesagne con delega al Randagismo e Benessere Animale; Maurizio Marra, medico veterinario, dirigente ASL competente per il territorio; Patrizia Aversa, fotografa e curatrice della mostra, volontaria del gruppo di soccorso unità cinofile “Le orme di Askan” – sezione di Fasano; Giovanni Briattannico, volontario del gruppo di soccorso unità cinofile “Le orme di Askan” – sezione di Fasano; Francesca Catucci, educatrice e addestratrice cinofila, tecnico per cani specialmente abili; Yvonne Falcone, volontaria associazione animalista e ambientalista “Amici di Snoopy, oltre la specie” di Mesagne; Roberta Mellone, educatrice cinofila, operatrice di pet therapy. Stefano Pinto, istruttore cinofilo.
“L’iniziativa tiene insieme due elementi che sono la faccia di una stessa medaglia: ci sono le immagini, che con immediatezza restituiscono esempi quotidiani di amore per i propri cani, e le parole degli “addetti ai lavori”, che raccontano un impegno di civiltà che le istituzioni sono chiamate ad assolvere al fianco di associazioni e cittadini”, commenta il sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli. Il progetto fotografico vede i suoi albori nel 2015 e si concretizza nel 2021, traendo ispirazione dall’osservazione dello sguardo speciale che può unire gli occhi di un cane a quelli del suo padrone: il risultato è un “amuleto” naturale che i Comuni e le associazioni di volontariato possono rendere più potente, accompagnandolo con le parole che le immagini suggeriscono in materia di politiche a tutela degli animali. Soddisfatto il consigliere comunale Vincenzo Carella: “L’incontro con la fotografa Patrizia Aversa crea un’occasione semplice ma efficace, contribuendo a far luce sugli aspetti di una problematica che in estate si complica: l’iniziativa rientra tra gli appuntamenti organizzati per sensibilizzare le persone sul fenomeno dell'abbandono degli animali, ponendo sotto gli occhi di chi guarda il legame tra uomo e animale”. Tra i magnetici frame scorre il filo di un racconto unico, che tiene insieme tante storie di ordinaria umanità, scritte con la complicità che contraddistingue i legami importanti. Come importanti sono le relazioni con i nostri amici a quattro zampe.
La mostra sarà visitabile fino al prossimo 28 agosto, ingresso libero.
Sarà presto realtà il riconoscimento della Cisoa pesca per i lavoratori del comparto ittico. E' infatti in dirittura d'arrivo il decreto attuativo relativo all’estensione della Cassa Integrazione per i lavoratori agricoli (CISOA) ai lavoratori e le imprese del settore marittimo e della pesca, per periodi diversi da quelli di sospensione dell’attività lavorativa per il rispetto delle misure di arresto temporaneo obbligatorio e non obbligatorio.
Dopo essere stato introdotto dalla Legge di Bilancio, l'importante strumento di sostegno al redditto per questi lavoratori, da cui fino ad oggi erano esclusi, sta per diventare operativo.
«Si tratta di un provvedimento importantissimo – dichiara la segreteria della Flai Cgil Brindisi – che arriva in un momento delicatissimo per il comparto messo a dura prova prima dal periodo della pandemia e ora dalla gravissima crisi dei costi dell'energia e del caro carburanti i quali mettono a rischio tutto il settore. Ben venga questo provvedimento – per cui da anni ci battiamo anche nel Brindisino – per l'estensione delle tutele dei diritti dei lavoratori del comparto ittico. La Flai in questo senso si è spesa molto costruendo un emendamento alla Cisoa perché venga riconosciuta anche nel caso in cui il fermo del lavoratore del comparto ittico sia indipendente dalla volontà, ad esempio nei casi di fermo pesca o perfino condizioni meteo proibitive. A dare una ulteriore boccata d'ossigeno al comparto ci sono state due misure nel primo trimestre 2022: il credito d'imposta del 20 per cento sulle spese effettuate nel primo trimestre di quest'anno per l'acquisto di carburante e lo stanziamento di 20 milioni di euro a beneficio delle imprese italiane della pesca da parte del Mipaaf. Misure che andrebbero implementate per un settore così importante per l'economia nazionale. Auspichiamo che vengano messe in campo forme di sostegno per i lavoratori e le lavoratrici che in questi mesi stanno subendo gli effetti della crisi partecipando alle perdite delle aziende».
La segreteria della Flai Cgil Brindisi, pur apprezzando l'attenzione al settore da parte del Governo, continuerà la sua attività di denuncia, assistenza e formazione per i lavoratori del comparto. Anche nel corso di questi mesi e delle ultime settimane sono stati diversi gli incontri sui temi relativi al Contratto Collettivo Nazionale, ai fondi integrativi sanitari a cui hanno diritto, le malattie professionali molto diffuse tra i pescatori, trattandosi di un lavoro altamente usurante che si svolge spesso in condizioni meteo proibitive che mettono a dura prova la salute dei pescatori. Conoscere i propri diritti e le tutele previste per il settore diventa quindi di fondamentale importanza. La Flai Cgil di Brindisi è sempre al fianco dei lavoratori del settore per fornire ogni sostegno possibile.
Cosimo Della Porta
Segretario Generale
Flai-Cgil Brindisi
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“Spaghetti Flava” dalla Comunità per la Comunità
Spaghetti Flava nasce dall'idea di proporre Break Mission sul territorio Italiano, non solo adoperando la prima qualificazione Europea della nota competizione di BREAKIN (Breakdance) che annualmente si svolge a Birmigham nel Regno Unito, ma anche ideando una giornata che diventi un punto di riferimento e di raccolta per la comunita`.
Creata sul piacere di stare insieme e di condividere un po' del proprio spirito Hip-Hop, nonche` frutto della propria genuinita`.
Un' opportunita` di interazione sociale che vede la commistione di diverse culture, tradizioni e discipline al vantaggio di condividere un bel ricordo con la comunita` di Mesagne ed i suoi ospiti.
Il Giorno 30 Luglio 2022 al Parco Potì di Mesagne si è svolta la 5^ edizione dello Spaghetti Flava. L'evento era diviso in due aree ben distinte: l'area di BreakDance e quella di Skateboard.
La prima era suddivisa in due categorie: 3vs3 e 1vs1. I vincitori di entrambe hanno avuto accesso alla finale che annualmente si svolge a Birmingham (UK) da più di 10 anni, come rappresentani italiani. La Crew vincitrice al 3vs3 è “Last Alive Crew” mentre il vincitorie del 1vs1 Bboy Slick Jhonny.
Per quanto riguarda la seconda area il podio ha visto tre vincitori che hanno ricevuto premi offerti da EndPoint di Brindisi.
L'evento ha permesso a molti ragazzi di cimentarsi in queste arti, in un contesto di condivisione e benessere collettivo e ha dato l'opportunità a molte altre persone di entrare a contatto con queste discipline.
Spaghetti Flava è stato supportato da Cooperativa Rinascita Sociale, Mama Park e il Comune di Mesagne.
L'evento non ha previsto nessuna tassa di iscrizione ma in compenso tutti i partecipanti hanno donato Cibo Confezionato che è stato raccolto dalla Casa Di Zaccheo di Mesagne.
La manifestazione ha coinvolto ragazzi provenienti da Pesaro, Pescara, Napoli, Cagliari, Modena, Torino, Mesagne, Roma, Brindisi, Lecce, Germania,Bulgaria, Regno Unito.
Questo evento educa e riunisce le persone per sperimentare la comprensione culturale di ciò che la comunità Hip-Hop e` realmente, volendo sensibilizzare l'opinione pubblica sulla situazione delle famiglie indigenti e sull'opportunità di scoprire diverse realtà nella nostra comunità attraverso la danza, la musica e l'arte.
Organizzatori: Luigi Destino, Chiara Destino, Jhonny Buonamico, Leonardo Mello, Mario Rubino.
Sponsor : Cooperativa Rinascita Sociale, Mama Park, EndPoint, Kilowear.
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Covid - 19. Oggi sono complessivamente 3.307 i casi positivi in Puglia di cui 326 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 09 agosto 2022
Dati complessivi
E’ deflazione nei campi con i prezzi dell’uva da tavola a 0,50 euro al chilogrammo, mentre al consumo salgono fino a 4 euro, dopo che la guerra in Ucraina e i rincari energetici hanno spinto l’aumento dei costi di produzione +51% con un impatto traumatico sulle aziende agricole strette nella morsa della siccità. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia che denuncia lo stato di deflazione profonda in campagna con gli agricoltori che si vedono pagare l’uva da tavola a pochi centesimi, con una forbice dei prezzi dal campo alla tavola che fa schizzare i prezzi a 4 euro al consumo, con aumenti fino a 10% in più in più rispetto all’anno scorso.
“All’Assessore regionale all’agricoltura Pentassuglia chiediamo di convocare al più presto un tavolo di filiera prima che la campagna di raccolta dell’uva da tavola abbia la stessa drammatica evoluzione di quella delle ciliegie, rilanciare il settore e tutelare il reddito dei nostri produttori”.
Per ogni euro speso dai consumatori meno di 15 centesimi vanno a remunerare il prodotto agricolo – spiega Coldiretti Puglia - per effetto delle distorsioni e delle speculazioni che si verificano lungo la filiera a causa degli evidenti squilibri di potere contrattuale.
“In campagna l’uva da tavola di Puglia nella migliore delle ipotesi è quotata 50/60 centesimi al chilo, con un mercato freddissimo e prezzi al ribasso anche rispetto a contratti già stipulati. E’ urgente e vitale l’attivazione della Misura 21, un intervento straordinario da cui il settore ortofrutticolo è stato escluso nel periodo Covid, per sostenere le aziende agricole in uno scenario preoccupante per il settore, con la siccità che ha arrecato un ulteriore danno, aggravato dalle grandinate e dagli eventi estremi”, aggiunge Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Taranto.
Serve al contempo una ulteriore stretta sui controlli e l’applicazione della legge contro le pratiche sleali fortemente voluta da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della GDO non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi di produzione dovuti ai fenomeni inflazionistici post Covid, aggravati dalla guerra in Ucraina e alla tropicalizzazione del clima.
“I nostri imprenditori hanno aumentato la qualità delle produzioni e al contempo – insiste il presidente Cavallo - è stato diminuito l’impatto ambientale e la percentuale di residui, la più bassa al mondo, con pratiche agronomiche mirate, come la potatura invernale agli interruttori di dormienza, la rimozione delle prime infiorescenze e le potature in verde per la formazione di infiorescenze ritardate, la copertura dei filari, la modulazione dell’irrigazione, i trattamenti antisalini e l’inerbimento controllato, con l’impiego di manodopera altamente specializzata”.
Tale sforzo viene vanificato dalle importazioni di uva da tavola che in Italia ammontano a 25.000 tonnellate (circa il 3,2% dei consumi interni), di queste, una fetta consistente – denuncia Coldiretti Puglia - proviene dall'Europa (49%) e dall'America centro meridionale (circa il 25%), ed in particolare dai sue due principali paesi produttori Cile e Perù, la restante parte proviene dall'Africa (13,5%) ed Asia (4,6%).
Per difendere il patrimonio ortofrutticolo pugliese è necessario intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro, afferma Coldiretti Puglia, lavorando per accordi di filiera con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali. Ma – conclude Coldiretti Puglia – occorre investire per aumentare produzione e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità ma bisogna anche contrastare seriamente l’invasione della fauna selvatica che devasta le colture costringendo in molte zone interne all’abbandono dei terreni e sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversità e come strumento in risposta ai cambiamenti climatici e ai patogeni alieni, per contrastare i quali servono nuovi strumenti di difesa attiva e passiva.
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A seguito del verificarsi, negli ultimi quindici giorni, di alcuni furti e rapine in danno di esercizi commerciali e di prossimità, gli uomini delle Volanti dell’UPGSP della Questura di Brindisi, immediatamente postisi sulle tracce dell’autore, hanno stretto il cerchio intorno ad un quarantenne brindisino che è stato arrestato nella flagranza del reato di tentato furto aggravato ai danni di un supermercato del rione Cappuccini.
Alle prime luci dell’alba di Lunedì 8 agosto gli agenti, grazie anche alla collaborazione di alcuni cittadini, hanno sorpreso l’uomo subito dopo aver infranto il vetro di una delle porta di ingresso del supermercato, mentre era intento a forzare le casse al fine di sottrarre il denaro contenuto al loro interno.
Dopo gli atti di rito, l’uomo , già noto alle Forze di Polizia per i suoi precedenti penali soprattutto per reati contro il patrimonio, è stato associato alla Casa Circondariale di Brindisi. Gli elementi raccolti e le pregresse acquisizioni effettuate anche con l’intervento del personale della Polizia Scientifica della Questura, sono oggetto di specifici approfondimenti tesi a conclamare la responsabilità dell’arrestato anche per i furti e le rapine commesse nei giorni scorsi nel centro cittadino.
A suo carico, infine, sono state attivate le procedure per l’applicazione di idonea misura di prevenzione personale da parte del Questore.
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VINO: COLDIRETTI PUGLIA, VOLA EXPORT MADE IN PUGLIA (+24%)
VINO: COLDIRETTI PUGLIA, VOLA EXPORT MADE IN PUGLIA (+24%); MA CRESCONO COSTI CON GUERRA IN CANTINA (+35%). Sul mercato interno pesa il ‘carovita’ ed il timore di entrare in recessione.
Vola l’export del vino pugliese del 24% nei primi 3 mesi del 2022, nonostante a causa dei rincari energetici e della guerra in Ucraina siano aumentati del 35% i costi per la produzione ed il trasporto del vino con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, in occasione dell’avvio della vendemmia in Puglia di ottima qualità con il distacco del primo grappolo nell’azienda vitivinicola Cantine Due Palme a Cellino San Marco.
In 5 anni dal 2016 al 2021 l’export dei vini pugliesi è aumentato del 46%, il doppio che in Italia – riferisce Coldiretti Puglia – raggiugendo il valore di 179 milioni di euro, con un aumento del peso dell’Asia, che resta comunque ancora ridotto, con +526% di export in Corea del Sud, mentre sono cresciute le vendite del 75% negli Stati Uniti, del 70% in Germania, del 69% in Cina, del 39% in Svizzera e del 33% in Giappone.
Nel primo trimestre 2022, nonostante gli effetti del Covid e della guerra in Ucraina – aggiunge Coldiretti Puglia - sono cresciute le esportazioni dei vini pugliesi del 24,1%, più della media nazionale al 18,6%, con una performance positiva in UK del +121%, in Francia del +44%, in Germania del +27%, in Cina +24% e Svizzera +18%, con un calo solo negli Stati Uniti del -13% e in Giappone del -29%.
I successi dei vini pugliesi continuano nonostante le aziende vitivinicole Made in Italy – sottolinea la Coldiretti regionale - si siano trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori con le bottiglie di vetro che costano più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti. Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge – continua la Coldiretti Puglia – la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%. In generale, secondo il global index Freightos, importante indice nel mercato delle spedizioni, l’attuale quotazione di un container è pari a 9.700 dollari contro 1.400 dollari di un anno fa.
Occorre peraltro ricordare che sino ad oggi – insiste Coldiretti Puglia - l’incremento dei costi è stato scaricato sulle spalle dei viticoltori, come dimostra il fatto che il prezzo di vendita del vino, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, è aumentato al dettaglio di appena il 2,5% a maggio 2022 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre gli alimentari sono aumentati in media del 7,1%.
Ma lo scenario del settore vitivinicolo va analizzato, anche alla luce delle preoccupazioni dei consumatori per il ‘carovita’, a seconda dei canali di vendita su cui le diverse strutture di produzione e commercializzazione indirizzano le proprie produzioni, con la flessione – spiega Coldiretti Puglia - delle vendite nei primi 3 mesi del 2022 nella Grande Distribuzione Organizzata dei vini DOP dell’11,2%e degli IGP del -9.7%, mentre per la ripresa piena delle attività della ristorazione abbiamo un +89% del fatturato nel canale Ho.Re.Ca, dove sono proprio i vini a denominazione al centro dell’offerta enogastronomica.
Il timore di entrare in recessione con lo scenario inflattivo e di crisi, determinerà strategie di risparmio dei consumatori – aggiunge Coldiretti Puglia - con solo il 4% che dichiara che non ci sarà alcun cambiamento nelle abitudini di acquisto e di consumo, il segnale evidente che l’inflazione con il caro bollette e i rincari dei beni alimentari avrà effetti tangibili nei prossimi mesi sulle scelte di acquisto dei consumatori
L’elemento che caratterizza maggiormente la nuova stagione del vino italiano – continua la Coldiretti – è, infatti, l’attenzione verso la sostenibilità ambientale, le politiche di marketing, anche attraverso l’utilizzo dei social, e il rapporto con i consumatori, con i giovani vignaioli che prendono in mano le redini delle aziende imprimendo una svolta innovatrice.
Per sostenere il trend di crescita del vino pugliese con il vantaggio competitivo temporaneo determinato dal tasso di cambio, serve ora agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo, conclude Coldiretti Puglia, nel sottolineare l’importanza di cogliere l’opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export, ma anche lavorando sull’internazionalizzazione per sostenere le imprese che vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati valorizzando il ruolo strategico dell’ICE e con il sostegno delle ambasciate.
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