Redazione

Da tempo denunciamo le criticità del sistema sanitario della nostra provincia. A tutt’oggi, nonostante gli sforzi del management attuale dell’ASL di Brindisi, non è garantita la sanità territoriale: a fronte della chiusura di presidi ospedalieri e di diversi poliambulatori nei comuni più piccoli, non c’è stata una riorganizzazione dei servizi con nuovi punti di riferimento assistenziali per i cittadini, specie per le persone più fragili e per le persone anziane. I tagli sul PNRR, che riducono il numero delle case di comunità e degli ospedali di comunità, complica ancora di più il quadro sui tempi e sulle certezze rispetto ai luoghi che dovrebbero essere attrezzati per un riordino complessivo della rete sanitaria territoriale. E su qualsiasi reale possibilità rimane il drammatico dato, soprattutto brindisino, della grave carenza di organici, sia del settore medico sia del settore paramedico. Ma in questi ultimi mesi si è aggiunta una ulteriore problematica: quella della carenza di Medici di Medicina Generale. E’ per quest’ultimo motivo che come Spi Cgil Brindisi e Lega di Erchie abbiamo chiesto un incontro al Commissario Prefettizio dott. Giaccari, che si è reso subito disponibile. Nella mattinata del 14 maggio, come segretaria generale dello Spi di Brindisi, insieme al Segretario della lega pensionati del comune di Erchie, Franco Scarciglia, abbiamo rappresentato al dott. Giaccari, il disagio di tanti cittadini che negli ultimi mesi hanno dovuto sostituire il proprio medico di famiglia, andato in pensione, chiedendo di passare in carico a uno dei quattro medici oggi disponibili nel comune. Medici di Medicina Generale che l’ASL ha autorizzato ad andare in deroga rispetto al numero di assistiti, con un sovraccarico di impegno per i medici e di disagio per le persone. Ma la criticità aumenterà considerato che, a fine giugno, potrebbe andare in pensione uno dei quatto medici ora disponibili. Si è inoltre riconsiderata la situazione seria in cui versa la realtà di Erchie da quando è stato disattivato il Poliambulatorio, centro ben organizzato che garantiva l’assistenza sanitaria territoriale con visite specialistiche di Cardiologia, Urologia, Ortopedia, Ginecologia…esami radiologici ed ecografici, tutte prestazioni sicuramente necessarie alla popolazione più fragile e anziana, che oggi invece è costretta o a spostarsi verso presidi sanitari distanti dal proprio comune o addirittura a rinunciare a curarsi. La riorganizzazione della rete sanitaria territoriale tarda a concretizzarsi ma, intanto a cittadine e cittadini, di fatto, non è garantito il diritto alla cura. Il dott. Giaccari, che come Spi ringraziamo per la disponibilità, si è mostrato molto attento e sensibile a tali problematiche, dichiarando di aver già segnalato le criticità sanitarie alla Direzione dell’Asl, anche rispetto alla carenza dei medici di famiglia tant’è che l’ASL aveva disposto la deroga sul numero degli assistiti, ma che risolleverà, con una ulteriore nota, i problemi sanitari che gravano sulla realtà comunale, in particolare l’emergenza che può crearsi rispetto ai MMG. Come Spi Cgil lanciamo un appello al Direttore Generale dell’ASL di Brindisi a dare risposte concrete in ogni comune rispetto alla presenza di MMG necessari, affinché non debbano essere le persone anziane e le persone più fragili, a pagare le conseguenze di un sistema sanitario pubblico sempre più in affanno.

La Segretaria Generale SPI CGIL BRINDISI Michela Almiento

E’ brindisino l'alano trionfatore del prestigioso contest cinotecnico internazionale “World Dog Show” che si è svolto lo scorso aprile a Zagabria. Si chiama Hans della Roccia Rossa è ha, nonostante la sua imponenza, solo 14 mesi. I suoi proprietari sono di Francavilla Fontana, Monica Pagano, ottica e prossima biologa e Pierfrancesco de Tommaso, ufficiale medico, titolari, tra l’altro, di un piccolo allevamento alla periferia di Francavilla Fontana. L’alano Hans è stato nominato Giovane Campione del Mondo, nella categoria 9-18 mesi, nella più prestigiosa verifica cinotecnica voluta dalla Federazione Cinologica Internazionale (FCI) alla quale hanno preso parte 14850 cani provenienti da tutto il mondo. Tra questi ben 257 alani. I cani sono sottoposti all'esame e al giudizio per la loro bellezza e conformazione esteriore, intese l'una e l'altra in relazione allo standard ufficiale della razza a cui appartengono. Ma Hans non è nuovo al podio: l'anno scorso ha vinto a Ginevra nella categoria Juniores 6-9 mesi, diventando "World Hope Winner ". “Praticamente – esordisce Pierfrancesco De Tommaso - ha vinto il Mondiale per due anni di fila in due categorie diverse. Credo che non sia mai avvenuto in passato.” La passione è sempre al primo posto in tutte le attività, ammette Monica Pagano. “E per noi è incondizionata per la cinofilia: ci ha dato lo slancio necessario per intraprendere la via per una selezione attenta, sincera e coerente nei confronti di questa razza che insieme a mio marito amiamo particolarmente e ci sta dando grandi soddisfazioni”.

 XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, NASCE POLO SPECIALISTICO PER RICOSTRUIRE SALENTO; STIMATI SOLO 3MLN ULIVI RESISTENTI REIMPIANTATI.

Sono 21 milioni gli ulivi infetti e oltre 183mila ettari contaminati; serve stretta per la rigenerazione.

Nasce il polo antixylella per la ricostruzione della più grande fabbrica green del Sud Italia che accompagnerà le aziende olivicole nella realizzazione dei nuovi impianti con le varietà resistenti dalla Lecciana al Leccio del Corno, dal Leccino fino alla FS17 e a tutte le ulteriori varietà che saranno autorizzate, con una gestione olivicola al passo con i tempi, con mezzi e conoscenze tali da agire tempestivamente e efficacemente sul territorio. A darne notizia Coldiretti Puglia che con UNAPROL Consorzio Olivicolo Italiano e CAI Consorzi Agrari d’Italia hanno presentato a Squinzano in provincia di Lecce il progetto di investimento e assistenza agli olivicoltori dopo la strage di ulivi causata dalla Xylella in Puglia.

Per accelerare la ricostruzione, con il numero stimato di ulivi reimpiantati che sono poco di 3 milioni, contro i 21 milioni di piante infette per la strage causata dalla Xylella, il polo specialistico costituito da Coldiretti, UNAPROL e CAI, metterà a disposizione la fornitura di piante di olivo resistenti certificate e di alta qualità, mezzi tecnici per la lavorazione del terreno e la gestione degli impianti, servizi di assistenza tecnica specializzata per la progettazione, la realizzazione e la gestione degli impianti, consulenza agronomica e fitopatologica, oltre al supporto ai finanziamenti pubblici e privati.

Rispetto alla misura per la ricostruzione del Piano nazionale di Rigenerazione sono giunte 8.133 domande singole e 26 domande collettive (contenenti 879 domande di adesione) per oltre 222 Meuro di richiesta, ma la dotazione finanziaria ammonta a soli 80 Meuro, con il volume complessivo delle erogazioni, tra acconti e saldi, che riguarda al momento soltanto 300 imprese per un importo pari a quasi 9 milioni di euro, una cifra irrisoria rispetto ad una misura fondamentale per la ripresa produttiva, territoriale e paesaggistica dell’area colpita da Xylella che sconta una tempistica lunghissima e incompatibile con le urgenze del territorio colpito.

Il settore olivicolo è uno osservato speciale di CAI Consorzi Agrari d’Italia con “investimenti – ha annunciato Gianluca Lelli amministratore delegato di CAI – per la realizzazione di un polo che, facendo leva sulle expertise già consolidate, accompagnerà le aziende olivicole nella realizzazione dei nuovi impianti e in una gestione olivicola al passo con i tempi, con mezzi e conoscenze tali da agire tempestivamente e efficacemente sul territorio”.

“La diffusione della Xylella è ad un tale stato per cui non è possibile l’eradicazione del batterio ma bisogna conviverci. Non si può più parlare di emergenza ma di una drammatica ordinarietà, che rende necessario elaborare strategie di contrasto, contenimento e monitoraggio sempre più efficaci. Occorre un deciso cambio di passo, di approccio e di visione nella lotta alla Xylella per evitare i rischi di un’ulteriore rapida progressione” afferma  il Presidente dell’Unaprol David Granieri nel sottolineare che “se, fino ad oggi, le risorse stanziate sono non solo insufficienti, ma addirittura non sono state spese, si ritiene necessario creare una cabina di regia, in grado di assicurare il coordinamento, l’attuazione, il monitoraggio e la gestione sia delle misure di contrasto alla fitopatia che delle misure di indennizzo e ristoro agli olivicoltori. Una struttura di riferimento stabile, in grado di dare risposta in tempi rapidi agli olivicoltori, segnati da dieci anni di crisi dovuta al diffondersi del batterio, che assicuri efficacia ed efficienza in una reale azione di rigenerazione dell’olivicoltura pugliese”.

Solo nell’area infetta risultano contaminati 183mila ettari e 21 milioni di alberi e contro il dilagare della Xylella che è arrivata in provincia di Bari sono determinanti monitoraggio, campionamento, analisi di laboratorio e continua ricerca, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, per l’individuazione dei focolai nei primissimi stadi della infezione –  ricorda Coldiretti Puglia - su piante sensibili e la successiva rimozione secondo legge, così come il controllo della presenza di potenziali vettori contaminati, restano l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità è garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe, anche puntando sulle tecnologie innovative di monitoraggio remoto.

“La Xylella è un problema europeo, oltre che nazionale e pugliese, e che se dovesse continuare a ‘camminare’, non ci sarà più olio da commercializzare, oltre al danno per l’economia ed il turismo con la perdita di ambiente e paesaggio. La zona di contenimento si è allargata pericolosamente a nord – dichiara Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia – e il fronte della malattia è molto ampio, le ‘eradicazioni chirurgiche’ vanno attuate tempestivamente, ma soprattutto vanno attivate misure per espiantare tutti gli ulivi secchi che ancora incombono nelle campagne salentine e finanziate misure per i reimpianti e la ripresa piena dell’attività olivicola e agricola in generale con la diversificazione”, conclude il presaidente Cavallo.

“La sperimentazione, gli innesti per salvare gli olivi monumentali e lo studio della biodiversità – aggiunge il direttore regionale, Pietro Piccioni - rappresentata dalle piante selvatiche nate da incroci spontanei sono temi di sicuro interesse e di concreta speranza che vanno supportati perché unica speranza contro la Xylella la pandemia degli ulivi, così come i progetti di rinaturalizzazione”.

Proseguono inoltre gli studi in Puglia, dove sono già oltre 35.000 i semenzali spontanei osservati, numerosi semenzali già a frutto che hanno superato la fase giovanile, di cui 190 asintomatici selezionati ed analizzati con PCR quantitativa, 33 semenzali risultati privi del batterio a 3/4 successive analisi, di cui 23 già riprodotti e pronti per essere sottoposti ai test di patogenicità, dove i risultati attesi – aggiunge Coldiretti Puglia - riguardano nuove fonti di resistenza nuove varietà, uniche e nate in loco da genitori autoctoni, nuovi genitori locali per attività di incrocio, alla base del progetto di ricerca e sperimentazione ‘Resixo’ condotto dal CNR-Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP Bari).

Bisogna velocizzare l’iter di autorizzazione per l’utilizzo di ulteriori nuove cultivar – insiste Coldiretti Puglia - che, sulla base delle risultanze delle sperimentazioni del CNR, presentano caratteri di tolleranza alla Xylella, assicurando la liberalizzazione del “brevetto” FS 17 nei tempi previsti. Va anche reso operativo ed efficace il “Tavolo di coordinamento emergenza Xylella”, come previsto dal Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia, di fatto istituito sin dal giugno 2020, e convocato una sola volta a novembre 2021.

E' USCITO IL NUOVO SINGOLO DI DEG 

CHI NON SI ARRENDE NON PERDERA' MAI.
Torna con la solita grinta e tanta voglia di comunicare attraverso la musica il cantautore e performer puglieseIgnazio Degirolamo, noto artisticamente comeDeg, che presenta il suo nuovo singolo “Chi non si arrende non perderà mai” scritto in collaborazione con il songwriter ed autore Raf Rubino in uscita il17 Maggiosu tutti i principali digital stores ed in rotazione radiofonica.
Una base sonora predominata dal basso elettrico scandisce il ritmo di questo brano dove, con il suo stile riconoscibile,Degcomunica un messaggio forte, contemporaneo e positivo! "Chi non si arrende non perderà mai" è una canzone che parla di determinazione, perseveranza e fiducia in se stessi. Il concept scaturisce da una citazione di Frida Kahlo, “Non come chi vince sempre, ma come chi non si arrende mai” ed è dunque un inno allaforza interioree allaresilienzae nel credere fortemente nelle capacità che risiedono in ognuno di noi. La determinazione è la chiave per superare gli ostacoli, le sfide e le difficoltà per raggiungere i propri obiettivi di vita. Oggi più che mai siamo “sotto attacco” di facili giudizi e falsi miti soprattutto da quelli che provengono dai social: una vita perfetta, la ricchezza immediata e senza sforzo, la necessità di essere sempre al top e alla moda. È facile farsi abbindolare da questa fasulla fiaba dorata e demoralizzarsi; per chi non è forte o equilibrato, ogni piccolo fallimento può diventare una voragine incolmabile. Ecco perché con questo branoDegprova ad incoraggiare la gente anon mollare mai, perché nella vita è la nostra reazione che può fare la differenza e spostare gli equilibri della felicità su ciò che conta davvero!
Da buon osservatore della realtàDegriesce sempre a centrare dei temi molto attuali, cercando poi di sdrammatizzare con energia positiva; la stessa che lo ha portato ad incentrare la sua vita sulla musica. Inizia la carriera dapprima come speaker e DJ presso alcune radio locali e discoteche della sua regione per poi dedicarsi, negli anni successivi, interamente alla musica, esordendo come cantautore e performer. Nel 2017 ha pubblicato il suo primo singolo, intitolato "Il tempo che c'è", che ha riscosso un notevole successo di pubblico e critica. Negli anni seguenti ha pubblicato altri singoli di successo, come "Presto" nel 2018, "Voglia di t(h)e" e "Viento nel Viento" nel 2019, "Estate grande" e "Uguali" nel 2020, "Come Sale" nel 2021, e "Male Male Male" nel 2022.
 

La macchina elettorale a Mesagne è a pieno regime. Tra le cose espletate c’è il sorteggio del posto che i vari partiti occuperanno sulla lista. Nel lato sinistro c’è il logo di Fratelli d’Italia con l’indicazione di Vincenzo Lotesoriere quale loro candidato sindaco. Sul lato destro ha preso posto il candidato sindaco Antonio Matarrelli con le seguenti liste: Movimento 5 stelle, Partito democratico e i movimenti Città solidale e riformista, La mia città, Mesagne al centro, Lista Vizzino, Avanti Mesagne e Mesagne popolare. Intanto, la corsa dei candidati consiglieri è iniziata per convincere l’elettore a conferirgli il proprio voto.

In lizza c’è anche Francesco Rogoli, segretario provinciale del Pd, che ha spiegato i motivi dell’adesione sua e del Pd al campo largo. “Ho voluto esserci – ha spiegato il segretario - per dare il mio contributo alla ricostruzione di una coalizione tra forze politiche di centrosinistra, formazioni civiche e Movimento 5 stelle, che sentono, insieme, il dovere e la responsabilità di dare forma e idee ad un campo largo alternativo alla destra. A quella destra che con il suo disegno scellerato di autonomia differenziata discriminerà i cittadini di tanti Comuni come il nostro, ed alla quale bisogna rispondere cominciando dai territori”. A Mesagne questa coalizione sarà guidata dal Presidente della Provincia e sindaco di Mesagne, Matarrelli. “Abbiamo alle spalle anni di divisioni – ha proseguito Rogoli - e abbiamo lavorato per ricomporle, valorizzando lo sforzo fatto per costruire la coalizione oggi a al governo della Provincia e di altri importati Comuni del nostro territorio. A muoverci sono state alcune questioni di fondo che hanno a che fare con il futuro della nostra città: la necessità di lavorare per riaffermare vocazioni produttive, attrarre investimenti privati attraverso l’ampliamento della zona industriale, potenziare il presidio territoriale assistenziale presente sul territorio per sfoltire le liste d’attesa, intervenire sullo sviluppo urbanistico della città e sulla riorganizzazione della mobilità urbana, rispondere sempre più efficacemente ai bisogni determinati da nuove forme di povertà materiale ed educativa, far sì che la cultura sempre più sia l’asse portante dell’agire amministrativo”.

Tra i candidati del centrodestra c’è il presidente del gruppo di Fratelli d’Italia mesagnese, Gianfranco Alibrando. “Stiamo conducendo una campagna elettorale molto tranquilla, pacata, serena, condotta nelle nostre pause di lavoro”, ha esordito il presidente -. Abbiamo scelto volutamente di non affidarci ad agenzie pubblicitarie che ci avevano offerto spazi nelle più diffuse testate giornalistiche locali, ma di incontrare la gente, parlarci, continuando a “metterci la faccia” come da sempre è nostra abitudine. I primi riscontri sembrano positivi, il nostro bacino è e sarà quello degli elettori di centrodestra, ma stiamo riscontrando l’appoggio di tanti mesagnesi di estrazione moderata che nella precedente elezione hanno votato candidati di destra schierati in liste civiche con il sindaco uscente, ma che oggi vedono a causa degli accordi con Pd e 5 stelle, il fallimento di quella coalizione civica che a tutti gli effetti è diventata un centro sinistra allargato, perdendo del tutto la connotazione “civica” “.

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Riceviamo e pubblichiamo da parte della Cisl:

 

                                                                          Spett.le   Presidente TASK FORCE  

                                                                                            Leo Caroli          

                                                                           Spett.le Presidente Regione Puglia

                                                                                           Michele Emiliano

                                                                          Spett.le    Sindaco Comune di Brindisi

                                                                                             Pino Marchionna

                                                                           Spett.le    Presidente Provincia di Brindisi

                                                                                             Toni Matarrelli

                                                                           Spett.le   Direttore AGER Puglia

                                                                                            Angelo Pansini

                                                                                                   Loro Sedi                                                                                                             

                                                       

Oggetto: situazione Impiantistica trattamento rifiuti Provincia di Brindisi.

Con la presente, questa O.S., sollecita un incontro già programmato e poi rinviato  alla Task Force a Bari, per dare seguito a quello  precedente, in cui il Direttore dell’AGER PUGLIA  ci ha   comunicato che  per la carenza di impianti pubblici in Provincia di Brindisi si dava priorità alla costruzione  dell’impianto  del FORSU (rifiuti rivenienti da mense e cucine), nell’incontro rinviato dovevamo ricevere l’informativa sulla definizione della gara per la costruzione, da più di  qualche mese  silenzio assoluto…..

Il Piano Rifiuti della Regione Puglia prevede la costruzione e la gestione nel territorio della città di Brindisi, di impianti pubblici per il trattamento dei rifiuti prodotti nel territorio  Brindisino.

Ricordiamo che non è possibile chiudere definitivamente il ciclo dei rifiuti nel nostro territorio, proprio per la carenza di impiantistica.

Il territorio Brindisino è costretto a conferire (pellegrinaggio) i nostri rifiuti in impianti di altre Province anche nel Foggiano, con costi del trasporto insostenibili per la collettività.  

La costruzione degli impianti e la messa in sicurezza della discarica in c/da AUTIGNO doveva essere la risposta alla ricollocazione lavorativa ai lavoratori ex Nubile, ex Termomeccanica etc., purtroppo è dalla fine del 2015 ed alcuni lavoratori anche da prima che aspettano la definizione di queste opere.

Sicuramente non vogliamo invalidare le tante riunioni in Prefettura di Brindisi, alla Task Forse, dove le Istituzioni si sono impegnate con tanti buoni propositi e tanti progetti, che hanno alimentato delle speranze per questi lavoratori e relative famiglie.

Ad oggi a nostro malgrado dopo tanti anni dobbiamo prendere atto che nulla è stato realizzato, siamo in attesa di notizie certe, chiediamo se non c’è più la volontà politica o sono cambiati gli obbiettivi dell’AGER, INFORMATECI, VOGLIAMO CHIAREZZA.

Si chiede ai cittadini di fare la raccolta differenziata per salvaguardare l’ambiente e per l’abbattimento dei costi sulla TARI, invece stiamo avendo in risultato opposto:

  • con il trasporto di tante tonnellate di rifiuti con autocarri per chilometri e chilometri non aiutiamo l’ambiente.
  • Con gli alti costi di conferimento e trasporto dei rifiuti negli impianti privati di certo non si abbatte la TARI per cittadini.

Chiediamo ognuno per le proprie competenze di attivarsi per la definizione di questa problematica, abbiamo un obbligo morale e istituzionale “dare una risposta all’ambiente, una risposta ai cittadini e una risposta alla dignità di tanti lavoratori e relative famiglie”.       

Nell’attesa, Cogliamo l’occasione per porgere distinti saluti.

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Domenica 19 Maggio a Ceglie Messapica cerimonia per ricordare le giovanissime operaie agricole di Ceglie Messapica scomparse il 19 Maggio 1980 Lucia Altavilla, Pompea Argentiero e Donata Lombardi con la segretaria nazionale Flai Cgil Silvia Guaraldi

Quest'anno, il ricordo della tragica giornata del 19 maggio 1980, quando tre giovani operaie agricole persero la vita in un incidente sulla superstrada Taranto-Brindisi, assume un significato particolarmente intenso. La Flai Cgil, insieme a Silvia Guaraldi della Segreteria Nazionale, si unisce alla Flai Puglia e alla Cgil Brindisi per commemorare il quarantaquattresimo anniversario di questo evento doloroso, simbolo della lotta continua contro lo sfruttamento in agricoltura.

L'appuntamento è fissato per domenica 19 maggio alle ore 9:00 al cimitero di Ceglie Messapica, dove oltre alla tradizionale deposizione di una corona di fiori, quest'anno verranno consegnate delle targhe alla memoria ai familiari di Lucia Altavilla, Pompea Argentiero e Donata Lombardi, le tre vittime del caporalato.  Ad aprire i lavori, ripercorrendo quel tragico 19 maggio 1980, sarà il segretario Flai Cgil Brindisi Gabriele Guarino.

La cerimonia vedrà la partecipazione di Angelo Palmisano, Sindaco di Ceglie Messapica; il Presidio Libera di Ceglie Messapica; Gabriele Guarino e Giusy De Simone, Segretari Flai Cgil Brindisi; Gabrio Toraldo, Segretario generale Flai Brindisi; Antonio Macchia, Segretario generale Cgil Brindisi; Antonio Ligorio, Segretario Flai Puglia e Silvia Guaraldi Segretaria nazionale Flai Cgil.

In un contesto di rinnovata attenzione, Gabrio Toraldo sottolinea la necessità di una reale attuazione della legge 199/2016 contro il caporalato, evidenziando il bisogno urgente di un sistema di trasporto pubblico che elimini la dipendenza dai caporali. La scarsa adesione alla Rete del lavoro agricolo di qualità rimane una preoccupazione significativa, indicativa di una sensibilità ancora troppo limitata a livello locale.

Antonio Macchia ricorda che ogni 19 maggio serve come un giorno di memoria e impegno continuo, mentre Antonio Ligorio esprime la determinazione della Flai Puglia nel contrastare ogni forma di sfruttamento, sottolineando l'importanza della collaborazione tra aziende e istituzioni per creare un mercato del lavoro agricolo trasparente e giusto, e infine Silvia Guaraldi sottolinea come il ricordo di eventi tragici come quelli che verranno commemorati il 19 maggio debba essere un monito per continuare con ancor più forza e vigore le lotte al contrasto al caporalato e le battaglie per un lavoro sicuro e tutelato: è un dovere morale nei confronti delle tante vittime di sfruttamento e un impegno di civiltà per i ragazzi e le ragazze di questo paese che meritano un futuro dignitoso.

L'impegno della Flai Cgil e della Cgil non si ferma ai soli atti commemorativi. La giornata continuerà con una presenza attiva in Piazza Plebiscito a Ceglie Messapica, dove dalle ore 11 si terrà una raccolta firme per il referendum che mira a rafforzare ulteriormente la legislazione contro il caporalato e migliorare le condizioni di lavoro in Italia. I quattro quesiti del referendum riguardano il diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo, il rafforzamento delle tutele contro i licenziamenti illegittimi nelle imprese con meno di quindici dipendenti, la lotta alla precarietà dei contratti di lavoro limitando l'uso dei contratti a termine a casi specifici, e la sicurezza nel lavoro attraverso la responsabilità solidale in appalti e subappalti in caso di infortuni o malattie professionali.

Il nostro sindacato rimane al fianco di ogni lavoratore, lottando per garantire che le tragedie del passato non si ripetano e che il futuro del lavoro agricolo in Italia sia libero da sfruttamento e ingiustizie.

Brindisi 17.5.2023

                                  Guarino Gabriele

                                  Segretario

                      Flai-Cgil Brindisi

Domenica 19 maggio alle ore 19.30, a Carovigno, presso la Chiesa Madre,

l'evento “La violenza sui bambini da Erode ad oggi”

con la presentazione del dramma “Il massacro dell’innocenza”

«Il tema che attraversa tutto il dramma è la condizione di vulnerabilità dell’infanzia nel mondo. Ancora oggi molti, troppi bambini vengono uccisi a causa di guerre e violenze di ogni genere, oppure vengono maltrattati, abusati, affamati o, se ammalati o portatori di disabilità, lasciati senza cure» dice Colizzi

Dopo il suo primo romanzo di argomento psichiatrico-psicoterapeutico, “L’aggiustatore di destini”, e il più recente romanzo intimo, “La suggeritrice”, il dottor Francesco Colizzi, psichiatra e scrittore, autore di dieci volumi, presenta a Carovigno, domenica 19 maggio alle 19.30, nella Chiesa Madre, un’opera teatrale in tre atti, “Il massacro dell’innocenza”.

L’incubo ricorrente di un eccidio di bambini amareggia le notti del giovane Gesù, fino a quando scopre della strage degli innocenti ordinata da Erode. In Gesù, il sopravvissuto, l’incubo trapassa in un immenso sogno: annunciare il Regno della nuova innocenza. La sua predicazione però esige che egli stesso venga ucciso. Il sacrificio di Cristo sulla croce basterà a porre termine ai massacri e agli abusi dell’infanzia?

Nelle parole dell’autore le motivazioni dell’opera: «Il tema che attraversa tutto il dramma è la condizione di vulnerabilità dell’infanzia nel mondo. Ancora oggi molti, troppi bambini vengono uccisi a causa di guerre e violenze di ogni genere, oppure vengono maltrattati, abusati, affamati o, se ammalati o portatori di disabilità, lasciati senza cure. Per trattare in maniera emotivamente coinvolgente di questa inquietante condizione ho scelto di far ricorso a due grandi poli confliggenti della nostra cultura: la strage degli innocenti di Erode il Grande, metafora della più crudele delle violenze dell’uomo sull’uomo, e la centralità dei bambini nella predicazione dell’amore integrale da parte del Gesù storico».

L’opera è pubblicata dalla casa editrice salentina Manni ed è disponibile in libreria e su tutti i siti web di vendita dei libri.

“Il massacro dell’innocenza” - di Francesco Colizzi - Manni Editori - Pagine 96 – ISBN 978-88-3617-234-4.

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Quando l’essere medico diventa una missione. Dopo oltre quarant’anni di dedizione instancabile alla sua professione di medico famiglia e nella fedeltà letterale al giuramento di Ippocrate, la dottoressa Galeone Giuseppa va in pensione.

Dalle tantissime testimonianze di stima, emerge una scelta di vita da parte della dottoressa improntata sulla missione dell’essere medico, che l’ha portata a vivere la sua professione a tempo pieno, avendo quale unico obiettivo quello della salute del prossimo.
Una donna che ha sposato la sua missione di essere medico, un punto di riferimento insostituibile per i suoi pazienti, che in lei ritrovavano un membro della loro famiglia, una confidente, una persona sempre pronta a tendere la sua mano. Una donna impegnata nel dare aiuto anche oltre patria, in India, dove da anni presta la propria opera al servizio di bambini orfani, insieme ad altri operatori.
Il suo sorriso rassicurante e il suo ascolto attento, la sua profonda fede cristiana, hanno accompagnato e sostenuto intere generazioni di pazienti, che ha accompagnato per decenni, durante i quali la sua dedizione alla professione andava ben oltre i confini del dovere. Non esitava a dedicare ore extra al lavoro e a farsi carico di esigenze che andavano oltre la propria professione. 
Vivendo con tanta passione e dedizione la propria professione avrà sacrificato parte della sua vita privata e familiare per dedicarsi anima e corpo al suo lavoro e con abnegazione e altruismo è stata un porto sicuro per i suoi pazienti. La sua presenza ha infuso sempre fiducia e coraggio.
Ora la dottoressa Galeone ha raggiunto la meritata pensione ma continuerà ad essere un medico e sicuramente il suo impegno e la sua dedizione agli altri non terminerà. Un sentito ringraziamento alla Dottoressa per tutto ciò che ha fatto, per la sua professionalità, la sua umanità e il suo impegno instancabile al servizio del prossimo per oltre quarant’anni.

“Intelligenza artificiale: quale verità? Comunicare bene, comunicare il bene” è il tema dell’incontro che si tiene venerdì 17 maggio 2024 alle 17 nell’Auditorium del Liceo Scientifico “Pepe” di Ostuni, con Don Dario Edoardo Viganò, Vicecancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.

Partendo dalle parole del Santo Padre contenute nel messaggio per la LVIII Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali, l’incontro, valido come corso di formazione professionale per l’Ordine dei Giornalisti, si propone di interrogarsi sul vero significato di “Intelligenza artificiale” e di dare un orientamento ad un suo utilizzo rispettoso della dignità umana.

L’appuntamento è organizzato dall’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni, in particolare dall’Ufficio Comunicazioni Sociali, e dall’UNITRE di Ostuni (presieduta dall’on.prof. Lorenzo Cirasino).

Dopo i saluti di Mons. Giovanni Intini, Arcivescovo di Brindisi-Ostuni, e di don Mario Alagna, Direttore dell’Ufficio diocesano delle Comunicazioni Sociali, interverrà Ferdinando Sallustio, direttore del mensile cattolico di Ostuni,

“Lo Scudo”. Moderatore dell’incontro sarà il giornalista Francesco Pecere.

Particolarmente attesa la relazione di Don Dario Viganò, illustre presbitero, critico cinematografico e studioso della comunicazione e dei linguaggi televisivi, che dal 2015 al 2018 è stato Prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede.

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