Redazione
L’album “La 5° Casa” del cantautore pugliese Max De Lorenzis ha recentemente superato il traguardo dei 500.000 ascolti su Spotify, segnando un importante successo per l’artista. Ciò che rende questo traguardo ancora più notevole è il fatto che l’album è stato pubblicato in maniera completamente indipendente, senza il supporto di alcuna major discografica. Lanciato il 15 marzo 2024, l’album ha rapidamente catturato l’attenzione del pubblico, debuttando alla posizione #41 su iTunes Italia.
Un elemento chiave del successo dell’album è la sua produzione unica. Max De Lorenzis ha collaborato con il talentuoso sound designer brindisino Nicola Bruno, che ha curato ogni singola traccia dell’album. Questa partnership ha dato vita a un suono distintivo e innovativo, contribuendo significativamente all’identità sonora de “La 5° Casa” e al suo successo, tutto realizzato con risorse indipendenti.
Max De Lorenzis, noto per la sua versatilità linguistica, detiene un record unico nel panorama musicale indie italiano: è l’unico artista ad avere sia un singolo in italiano che uno in inglese con oltre 200.000 ascolti su Spotify. Questo risultato sottolinea la sua capacità di connettere con un pubblico vasto e diversificato, sfidando le convenzioni dell’industria musicale tradizionale.
I singoli estratti dall’album stanno ottenendo un successo straordinario. Il primo singolo “Ci sarò” continua a dominare le classifiche, attestandosi attualmente alla posizione numero 6 della classifica indie. La sua permanenza costante e la tendenza a salire nella classifica dimostrano non solo il forte impatto iniziale del brano, ma anche la sua capacità di mantenere l’interesse del pubblico nel tempo.
Altrettanto impressionante è il percorso del secondo singolo “Lasciati andare”, che ha raggiunto la top 10 della classifica dance italiana, competendo con artisti del calibro di Mahmood e Annalisa, che occupano le prime posizioni. Questo risultato è particolarmente significativo per un artista indipendente, dimostrando la capacità di Max di creare musica che può competere con le produzioni delle major.
L’artista non si ferma qui. Il 26 settembre vedrà l’uscita del terzo singolo estratto dall’album, la ballad “Ciao come stai?”. In un’anteprima mondiale esclusiva, il video ufficiale del brano sarà trasmesso su Sky TG24, offrendo ai fan un’opportunità unica di immergersi visivamente nel mondo musicale di Max De Lorenzis.
Il successo de “La 5° Casa” è un chiaro esempio di come il panorama musicale stia cambiando, offrendo nuove opportunità agli artisti indipendenti di raggiungere il pubblico senza necessariamente passare attraverso i canali tradizionali dell’industria musicale. Questo traguardo non solo evidenzia il talento di Max De Lorenzis e la maestria produttiva di Nicola Bruno, ma dimostra anche che la passione, la dedizione e un approccio innovativo possono portare a risultati straordinari.
Con questi risultati impressionanti e il continuo supporto della gente, Max De Lorenzis si conferma come una delle voci più promettenti e versatili della scena musicale italiana indipendente. Il futuro sembra luminoso per questo talentuoso artista pugliese, e il pubblico attende con impazienza di vedere dove lo porterà il suo viaggio musicale, caratterizzato da un suono unico e inconfondibile, tutto realizzato con la forza dell’indipendenza creativa.
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Sanità Ceglie, Caroli: “Il cantiere del centro risvegli procede, sarebbe bastato aspettare il completamento per affidare alla Asl Br anche il centro di riabilitazione”
Sanità Ceglie, Caroli: “Il cantiere del centro risvegli procede, sarebbe bastato aspettare il completamento per affidare alla Asl Br anche il centro di riabilitazione” |
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Nota del consigliere regionale, Luigi Caroli. --------------- |
Dedicato alle donne, il recital di Emanuele Castrignanò tra storie, poesie e musica dal vivo
Dedicato alle donne, il recital di Emanuele Castrignanò tra storie, poesie e musica dal vivo.
Domenica 15 settembre dalle ore 19.30 nell’atrio del Castello comunale di Mesagne.
“Dedicato alle donne” è il recital musicale e poetico ideato e diretto dal poeta mesagnese Emanuele Castrignanò, con il patrocinio dell’amministrazione comunale andrà in scena domenica 15 settembre a partire dalle ore 19,30 nell’atrio del Castello normanno svevo.
Lo spettacolo è dedicato alle donne, alla tenacia delle loro lotte portate avanti con coraggio - in ogni tempo e in ogni parte del mondo - e talvolta pagate con la vita. Non mancheranno i riferimenti alle storie femminili locali, raccontante come esempio di lungimiranza e impegno alle nuove generazioni. Momenti, siparietti, per strappare qualche sorriso - ne abbiamo sempre bisogno! - senza dimenticare il filo conduttore, quello della sensibilizzazione sul ruolo della donna nella società, una donna ancora troppo spesso vittima di violenza, spesso in contesti familiari, per mano di chi dice di amarla. Tra racconti e rime, la serata sarà scandita da musiche e canzoni dal vivo, che s’intoneranno con i temi trattati. Insomma, un appuntamento scorrevole come una lettura piacevole con cui si coglie però anche l’occasione per riflettere col sorriso, a volte amaro, su temi di attualità.
Il gruppo musicale è composto da Vincenzo Gatto alle tastiere; Diego Mangia al basso; Domenico Santoro alla batteria; Antonio Pionato al sax; Chiara Gatto, Alessandra Merico e Stefania Salamina voci. L’appuntamento è parte del programma “Mesagne Estate 2024”, l’ingresso per assistere è gratuito.
Picchia e uccide il gatto della fidanzata. Enpa lo denuncia e chiede riconoscimento pericolosità sociale
L’Ente Nazionale Protezione Animali attraverso il suo ufficio legale ha presentato denuncia nei confronti del giovane di Chioggia che ha brutalmente picchiato e ucciso il gattino Green. Dalle prime indagini emergerebbe che l’uomo avrebbe scaricato la sua rabbia sull'animale, causando ferite mortali, mosso dalla gelosia nei confronti dell’ex fidanzato di lei che a suo tempo le aveva regalato il gatto. La ragazza gli aveva affidato l’animale durante una breve assenza e al suo ritorno lo ha trovato agonizzante, in una pozza di sangue. Ora l’uomo dovrà rispondere di maltrattamento e uccisione di animali. L’Enpa chiede anche che venga riconosciuta la pericolosità sociale. “Ormai – afferma Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa – trattiamo con il nostro ufficio legale, tramite l’avvocato Claudia Ricci, almeno un caso a settimana di reati caratterizzati da questo livello di crudeltà efferata. E’ assolutamente necessario riconoscere la pericolosità sociale di questi individui che compiono atti così orribili e bisogna farlo senza aspettare il termine del processo ma disponendo da subito delle misure contenitive per queste persone”. Da tanti anni ormai la Protezione Animali sottolinea l’importanza di interpretare la crudeltà sugli animali come indicatore di pericolosità sociale. Si potrebbero salvare tante vite punendo con severità chi maltratta o uccide gli animali.
“Oltre a essere un atto di violenza efferata - continua Carla Rocchi - questo episodio è l'ennesima dimostrazione della pericolosità sociale di chi maltratta animali. Non possiamo sottovalutare questi segnali: persone capaci di infliggere tali crudeltà a esseri indifesi sono spesso inclini a compiere atti violenti anche verso gli esseri umani. La gelosia sfociata in violenza nei confronti di un essere indifeso in questo caso ne è un esempio lampante. L’animale viene vissuto dal violento come un prolungamento della persona stessa, da colpire e maltrattare.” L'Enpa chiede pene più severe e azioni preventive immediate per questi reati che spesso prefigurano comportamenti violenti verso gli esseri umani. La violenza sugli animali non è solo un crimine contro le creature più vulnerabili, ma un chiaro segnale di devianza che deve essere affrontato con la massima serietà.
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Tumore alla mammella: la Breast Unit di Brindisi premiata per una ricerca
Nell’ultimo incontro del percorso formativo BEST IN BREAST (B in B), che si è svolto il 9 settembre scorso a Bari, la Breast Unit di Brindisi ha ricevuto il primo premio del "Cinema Award for Quality" per l'applicazione dei criteri di qualità in sanità previsti dall'accreditamento istituzionale.
Il premio è stato comunicato e consegnato durante l’evento nella sessione dedicata al dialogo delle Breast Unit, alla presenza di esponenti ed esperti di qualità e accreditamento, di governance farmacologica e di politica sanitaria, in cui sono stati presentati i risultati della survey “Cinema Award for Quality” che prevedeva l’accostamento tra criteri di qualità dell’accreditamento e scene tratte da film. Il secondo premio è andato alla Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e il terzo al Policlinico di Bari.
Il progetto formativo BEST IN BREAST (B in B) è nato nel 2023 dopo l’avvio, nel 2021, di un processo di verifica degli standard organizzativi e assistenziali delle Breast Unit attraverso gli audit per l’accreditamento istituzionale della Regione Puglia. Il processo ha permesso in due anni di consolidare la qualità dei percorsi di cura e al contempo consentire un costruttivo scambio di esperienze tra le aziende per diffondere la cultura della qualità nell’assistenza.
All’evento hanno preso parte alcuni dei professionisti dell’equipe multidisciplinare della Asl Brindisi: Dario Loparco ha esposto la relazione sul tema della psiconcologia nella rete oncologica presentata da Laura Orlando, mentre Manuela Caloro ha condotto la discussione successiva all’intervento.
Saverio Cinieri, direttore di Oncologia dell’ospedale Perrino e coordinatore della Breast Unit, così commenta: “Elementi qualificanti della Breast Unit sono la presa in carico globale della paziente e la presenza di un team multispecialistico che elabora il piano di cura garanzia di qualità, sicurezza e appropriatezza per la paziente. Tutti questi elementi sono garantiti dalla nostra équipe di professionisti che con questo ulteriore premio si conferma fiore all’occhiello della Asl Brindisi nella cura della donna in tutti i suoi aspetti”.
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Bimbo trasportato d’urgenza da Brindisi a Roma con velivolo del 31° Stormo
Si è concluso poco dopo le ore 16 di ieri il trasporto sanitario d’urgenza di un bimbo di nove mesi, dall’Aeroporto di Brindisi a quello di Ciampino (RM), effettuato con un velivolo Falcon 900 del 31° Stormo dell’Aeronautica Militare.
Il piccolo paziente, in imminente pericolo di vita, necessitava di essere trasferito urgentemente dall’ospedale “A. Perrino” di Brindisi all’Ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma. Il bimbo è stato accompagnato dal padre e costantemente seguito da un’equipe medica specializzata.
Il trasporto sanitario d’urgenza è una delle attività istituzionali che l’Aeronautica Militare svolge al servizio della collettività. Il volo, definito in questo caso “IPV – Imminente Pericolo di Vita”, è stato attivato su richiesta della Prefettura di Brindisi alla Sala Situazione di Vertice del Comando Squadra Aerea dell’Aeronautica Militare. Questa ha immediatamente interessato il 31° Stormo di Ciampino, uno dei Reparti che svolge il servizio di prontezza operativa per tale genere di missioni. Una volta arrivati all’aeroporto di Ciampino, dove un’ambulanza era già in attesa del piccolo, il Falcon 900 ha ripreso il servizio di prontezza, tornando disponibile per il pronto impiego in caso di necessità.
I Reparti di volo dell’Aeronautica Militare sono a disposizione della popolazione 24 ore al giorno, tutti i giorni dell’anno, con mezzi ed equipaggi in grado di assicurare il trasporto di pazienti, organi, equipe mediche e ambulanze, anche in condizioni meteorologiche complesse.
Sono centinaia ogni anno le ore di volo effettuate, per questo genere di interventi, dagli aerei del 31° Stormo di Ciampino, del 14° Stormo di Pratica di Mare, della 46ª Brigata Aerea di Pisa e dagli elicotteri del 15° Stormo di Cervia, dislocati in diverse basi dal nord al sud del Paese.
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San Raffaele di Ceglie. Amati: “Nessuna notizia sul quarto morto"
San Raffaele di Ceglie.Amati: “Nessuna notizia sul quarto morto. Ho sollecitato ASL a fornire risposta” |
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Dichiarazione del consigliere regionale Fabiano Amati. “Risulta un quarto morto tra i ricoverati nel Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica, gestito dalla Fondazione San Raffaele. Il fatto risalirebbe a lunedì scorso. E il tutto nell’attesa, purtroppo, dell’udienza rinviata dal TAR al 18 settembre prossimo. --------------- |
L’Ordine dei Medici ha festeggiato la professione e ha omaggiato i colleghi che hanno raggiunto il traguardo dei 50 e dei 40 anni di laurea
L’Ordine dei Medici festeggia la professione ed omaggia i colleghi che hanno raggiunto il traguardo dei 50 e dei 40 anni di laurea e l’ingresso dei neolaureati nella comunità medica odontoiatrica brindisina. Una cerimonia, svoltasi ieri a Tenuta Moreno, che quest’anno assume un duplice significato, da un lato il voler rinnovare il giuramento dei medici nei confronti di quella che è molto di più che una professione e dall’altro lanciare un grido d’allarme per tutti i professionisti impegnati nella sanità che negli ultimi tempi sono stati vittime di aggressioni.
In una sala gremita il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Brindisi, il dott. Arturo Oliva, ha detto: “E’ un momento difficile, siamo passati da eroi, nel giro di due tre anni, a vittime sacrificali. Non so per quanto tempo saremo ancora disposti ad andare al lavoro, ad aiutare la gente, rischiando di essere bastonati. Ne stiamo sentendo di tutti i colori, si parla di manager della sicurezza, come se di manager non ne avessimo già tanti. Noi di manager, di parole vuote, di tavoli, di solidarietà, siamo veramente stanchi”. I medici che continuano ad operare sono gli stessi che durante l’emergenza Covid hanno sacrificato sé stessi e le proprie famiglie ma oggi tutto questo sembra finito nel dimenticatoio. A farsi portavoce di questo disagio ieri sera era presente anche il presidente nazionale FNOMCeO, dott. Filippo Anelli, che insieme al presidente Oliva per l’occasione ha consegnato una targa al Procuratore Capo della Repubblica di Brindisi, dott. Antonio De Donno, in riconoscimento della sua vicinanza ai medici tutti. “Oggi viviamo una situazione difficile, la violenza è endemica- ha detto il presidente nazionale Anelli- però in questo momento fa venire fuori tutte le contraddizioni del sistema, un sistema che da una parte esalta il ruolo del medico, perché tutte le indagini demoscopiche dicono che la fiducia degli italiani nel medico è altissima però allo stesso tempo tutti gli italiani vorrebbero che il loro medico fosse vicino, potesse parlare ed affrontare il dramma della malattia. Purtroppo l’organizzazione, il sistema, la carenza del personale porta i medici a non avere il tempo necessario ad esercitare bene la propria professione”. In un contesto così difficile importante è la vicinanza e la collaborazione con i rappresentanti della giustizia, da qui la presenza ieri del Procuratore Capo della Repubblica di Brindisi, dott. Antonio De Donno, e del vice Procuratore Pierpaolo Montinaro. In particolare il Procuratore De Donno ha detto: “Abbiamo molti punti di contatto tra il mondo medico e l’investigazione, perché noi ci avvaliamo dell’opera dei medici e allo stesso modo loro hanno bisogno di interfacciarsi con noi per risolvere i problemi comuni. Da qualche anno abbiamo adottato un modello vincente quello di fare squadra, condividere le problematiche e risolverle prima che le criticità intervengono è un modello che deve essere seguito. Noi lo abbiamo attuato in modo sperimentale a Brindisi e ha dato ottimi risultati”.
Durante la cerimonia che ha visto il conferimento delle medaglie ai medici per i loro 50 e 40 anni di laurea, è stato presentato anche un nuovo progetto che l’Ordine dei Medici della provincia di Brindisi sta perseguendo da qualche tempo: la digitalizzazione dell’intero archivio in possesso dell’Ordine, oltre 6mila fascicoli e centinaia di documenti che raccontano la storia di questa professione e dei loro protagonisti in terra di Brindisi. L’iniziativa è stata presentata dal dott. Francesco Pertico: “E’ un grande passo in avanti, del resto la digitalizzazione ci proietta nel futuro ed al tempo stesso ci consente di custodire il passato”.
Ed a proposito di guardare al futuro, un riconoscimento in particolare è stato consegnato alle equipe dell’Ematologia e del Centro Trasfusionale dell’ospedale Perrino di Brindisi, rappresentato dal dott. Domenico Pastore e dalla dott.ssa Antonella Miccoli. Entrambi stanno lavorando da tempo sull’impiego di terapie cellulari con CAR-T, una terapia innovativa in campo onco-ematologico che offre una possibilità di cura a pazienti con Linfomi non Hodgkin o con leucemie linfoblastiche che sono andati incontro a ricaduta dopo una o più terapie convenzionali.
Al termine della serata, come è oramai di consuetudine si è svolto il giuramento dei neolaureati.
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SCUOLA: COLDIRETTI PUGLIA, COSTO PASTO IN MENSA 662 EURO ALL’ANNO
SCUOLA: COLDIRETTI PUGLIA, COSTO PASTO IN MENSA 662 EURO ALL’ANNO; MA 1 GENITORE SU 4 BOCCIA QUALITÀ
Il costo annuale dei pasti in Puglia per la scuola dell’infanzia e della primaria è stato di euro 662 euro a bambino, in aumento del 6,98% rispetto all’anno precedente, numeri che impongono nell’anno scolastico che sta per iniziare azioni per calmierare i prezzi ed al contempo tutelare la salute di bambini e ragazzi garantendo la qualità dei prodotti alimentari utilizzati e le corrette condizioni igieniche. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia in occasione dell’inizio della scuola in Puglia il 16 settembre prossimo, sulla base dei dati della VI indagine sulle mense di Cittadinanza Attiva, secondo cui già nell’anno scolastico 2023/2024 si è registrato un aumento sensibile dei costi per i pasti nelle mense pari al 6,98% in Puglia, dove il costo medio a livello regionale è stato di € 3,68 e quello mensile di € 74.
Il mancato rispetto delle regole a tavola è – sottolinea la Coldiretti regionale– un crimine particolarmente odioso poiché ai danni provocati al sistema economico ed all’occupazione si aggiungono i pericoli per la salute in una fase delicata della crescita, con 1 genitore su 4 che boccia la qualità dei cibi somministrati.
Per assicurare il miglior rapporto prezzo/qualità, ma anche per educare le nuove generazioni, la Coldiretti sollecita a privilegiare negli appalti delle mense scolastiche i cibi locali e a km 0 che valorizzano le realtà produttive locali e riducono i troppi passaggi intermedi dietro i quali più elevato è il rischio di frodi e sofisticazioni.
“Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l’intero nucleo familiare, da anni il Progetto di Educazione alla Campagna Amica ha agevolato l’incontro tra i bambini e i prodotti agricoli ‘fatti’ dagli agricoltori, che riparte anche nell’anno scolastico 2024/2025”, spiega Rita Tamborrino, responsabile di Coldiretti Donne Puglia, nel sottolineare che “in Puglia negli ultimi 10 anni sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 200mila bambini e 480 scuole, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori”.
Il progetto per lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare riguarda le lezioni di agridattica a scuola, con la necessità di garantire al contempo che nelle mense scolastiche siano somministrati agli studenti pasti preparati con prodotti agricoli del territorio a Km0, quando più di un pugliese su quattro (28%) ha una valutazione negativa dei pasti serviti nelle mense scolastiche dove si stima ne vengano consumati 90 milioni all’anno per 585.000 studenti, nella sola refezione della scuola dell’obbligo.
L’obiettivo è ‘culturale’ e consiste nel tentare di cambiare abitudini di consumo sbagliate che si sono diffuse ovunque, formando consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti. Una netta maggioranza del 71% dei genitori ritiene che le mense dovrebbero offrire i cibi più sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare mentre solo il 12 per cento ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più.
Necessaria anche la collaborazione tra Coldiretti Puglia, Campagna Amica ed il Servizio Tutela Consumatori della Regione Puglia per l’istituzione di un Osservatorio regionale che monitori e promuova l'uso di prodotti locali nelle mense scolastiche e nella ristorazione collettiva che incide con le mense scolastiche sulla qualità della vita, dell’alimentazione e di conseguenza sulla salute di migliaia di studenti in età evolutiva.
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